Ex bocciodromo, le precisazioni dell’Amministrazione di Cosenza

ex bocciodromoCOSENZA – “L’esecutivo Occhiuto fin dal suo insediamento è stato abituato alla mistificazione dei fatti, ma a quella delle sentenze ancora no”.

Il riferimento è su quanto apparso oggi sulla stampa in merito alla vicenda giudiziaria che riguarda l’ex bocciodromo di via degli Stadi.

“La notizia diffusa ieri durante l’assise comunale dal consigliere di opposizione Sergio Nucci, secondo cui l’associazione ‘Guida sicura’ avrebbe vinto la causa al Consiglio di Stato, è infatti alquanto diversa da come è stata annunciata attraverso titoloni trionfalistici.

Nel merito, al fine di chiarire la situazione, vengono elencati di seguito i passaggi tecnici della vicenda: l’associazione ‘Guida sicura’ ricorse originariamente contro il Comune davanti il Tar avverso la revoca della concessione del bocciodromo. Il Comune allora si costituì eccependo il difetto di giurisdizione.  Il Tar respinse la eccezione di difetto di giurisdizione, ma rigettò comunque nel merito la domanda della associazione ‘Guida sicura’.  Avverso tale sentenza del Tar, ricorreva poi al Consiglio di Stato la stessa associazione ‘Guida sicura’, eccependo questa volta anche essa (sic!!!) il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo. A tale richiesta si è comunque unito anche il Comune di Cosenza che sin dal primo grado ha eccepito il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo. Il Consiglio di Stato, senza entrare nel merito, ha accolto il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, conformemente a quanto richiesto anche dal Comune. Pertanto, dove stia oggi la vittoria da parte della associazione ‘Guida sicura’ non è dato sapere. Inoltre, depositato ricorso da parte della associazione anche presso il giudice ordinario (tribunale di Cosenza), questi (in data 10 marzo 2015) ha rigettato la richiesta istruttoria di ctu – avanzata dalla associazione guida sicura –  per la quantificazione dei lavori eseguiti dalla stessa, ritenendo la causa matura per la definizione”.

La preistoria dei videogame in mostra al Cosenza ComiCS

insert coin_mostra videogame_cosenza comicsCOSENZA – Un viaggio nella preistoria dei videogame, quello a cura del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) -associazione Verde Binario. La mostra sarà allestita  nell’ambito della prima edizione della Fiera “Cosenza ComiCS” che si terra’ alla Citta’ dei Ragazzi da venerdì 27 a sabato 29 , dalle ore 10:00 alle ore 21:00. L’accesso a tutte le aree della fiera e’ gratuito.

“Bonus Stage (Insert Coin – Retrogaming 2015)”, il titolo della retrospettiva che si muove tra storia passata e recente del videogame, allestita presso l’edificio “Scrigno Azzurro”, al primo piano. La mostra e’ realizzata in collaborazione con: Museo dell’Informatica Funzionante- MusIF di Palazzolo Acreide (SR), Associazione Culturale Cosenza ComiCS, ScummBar Retrogaming Store di Reggio Calabria, Dixgame Fumetti e Giochi di Trebisacce (CS) e con il contibuto di Libreria UBIK – Cosenza.

Per maggiori info su Cosenza ComiCS

Per maggiori info sulla mostra

 

Minaccia per vendetta: arrestato

PETILIA POLICASTRO (KR) – Ha letto su un giornale le dichiarazioni di un pentito sul coinvolgimento di una persona nell’omicidio del fratello ed ha deciso di minacciare la famiglia della persona accusata. OLYMPUS DIGITAL CAMERAAnsa Calabria riferisce quindi che per minacce e porto abusivo d’armi, aggravati dal metodo mafioso, i carabinieri hanno arrestato a Petilia Policastro Giuseppe Vona, di 29 anni. Vona era scampato all’agguato nel quale fu ucciso il fratello Valentino. Le indagini sono dirette dal pm della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio.

Delegazione calabrese de “I Borghi più belli d’Italia in Vaticano

542873_papa-francesco-61GERACE – Mercoledi 25 marzo ci sarà anche una delegazione calabrese de “I Borghi più belli d’Italia” in Vaticano per partecipare all’udienza settimanale con Papa Francesco.

A darne notizia è il sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, che il 20 febbraio scorso, durante un incontro tenutosi a Stilo alla presenza del presidente nazionale Fiorello Primi è stato nominato all’unanimità coordinatore regionale.

All’udienza ufficiale col Pontefice parteciperanno delegazioni di tutt’Italia in rappresentanza de “I Borghi più Belli d’Italia”, ovvero di quel Club nato 14 anni addietro su impulso dell’Anci per valorizzare il grande patrimonio presente nei piccoli ma preziosi centri italiani. Il sodalizio raggruppa, complessivamente, 217 Borghi, dieci dei quali calabresi (Aieta, Altomonte, Bova, Civita, Fiumefreddo Bruzio, Gerace, Morano Calabro, Santa Severina, Scilla e Stilo).

La riunione del scorso mese a Stilo è stata organizzata per stilare un bilancio delle attività singolarmente realizzate e di quelle da realizzare in occasione della partecipazione all’Expo 2015 a cui prenderanno parte i comuni di Aieta, Civita, Fiumefreddo, Gerace, Santa Severina e Stilo ( dal 7 al 13 settembre prossimi).

Ricordiamo inoltre che Gerace è in corsa per il titolo di “Borgo dei Borghi” al programma di Rai Tre “Alle falde del Kilimangiaro”, nella cui puntata finale del prossimo 5 aprile verrà resa pubblica la classifica finale e sarà eletta la città vincitrice.

 

Comitato ambientale presilano si rivolge al TAR

Depositato il ricorso al T.A.R. avverso l’Autorizzazione Integrata
indexAmbientale (A.I.A.) ricevuta dalla discarica di Celico di gestione
della Mi.Ga. srl, del gruppo Sovreco dei Vrenna, per i prossimi 12
anni.

Il Comitato Ambientale Presilano, attraverso il suo avvocato Marcello
Nardi, appoggiato da varie associazioni ambientaliste nazionali, ha
oggi depositato il ricorso al TAR per fermare anche per via
amministrativa lo scempio di Celico.

Una discarica le cui criticità sono state ampiamente palesate e il cui
uso ha messo e mette a serio repentaglio la salute dei cittadini, dal
23 ottobre è stata dunque autorizzata al suo esercizio per i prossimi
12 anni, grazie all’allungamento del termine di 5 anni di validità dei
rinnovi ad opera del decreto governativo soprannominato “Sblocca
Italia”. Un rinnovo pieno di incongruenze e di contraddittorietà che
l’atto depositato ufficialmente oggi dall’avvocato Nardi cercherà di
mettere in primo piano presso il Tribunale Amministrativo.

Nell’attesa dunque di un risvolto favorevole, è bene ricordare le
innumerevoli illeggitimità venute fuori dallo studio della
documentazione inerente la discarica di Celico. A cominciare dalle
distanze minime dai centri abitati non rispettate, alla vicinanza da
corsi d’acqua e falde acquifere, a più di 900 metri sul livello del
mare, alla totale incompatibilità della strada col traffico pesante di
cui è oggetto, alla pericolosità dei materiali conferiti in quanto non
trattati secondo normativa, per passare alla presenza di inquinanti
nell’area, certificati dall’Arpacal, che quantomeno sconsiglierebbero
l’esercizio di un’altra discarica nella zona.

Dunque un’autorizzazione fortemente viziata, e dunque essenzialmente
politica, contro cui il Comitato vuol far sentire la sua nelle sedi
opportune.

Nel ricordare che il ricorso dovrebbe essere affiancato da quello
proposto dal Comune di Rovito attraverso i suoi legali, il Comitato si
augura che come per altre realtà critiche nella Regione, il Tribunale
si pronunci favorevolmente per il blocco di una discarica illegale e
pericolosa in un territorio devastato da decenni da politiche
scriteriate.

L’invito del Comitato alla popolazione è comunque quello di tenere
alta l’attenzione sulla questione ed essere perfettamente consapevoli
che bisogna essere disposti a qualsiasi azione nel caso l’arroganza
dimostrata dalla politica e dalle istituzioni, nonché dai personaggi
privati che si arricchiscono sul ciclo dei rifiuti, dovesse
proseguire. La discarica di Celico è un obbrobrio inaccettabile e non
la vogliamo.

Il messaggio d’accompagnamento al carteggio depositato oggi al TAR è
dunque proprio questo: questa discarica si deve chiudere.

In un modo, o nell’altro.

Vinitaly. Ieri la seconda giornata. Scalzo visita gli stand

Si è svolta ieri seconda giornata al Vinitaly di Verona che ha visto la antonio scalzo _ mauro  d'acripartecipazione del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Antonio Scalzo, che ha visitato gli stand delle cantine calabresi e si è complimentato con i nostri produttori. Nella mattina, a cura del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria si è svolto un seminario dedicato alle opportunità di finanziamento connesse alla programmazione dei PSR e della nuova OCM Vino, coordinato dal giornalista Tommaso Caporale.
All’incontro, a cui hanno partecipato numerosi produttori vitivinicoli, hanno relazionato il Dirigente del Settore Promozione del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, il Responsabile Viticoltura del Dipartimento Carmine Maio, l’esperto dell’ARSAC Gennaro Convertini, il Dirigente del Ministero alle Politiche Agricole, Michele Alessi, e il Consigliere regionale Mauro D’Acri.
All’incontro è intervenuto anche il capogruppo del Pd nella Commissione agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, che ha puntato l’attenzione sullo snellimento delle procedure e la sburocratizzazione delle pratiche in cantina, dai registri di carico-scarico all’implementazione di un archivio dei controlli.
Il dirigente del MIPAF, Michele Alessi, ha posto l’attenzione sulla misura di promozione nei paesi terzi e ha spronato i produttori ad utilizzare al meglio questo strumento.
Al termine dei lavori, il consigliere regionale Mauro D’Acri ha sottolineato come le istituzioni calabresi e il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio vogliano puntare al massimo sull’agroalimentare attraverso una politica di ascolto e di sinergie ed ha auspicato che il nuovo PSR Calabria sia approvato prima dell’estate.

Fiera S. Giuseppe. Ass. Luciani fa il punto

“I numeri della Fiera hanno parlato in modo chiaro ed indexinequivocabile, restituendoci, nel consuntivo finale, una manifestazione in buona salute che conferma la sua forte matrice identitaria e che ritengo abbia finito per mettere tutti d’accordo, anche coloro che, rispetto a qualche novità, avevano fatto, alla vigilia, professione di scetticismo”.
E’ estremamente soddisfatto l’Assessore alla crescita economica urbana Domenico Luciani, all’indomani della chiusura dell’edizione 2015 della Fiera di San Giuseppe.
“500 mila visitatori – ha aggiunto l’Assessore Luciani – ci danno l’esatta misura di come, in occasione della Fiera, Cosenza sia stata invasa non solo dai suoi cittadini e da visitatori provenienti da tutta l’estesa provincia cosentina, ma anche da flussi arrivati nel nostro capoluogo da ogni angolo della Calabria”.
L’Assessore Luciani, nel tracciare il consuntivo della manifestazione, ha rivolto un particolare ringraziamento al Settore attività economiche e produttive per il notevole sforzo organizzativo profuso “che ha non solo razionalizzato gli spazi destinati agli espositori e al pubblico, ma ha ridotto al minimo disservizi e disagi. Significativo il riscontro anche sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza. Da non trascurare, in questa direzione, anche l’apporto fornito da alcune forze volontarie.
L’introduzione della TARI temporanea – ha aggiunto inoltre Luciani – ha fatto sì che gli espositori si autodisciplinassero al meglio e per queste ragioni si è avuta anche una produzione di rifiuti più ridotta, con la conseguenza che la città ha riacquistato il suo volto abituale, una volta terminata la Fiera, ancor prima del previsto.
L’edizione 2015 della Fiera di San Giuseppe – ha proseguito l’Assessore alla crescita economica urbana– si è inoltre distinta anche per il felice connubio tra l’aspetto eminentemente commerciale, legato alla storia stessa della manifestazione, e quelli ludico-aggregativi che è stato possibile mettere insieme, nell’area del Centro Commerciale “I 2 Fiumi”, grazie ad una serie di proposte musicali che hanno permesso anche di estendere la durata oraria delle giornate della Fiera, con innegabile e positivo riverbero sulle attività commerciali, sia quelle che si sono sviluppate lungo tutto il percorso della manifestazione fieristica, sia quelle delle aree a ridosso della Fiera, dall’isola pedonale fino alla parte Nord della città.
Una boccata d’ossigeno per il commercio cui ha dato un contributo importante e decisivo la presenza di oltre ventimila persone nelle tre serate dei concerti di Ron, Onda Kalabra e Fausto Leali”.
Per l’Assessore Luciani tutto è andato secondo le più rosee previsioni, ma è lo stesso amministratore ad indicare cosa sarà possibile migliorare in futuro.
“L’unico rammarico – sottolinea Luciani– è legato al fatto di non essere riusciti ad attivare un’area dedicata all’artigianato, vecchio e nuovo, che avrebbe potuto trovare collocazione, anche secondo i desiderata e le indicazioni del Sindaco Occhiuto, su Corso Plebiscito che, con l’ultimazione dei lavori, ha assunto un aspetto ancora migliore di quello che aveva in precedenza, di autentica finestra aperta sul centro storico della città. Un’idea che certamente non mancheremo di sviluppare ed assecondare nella prossima edizione”.
Indovinata per Luciani si è rivelata, infine, la scelta di spostare in via Sertorio Quattromani la vendita delle ceramiche e dei casalinghi “con il vantaggio di una nuova collocazione specifica ed esclusiva che è stata salutata con favore dai visitatori che hanno avuto modo di effettuare gli acquisti lontano dalla calca, in maniera più ordinata e rilassata”.
Soddisfazione per l’esito della manifestazione è stata espressa anche dai consiglieri comunali Roberto Bartolomeo e Andrea Falbo, che si sono prodigati in prima persona per tutta la durata della Fiera. Falbo e Bartolomeo hanno apprezzato non solo la collocazione riservata in via Sertorio Quattromani alla vendita dei casalinghi e delle ceramiche, ma anche il seguito di pubblico fatto registrare dai concerti e la riuscita delle attività ludico-ricreative studiate appositamente per i bambini.
Un plauso particolare i due consiglieri lo hanno riservato alle associazioni che hanno organizzato anche quest’anno l’accoglienza degli espositori in “FieraImmensa”, confermando la vocazione di Cosenza come città aperta, tollerante, multietnica e storicamente incline all’integrazione tra popoli. Un aspetto quest’ultimo evidenziato anche nella scelta della Pace come leit-motiv di tutta l’edizione 2015.

Truffa al Fisco per 750mila euro

CROTONE – I finanzieri della Compagnia di Crotone hanno portato guardia di finanza Milano genericaalla luce un’evasione fiscale nel settore immobiliare per la mancata dichiarazione al Fisco di redditi per 750mila euro per il 2012 e 2013 a opera di una società di capitale.

La denuncia è scattata per il rappresentante legale.
A parere degli inquirenti che hanno mosso l’accusa, l’impresa avrebbe stipulato vari rogiti con privati acquirenti della prima casa, ma, nonostante la regolare registrazione, avrebbe presentato il modello Unico solo dopo l’avvio dell’ispezione.

Occhiuto: cordoglio per il giovane che si è tolto la vita

La notizia del suicidio del diciottenne cosentino ha indextempestivamente raggiunto il primo cittadino della città dei bruzi, Mario Occhiuto, che non ha mancato di esprimere il proprio cordoglio di fronte alla tragedia che questo pomeriggio ha sconvolto l’intera città di Cosenza.

“La notizia di un giovane che ha scelto di togliersi la vita non può che dare profondo dolore insieme a uno smarrimento accompagnato da mille interrogativi”, affermato il sindaco.

“Ci sono davvero inaccessibili i motivi per cui a questa età si possa decidere di compiere un simile gesto. Questo triste evento riguarda tutta la nostra collettività e la solitudine nella quale persone più fragili di altre cadono purtroppo irrimediabilmente, spingendoci a riflettere su quanto possiamo fare. In questo momento mi stringo ai familiari del ragazzo scomparso, dando loro un abbraccio dalla sincera partecipazione emotiva”.

Elezioni Bovalino. Rosaci: “in soffitta i vecchi giocattoli”

municipio In una nota stampa diffusa oggi, Pasquale Rosaci esprime la propria opinione sulla situazione di Bovalino. “Nel linguaggio sportivo, per tirare su il morale dei propri atleti dopo una cocente sconfitta si suol dire che è proprio da esse che si deve trarre spunto per ‘risollevarsi e diventare più forti di prima’. È con questo spirito che Bovalino, divenuto di recente teatro di gravi eventi che hanno minato la tranquillità dei cittadini e delle istituzioni stesse, deve reagire con fermezza e pugno di ferro per riconquistare la fama che fino agli anni ’70 la vedeva primeggiare tra tutti i paesi del comprensorio locrideo. Gli episodi che hanno inficiato l’immagine del paese si sono verificati tutti a partire dall’inizio del nuovo anno, come per esempio il furgone che fungeva da negozio di abbigliamento a cielo aperto gestito da extracomunitari dato alle fiamme in pieno centro (piazza Camillo Costanzo), il blitz dei carabinieri eseguito con il clamore delle sirene per controllare 108 appartamenti di edilizia popolare, alcuni dei quali usati in maniera aberrante e quello più recente, effettuato dalla Polizia di Stato negli uffici del Comune, per verificare le incongruenze denunciate dal Sindaco stesso su segnalazione della propria segreteria. Tutti questi episodi la dicono lunga sull’aria ‘poco salubre’ che attualmente si respira in paese; un paese che ancora non conosce il proprio futuro in quanto non è stato ancora deciso se il prossimo mese di maggio si voterà come per gli altri comuni a scadenza di mandato oppure se, in caso di scioglimento, l’appuntamento sarà rinviato secondo i tempi tecnici stabiliti dalla legge. In realtà, non sappiamo cos’altro debba ancora accadere per far si che tutti “prendano” coscienza che la situazione non è da sottovalutare e che bisogna urgentemente prendere dei seri provvedimenti per porre fine a questo stato di cose che gettano nello sconforto generale non solo chi opera a salvaguardia della sicurezza dei cittadini ma i cittadini stessi che vogliono vivere in tranquillità e lontano dai riflettori. A questo punto è d’obbligo che chi deve fare la propria parte la faccia senza se e senza ma, a cominciare dal sistema di videosorveglianza che deve aiutare concretamente le forze dell’ordine nell’individuare i soggetti che non hanno sicuramente a cuore le sorti della cittadina jonica e che rappresentano un supporto tecnologico di fondamentale importanza nella lotta alla criminalità, altrimenti non si giustificherebbe la spesa di denaro pubblico per installarle. E’ necessaria altresì, da parte di tutti, amministrazione comunale in primis ed il resto delle realtà sociali a seguire, una presa di coscienza del fatto che il territorio va presidiato in modo capillare e costante e che non bisogna mai abbassare la guardia lasciando campo libero a coloro che hanno in mente il disgregamento economico, culturale e sociale del territorio. L’attuale amministrazione, che nel corso dei cinque anni ha utilizzato tutti i bonus a disposizione (in termini di consiglieri surrogati ai dimissionari), sta navigando a vista per cercare in tutti i modi di giungere indenne in porto, anche se le acque sono tendenzialmente sul “molto mosso”. Gli errori del passato, purtroppo, non sono serviti da lezione ed i ritardi, colpevolmente accumulati in tema di opere pubbliche, di miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e di incentivazione della cultura si fanno sentire e sono anzi più pesanti di prima. Nell’ipotesi si vada alle urne, è indispensabile per la ripresa, scegliere una squadra composta da consiglieri comunali capaci di elaborare progetti e capaci di interfacciarsi con i livelli superiori per reperire quei finanziamenti necessari alla crescita ed allo sviluppo del paese, partendo proprio dall’Ente Provincia e per finire a Bruxelles, con la comunità europea che non lesina di certo stanziamenti in presenza di progetti seri ed innovativi. E’ giunto il momento fatidico di fare finalmente “buona politica”, anteponendo agli interessi di parte (e parliamo in questo caso di almeno un trentennio), il bene comune. Finora si sta assistendo ad un intreccio di nomi, di movimenti e di alleanze presunte che dalla sera alla mattina cambiano lo scenario politico creando solo confusione nella testa degli ignari elettori. L’attualità dice però che si sta partendo con il piede sbagliato, perchè anzichè parlare e confrontarsi sui programmi, che è l’elemento essenziale di ogni competizione elettorale, l’attenzione di tutti i contendenti è incentrata quasi esclusivamente sulla figura del “candidato a Sindaco”, come se questi da solo potesse risolvere ogni problema che assilla la comunità. Se Bovalino vuol dimostrare di aver raggiunto un livello di autonomia nella scelta della governance, deve manifestare la propria maturità e consentire con il voto l’aggregazione delle forze politiche e di movimento che garantiscono la stabilità amministrativa e la comunione di intenti per la realizzazione dei programmi. E’ giunta l’ora di mettere in soffitta i vecchi giocattoli, il nuovo che avanza ha le sue esigenze e, da questo punto di vista, Bovalino non ha nulla da invidiare agli altri paesi perche la potenzialità espressa dai suoi giovani è riconosciuta ad ogni livello ed in ogni ambiente. Il futuro inizia adesso, non perdiamo l’occasione”.