Pari del Crotone in casa della Salernitana

SALERNO – Regala emozioni a raffica il match tra Salernitana e Crotone, il posticipo dell’ora di pranzo nel campionato cadetto. Il confronto dell’Arechi finisce in parità, 1-1, con Stoian che porta gli ospiti in vantaggio e Coda che pareggia, in posizione di sospetto fuorigioco, prima dell’intervallo. Juric raccoglie un altro punto, anche se la frenata accusata dai pitagorici suscita qualche preoccupazione. Nulla muta nei rispettivi obiettivi. Il Crotone conserva saldamente il secondo posto a quota 56 punti, a cinque lunghezze dalla capolista Cagliari e con ben otto punti di vantaggio sul Pescara; i granata restano penultimi, a quota 25, con più quattro sul Como e molto vicina a Lanciano, Vercelli e Modena. Parte bene la Salernitana che coglie un palo con Donnarumma su assist di Franco e che subito dopo sfiora il vantaggio con un’azione personale di Gatto. Al quarto d’ora gran conclusione di Oikonomidis che costringe Cordaz a rifugiarsi in angolo. E’ invece il Crotone a sbloccare la partita al primo vero affondo. Lancio di Ricci e deviazione al volo di Stoian che fa centro. Prima del riposo la Salernitana rimette la sfida in equilibrio. Punizione di Gatto, Bernardini prolunga di testa per Coda che fa gol. Nella ripresa Juric fa esordire Garcia Tena al posto di Balasa e poco dopo schiera Palladino per  Budimir. La Salernitana accelera, uno strepitoso Cordaz evita il peggio disinnescando un colpo di testa di Coda. Nel recupero Terracciano è costretto al fallo da espulsione fuori area per fermare Palladino lanciato a rete. Il portiere viene espulso e tra i pali va Ceccarelli, ma non c’è più tempo per approfittare di questo vantaggio.

Salernitana-Crotone 1-1

SALERNITANA (4-4-2): Terracciano 6; Ceccarelli 6, Bernardini 6, Bagadur 5.5 (39′ st Trevisan sv), Franco 6 (26′ st Empereur 6); Gatto 6.5, Moro 6.5, Odjer 6, Oikonomidis 6.5; Donnarumma 6.5, Coda 7 (26′ st Bus 5.5). All.: Menichini

CROTONE (3-4-3): Cordaz 7; Cremonesi 6 (33′ st Salzano sv), Ferrari 6, Zampano 6; Balasa 5.5 (1′ st Garcia Tena 6), Barberis 5.5, Capezzi 5.5, Martella 6.5; Ricci 6.5, Budimir 5.5 (5′ st Palladino 6), Stoian 6.5. All.: Juric.

ARBITRO: Ghersini di Genova

MARCATORI: 21′ pt Stoian (C), 42′ pt Coda (S).

NOTE: Spettatori 9.000 circa. Espulso: 48’ st Terracciano (S) per aver interrotto una chiara occasione da gol. Ammoniti: Ceccarelli, Barberis. Angoli: 7-3 per la Salernitana. Rec.: 3′ pt; 5′ st.

Il Cosplayer Andrea Franchini ospite della seconda edizione del Cosenza Comics

COSENZA – Annunciato altro ospite della seconda edizione del Cosenza Comics, si tratta del cosplayer Andrea Franchini che sarà presente in fiera nei giorni 1-2-3 aprile!

Franchini ha iniziato a realizzare i suoi cosplay nel 2008, ispirandosi in un primo momento al mondo dei manga giapponesi, come One Piece, passando da Usopp a Rufy e infine a Buggy il Clown. Nel 2009, per caso, ha improvvisato un costume da Capitan Jack Sparrow, lasciando le persone impressionate dalla sua interpretazione del personaggio. Da quel giorno decise di impegnarsi di più per assemblare il suo primo vero e proprio Cosplay di Jack Sparrow. Al Lucca Comics & Games del 2010 raccolse grande successo con la sua prima apparizione in una fiera del fumetto e del cosplay. Iniziò, così, a specializzarsi sui Cosplay di tutti i vari personaggi interpretati da Johnny Depp. Fino ad oggi ha interpretato: Jack Sparrow, Tonto, Raoul Duke, Barnabas Collins, Mortdecai, Il Lupo cattivo, James Whitey Bulger ed Edward Mani di Forbici. Ovviamente la lista continua e prima della fine dell’anno si aggiungeranno il Cappellaio Matto da Alice Attraverso Lo Specchio e Willy Wonka.

Sabrina Ferilli porta in scena al Rendano “Signori… Le patè della Maison”: cronaca di una commedia che non “decolla”

3Cosenza- Potrebbe sembrare una cena di famiglia al pari di tante, di quelle in cui battibecchi e scaramucce la fan da padrone insieme ad un mucchio di risate e qualche ironia di troppo, come succede davvero nella vita reale. Almeno stando alle  aspettative che alimentano, o sarebbe meglio dire alimentavano, Signori… Le Patè de la Maison, l’ultima commedia di scena al Teatro Rendano il 20 e il 21 febbraio, in cui la presenza di un cast di tutto rispetto, arricchito da attori di grande esperienza e spessore, mista ad una scenografia  talmente dettagliata da sembrare vera e  ad una trama ebbra di luoghi comuni e stereotipi con i quali giocare, sarebbero potuti generare in divertimento assicurato.

Eppure, qualcosa sembra non aver funzionato. Nonostante il sold out, sul palco tutto si muove ad un ritmo troppo lento, l’attesa del colpo di scena destinato a far venire il mal di stomaco si rivela vana, le risate si alternano a qualche sbadiglio e quei luoghi comuni, che lo spettacolo punta a sradicare, coabitano perennemente in una sceneggiatura dal sapore un po’ sciapo. Difficile intuirne il motivo. La commedia che si ispira al  grande successo francese Le Prénom, di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patellière, riadattata in salsa italiana, ricalca i classici atteggiamenti di una famiglia borghese e porta in teatro gli attualissimi temi della politica, dell’omosessualità, dei figli. Al centro delle chiacchiere e dei colpi di scena, “il patè”, capolavoro culinario materno, che nel corso della cena, finirà col trasformarsi nell’ oggetto del “pasticcio” combinato proprio dall’anziana donna. Attorno al tavolo, una spumeggiante Sabrina Ferilli (Gabriella), un simpatico Maurizio Micheli (Vittorio), Pino Quartullo ( Emanuele) e sua moglie Claudia Federica Petrella (Arianna), l’amico Massimiliano Giovanetti (Marcello)  e, l’artefice di tutto, Liliana Oricchio Vallasciani.  Gli ingredienti, insomma, parrebbero tutti, ma nonostante la verve che contraddistingue la Ferilli e quel suo fare spumeggiante e verace che scatena qualche risata insieme alle capacità indiscutibili di Maurizio Micheli, la commedia non spicca il volo. In alcuni casi, si percepisce ciò che non dovrebbe, ovvero la finzione, e quella che dovrebbe essere una performance ricca di ilarità, assume i contorni di una commedia del pregiudizio, ricca di tempi “morti”, non solo tra gli astanti sul palcoscenico. Il secondo tempo regala qualche battuta in più, determinante, forse, nello scatenare numerosi applausi, che  il pubblico non trattiene dal destinare, più agli attori, bravi a prescindere, che al testo in quanto tale.

Lia Giannini

 

[GameReview] Shenmue, in arrivo il terzo capitolo della serie

Visto il ritorno di Yu Suzuki nel mondo dei videogames con l’attesissimo terzo capitolo di Shenmue, serie che è rimasto nel cuori dei fan del Dreamcast, ripercorriamo i tratti salienti e i punti di forza del primo capitolo della serie.

Background Storico

Era il 1994, il Saturn non aveva ricevuto il successo previsto e nella mente di Yu Suzuki balenava l’idea di creare la Killer-Application che avrebbe risollevato le sorti della sfortunata console. Nell’idea iniziale il gioco doveva essere un J-RPG con i protagonisti di Virtua Fighter, altra Ip ideata e diretta da Suzuki, dove gli scontri, al posto dei classici combattimenti a turni, avevano le dinamiche degli scontri picchiaduro.

Questa idea venne subito abbandonata a favore di una trama che si distaccasse dalla storica IP, questo avrebbe permesso di sviluppare una storia originale che potesse coinvolgere emozionalmente il giocatore.

Purtroppo il Saturn andava di male in peggio, per il suo hardware difficile da programmare e per il poco interesse dalle terze parti, così la Sega incominciò a progettare una nuova console, il Dreamcast.

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Nonostante il team fosse già a buon punto nello sviluppo dell’engine di gioco sulla console precedente questi spostarono lo sviluppo del gioco interamente sul Dreamcast, per paura che lanciandolo sul morente Saturn non sarebbe stato considerato dai giocatori.

Il team continuò lo sviluppo allo scuro della stampa fino alla fine del 1997 e l’inizio 1998, quando la Sega incominciò a far uscire i primi dettagli sulla nuova console, una delle prime tech-demo ad essere mostrate fu proprio un prototipo del gioco sotto il nome in codice di Project Berkley.

Il gioco rimase in sviluppo per ben cinque anni con un budget di 70.000.000 dollari ma nonostante questo il gioco fu un insuccesso commerciale vendendo solo 1.2 milioni di copie in tutto e posizionandosi solamente al dodicesimo posto dei giochi più venduti su Dreamcast.

La trama

29 novembre 1986 Yokosuka, Ryo figlio di Iwao Hazuki maestro di arti marziali e proprietario del Hazuki Dojo è appena tornato a casa e si accorge fin da subito che qualcosa non va. Entrato nel Dojo trova due uomini in nero e il misterioso Lan Di che sta combattendo con suo padre.

Nonostante la padronanza nelle arti marziali Iwao viene sconfitto e, per evitare che a Ryo venga fatto del male, svela al nemico dove trovare l’antico manufatto nascosto nei pressi del Dojo. Trovato il manufatto Lan Di colpisce Iwao in modo letale e in seguito se ne va lasciando Ryo a terra e Iwao in fin di vita.

Ma chi è Lan Di e perché ha ucciso IwaoMa sopratutto, cos’è lo Specchio della Fenice?

Parte così la ricerca di Ryo per trovare chi ha ucciso suo padre e vendicarsi.

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Il Gameplay

Il gioco non appartiene a un genere ben preciso, nonostante presenti molti punti in comune con i moderni titoli di avventura, sopratutto quelli di Quantic Dream e Dontnod, e i picchiaduro, ma Yu Suzuki gli attribuì ugualmente la categoria di F.R.E.E (Full Reactive Eyes Entertainment).

Il gioco è completamente composto da ambienti 3D, cosa piuttosto rara per le capacità delle console dell’epoca.

Il gioco si sviluppa in giornate durante le quali Ryo potrà esplorare liberamente una Yokosuka accuratamente riprodotta, svolgendo una moltitudine di attività messe a disposizione dagli sviluppatori o cercando indizi sull’omicidio di suo padre che lo condurranno a procedere all’interno della trama.

Fra queste numerose attività il giocatore potrà collezionare i numerosi pupazzetti dei personaggi dei videogiochi Sega, allenarsi nel Dojo, svolgere un lavoro part-time al porto, giocare ad alcuni retrogame come Hang-On o Space Harrier, sviluppati tra l’altro dallo stesso Yu Suzuki, o risolvere delle sub-quest che verranno date a Ryo dagli abitanti del posto.

Come ormai di consueto nei giochi con una forte componente narrativa troveremo delle sessioni in QTE, di cui il titolo è uno dei primi giochi ad averle adottate, che doneranno un taglio molto cinematografico ad alcune scene del gioco, meno frequenti invece saranno gli scontri in stile picchiaduro, che nonostante ciò aggiungono al gameplay una sfumatura action.

Realizzazione Tecnica

Il gioco vanta di un comparto grafico estremamente curato e all’avanguardia, forse la grafica migliore che si sia mai vista su una console.

Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro enorme per il titolo, dalla riproduzione fedele di Yokosuka degli anni ottanta, il Magic Weather System sistema che per l’epoca permetteva di avere cambiamenti climatici molto realistici, fino alla caratterizzazione di ogni personaggio dotato di un modello poligonale, dialoghi differenti da tutti gli altri e una routine che il personaggio seguirà giornalmente rendendo così l’ambiente vivo e vario.

Il titolo è anche uno dei primi a fare largo uso del Motion Capture, sopratutto negli scontri e nelle QTE, dove per dare un effetto realistico sono stati assunti dei veri esperti nelle arti marziali. Inoltre la colonna sonora suonata interamente da un orchestra sinfonica è una delle più acclamate e apprezzate di sempre, arrivando persino ad essere suonata dal vivo al primo Symphonic Game Music Concert tenutosi a Leipzig nel 2003.

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Guida All’acquisto

E’ facile reperire il gioco su ebay, il problema rimane il prezzo che dopo l’annuncio del terzo capitolo è salito di parecchio.

La versione giapponese ha un costo che parte dai 20€/30€ in su, rimanendo la versione meno adatta se non conoscete il giapponese, mentre quella Pal negli ultimi tempi è arrivata anche a toccare prezzi come 80€/100€. La versione consigliata è quindi la versione U.S.A che su ebay.com si riesce a trovare anche intorno ai 50$ più  spedizione.

Infine è bene segnalare che in Giappone è uscita una versione chiamata U.S. Shenmue, versione più rara ma identica alla versione americana con in più l’opzione per scegliere i sottotitoli in giapponese.

Commento Finale

Shenmue è una pietra miliare dei videogiochi grazie alla trama coinvolgente e la meticolosa realizzazione tecnica e, nonostante siano passati sedici anni dall’arrivo sul mercato, il gioco è invecchiato benissimo risultando godibilissimo.

Il gioco è assolutamente consigliato a tutti, amanti delle avventure e non, dategli una possibilità e non ve ne pentirete. APPROVATO!

Pasquale De Rose

In stato di fermo la madre della piccola soffocata a Cosenza

12765592_948406418576575_733740011_oCOSENZA – Nella tarda serata di ieri i carabinieri hanno notificato il provvedimento di fermo emesso dal pm della Procura di Cosenza,per omicidio volontario nei confronti di Giovanna Leonetti, la biologa di 37 anni che avrebbe ucciso la figlia Marianna di 7 mesi soffocandola con un cuscino e che poi, dopo essersi resa conto di quanto accaduto, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, avrebbe tentato di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. La tragedia si è consumata in uno stabile di via Molinella, all’angolo con Piazza Kennedy, in pieno centro della città di Cosenza, intorno alle ore 13 quando il marito della donna, l’avvocato Francesco Luberto di 41 anni, rientrando a casa ha trovato il corpo della piccola e ha dato l’allarme al servizio di emergenza 118. L’uomo ha poi trovato la moglie seduta su una poltrona, dopo essere stata colta da malore, con accanto, sul pavimento, una confezione vuota di barbiturici. I sanitari, chiamati dal padre della neonata, dopo avere praticato i primi interventi, non sono però riusciti a scongiurare il peggio e la bimba è arrivata esanime al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata. Nello stesso nosocomio è stata portata, in stato confusionale, anche la madre, che adesso è piantonata in corsia dai carabinieri. Al momento della tragedia Giovanna Leonetti e la bambina si trovavano al primo piano dell’edificio. In casa, al terzo piano, c’erano anche la nonna della piccola insieme alla sua badante. Successivamente è sopraggiunto il padre della bambina. Tutte le persone presenti nell’abitazione sono state sentite dal pm della Procura della Repubblica di Cosenza, titolare dell’inchiesta. Nell’immediatezza, inoltre, gli esperti dei carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella casa rilevando gli elementi di interesse investigativo da riferire al magistrato. La domanda che tutti, tra gli amici e i conoscenti della12752038_948406955243188_860881635_o coppia, si pongono adesso, dopo che la notizia si è diffusa, provocando incredulità e sgomento, è come sia potuto accadere tutto questo. Soltanto le indagini dei carabinieri potranno sciogliere tutti gli interrogativi che gravano su questa vicenda. Quel che è emerso, comunque, al momento, è che Giovanna Leonetti, da un po’ di tempo, diceva di essere stanca per il fatto che la notte la bambina non la faceva dormire. Questo, almeno, è quanto ha riferito un’amica della donna che aveva raccolto direttamente le sue lamentele parlando con lei nel laboratorio di analisi cliniche in cui la mamma di Marianna lavora. “Sono proprio esasperata – avrebbe confidato all’amica – perché Marianna non mi fa dormire la notte. Non so come fare per questo”. Poi, la tragedia.

PESI/ Pierluigi Mannella campione italiano cat. 77 kg

OSTIA (RM) – Pierluigi Mannelli è campione italiano 2016 di sollevameneto pesi   categoria 77 kg. La vittoria è arrivata ieri sera nel corso dei campionati Seniores organizzati dalla Federazione pesistica italiana in corso di svolgimento a Ostia. Sui suoi social tutta la soddisfazione del campione coriglianese: “Che dire? Sono felicissimo di questo risultato raggiunto con tanti sacrifici!”.

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Atto intimidatorio all’Ass. Roccisano, la solidarietà del mondo politico e istituzionale

SIDERNO (RC) – Numerose le reazioni indignate e gli attestati di solidarietà giunti nelle redazioni nei confronti dell’Assessore Regionale Federica Roccisano vittima di un grave atto intimidatorio subito da ignoti. La sua autovettura è stata data alle fiamme. Queste le principali attestazioni di vicinanza e incoraggiamento.

mario oliverioMARIO OLIVERIO (Presidente Giunta Regionale della Calabria) – Esprimo sdegno e condanna per il vile atto intimidatorio che ha colpito questa notte l’assessore regionale Federica Roccisano. E’ un atto gravissimo. La Calabria e la Locride subiscono angherie e violenza da parte di una minoranza mafiosa che attenta, sempre più frequentemente, alle istituzioni, agli amministratori, agli imprenditori onesti. Come ho affermato in più circostanze in questi mesi nessuno pensi di poter condizionare l’azione della Giunta regionale. La battaglia contro le consorterie criminali continuerà e sarà incessante. A nessuno è consentito di abbassare la guardia. La magistratura e le forze dell’ordine faranno presto chiarezza su questo e sugli altri gravi episodi. La solidarietà dei sindaci, degli amministratori locali e della stragrande parte dei calabresi dimostra che siamo di fronte ad una volontà popolare di cambiamento e di liberazione che nessuno potrà ostacolare. Federica Roccisano sta lavorando con determinazione nell’esclusivo interesse della Calabria. Lo sta facendo con passione e competenza in forte sinergia con la Giunta regionale e con il suo presidente per realizzare opportunità di lavoro, servizi sociali qualificati, per affermare regole e legalità, per sconfiggere la pratica delle clientele e della discrezionalità. Federica continuerà il proprio lavoro con il sostegno ancora più forte della Giunta regionale e del suo presidente e di quello della stragrande maggioranza dei calabresi.

PolettiGIULIANO POLETTI (Ministro del lavoro) – Esprimo sincera solidarietà e vicinanza a Federica Roccisano. Sta portando avanti un lavoro difficile con impegno e responsabilità e sono certo che continuerà a farlo per il bene della sua terra. Noi siamo al suo fianco e la sosterremo perché le ragioni dello sviluppo e della legalità possano vincere sul ricatto e la paura.

dorina bianchiDORINA BIANCHI (Sottosegretario alla cultura) – Piena solidarietà all’Assessore al lavoro Federica Roccisano per il vile atto intimidatorio ricevuto, perpetrato da malviventi la notte scorsa. Quando accadono episodi del genere che mirano a destabilizzare la tranquillità e la serenità di un rappresentante istituzionale, deve arrivare forte il sostegno dello Stato e la condanna a tutti i livelli. Sono vicina all’Assessore, che ho sentito telefonicamente questa mattina per manifestarle la mia piena solidarietà ed esortarla a continuare a lavorare con lo stesso entusiasmo e impegno dimostrato fino ad ora in un settore così importante e socialmente delicato come quello del lavoro.

ERNESTO MAGORNO (Segretario regionale del Partito Democratico) – Si tratta di un gesto vile che lascia sgomenti e ripropone, ancora una volta, la necessità di affrontare in maniera determinata una vera e propria emergenza, quella relativa alla sicurezza di amministratori. Ma anche di imprenditori, giornalisti, professionisti che svolgendo in maniera onesta ed efficace il proprio lavoro quotidianamente contribuiscono in maniera concreta, in tutti i settori, a costruire un percorso di cernesto magornoambiamento e rinnovamento che infastidisce quanti preferiscono mantenere una Calabria soggiogata alla paura e all’arretratezza. L’assessore Roccisano crientra nella schiera di quegli amministratori attivi e appassionati che operano nella direzione dello sviluppo sociale e culturale della nostra regione, all’insegna della legalità e della trasparenza. In attesa che siano chiarite, dalle autorità preposte, le cause del grave attentato della scorsa notte non posso che rinnovare il mio invito a Federica Roccisano a proseguire con coraggio e immutato entusiasmo nel suo percorso politico e nel suo impegno civile, ribadendogli il pieno e caloroso sostegno di tutto il Pd calabrese.

ENZA BRUNO BOSSIO (1)ENZA BRUNO BOSSIO (Parlamentare Pd) – Quanto accaduto ai danni dell’ assessore Federica Roccisano è solo l’ennesima dimostrazione di una vera e propria escalation di intimidazioni in Calabria e segnatamente nella Ionica Reggina. In attesa che gli organi inquirenti facciano piena luce su esecutori, mandanti e movente, non possiamo non pensare che il carattere intimidatorio dell’atto subito sia da ricondurre all’intensa ed efficace azione politico – amministrativa di Federica. Federica in pochi mesi ha dimostrato di sapere affrontare con competenza e coraggio i vasti problemi delle deleghe che le sono state assegnate dal Presidente Oliverio. Con grande dinamismo e determinazione è anche riuscita a non fare mancare la presenza e la voce dell’istituzione regionale in ogni angolo della Calabria. Per questo oggi la invito ad andare avanti ed esprimo tutta la mia affettuosa vicinanza e solidarietà a lei ed alla sua famiglia. Per quanto ci riguarda, nella prossima visita della Commissione Antimafia in Calabria che la presidente Rosy Bindi mi ha comunicato di avere già calendarizzato proprio in Provincia di Reggio e nella Locride, siamo impegnati a promuovere una vasta mobilitazione di tutte le istituzioni per respingere quella che ormai si presenta come una vera e propria offensiva delle organizzazioni criminali”.

Nicola IrtoNICOLA IRTO (Presidente del Consiglio Regionale della Calabria) – L’atto intimidatorio consumato ai danni dell’assessore regionale Federica Roccisano è un nuovo e inaccettabile attacco alle istituzioni della nostra regione. In Calabria, da mesi la criminalità sta tentando di esercitare una pesante strategia di minaccia e condizionamento del mondo politico e amministrativo, mediante un susseguirsi di episodi che minano la serenità di chi è chiamato a governare la cosa pubblica. Nel caso dell’assessore Roccisano si è tornati ad alzare il tiro, colpendo una componente della giunta regionale che vive in un territorio in cui da mesi si ripetono gli attacchi a sindaci, amministratori locali, società pubbliche e private. E’ indispensabile, dunque, una ferma risposta dello Stato, innanzitutto facendo piena luce su questo inquietante avvertimento. A Federica Roccisano e alla sua famiglia esprimo la mia vicinanza personale e la solidarietà di tutto il Consiglio regionale.

Stefania CovelloSTEFANIA COVELLO (Parlamentare Pd) – Sconvolta, apprendo del grave atto intimidatorio ai danni della giovane assessore regionale Federica Roccisano. A lei va la mia più forte e decisa solidarietà, insieme all’invito ad andare avanti: noi saremo ancora di più vicini a lei. Quello che sta accadendo in Calabria ai danni di pubblici amministratori, quasi quotidianamente, non è più sopportabile. Occorre una forte reazione dello Stato a tutti i livelli.

SEBI ROMEO (Capogruppo Pd in Consiglio Regionale) – Il vile atto intimidatorio che ha colpito Federica Roccisano si inquadra nella strategia messa in atto dalla ‘ndrangheta negli ultimi mesi nella Locride. Siamo di fronte ad un sebi romeoautentico assalto agli amministratori, agli imprenditori onesti, alle istituzioni democratiche. E’ un attacco alla Locride che si vuole riscattare, alla politica che non tutela più gli intrecci affaristici, agli imprenditori che vogliono svolgere in libertà le loro attività, alle associazioni che aggregano. E’ la chiara e ripetuta ostentazione di un potere che si considera intoccabile ed eterno. La sfida che ci troviamo d’innanzi necessita di una risposta immediata e su più livelli. Nessuno pensi di poter condizionare la stagione di cambiamento aperta da Mario Oliverio e da tutti coloro i quali vogliono governare la Calabria liberandola dagli interessi che la hanno soffocata in questi decenni, attraverso il saccheggio delle pubbliche risorse nei lavori pubblici, in sanità, nei rifiuti, nei fondi comunitari. Sappiano che il processo di bonifica sarà intensificato, le incrostazioni saranno spazzate via, non c’è spazio per ambiguità ed affari vari.

Giuseppe falcomatàGIUSEPPE FALCOMATA’ (Sindaco di Reggio Calabria) – Ancora un atto intimidatorio ai danni di un amministratore locale, ancora un attacco ai danni delle istituzioni. L’incendio all’autovettura dell’assessore regionale Federica Roccisano è l’ennesima dimostrazione del fatto che in Calabria, ed ancor di più nel reggino, è in atto una vera e proprio strategia della tensione che punta a destabilizzare le istituzioni democraticamente elette generando tra la gente un senso di smarrimento e di paura. Alla brava e coraggiosa Federica esprimo la mia personale solidarietà e quella di tutta l’amministrazione che rappresento. Sono certo che questo grave atto intimidatorio non la distoglierà dal percorso virtuoso avviato nel settore del lavoro e del welfare regionale.

Jole Santelli 2JOLE SANTELLI (Coordinatrice regionale di Forza Italia) – Ho chiesto una maggiore presenza in Calabria dello Stato attraverso un’interpellanza urgente al Ministero degli Interni e gli ultimi fatto danno la dimostrazione di quanto siano ingiustificati i toni trionfalistici del governo sul tema. La ‘ndrangheta è viva soprattutto quando non si vede e lo Stato, insieme a tutti i calabresi sani ed onesto, deve far sentire forte la sua presenza. Apriamo gli occhi, il nostro é un nemico radicato e talvolta invisibile, che si nutre nel sottobosco della paura e degli interessi.

comune di girifalcoAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GIRIFALCO –  Ancora una volta ci ritroviamo a fare i conti con atti perpetrati ai danni di figure istituzionali ed amministratori impegnati nella gestione della res publica. È evidente che l’obiettivo è quello di destabilizzare la serenità di chi, quotidianamente, opera per il bene comune, ma siamo certi che l’assessore Federica Roccisano continuerà la sua azione senza arretrare di un centimetro con la forza e la passione che,  sin dall’inizio del suo mandato, l’hanno sempre contraddistinta.

Nicodemo-Oliverio (1)NICODEMO OLIVERIO (Parlamentare Pd) – Il grave atto intimidatorio ai suoi danni,  ha colpito profondamente tutti noi e tutti i calabresi onesti. Invitiamo Federica ad andare avanti, consapevole che non la lasceremo da sola! Ora, però, serve  una forte reazione delle istituzioni, perché in Calabria il clima si è fatto irrespirabile. Così non si può continuare ad andare avanti.

ARTURO BOVA (Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta) – Chiederò al presidente Irto la convocazione di un’apposita seduta del Consiglio regionale con la partecipazione del ministro Alfano sulla questione sicurezza e sugli atti intimidatori che da un po’ di tempo creano forte preoccupazione e allarme in Calabria. Arturo BovaConoscendo l’amica assessore Federica Roccisano e la sua determinazione nel portare avanti l’importante compito che il presidente Oliverio le ha affidato, sono certo che non si lascerà influenzare da questo atto intimidatorio che, l’intera Commissione contro la ‘ndrangheta che mi onoro di presiedere, considera deplorevole. Deplorevole, non solo perché colpisce uno degli esponenti più giovani e intraprendenti dell’Esecutivo regionale, ma perché contribuisce a sporcare l’immagine della Calabria. Mentre do piena solidarietà all’assessore, contemporaneamente, però auspico che le parole pronunciate l’altro giorno a Reggio dal ministro degli Interni Alfano non finiscano nel nulla. Insieme, Governo, magistratura, forze dell’ordine e buona politica possiamo e dobbiamo reagire per fermare questa recrudescenza di atti vergognosi che vorrebbero bloccare il rinnovamento avviato nella nostra regione.

Sebastiano-Barbanti-M5SSEBASTIANO BARBANTI (Deputato al Parlamento) – La nostra regione sta attraversando un momento buio in cui la malavita organizzata cerca di far emergere le nuove leve dopo che le forze dell’ordine e la magistratura hanno decapitato le cosche dai loro elementi di spicco. La Calabria fatta di persone per bene ed oneste non deve piegarsi. Affrontiamoli tutti insieme, uniti e compatti. Solidarietà e vicinanza a Federica Roccisano ed alla sua famiglia.

flora sculcoFLORA SCULCO (Consigliere regionale) – Non è una regione normale quella in cui non passa giorno senza un’intimidazione. Ma non è normale che un Paese civile non riesca a porre fine a questo stillicidio di minacce e prepotenze. E’ decisivo per ristabilire la serenità necessaria, che i responsabili di gesti riprovevoli come quello che ha interessato l’assessore Federica Roccisano, siano individuati e consegnati alla giustizia.

Vincenzo PasquaVINCENZO PASQUA (Consigliere regionale Oliverio Presidente) – All’assessore Federica Roccisano ed alla sua famiglia esprimo piena solidarietà e vicinanza per il vile gesto intimidatorio che ripropone, con maggiore insistenza, la questione sicurezza in questa parte del Paese. Alle rassicurazioni dell’altro giorno del ministro Alfano è necessario che seguano atti concreti. Non c’è tempo da perdere. Sono sicuro che Federica Roccisano non si lascerà condizionare e che, anzi, porterà avanti il proprio compito con ulteriore convinzione.

 

ALTRE REAZIONI: “Esprimo massima vicinanza a Federica Roccisano per la vile intimidazione subita. L’ennesimo atto criminale che ha come obiettivo un rappresentante delle istituzioni democratiche e, dunque, tutti i calabresi onesti che credono fortemente nella necessità di non arretrare dinnanzi a questa barbarie quotidiana”. Lo afferma il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo. “Ho apprezzato la reazione ferma dell’assessore Roccisano, che nonostante quanto accaduto ha immediatamente rimarcato la propria volontà di andare avanti nel suo lavoro, senza timori e con rinnovata determinazione. È questa la risposta che ci aspettiamo da chiunque subisca un tentativo di intimidazione, nella certezza che esista davvero una Calabria più forte della mafia e degli interessi oscuri, capace alla fine di prevalere”. === “La Cisl calabrese esprime vicinanza e solidarietà all’ Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano vittima questa notte di un vile atto intimidatorio, con l’incendio di natura dolosa di una autovettura di proprietà”. Lo afferma il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti. “Ferma è la condanna – prosegue Tramonti – di un atto di violenza gratuita, rispetto al quale chiediamo si faccia chiarezza. Un ulteriore episodio di una lunga serie di atti intimidatori che colpiscono rappresentanti istituzionali, politici, imprenditoriali, sindacali e che certamente non fermerà l’impegno dell’Assessore Roccisano sul fronte dell’occupazione e del lavoro in Calabria”. === Il Movimento “Fattore Comune” esprime “sdegno e indignazione per l’assurdo e grave atto intimidatorio, subito da Federica Roccisano, assessore Regionale al Lavoro e al Welfare e auspica che sulla vicenda accaduta sia fatta piena luce al più presto”. === Il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Enzo Bruno, in una nota esprime “la propria solidarietà e la vicinanza di tutta la Federazione di Catanzaro a Federica Roccisano. Un gesto – dice Bruno – su cui faranno luce le forze dell’ordine ma di cui sembra già chiara la matrice dolosa, suscitando ulteriore sgomento e amarezza. Viene spontaneo pensare che l’intensa attività svolta con impegno e determinazione da Federica – prosegue Bruno – possa contrariare quelle forze occulte e criminali che si avvantaggiano dell’arretratezza e dell’immobilismo che ha segnato per troppo tempo la nostra regione. L’azione quotidiana di rinnovamento e rilancio sociale e culturale messa in atto dal presidente è dalla sua Giunta, di cui Federica Roccisano è componente importante rappresenta un evidente inversione di tendenza e di speranza che si pensa di ostacolare con intimidazioni e attentati. A Federica – conclude Bruno – diciamo di andare avanti, noi saremo al suo fianco”. === “Esprimo solidarietà a Federica Roccisano dopo l’incendio dell’automobile di sua proprietà”. Lo afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo, del Pd. “Si tratta – aggiunge Scalzo – di un episodio di natura dolosa che si connota di particolare gravità per l’importanza del ruolo istituzionale ricoperto dall’assessore regionale al Lavoro, ma anche perché rappresenta l’ennesimo atto di un’escalation di attacchi ad amministratori pubblici che colpisce tutta la Regione e in particolare la Locride. Le forze oscure e criminali, in tutta la Calabria, si oppongono al cambiamento che, a ogni livello, si sta cercando di imprimere”. === “Profonda vicinanza e solidarietà a Federica Roccisano, assessore capace e dirigente politico pieno di entusiasmo e passione per i destini della Calabria”. Ad esprimerla è il consigliere regionale Mauro D’Acri. “Il vile atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti – prosegue D’Acri – qualifica gli autori del gesto, soggetti spregevoli che si muovono nell’ombra nel tentativo di fermare o ritardare la rinascita civile, sociale, politica ed economica della nostra regione. A Federica un abbraccio pieno di amicizia e stima, alle magistratura ed alle forze dell’ordine la pressante e fiduciosa richiesta di assicurare alla giustizia i responsabili” === “L’Amministrazione comunale di Locri esprime piena solidarietà all’assessore Federica Roccisano per il grave gesto intimidatorio che l’ha coinvolta, condannando fermamente quanto accaduto”. Lo afferma il sindaco di Locri Giovanni Calabrese con un post su facebook. “La Locride negli ultimi mesi – aggiunge – sta registrando continui atti incendiari con vittime amministratori, intere collettività e aziende private locali. Per tali motivi si chiede ancora una volta una pronta e decisa risposta da parte dello Stato. L’incendio notturno dell’auto di Federica Roccisano rappresenta, purtroppo, un altro gesto idiota che mortifica il territorio ed un rappresentante delle istituzioni”. ===

“L’intimidazione subita dall’assessore al Lavoro Federica Roccisano è un fatto grave, l’ennesimo di una escalation allarmante, che merita solo una ferma condanna e sentimenti di ripulsa”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che, in una nota, esprime “piena solidarietà e pieno sostegno a Roccisano, impegnata in un percorso di governo che vuole lo sviluppo di questa regione, nonostante le difficoltà e le resistenze”. “Sono convinto – prosegue – che quanto accaduto non fermerà l’azione dell’assessore, che sta dimostrando senso di responsabilità e importanti competenze in seno all’esecutivo del presidente Mario Oliverio. A questo segnale inquietante le istituzioni e la politica devono rispondere con concretezza e senso di unità”. === “Esprimo la mia solidarietà e quella del gruppo consiliare ‘La Sinistrà, che rappresento in Consiglio regionale, all’assessore per il Welfare Federica Roccisano. Condanniamo con forza questo vile atto che vuole intimidire l’attività di uno dei massimi rappresentati del governo regionale”. Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Giovanni Nucera. “Assistiamo ormai da mesi – prosegue Nucera – a un susseguirsi intollerabile di fatti criminali il cui obiettivo è colpire i pilastri della vita democratica e istituzionale. Non cederemo alla barbarie e non ci abitueremo mai a questi attacchi personali che vogliono ledere la libertà d’azione indispensabile per le Istituzioni. Chiediamo all’assessore Roccisano di continuare il suo lavoro con una maggiore energia e siamo sicuri che di fronte a questi atti non ci sono divisioni ma saremo tutti uniti dalla parte della legalità”. === “Indignazione e sdegno, oltre alla piena solidarietà, sono i sentimenti che istantaneamente si possono esprimere nell’apprendere la notizia di un fatto criminoso. Quando invece ad essere coinvolta è una giovane donna, come Federica Roccisano, impegnata coraggiosamente e con grande entusiasmo nelle istituzioni calabresi alla guida dell’Assessorato alla Scuola, al Welfare, al Lavoro ed alle Politiche Giovanili, diventa ancora più evidente cosa significhi fare della ‘buonà politica in Calabria e delle difficoltà che si incontrano. Tante parole non servono, posso soltanto sollecitarla a continuare per la strada intrapresa con il coraggio e la passione che la distinguono: Federica?..siamo in tanti su quella strada”. Così Franca Milazzo, dirigente regionale di “A Testa Alta per la Calabria”. —. “Il sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, a nome di tutta la comunità cittadina – è detto in un comunicato – esprime la sua ferma condanna e la solidarietà all’assessore regionale Federica Roccisano per il gravissimo atto intimidatorio di cui è stata oggetto la scorsa notte. ‘Ciò che è accaduto – dichiara Sollazzo – è particolarmente inquietante e deve essere respinto con la massima riprovazione, assieme ad un invito all’assessore Roccisano a proseguire il suo lavoro e la sua opera, con l’impegno, l’incisività e il coraggio dimostrato, in settori decisivi per la nostra terra, come quelli del lavoro e del welfare. Il rinnovamento e l’azione di buon governo non possono essere fermati o in alcun modo intimoriti”. === “Esprimo la mia solidarietà all’assessore regionale, Federica Roccisano, per l’atto intimidatorio ricevuto”. LO afferma Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd. “La politica – aggiunge Caputo – non deve farsi intimidire. Sono sicuro che l’assessore Roccisano e la Giunta Oliverio continueranno con determinazione nella loro azione di governo così come hanno fatto fino a questo momento. Intanto, spero che mandanti ed esecutori del gesto intimidatorio vengano assicurati rapidamente alla giustizia e venga ripristinata la corretta agibilità democratica”. === “L’atto intimidatorio nei confronti di Federica Roccisano – afferma la consigliera di parità della Regione, Maria Stella Ciarletta – è un gesto vile, da vigliacchi e merita tutto il nostro disprezzo. Mi schiero accanto all’assessora, ancora più di prima, sostenendola sia politicamente che personalmente nel suo impegnativo percorso per lo sviluppo e la legalità in Calabria. A Federica dico di non demordere, ma di essere ancora più determinata nel suo lavoro, con la consapevolezza di non essere sola”. === “Esprimo solidarietà e vicinanza all’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano per il grave atto intimidatorio consumatosi ai suoi danni”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Ennio Morrone, presidente della Commissione speciale di Vigilanza. “L’ennesimo sconfortante segnale – dice Morrone – che si abbatte sulla vita politica calabrese e che deve indurre le istituzioni a tenere alta la guardia senza in alcun modo lasciare isolati gli amministratori di questa terra”. ===

“Il messaggio che forse si dovrebbe cogliere tra le fiamme di auto che bruciano è che il destinatario di tanta attenzione forse si sta avvicinando a questioni scottanti, e scusateci l’utilizzo dei termini che non vogliono giocare sui fatti ma tradurre i simboli rozzi”. Così la presidente regionale di Lega Coop, Angela Robbe. “Naturalmente – prosegue Robbe – stiamo dando spazio alla libera interpretazione, saranno le forze dell’ordine, a cui va il nostro apprezzamento per il lavoro che svolgono, a dirci chi si è reso protagonista di tale atto vigliacco quanto inutile. Il messaggio intimidatorio tuttavia lascia intendere a chi subisce che è pregato di rivedere le sue azioni. Il messaggio che noi cogliamo è che forse in tanti non sono più disponibili a chiudere gli occhi, a tenersi distanti e distratti da questioni di cui prima o poi qualcuno si dovrà occupare in questa nostra regione, se davvero vorremo vederla cambiare”. === “Confartigianato di Crotone e Catanzaro, in riferimento all’atto intimidatorio subito dall’Assessore Federica Roccisano, esprimono la loro vicinanza e solidarietà per il vile atto subito che sicuramente fa perdere quella serenità indispensabile per il ruolo che l’assessore esercita ottimamente”. “La situazione sicurezza – prosegue il comunicato – sta diventando in Calabria un vero problema, auspichiamo che la magistratura, le forze dell’ordine mettano fine a questa catena di attentati verso i nostri Amministratori che stanno creando molto sconcerto non solo nel mondo politico-istituzionale ma nella popolazione tutta. E’ giunto il momento che ognuno faccia la sua parte per evitare questo stato di cose. Noi siamo prontissimi ad ogni iniziativa che possa servire al caso e far uscire la nostra regione da questo stato di emergenza sociale”.

“L’intimidazione dell’altra notte all’assessore regionale Federica Roccisano, cui va la nostra solidarietà, vicinanza e pieno sostegno. E’ la dimostrazione di una vera e propria “contro-cultura” dilagante fatta di violenza e intimidazioni, un bollettino di guerra, che cerca di sconquassare e vincolare la nostra quotidianità alle regole della violenza. Un modello culturale che non possiamo tollerare e che non accettiamo. Quanto sta accadendo deve spingere la società civile e le associazioni tutte a mobilitarsi, poiché l’intervento principale deve essere culturale e politico, con buone pratiche e azioni concrete che limitino il malaffare in ogni sua forma”: è parte del messaggio di solidarietà da parte di Confcooperative Calabria. E vicinanza e solidarietà sono espresse anche dalla Federazione Italiana Lavoratori: “Il grave atto intimidatorio consumato ai danni dell’Assessore Roccisano è solo l’ultimo di una serie di episodi che sembrano tutti da ricondurre ad una vera e propria “strategia della tensione” i cui contorni rimangono ancora poco chiari anche per gli Inquirenti. La FIL, nel manifestare la propria solidarietà all’Assessore, chiede a gran voce che ci sia una risposta ferma, puntuale e tempestiva da parte non solo delle Istituzioni ma anche di tutti i cittadini onesti della nostra terra che rischia di ripiombare in anni bui. Non bastano più ne le politiche repressive ne i buoni propositi: bisogna ridare una prospettiva ai nostri giovani, lavorare tutti uniti alla creazione di una coscienza di cittadinanza e di legalità che deve diventare la “normalità” del nostro vivere quotidiano, occorre infrangere le sacche di privilegio e di malaffare che sono il vero nutrimento della criminalità organizzata.”.

 

 

 

 

 

Unical, Cerimonia di Premiazione della “Notte dei Ricercatori”

RENDE (CS) – Tutto è pronto all’Università della Calabria per la cerimonia di premiazione della “Notte dei ricercatori” 2015, in programma domani mattina, alle 10,30, nella Sala dello University Club.

Dopo i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci, sono previsti gli interventi di Andrea Attanasio, responsabile del Liaison Office d’Ateneo; Fabio Vincenzi, direttore artistico del Teatro Auditorium; Antonio Mazzei, della direzione di CalabriaInnova, e Giuseppe Passarino, delegato del rettore alla Ricerca e al Trasferimento tecnologico.

“Si tratta – spiega il rettore Crisci – del doveroso riconoscimento che l’Ateneo intende attribuire a quanti, con impegno, passione e competenza, hanno contribuito al successo della manifestazione. Sarà anche l’occasione per sottolineare, ancora una volta, il prezioso sostegno ricevuto dagli sponsor dell’iniziativa, ma anche la collaborazione con le istituzioni territoriali, cui l’Ateneo tiene molto e per il quale profonde ogni sforzo affinché produca risultati sempre più soddisfacenti”.
Nel corso dell’iniziativa si parlerà anche della “Notte dei Ricercatori 2016”, fissata il 30 settembre.

26enne Arrestato per violenza ed estorsione

FALERNA (CZ) – I carabinieri hanno arrestato un giovane ventiseienne, Mamadou Kalabae originario della Guinea, per estorsione e violenza sessuale ai danni di un uomo.
La sua vittima ha dichiarato che, dopo essersi rifiutata di concedere del denaro al ventiseienne, è stato costretto a subire violenze sessuali. Durante il rapporto, l’uomo è stato fotografato in modo tale da avere materiale per minacciarlo con continue richieste di somme di denaro tra i €200 e i €500.

L’uomo, rivoltosi ai carabinieri, ha finto di cedere a uno dei tanti ricatti per concretizzare l’estorsione e cogliere l’africano in flagranza di reato.

R.A.S.P.A., indetto incontro per discutere sul destino della Ferrovia Jonica

TREBISACCE (CS) – Sabato 27 febbraio alle ore 17:30, presso la sala consiliare del comune di Trebisacce, si terrà un incontro denominato Ferrovia Jonica Bene Comune per discutere dei diversi aspetti della prospettiva cui è destinata la ferrovia jonica. L’evento sarà moderato da R.A.S.P.A. e sono invitati a partecipare tutti i cittadini e gli amministratori interessati.

L’importante dorsale ferroviaria jonica, completata sin dal 1875, dovrebbe consentire di collegare Reggio Calabria con Taranto e, attraverso un sistema più capillare di allacciamenti, lo Jonio con il Tirreno e, quindi, questa fetta di Calabria con Napoli e Roma. La ferrovia jonica e la sua gemella tirrenica, nonostante la loro indiscutibile importanza, hanno vissuto per decenni in uno stato di semi-abbandono. Soltanto nel Secondo dopo Guerra, si è prediletto l’ammodernamento della tratta tirrenica, relegando lo Jonio e la sua ferrovia in uno stato di complementarità (per non dire di sfacelo) che nessuno poteva prevedere.

In quanto linea complementare, dunque, si riduce il numero dei convogli, si chiudono le stazioni, si svendono i binari ai privati, eventi che R.A.S.P.A. ha denunciato in più occasioni e che prevede l’estensione a tutto il Meridione di una condizione “a scartamento ridotto”.

Interverranno Domenico Gattuso, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e Roberto Dammicco, ingegnere ferroviario responsabile della rotabilità e del patrimonio non strumentale, chiamati da R.A.S.P.A. a chiarire il modo in cui la ferrovia jonica potrà essere adeguata agli standard europei. Sarà l’occasione giusta per discutere insieme il documento programmatico, proposto dai relatori e già firmato da molti sindaci di comuni calabresi, tra i quali quelli di Plataci e di Trebisacce.