Forza Italia Giovani Rossano: soddisfazione per la nomina di Antonio Stasi

ROSSANO (CS) – foto_antoniostasiÈ stato insignito, nella giornata del 14.03.u.s., delle cariche di Vice Coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia Cosenza e Commissario di Forza Italia Giovani Rossano il Dott. Antonio Stasi. L’evento si è tenuto presso la sala degli Stemmi, del Palazzo del Governo della Provincia, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto, del Coordinatore regionale dei giovani forzisti Luigi De Rose e del Coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia Cosenza Williams Verta. Antonio Stasi, già coordinatore di Giovane Italia Rossano, è il militante di sempre portatore di quei valori sani di una ideologia politica fondata sul sociale e per il sociale. Elemento aggregante per i giovani della Città, nel corso degli anni ha preso parte attivamente e fattivamente all’azione politica territoriale riunendo militanti e simpatizzanti sotto la stessa bandiera al fianco sempre dei rappresentanti politici locali.

Il neo Vice Coordinatore provinciale, a caldo, ha dichiarato quanto segue: “…Intendo ringraziare i vertici regionali e provinciali del movimento giovanile, nelle persone di Luigi De Rose e Williams Verta, per le prestigiose cariche conferitemi. Ringrazio, altresì, i vertici locali del mio partito per aver creduto e sostenuto da sempre la mia azione politica. Inizierò sin da subito a lavorare e a far quadrato sul comprensorio che ho il fregio di rappresentare. Il nostro Territorio e, specificatamente, la mia Città ha patito ingiuste soppressioni istituzionali e con ciò mi riferisco all’annosa questione dell’illecita chiusura del Tribunale di Rossano. La politica è e deve essere intesa sempre come una missione tesa ad ascoltare e a cogliere, come un grande orecchio umano, le istanze della gente. Dobbiamo, più che mai, fortificare le colonne portanti della politica sociale ritornando a calcare le strade e i marciapiedi delle Città. In questo ciclone di antipolitica, dobbiamo avere la capacità di ascolto nei confronti di quella fetta di elettorato, di giovani e meno giovani, distanti anni luce da una politica vetusta e collusa con gli interessi particolareggiati. Occorre sfaldare, perciò, quella tanto decantata politica di “Palazzo” imperniatasi nell’anima dei più. La politica è fede. La politica è coerenza. La politica è la massima espressione degli umori di un popolo…”.

È stata premiata, sicuramente, la militanza, la passione e la dedizione che Antonio Stasi ha largito in tutti questi anni nei confronti del partito e del suo Territorio. Netto, perciò, è il segnale che i vertici regionali e provinciali hanno lanciato al fine di voler cambiare, una volta per tutte, la rotta della mentalità politica per rilanciare una nuova e cristallina classe dirigente.

Unione, meritocrazia, fede, coerenza e passione sono gli ingredienti giusti per poter ridisegnare gli assetti di una nuova politica. La rivoluzione, certamente, è già partita dai vertici giovanili di Forza Italia in Calabria.

“Polvere – dialogo tra uomo e donna” in scena al Teatro Sybaris di Castrovillari

CASTROVILLARI – Il cartellone della XVI Stagione Teatrale Polvere 1 (ph. Laila Pozzo)Comunale di Castrovillari comprende il suggestivo spettacolo di Scena Verticale, ossia “Polvere – dialogo tra uomo e donna” scritto e diretto da Saverio La Ruina.
Questa nuova produzione di Scena Verticale sarà presentata al Teatro Sybaris venerdì 20 marzo alle 21. Artista unico, tra i più premiati della scena italiana, Saverio La Ruina vuole focalizzare l’attenzione su uno degli aspetti inesplorati del terribile fenomeno del femminicidio, dando vita a una pièce dal forte impatto dissacrante. Non è il vernacolo calabrese la lingua parlata sul palcoscenico, ma un italiano quotidiano e colloquiale. La Ruina dividerà la scarna scena con Jo Lattari, attrice cosentina non professionista.
“Polvere”, dopo il debutto al Teatro Elfo Puccini di Milano in gennaio, chiude con la sua drammaturgia ossessiva la trilogia iniziata con “Dissonorata” (2006) e proseguita con “La Borto” (2009), spettacoli in cui l’autore vestiva i panni dimessi della donna del sud vittima di ataviche sopraffazioni maschili. Ruolo più volte premiato in questi ultimi anni. In “Polvere” La Ruina diventa persecutore mettendo in atto con crudele leggerezza quei meccanismi di potere che minacciano la coppia a qualsiasi latitudine sociale e culturale. Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia; l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.
Ma cosa viene prima dello spettacolo? È lo stesso autore e regista a spiegarlo, sottolineando che “il lavoro preparatorio è stato lungo e complesso incontri, interviste, lettura di articoli e testimonianze. Gli uomini hanno scarsa capacità di aprirsi e la tendenza a giustificarsi e autoassolversi. Le donne sono più lucide e oneste nell’autoanalisi e anche nella restituzione della figura maschile rispetto al rapporto malato che si creava. Spesso si dice ma come hai fatto a metterti con un uomo così? eppure questi uomini spesso conquistano le donne anche con gesti e sentimenti molto belli, che provano realmente, ma hanno una doppia faccia. Mi interessa che tutti possano trovare in questo spettacolo qualcosa di vicino a loro”. Lo spettacolo, già presentato a Roma, Venezia, Udine Bologna, Genova, ha ottenuto ovunque grande successo di pubblico e critica, con recensioni a favore sulle maggiori testate nazionali (da Repubblica a Il Sole 24 Ore, da L’Avvenire al Corriere sella Sera e molte altre). Sara Chiappori così scrive su La Repubblica Milano: “Di solito sono le donne a parlare delle donne. Soprattutto quando si tratta di violenza e dei rapporti di potere. Saverio La Ruina è una magnifica eccezione. La violenza è tutta psicologica ed emotiva nella sequenza di scene che La Ruina sviluppa in un micidiale crescendo di tensione. La Ruina è attore maestro del dettaglio, del gesto minimo”.
Appuntamento quindi al 20 marzo.

Rivolta migranti a Crotone. Laura Ferrara (M5S): poca trasparenza nella gestione.

Non stupisce, ma preoccupa la protesta dei migranti ospiti del Cara di Isola indexCapo Rizzuto. La situazione dei richiedenti asilo attualmente ospitati nella struttura gestita dalle Misericordie deve essere diventata insostenibile, tanto da causare il blocco dei voli dell’aeroporto di Crotone e il blocco della statale 106 da parte di centinaia di migranti. Quello di ieri non è un caso isolato, l’ennesimo purtroppo che va ad aggiungersi alle proteste del 12 marzo scorso dei minori migranti del centro di Poggio Pudano, e la protesta di inizio mese degli ospiti nord africani alloggiati all’ex hotel Ninfa Marina di Amantea. Già nella mia visita al Sant’Anna, nello scorso ottobre, denunciai la poca trasparenza con cui veniva erogato il pocket money ai beneficiari, l’ente gestore fornisce un credito di cinque euro ogni due giorni che gli ospiti possono spendere solo all’interno del centro, con prezzi relativi, perché fissati dal fornitore. Questa una delle questioni che hanno portato allo stato di agitazione di questi giorni. Altra questione cruciale è la lentezza del disbrigo delle pratiche che riguardano i migranti per il riconoscimento dello status di rifugiati. I richiedenti asilo, persone in fuga da paesi in guerra e da realtà drammatiche, arrivano nel nostro paese non per rimanerci. Invece sono costretti a “sostare” nei centri di accoglienza per lunghi mesi. Per loro diventa una prigionia, per i gestori molto spesso, un business a spese del cittadino italiano, come dimostra lo scandalo Mafia Capitale. Durante i colloqui avuti con gli ospiti del Sant’Anna, sono state diverse le istanze portate alla mia attenzione, dall’inadeguatezza qualitativa e quantitativa dei pasti, alla mancata erogazione del kit al momento dell’arrivo. Perfino gli accertamenti sanitari presentavano criticità, tenuto conto che nessun accertamento specifico veniva effettuato sugli ospiti al loro ingresso nel centro, limitandosi al controllo della temperatura e della pressione e ad una auto dichiarazione sull’assenza di malattie, senza contare il fatto, alquanto strano, che gli accertamenti sanitari fossero gestiti dal medesimo soggetto che gestisce la struttura, senza coinvolgere strutture sanitarie pubbliche. Le nostre denunce hanno contribuito a riaccendere i riflettori su queste strutture, sono state fra l’altro riprese in inchieste come quella di andata in onda nelle scorse settimane nella trasmissione de La7 “Servizio Pubblico” e l’approfondimento del periodico “L’Espresso”, risvegliando le coscienze dei migranti, stanchi e frustrati da questa sorta di limbo in cui sono costretti. È tempo che anche qualche coscienza istituzionale si risvegli, nel frattempo, come Movimento 5 Stelle continueremo a tenere alta l’attenzione sulla gestione di queste strutture, sovvenzionate, è bene ricordarlo, interamente con soldi pubblici.

Tumori polmonari. Il forum a Morano Calabro

Il forum sui Tumori polmonari, promosso dall’Amministrazione convegno tumore polmonare 14 03 15comunale e dalla cooperativa la Perla del Pollino, si è svolto lo scorso sabato nella sala convegni del Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia ubicato nel vetusto Palazzo Salmena, a Moranao Calabro.

Tra i relatori hanno preso la parola Franco Tirone, pneumologo, che si è soffermato sugli aspetti relativi alla prevenzione, diagnosi e clinica del carcinoma polmonare, e Giovanni Cicero, oncologo, che ha trattato invece delle prospettive direttamente o indirettamente connesse alla terapia di una neoplasia tra le più aggressive conosciute.

Il sindaco Nicolò De Bartolo ha «ringraziato i medici, l’attento pubblico in sala e tutto lo staff organizzativo», plaudendo alle «sinergie tra istituzioni, soggetti privati e professionisti, indispensabili allorché si voglia disegnare un percorso virtuoso anche e soprattutto nel campo della salute». La parola è passata poi a Emilia Zicari, nella triplice veste di medico, moderatrice e assessore alla Cultura, che ha intercalato l’argomento, assai delicato, con semplici e immediati riferimenti empirici ben accolti dall’uditorio.

Ha portato il saluto della cooperativa La Perla del Pollino la presidente Erminia Di Lorenzo, non nuova a questo tipo di iniziative.

 

Dai lavori è emerso come la scienza proponga quale difesa elettiva per il corpo la modifica degli stili di vita, azioni quotidiane e abitudini nocive, spesso sottovalutate e ritenute erroneamente avulse dallo stato di salute presente e futuro. La correzione di pratiche come il fumo o l’esposizione a fonti inquinanti o contaminanti può risultare decisivo. Naturalmente è necessario sottoporsi, soprattutto i soggetti a rischio, a esami specifici e seguire i suggerimenti, i piani preventivi e/o terapeutici stabiliti dal medico.

 

«Occorre guardare e pensare alla salute come a una fondamentale risorsa», ha detto la dottoressa Emilia Zicari: «Investire in salute significa elevare la qualità della vita pur nella necessità di abbattere i costi della spesa sanitaria e liberare risorse da destinare alla ricerca, una condicio, questa, irrinunciabile se si voglia sconfiggere definitivamente il cancro. Solo il 30% di queste patologie dipende da predisposizioni genetiche, per il restante 70% incidono situazioni ambientali e stili di vita, due fattori su cui si può agire efficacemente». Ed ecco allora i consigli per mantenersi «sani per scelta»: «Mangiare correttamente; non fumare; camminare almeno mezz’ora al giorno o dedicarsi a un’attività fisica moderata; evitare l’abuso di alcol; curare la qualità del sonno; essere ottimisti e positivi».

HOME CARE PREMIUM. A Reggio C. prosegue il progetto

REGGIO CALABRIA – L’assessorato alle politiche sociali del comune di Reggio Calabria ha indexpromosso il progetto di Assistenza domiciliare “HOME CARE PREMIUM”. L’importante iniziativa rientra nell’ambito dell’accordo sottoscritto con la Direzione Generale INPS Gestione ex INPDAP ed è diretta a dare sostegno di persone non autosufficienti. Nello specifico, il bando, consultabile sul sito del comune di Reggio Calabria, si rivolge a dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione INPS ex INPDAP, i loro coniugi e i loro familiari di 1° grado (genitori e figli). Il progetto comprende due tipologie di benefici: le prestazioni prevalenti e le prestazioni integrative. Le prestazioni prevalenti, consistono in contributi economici erogati direttamente dall’INPS ex INPDAP, in relazione al bisogno che verrà valutato da un operatore qualificato (Assistente sociale) e alla capacità economica della famiglia (modello ISEE), per la regolare assunzione di assistenti familiari. Le prestazioni integrative consistono nell’erogazione di servizi di sollievo domiciliar, frequenza centri diurni, servizi di trasporto e accompagnamento, consegna pasti, installazione ausili e demotica presso il domicilio. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 marzo, per informazioni all’utenza è possibile rivolgersi agli uffici del Settore Servizi alla persona welfare e famiglia, Palazzo CEDIR (Corpo H, piano terra da lunedì al venerdì ore 9-12). Il progetto rientra nell’ambito della azioni promosse dall’assessorato alle politiche sociali, guidato da Giuseppe Marino, e mira a ripristinare la rete dei servizi rivolti alla persona, sulla base delle necessità e dei bisogni del territorio: “Il nostro intento – ha dichiarato l’assessore – sin dal momento dell’insediamento è stato di avviare una nuova fase di programmazione, in sinergia con il mondo del terzo settore e con il mondo del volontariato. In questo ambito, stiamo promuovendo delle progettualità che ci consentiranno di riorganizzare in modo sistematico il settore dei servizi sociali. Abbiamo preso un impegno preciso con gli enti che fanno parte del terzo settore e con coloro che si trovano in situazioni di disagio sociale e si rivolgono agli stessi per avere supporto. Continueremo a dialogare con tutti i soggetti coinvolti, in un’ottica di superamento delle problematiche, di efficienza dei servizi e di miglioramento della qualità della vita”.

Pollino. Nel Parco nazionale taglio abusivo e sequestro formulario trasporto rifiuti

Nei giorni scorsi vi sono state due operazioni di Polizia Giudiziaria Parco del Pollino, controlli del Corpo forestale dello Statoeffettuate dal personale dei Comandi Stazione di Grisolia (CS) e Sant’Agata di Esaro (CS) dipendenti dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Rotonda.
Il personale di Grisolia ha rinvenuto un taglio abusivo in località “Bocca Grande” in terreni di proprietà del Comune di Grisolia (CS). I responsabili sono risultati ignoti, si è quindi provveduto a effettuare i rilievi tecnici per quantificare i danni. Quarantadue le piante di faggio, ontano ed acero recise, oltre ad altre 20 sradicate e troncate. Il tutto è stato comunicato all’A.G. competente ed è stato effettuato il sequestro dell’area e delle piante di cui sopra. L’area di che trattasi ricade in zona 1 del Parco Nazionale del Pollino, sottoposta a vincolo idrogeologico e sito ZPS denominato “Pollino – Orsomarso”.
Nel Comune di San Sosti, il Comando Stazione di Sant’Agata di Esaro, in seguito a diversi pedinamenti, ha fermato e controllato un autocarro adibito al trasporto di rifiuti ferrosi, condotto da un cittadino di nazionalità romena.
Effettuati i controlli del caso, sono stati verificati varie difformità e falsificazioni sul formulario di trasporto, pertanto lo stesso è stato posto sotto sequestro.
Il conducente e il titolare della ditta sono stati deferiti all’A.G. competente.
Nel solo mese di febbraio, nell’ambito dei controlli sull’anagrafe equina, sono state riscontrate dal Comando Stazione di Viggianello (PZ) violazioni alle norme che impongono l’apposizione del microchip sui cavalli detenuti, per complessivi 33000 €.

Ai domiciliari con cocaina pronta per spaccio: 22enne in carcere

REGGIO CALABRIA – Accusato di aver sostituito e trasferito gioielli cocainareggiocalabriaUSrubati in un compro oro di Reggio Calabria, il giovane ventiduenne era agli arresti domiciliari per riciclaggio. Tuttavia la misura di restrizione non gli ha impedito di allestire l’attività di spacciatore, facendosi trovare con la cocaina in casa, pertanto trasferito in carcere.

I 6 grammi di cocaina scovati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Reggio Calabria erano suddivisi in 23 involucri di plastica termosaldata e pronta per lo spaccio, custoditi all’interno di una custodia per occhiali. Per questo il gip di Reggio Calabria ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con la detenzione carceraria nella casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà.

Falsi braccianti e indennità per 110mila euro. 3 denunce

CASTROVILLARI – I finanzieri del Gruppo di Sibari hanno Guardia di Finanzadenunciato tre persone, tra cui l’amministratore di una cooperativa agricola, per una truffa da 450 mila euro ai danni dell’Inps.

La Guardia di Finanza, le cui indagini sono state coordinati dalla Procura di Castrovillari, ha accertato che dal 2010 al 2013 i tre denunciati hanno dichiarato il falso utilizzo di braccianti agricoli provocando il pagamento di indennità previdenziali e assistenziali per un valore complessivo di 110 mila euro.

Cosenza. La Giunta delibera quattro nuovi incarichi

La carenza di personale nella pianta organica del Comune di Cosenza è un problema ormai noto acuitosi soprattutto a seguito indexdelle dimissioni dei collaboratori Emanuela Gagliardi (addetta alla segreteria), Francesco Bisogno (incaricato di supportare il sindaco nell’attuazione del programma e nei rapporti istituzionali), di Elisa Crivellone (incaricata di supportare il Sindaco negli eventi culturali e rapporti con organismi nazionali ed internazionali) e di Giovanni De Rose (Capo della segreteria del Sindaco).

La Giunta comunale ha pertanto deliberato l’autorizzazione a sostituire i collaboratori dimissionari, anche perché molti degli incarichi rivestiti dai suddetti si erano poi riversati sulle spalle di Giuseppe Cirò, già collaboratore addetto alla segreteria del sindaco Occhiuto.

La deliberazione n.19/2015 ha quindi autorizzato l’instaurazione con quattro nuovi addetti attraverso il rapporto di lavoro a tempo determinato, ai sensi dell’art. 90 del d.lgs n.267/2000, nonché dell’art. 8 del regolamento degli Uffici e dei servizi del Comune di Cosenza. I nuovi collaboratori sono Geppino De Rose – Funzioni Segreteria del Sindaco, Alessandra De Rosa – Funzioni Supporto eventi e rapporti Organismi, Angelo Brutto – Funzioni Supporto Attuazione Programma e Giuseppe Carotenuto – Funzioni rapporti Presidenza del Consiglio.

La Giunta chiarisce inoltre che con l’instaurazione dei nuovi rapporti di lavoro in sostituzione delle unità dimissionarie non si dà luogo ad aumento di spesa, questa infatti rimane nei limiti dell’impegno assunto con la deliberazione n. 78 del 2011 quando il sindaco incaricò 7 unità esterne.

Da Palazzo dei Bruzi si è altresì comunicato che presto verrà nominato un nuovo Segretario generale, in quanto il pensionamento del segretario Francesco Grossi ha lasciato vuoto quel posto.

Queste delibere non hanno però sanato i problemi di sottodimensionamento,, in quanto risulterebbe opportuno integrare la pianta organica comunale con almeno tre dirigenti e circa 50 persone. Per ora, infine, è in atto un risparmio di 5 milioni di euro annui rispetto a quanto avvenuto in passato.

 

‪#‎dilloamario. Campagna d’ascolto di Oliverio anche a Sibari

La campagna di ascolto permanente promossa dal presidente della QUATTRORegione Mario Oliverio continua, così dopo la visita a Locri, si prosegue con la Sibaritide.

L’intento del presidente è quello di alimentare il dialogo avviato in campagna elettorale sia con gli elettori che, più in generale, con i rispettivi territori di appartenenza.
Ieri pomeriggio, a Sibari si è svolta la manifestazione pubblica, presieduta dal sindaco di Cassano allo Jonio Gianni Papasso. La partecipazione è stata soddisfacente, vi hanno infatti preso parte con  sindaci, amministratori regionali, provinciali e locali, rappresentanti del mondo sindacale, degli ordini professionali, del mondo della scuola, delle categorie sociali e produttive e di tantissimi cittadini della Piana di Sibari.
L’iniziativa, il cui hashtag è ‪#‎dilloamario, è servita per fare il punto sul momento economico e sociale che vive questo importante territorio, sulle iniziative assunte e su quelle che dovranno essere UNOassunte nelle prossime settimane, ma è stata utile soprattutto per ascoltare idee e proposte su cui riavviare il confronto e rilanciare un’azione forte e sinergica tra tutti gli attori di questo territorio in stretta sintonia con il governo della Regione.
Numerosi sono stati gli interventi dei convenuti. Hanno infatti preso la parola alcuni sindaci, un rappresentante sindacale, un rappresentante del mondo agricolo, una studentessa che hanno posto sul tappeto i problemi che affliggono la Sibaritide e che riguardano la sanità, i rifiuti, il lavoro, le trivellazioni a mare, la SS.106, il rilancio dell’agroalimentare, i collegamenti su gomma, su ferro e per mare, gli investimenti infrastrutturali, l’utilizzo delle risorse europee.

Il presidente Oliverio non si è tirato indietro, ma anzi ha risposto con accuratezza a tutte le questioni informando i presenti sulle numerose iniziative già assunte in questo inizio di consiliatura in diversi settori emergenziali e su quelle già in cantiere che dovranno essere assunte nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
“Noi ci abbiamo messo la faccia, sapendo che la situazione era e rimane difficile, ma nessuno pensi che ci lasceremo portare a spasso da una burocrazia sorda ed insensibile o da chi non vuole il bene della Calabria e, in questo caso, della Sibaritide, a cui riconosciamo un ruolo importantissimo per la crescita dell’intera regione. In questo senso ognuno dovrà fare la propria parte. Tutti siamo chiamati a rimboccarci le maniche per dare a questa terra e soprattutto ai giovani di questa terra quello di cui per diversi anni sono stati privati. Per quanto ci riguarda apriremo un confronto con il governo del Paese perché il Mezzogiorno ritorni al centro dell’azione e del dibattito nazionale. Per troppo tempo le incapacità di spesa del Mezzogiorno sono state utilizzate per ricollocare le risorse non spese in altre aree del paese. È tempo che le risorse del Mezzogiorno siano utilizzate per progetti strategici importanti che pongano al centro il Mezzogiorno come fattore di sviluppo. Gioia Tauro e Sibari possono e devono diventare tasselli importanti di un corridoio che collega il Mezzogiorno all’Europa ed apre il nostro paese verso il sud del Mediterraneo. Noi dobbiamo avere la capacità di proporci come risorsa per l’intero Mezzogiorno, per il Paese e anche per l’Europa”, ha affermato il presidente della Regione, aggiungendo che “il nostro no alle trivellazioni a mare e a terra è deciso e assoluto. Così come è assoluto il nostro diniego all’eolico. Il territorio calabrese è saturo e, quindi, non autorizzeremo altri impianti. Spingeremo verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. In questo senso dovremo aprire un confronto con Enel. Dico subito, a tal proposito ed a scanso di equivoci, che sono assolutamente contrario all’utilizzo dell’area di Rossano per impianti di termovalorizzazione”.
Mario Oliverio ha concluso poi “con un cenno sulla sanità la cui condizione disastrosa nella nostra regione è sotto gli occhi di tutti ed è figlia di una gestione burocratica e ragionieristica di questo importante settore. La ragione per cui mi sono battuto perche il Commissario fosse messo in capo al presidente della Regione, nel rispetto della legge, è stata proprio questa. Rispetto al disastro che è stato determinato da questa visione contabile della gestione della sanità, la risalita non sarà né facile né breve. Questo ho detto a Roma con pacatezza nel mio breve intervento di fronte al Consiglio dei ministri. Avremmo potuto impugnare il provvedimento del Governo e sicuramente ne saremmo usciti con la conferma della nostra tesi. Ma io non voglio che sulla sanità si aprano contenziosi e per questo ho detto che il primo obiettivo è quello di uscire dalla gestione commissariale della sanità in Calabria.
Con il nuovo commissario apriremo subito un tavolo operativo e nel merito delle questioni misureremo le nostre volontà. Abbiamo bisogno di una riqualificazione dei servizi che parta dal territorio, puntando sulla deospedalizzazione. Territorio, rete ospedaliera e prevenzione dovranno essere i pilastri su cui fonderemo la nuova sanità in Calabria”.