L'”odissea” di quel bando per Master e Dottorati

REGGIO CALABRIA – Ha l’aria di una di quelle faccende che purtroppo rischia di andare per le lunghe, l’Odissea che da mesi centinaia di giovani laureati calabresi stanno vivendo. Quella che si era presentata come un’opportunità per l’arricchimento formativo e professionale, un buon investimento per il futuro, ad oggi non è altro che motivo di forte preoccupazione e disputa.

Oggetto conteso, il capitale messo a disposizione dalla Commissione Europea alla Regione Calabria in ragione del PO FSE (Fondo Sociale Europeo) per l’annualità 2012 che l’organo amministrativo in questione aveva destinato al finanziamento di voucher per la partecipazione a Master e Dottorati. Nel bando, pubblicato nel dicembre 2012, si parlava di risorse per 5mln di euro da assegnare per tramite di voucher dal valore massimo di 20.000 euro, a studenti che, previa presentazione di adeguata documentazione, richiedessero di intraprendere percorsi di alta formazione – master o dottorati per l’appunto. Nulla di nuovo se si considera che la Regione Calabria, come diverse altre regioni d’Italia, da anni ormai propone bandi simili, con gradi di adesione sempre molto alti; da considerare poi, che per i bandi precedenti non si erano fin ora presentate particolari problematiche, i voucher erano stati concessi senza troppe difficoltà o malcontenti, le risorse erogate. Condizioni queste che invece, non si sono verificate per l’avviso in oggetto.

Ma andiamo per ordine. Dopo l’attivazione della procedura di della presentazione della domanda avviata in data 9 dicembre 2012, in ritardo rispetto ai tempi previsti dal bando, il 22 marzo 2013 veniva pubblicata sul sito della Regione Calabria una pre-informazione contenente le graduatorie di ammessi e non ammessi; questa veniva ritirata qualche settimana dopo senza alcuna spiegazione ufficiale, sino al 1 agosto 2013, data in cui avveniva la pubblicazione di una prima graduatoria, derivante dal Decreto n.11093 del 31 luglio 2013, attuale oggetto della contesa.

Al 6 agosto, infatti, è datata la “Lettera dei laureati traditi dalla Regione Calabria” un testo presentato dai giovani del Centro Monoriti  di Reggio Calabria (centro di ricerca e formazione – nonché promotore di master universitari), che pare sia stato sottoscritto da decine di laureati calabresi, ammessi o non ammessi all’accesso alle risorse, i quali, minacciando pesanti proteste e ricorsi ufficiali, segnalano agli organi competenti gravi “errori materiali” relativi alla stesura della prima graduatoria e legati alla valutazione delle domande. Nel testo si richiede il ritiro del Decreto n.11093 del 31 luglio 2013 che rende effettiva la graduatoria e possibile l’erogazione dei voucher ai vincitori, nonché un confronto sulla questione con il governatore della Regione Calabria. Una richiesta incisiva, cui non è tardata la risposta dell’Assessore alla Cultura, Mario Caligiuri, con una richiesta formale di verifica inoltrata direttamente alla commissione di valutazione del bando. Questo avveniva in data 12 agosto.

Ad oggi tutto tace. La prima graduatoria (cui oltretutto ne dovrebbero seguire altre, fino ad esaurimento delle risorse disponibili) è ancora online; il Decreto n.11093 non è stato ancora pubblicato, ma soprattutto, al di là delle decine di laureati esclusi e “in attesa” , ve ne sono molti e molti altri che, vedendosi “vincitori” in quanto presenti in graduatoria, hanno intrapreso il percorso di formazione scelto, facendo fronte di tasca propria a quella serie di spese vive che invece sarebbero dovute rientrare nei costi coperti dal voucher.

L’Odissea dei giovani laureati esclusi e non, è nel pieno del suo svolgersi: e visti i ritmi tenuti fin ora nell’evoluzione delle vicende legate a questo bando, la Penelope di turno dovrà armarsi di molta, molta pazienza.

 

Giovanna M. Russo

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