31 anni e non sentirli

Tra le gradi novità italiane del salone di Francoforte di quest’anno troviamo il re-styling di un classico che ha accompagnato generazioni di automobilisti: la Fiat Panda.
Come suggerisce il titolo sono 31 anni che questo indistruttibile veicolo ci conduce nei posti più impervi e recentemente ha raggiunto i vertici delle city car, sia in consumi, prezzi  e perché no, anche comfort!
Ma dai primi mesi del 2012 vedremo circolare nelle nostre città il nuovo risultato del lavoro degli ingegneri Fiat:

troveremo infatti un veicolo più lungo, largo ed alto ( di conseguenza più comodo) rispetto a quello attuale
le nuove misure:  lunghezza 365 centimetri, larghezza 164 e altezza 155.
Alcuni particolari, poi, sono presi da altri modelli Fiat, come la bombatura sul cofano che rimanda alla 500. Compaiono le luci diurne sotto i proiettori principali e la presa d’aria anteriore è più grossa.

Gli interni trattengono i classici della tradizione Panda come il “tascone Porta-oggetti” anteriore.
Tra gli optional si potrà scegliere poi il sistema “cargo box”, che abbina al sedile posteriore sdoppiabile (di serie) la possibilità di abbattere completamente lo schienale del sedile del passeggero anteriore per ottenere uno spazio di carico piatto e sfruttare tutta la lunghezza dell’abitacolo.

Sotto il cofano la “nuova” cittadina monterà  due bicilindrici di 0.9 litri TwinAir Turbo da 65 e 85 CV, entrambi abbinati al sistema Start&Stop. Il terzo motore a benzina è il rinnovato 1.2 Fire da 69 CV, mentre la famiglia Diesel per ora prevede il solo 1.3 Multijet II da 75 CV con Start&Stop di serie. Più avanti arriveranno anche i motori a gas, il bifuel 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV (benzina/metano) e l’1.2 EasyPower da 69 CV (benzina/GPL). A inizio commercializzazione sarà disponibile la sola trasmissione manuale mentre, più avanti, in abbinamento con le sole motorizzazioni Twin air, sarà disponibile anche il cambio robotizzato Dualogic.

 E’ facile notare che la gamma Panda ha deciso di spogliarsi degli abiti di macchina “da battaglia” e del nomignolo “Pandino” per vestirsi di quelli più impegnativi di prossima Regina delle City Car.

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