Verdone, il cinema della mia vita, tra emozioni e risate. Questo è “Carlo!”

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COSENZA – Quel piglio di malinconia e tristezza che forse non ti aspetti e che invece ha scaldato il cuore di tanti. E’ riuscito così intimamente a raccontare di sé e della propria vita, con quell’espressione tipicamente nostalgica a cui il pubblico è affezionato, ma, regalando allo stesso tempo, grazie a quella sua istrionica fantasia e bizzarra ironia, sorrisi, apprezzamenti e applausi.  Un Carlo Verdone per certi versi insolito, reduce, tra l’altro, di una due giorni all’insegna della buona cucina calabrese << credo di essere ingrassato diversi chili. Solo oggi ho mangiato quattro volte>>. Classe 1950, la sua data di nascita è abbastanza curiosa, venerdì 17 Novembre, << ma non sono superstizioso>>, anzi, ha portato fortuna alla comunità di Acri. L’arrivo di Verdone in città, è infatti coinciso con l’annuncio della santificazione del Beato Angelo. Un giorno da ricordare insomma. L’attore e regista romano è stato ieri sera ospite d’onore di una serata significativa, all’insegna della solidarietà. CineIncontriamoci 2.0, un evento promosso e organizzato da un giovane attore acrese, Mattia Scaramuzzo, che ha creduto fino in fondo in questo importante progetto. Il ricavato della serata al Cinema Citrigno, infatti, sarà interamente devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal Terremoto.

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E Carlo Verdone non ha esitato un istante ad accettare l’invito. <<Serate come queste sono importanti – ha esordito l’attore- perché ritengo sia giusto e doveroso da parte nostra – gente di spettacolo- sostenere e aiutare le migliaia  di persone vittime del terribile sisma>>. Una serata interamente dedicata al comico romano, al suo cinema, alla sua carriera, alla sua vita. Quella stessa vita che lo ha visto da sempre uno dei protagonisti indiscussi del panorama cinematografico italiano. Una professionalità spiccata e un sarcasmo propriamente  “burino” hanno fatto di Carlo Verdone un attore e regista assai amato e notoriamente acclamato. Dagli esordi ad oggi di tempo ne è trascorso. Il prossimo anno Verdone spegnerà le candeline dei suoi primi quarant’anni di carriera.  Un Sacco Bello, Borotalco, Bianco, Rosso e Verdone, passando per Compagni di Scuola, Sono Pazzo di Iris Blond, Viaggi di Nozze e Ma che colpa abbiamo noi, sono stati alcuni dei suoi film più applauditi. E anche gli ultimi lavori cinematografici hanno avuto grande successo di pubblico, Manuele d’Amore, L’amore è eterno finché dura, Io loro e Lara, tutti film che hanno regalato al pubblico personaggi della quotidianità rientrati a far parte della vita di tutti i giorni. <<Da sempre sono un pedinatore degli Italiani – ha dichiarato Verdone. Oggi, però è difficile ricercare la peculiarità negli uomini. Un’umanità dapprima variegata, oggi divenuta, progressivamente tutta uguale, anche nei modi di pensare>>.  E fu lo stesso Sordi, il suo grande Alberto Sordi ad anticipare i tempi <<Carlo saranno dolori per te. La gente, ormai non si stupisce più di nulla>>.

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Ieri sera però, a stupire sono state le immagini del film documentario a lui dedicato, “Carlo”, dei registi Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni. Un ritratto intimo della sua vita, del suo cinema, dei suoi personaggi. Testimonianze di amici e colleghi e immagini dei luoghi della sua infanzia e della sua quotidianità. Un viaggio quasi purificatorio che attraversa magistralmente gli attimi più salienti del suo vissuto, e di attore e regista, e di figlio, padre, marito e amico. Una serata che ha ripercorso, grazie anche alle musiche dei suoi film riprodotte sul palco dagli artisti acresi Danilo Guido e Angelo Gaccione, le tappe più importanti della sua vita. Sul finire, i due musicisti, con alle spalle le terrificanti immagini del terremoto, hanno regalato al pubblico “Bella la mia terra”, un brano inedito, realizzato per l’occasione. Intanto, il poliedrico attore romano, in attesa del suo prossimo lavoro cinematografico <<sono già al settimo soggetto>>, continua a godersi la popolarità. E’ tra i protagonisti, insieme a Geppi Cucciari, dell’ultimo videoclip di Mina e Celentano e poi chissà, arriverà un altro film esilarante, brillante, autentico, magari “O’ famo strano”, ma pur sempre sorprendente e stravagante.

 

Raffaella Aquino

Ph: Francesco Donato

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