Proporre per programmare insieme a Rossano

ROSSANO (CS) – Clima di entusiasmo, voglia di rimboccarsi le maniche, di far sentire la propria voce, coinvolgimento generale tra la gente a tutte le classi e livelli: è questo quello che si respirava ieri sera nei locali dell’ex delegazione Comunale di Rossano, dove si è tenuto “l’incontro progetto”  ideato dal laboratorio politico culturale, Officina Jonio Italia – promosso da Fratelli d’Italia – AN, del quale è responsabile Ernesto Rapani. Oggetto dell’incontro: “Proporre per Programmare Insieme”.

Si chiedeva partecipazione: la sala era gremita; si chiedeva di essere propositivi: per la prima volta si è visto il coinvolgimento e la partecipazione in prima persona dei rappresentanti degli operatori dei settori, delle associazioni di categoria, delle forze politiche locali, e dei singoli cittadini indistintamente dal colore politico. Infatti, Officina Jonio Italia, è sì promossa dal nutrito gruppo politico locale di Fratelli d’Italia – AN, ma, in queste occasioni, sa spogliarsi delle vesti politiche ed occuparsi unicamente delle problematiche comuni che affliggono il territorio e, che purtroppo nell’ultimo periodo non sono poche. La risposta in numero di presenti ed in qualità degli interventi data ieri sera, fa capire come tutti siano stanchi di ascoltare chi da un pulpito propina sempre la stessa predica, ed invece, di come ognuno abbia qualcosa da dire. Plauso quindi ad Ernesto Rapani che ieri sera, al di là dei contenuti, è stato in grado senza alcuna discriminazione di dar voce al gruppo di scontenti propositivi che vivono nel territorio di Rossano.     L’obiettivo di predisporre un programma di sviluppo sostenibile per il rilancio e la valorizzazione della città di Rossano ha dunque ufficialmente inizio. Passo  successivo, è quello di calendarizzare incontri monotematici da svolgere a cadenza mensile, durante i quali è d’obbligo coinvolgere direttamente non solo i rappresentanti, bensì tutti gli operatori dei singoli settori e la gente tutta che ha voglia di fare.

Catanzaro e Vigor Lamezia si dividono la posta, 1-1 al “Ceravolo”

CATANZARO – Uno a uno tra Catanzaro e Vigor Lamezia nel derby della provincia catanzarese della giornata numero 27 del girone C di Lega Pro. Al “Nicola Ceravolo” le due squadre si dividono il punto giocando in pratica un tempo per parte; prima frazione con la squadra di mister Sanderra padrona del campo e meritatamente in vantaggio grazie a Razzitti, che al 25′ supera Forte con un colpo di testa su assist di Ghosheh durante un calcio di punizione battuto da Giandonato. Nella ripresa il copione si ribalta, gli uomini di Erra prendono le misure ai padroni di casa che, una volta sostituito il migliore in campo Giandonato, mostrano più volte il fianco agli avversari, finendo con il subire, al 70′,  la rete del pareggio sugi sviluppi di un tiro dalla bandierina ad opera di Montella, ex giallorosso, che non perde occasione di provocare il pubblico catanzarese subito dopo la rete segnata. Poi subentra il nervosismo, l’arbitro Paolini di Ascoli fischia, o meglio, non fischia più niente a Giampà e compagni che ne prendono di santa ragione senza però ricevere il calcio di punizione a favore. Molta confusione tattica nella restante parte di gara, con il Catanzaro che rischia di vincere la partita proprio sul più bello, all’ultimo istante, se non fosse che Squillace, prima del tiro vincente, incespica e non conclude l’ottima opportunità. Si è giocato in un pomeriggio soleggiato in cui però, il solito vento di Catanzaro, l’ha fatta da padrone. Atmosfera surreale sugli spalti del “Ceravolo”, aperto quest’oggi ai soli abbonati della squadra giallorossa per le note vicende riguardanti il derby di due settimane fa contro il Cosenza, anche se in tribuna c’erano circa quaranta tifosi della Vigor, che non si sa come abbiano fatto ad entrare nello stadio, e che si sono beccati fischi, cori e quant’altro dai tifosi di casa. Per la serie, alla faccia delle restrizioni! Calcisticamente parlando, però, è un punto che suona come una mezza sconfitta per il Catanzaro, che probabilmente dice addio ai sogni playoff; d’altro canto, la Vigor compie un altro importante passo verso la salvezza.

Francesco Gioffrè

IL TABELLINO DEL MATCH: CATANZARO-VIGOR LAMEZIA 1-1


CATANZARO: Bindi; Daffara, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Giandonato (68′ Mounard), Zappacosta, Mancuso (88’Ilari); Bernardo, Razzitti ( 73′ Russotto). In panchina Migani, Calvarese, Orchi, Sarr. All. Sanderra

VIGOR LAMEZIA: Forte; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Papa, Battaglia, Scarsella; Montella (89′ Kostadinovic), Held (57′ Del Sante), Improta (90’+2 Catalano). In panchina Piacenti, Di Marco, Rossini, Maglia. All.: Erra.

Arbitro: Paolini di Ascoli Piceno (Abruzzese di Foggia e Quitadamo di Modena)

Marcatori: 25′ Razzitti (CZ), 70′ Montella (VL)

Note: Pomeriggio soleggiato, ma ventoso. Presenti sugli spalti solo gli abbonati (circa 2000) con 40 tifosi ospiti in tribuna nonostante le restrizioni. Ammoniti Squillace e Zappacosta (CZ), Gattari e Montella (VL). Angoli 5-12. Recupero 1′ pt, 4′ st

 

I giochi della Magna Grecia e il turismo accessibile

POLICORO (MT) – Il turismo accessibile è solo una delle assi strategiche della Rete Turismo Italia Jonica, oltre al turismo sportivo ed a quello culturale. Il convegno “I giochi della Magna Grecia: l’accessibilità può vincere!” si è basato, in particolare, sul primo aspetto. L’idea, infatti, è quella di creare eventi sportivi con cadenza annuale e caratterizzati appunto dall’accessibilità, intesa non solo come garanzia del rispetto di una norma o di semplice buon senso, ma interpretata come valore aggiunto per lo sviluppo del turismo del territorio. È questa l’intuizione alla base del contratto di rete che ha promosso la tavola rotonda di ieri, 28 febbraio 2015, al Centro Marinagri di Policoro. Il Presidente Antonio P.P. De Santis, spiega: “Rete Turismo Italia Jonica è una forma di associazione che mette insieme medie e piccole imprese. Ha le stesse caratteristiche di un consorzio, ma lascia autonomia ai suoi consociati. Noi, in particolare, rappresentiamo per due motivi una vera e propria innovazione nel turismo nazionale: per l’interregionalità e per le dimensioni della rete. Italia Jonica comprende, infatti, ben quarantasei imprese operanti in Basilicata, Calabria e Puglia. Parliamo di venticinquemila posti letto e di migliaia di posti di lavoro”.

Il sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha aperto i lavori: “Abbiamo dato il via anni fa alla tradizione dell’accessibilità e subito ne abbiamo compreso l’importanza per la crescita del turismo. Questa esperienza non deve rimanere circoscritta, non vogliamo fare cannibalismo sugli altri paesi, ma è una strategia importante per la fruibilità di tutto l’arco ionico. Ecco il valore di fare rete”.

Il convegno segna un punto di svolta nel modo di concepire il turismo, l’accessibilità e lo sviluppo del territorio. Non si fa riferimento solo a logiche economiche e di marketing, o di politiche sociali, ma si dà inizio ad una vera e propria rivoluzione culturale. Roberto Vitali, portavoce del comitato nazionale di promozione di turismo accessibile MIBACT e Presidente Village 4 All spiega: “A partire dalla comunicazione  c’è una bella differenza tra il parlare di diversamente abile e invece, in maniera corretta, di persona con disabilità. Lavorare sul turismo accessibile vuol dire lavorare sul proprio territorio e sulla propria cultura. Non basta pensare di aver rispettato una norma (due camere ogni quaranta) o di avere un’attenzione sociale. Ci sarebbe da indagare sul diritto alla bellezza, alla fruibilità e alla possibilità di scelta in autonomia. Io sarò turista , quindi, quando potrò decidere in quale struttura alloggiare”. Questo vuol dire accessibilità. Ma significa anche “Progettare con creatività oggetti e strutture, promuovendo la multisensorialità – aggiunge Dino Angelaccio, esperto di accessibilità universale e progettazione multisensoriale, consulente di Rete Turismo Italia Jonica – dobbiamo coniugare accessibilità ed estetica creando contesti per tutti, senza diversificazioni. È questo il valore aggiunto. Dietro all’accessibilità, infatti, c’è un’intera filiera di interventi e di elementi che comprendono tutti i modi in cui io possa muovermi. E, ancora, perché non recuperare ciò che già esite?” . “Soltanto in Italia – spiega ancora Vitali – abbiamo dodici milioni di persone con disabilità e, in Europa, il mercato si estende a centoventisette milioni. È una utenza importante da coprire e cui garantire servizi”. L’area jonica, aggiunge l’ingegnere De Santis, “da territorio di vergogna si è trasformato in territorio di qualità, da valorizzare.  L’arco dello Ionio vanta bellissime spiaggie e coste; le gravine ed i centri storici. Si pensi al recupero della città vecchia di Taranto o, ancora, a Matera, la cui nomina a Capitale della cultura 2019 impone un’opportunità che non riguarda solo la cittadina lucana, ma tutto il meridione”. E conclude: “Vogliamo essere protagonisti della trasformazione del nostro territorio. Abbiamo siglato un protocollo d’intesa ed ora tocca a noi. Puntiamo su tre elementi: competitività, qualità e commercializzazione. Obiettivi che però diventano irrilevanti se non li rendiamo visibili. Da qui la sfida di destagionalizzare servizi e strutture e, di recuperare le bellezze”. Hanno preso parte al meeting, sostenuto dalla Fondazione Enrico Mattei e dall’Apt Basilicata, Consuelo Battistelli, vice presidentessa CIP Emilia Romagna e Accessibility Consultant IBM Italia; Emilio Frisenda, atleta paratriathlon e che nel pomeriggio si è esibito in una performance dimostrativa; i rappresentanti dei Coni Basilicata, Puglia e Calabria (rispettivamente Leonardo Desiderio, Elio Sannicandro e Demetrio Praticò). Nel corso del summit è stata lanciata, peraltro, l’idea progettuale “Giochi della Magna Grecia”, presentata da Andrea Bronzetti e realizzata da Azienda s.r.l. per Anpis e Italia Jonica. Diversi, inoltre, i rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria giunti dalle tre regioni. Il convegno è proseguito con uno spazio dedicato ad alcuni interessanti tavoli tecnici di lavoro e si è concluso con l’istituzione del Comitato promotore Giochi della Magna Grecia.

Reggio Calabria: grande successo per il concerto di Pfm e Vecchioni

REGGIO CALABRIA – Grande successo per il concerto che la Pfm ha tenuto ieri sera a Reggio Calabria insieme a Roberto Vecchioni. Un evento “eccezionale” per due motivi: non è prevista alcuna tournée della band assieme a Vecchioni; e il Palasport ha riaperto per l’occasione, dopo l’incidente in cui, nel 2012, morì l’operaio romano Matteo Armellini durante l’allestimento del palco per un concerto di Laura Pausini.

Incendiata l’automobile dell’assessore alla cultura di Rosarno

ROSARNO (RC) – È stata incendiata l’automobile di Francesco Bonelli, assessore alla cultura, istruzione e innovazione tecnologica del comune di Rosarno. L’auto, una Bmw, era parcheggiata nei pressi della sua abitazione; sul posto sono intervenuti i carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno accertato l’origine dolosa dell’incendio.

Violenza di genere: convegno domani al Museo del Presente

COSENZA – Domani lunedì due marzo, si terrà il convegno “Fare rete: il rafforzamento delle buone prassi nel contrasto alla violenza di genere” alle 17:30, presso la sala “Tokyo” del museo del Presente. Questi i punti peculiari su cui verterà il convegno, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità:  evidenziare ed approfondire le cause della violenza di genere, fare il punto su cosa è stato fatto e cosa si può fare, rinvigorire una rete interistituzionale attraverso un approccio multidisciplinare. Convegno tutto al femminile: vi prenderanno parte la presidente e la vice-presidente del CUG dell’ateneo di Arcavacata Giuliana Mocchi e Franca Garreffa; la consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta; Antonella Veltri del direttivo nazionale D.i.Re.; la legale della Fondazione Lanzino Ornella Nucci; Daniella Ceci delegata del Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”; la presidente del CPO Ordine avvocati di Cosenza Rosa Masi e Giovanna Vingelli direttrice del centro Women Studies-Unical.

Sono invitati a partecipare il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, Mario Occhiuto presidente della Provincia di Cosenza, il rettore dell’Unical Gino Crisci, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo, il presidente f.f. del tribunale di Cosenza Rosa Scotto di Carlo, il procuratore capo presso il Tribunale di Cosenza Dario Granieri, il prefetto Gianfranco Tomao, il questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Giuseppe Brancati, nonché i sindaci dell’area urbana.

L’avvocato Marina Pasqua ha dichiarato: “La situazione di emergenza che si evidenzia sul nostro territorio, non ultimo lo stupro subito di recente da una studentessa Unical, ci obbliga a riflettere sulle cause profonde della violenza contro le donne attraverso l’analisi dei diversi aspetti sociali, culturali, economici, psicologici, sessuali e, dunque, a moltiplicare gli sforzi per arginare tale criticità. Questo convegno vuole essere momento di confronto tra le diverse esperienze di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana partendo dalla analisi culturale delle radici della violenza di genere. Come nel solco tracciato dalla Convenzione di Istanbul dobbiamo intervenire in ogni luogo di aggregazione affinché si favorisca un reale rispetto tra i sessi ed una visione laica della sessualità. È infatti dalle buone pratiche che bisogna muovere per parlare finalmente di parità al di là degli schemi patriarcali che vedono la donna troppo spesso relegata da una cultura dominante a ruoli marginali: è una questione di civiltà prima che di cultura. È per tale motivo che si cercherà di trattare la violenza di genere non solo come emergenza di ordine pubblico, ma anche come questione politica e morale che investe la sfera individuale e collettiva. Appare dunque necessaria un’attenta analisi della mentalità, sottilmente connivente, che ancora alimenta il terreno culturale da cui si genera e che alimenta abusi e discriminazioni.”.

Ricordo di Carlo Mazzacurati a cura di Ugo G. Caruso

ROMA – Al Cineclub Alphaville di Roma (Via del Pigneto, 283) martedì 3 marzo alle ore 21 è in programma un incontro curato e condotto da Ugo G. Caruso in memoria di Carlo Mazzacurati, scomparso prematuramente agli inizi del 2014. A tratteggiarne la figura umana e artistica ci saranno due collaboratori abituali del regista, gli sceneggiatori Franco Bernini e Doriana Leondeff, che gli furono vicini in momenti diversi del suo percorso. Insieme a loro anche l’attore e doppiatore Pasquale Anselmo, tra gli interpreti del film che sarà proposto a seguire, L’altra vita un titolo del 1992 un pò dimenticato, passato di rado in televisione e mai editato in dvd a causa delle vicende legali che travolsero il suo produttore Angelo Rizzoli.

“L’ho scelto perchè oltre a giudicarlo il suo film più riuscito – confida Caruso, coetaneo del regista scomparso dal quale lo dividono un pugno di giorni – mi pare che per la sottovalutazione cui andò incontro alla sua uscita, rappresenti il paradigma dell’opera di Mazzacurati e della sua fortuna presso la critica e il pubblico, decisamente inferiore, nonostante i vari riconoscimenti, ai suoi meriti e al suo talento. Il film peraltro si avvale di un cast ragguardevole: Sivio Orlando, Adrianna Biedrzynska , Claudio Amendola, Giorgio Tirabassi, Antonello Fassari, Luisa De Santis, Antonella Ponziani, Kim Rossi Stuart oltre a Monica Scattini, anch’ella recentemente scomparsa e al già citato Pasquale Anselmo. Tra i tanti pregi del film è impossibile non menzionare anche il tema musicale composto dal chitarrista americano Ralph Towner. Ambientato in una Roma sorprendente e riconoscibilissima ad un tempo, estremamente vera quanto insospettabile, Un’altra vita racconta un’amore difficile e pericoloso che spinge un uomo mite a sovvertire la propria esistenza grigia e routinaria avventurandosi in una sorta di discesa negli inferi delle periferie romane che lo metterà in contatto con un milieu marginale e sconfinante nella devianza. Cinefilo appassionato, amico da tutti rimpianto, esploratore di paesaggi, siano essi la campagna veneta e il Delta del Po come i sobborghi capitolini, fine tratteggiatore di psicologie femminile, cantore antiretorico degli antireoi e dei dimenticati, il regista padovano che come scrive Antonio Costa nella monografia critica a suo tempo dedicatogli, proteggeva nel suo corpo imponente ‘l’anima dondolante del ragazzo’, attende ancora la rivalutazione che gli è dovuta e la giusta collocazione nel cinema italiano contemporaneo.”.

Parte CO.RE. – Area Urbana Cosenza-Rende

RENDE (Cs) – Aniti vi aspetta lunedì 2 Marzo a partire dalle 17.30 presso il Talent Garden di Rende, sito in Via Marco Polo 7, dove si terrà la presentazione del Laboratorio Territoriale di Innovazione Sociale dell’Area Urbana Cosenza-Rende.

Aniti è un’impresa sociale formata da un gruppo di giovani calabresi, laureati in varie discipline, rafforzato da competenze di professionisti senior di elevato livello scientifico e tecnico. Con il Progetto RisorgiMenti.Lab ha partecipato con successo all’Avviso Pubblico “Smart Cities and Communities and Social Innovation” (Bando Miur del 2012).

RisorgiMenti.Lab (www.risorgimentilab.it) è un ambiente di partecipazione che offre alle comunità un insieme integrato di strumenti per realizzare idee (Progetti di Innovazione Sociale) che rispondono ai bisogni sociali insoddisfatti.

Gli strumenti offerti dalla piattaforma sono: la Partecipazione Civica, per la riflessione collettiva; i Concorsi di Idee, per mettere in moto la creatività;  la Progettazione Partecipata, per progettare insieme; il Crowdfunding, per ottenere finanziamenti e donazioni per mezzo di pratiche economiche distribuite; il Baratto e la Banca del Tempo per scambiare beni e servizi senza la mediazione del denaro; e Beni Inutilizzati per Segnalare, mappare e utilizzare beni pubblici e privati dimenticati o lasciati all’incuria.

Occorre perseguire la convinzione che le persone abbiano la creatività per trasformare la realtà in cui vivono, e Aniti desidera aiutare le comunità a sviluppare questa attitudine ed a ripensare i propri bisogni, non più come ostacoli, ma come sfide da affrontare insieme e trasformare in alternative concrete e sostenibili.

La prima articolazione operativa di RisorgiMenti.Lab sono i Laboratori, spazi per lo sviluppo di reti sociali e nuove collaborazioni tra singole persone, istituzioni, associazioni, imprese, al fine di progettare e realizzare Progetti condivisi di Innovazione Sociale capaci di rispondere ai bisogni emergenti.

I Laboratori sono tematici o territoriali e, tra quelli territoriali, il gruppo di Ricerca di Aniti ha deciso di avviare CO.RE. il Laboratorio dell’Area Urbana Cosenza – Rende.

L’incontro sarà l’occasione per riflettere su ciò che è emerso dall’attività di ricerca-azione, dalla raccolta ed interpretazione dei dati e partecipare insieme ad un dibattito aperto e costruttivo, interrogandoci  su come e se è possibile rispondere in modo partecipato alle esigenze del territorio e mobilitare tutte le risorse positive della comunità locale, anche con l’aiuto delle tecnologie digitali.

On. Nicodemo Oliverio: le parole del Papa scuotono le nostre coscienze.

ROMA – L’On. Nicodemo Nazzareno Oliverio capogruppo del PD in commissione agricoltura della camera dei deputati, ha diffuso questo comunicato stampa, per smuovere alla riflessione sulle parole di Papa Francesco:

Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna”. Le espressioni di Papa Francesco, rivolte ai settemila soci della cooperazione in udienza in Vaticano, rappresentano una forte denuncia contro il capitalismo e contro la schiavitù imposta dal denaro e dal suo uso distorto. E ci riportano ad una forte espressione di san Francesco d’Assisi: “il denaro è lo sterco del diavolo”.

Ci ritroviamo con convinzione con il Papa, quando afferma che “il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però é una cooperativa autentica, vera dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale”.

La Politica, le Istituzioni, l’associazionismo devono fare tesoro dell’insegnamento del Santo Padre, che chiede di lottare “contro lo sfruttamento del lavoro, contro le manipolazioni del mercato e contro gli scandalosi traffici di corruzione”, impegnandosi a pagare “più giusti salari” e operare per “far vivere con dignità le famiglie”.

Il ricco ed articolato mondo della cooperazione del nostro Paese dimostra che si può promuovere sviluppo e creare lavoro, anche nel comparto agroalimentare e in particolare nell’agricoltura sociale, a partire da una concezione economica basata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà e che metta la persona centro della impresa economica.

Al Presidente della Confcooperative nazionale Maurizio Gardini, riconosciuto protagonista di un esemplare modello cooperativo e a tutti i soci presenti nell’Aula Paolo VI un forte incoraggiamento per il lavoro che quotidianamente svolgono e per i risultati conseguiti.

Ambientalisti e amanti della natura, apre la nuova sede sociale del WWF

CATANZARO – Inaugurata la nuova sede sociale del WWF Catanzaro Onlus, un altro punto di riferimento importante per gli ambientalisti e gli amanti della natura nel Parco della Biodiversità mediterranea della Provincia di Catanzaro. Questo pomeriggio, alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e della dirigente del Settore Rosetta Alberto, i locali messi a disposizione dell’amministrazione provinciale hanno aperto i battenti con l’avvio del Corso di Formazione per Guardie Ambientali WWF. Si tratta di un Corso che avrà una durata complessiva di 60 ore e vedrà la presenza di docenze altamente qualificate in materia giuridica e ambientale, che formeranno i volontari ai loro compiti di istituto. Al momento sono cinquanta le aspiranti guardie ambientali: la prima lezione sull’ambiente è stata tenuta proprio dalla dirigente provinciale del settore, Alberto.

L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha concesso una sede all'associazione ambientalista, con cui già da tempo collabora, supportandola in vari progetti. Dall'educazione ambientale (l’associazione offre già all’interno del parco cittadino visite naturalistiche gratuite sia a piedi che a bordo del trenino) al recupero della fauna selvatica in difficoltà (oltre 130 i selvatici recuperati nel 2014 e affidati alla cure del Centro Recupero Animali Selvatici del capoluogo) il WWF Catanzaro Onlus muove le proprie forze indirizzandole verso la tutela  ambientale e del patrimonio naturalistico.

“Il potenziamento di figure qualificate come quelle che fanno riferimento al WWF – ha evidenziato il presidente Bruno – rappresenta un ulteriore segno tangibile dell’attenzione e della cura che l’amministrazione provinciale riserva al polmone verde nel cuore della città capoluogo di Regione, prezioso patrimonio ambientale e culturale di tutta la Calabria. Noi continuiamo ad essere a vostra disposizione e contiamo sul vostro prezioso contributo. Il senso civico, il rispetto del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale dell’intera collettività che può fruire del Parco, delle sue strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte presenti nel cuore del capoluogo di regione deve essere da stimolo a tutelare quello che è un fiore all’occhiello della provincia, e della regione, da danneggiamenti ed episodi di inciviltà – ha ribadito il presidente Bruno -. Anche perché continuare a spendere risorse per riparare danni causati dall’inciviltà diffusa, significa purtroppo sottrarre fondi che potrebbero essere invece destinati ad incrementale i servizi e aumentale la qualità di quelli esistenti”. Quello rivolto dal presidente Bruno è l’ennesimo appello alla collettività a “prendersi cura” del Parco, intento agevolato dalla presenza del WWF che, come ha rimarcato Simona Curatola (Presidente WWF Catanzaro ONLUS) “vuole occuparsi di educazione ambientale e non solo di tutela”.

Francesco Amato, Vice Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro (presente anche Saverio Feudale Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro, e numerosi volontari) ha ribadito che la nuova postazione del WWF Catanzaro Onlus all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea si tradurrà in una presenza sempre più concreta per tutta la comunità, un’apertura ancora maggiore alle istanze di sensibilizzazione che prevengono da territorio e un punto di riferimento per la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale e la tutela faunistico-ambientale nel territorio. Inoltre, la presenza del WWF, con il suo Nucleo Provinciale di Guardie Ambientali, sarà un supporto in più per l’Amministrazione Provinciale, già molto attenta e impegnata nella salvaguardia dello splendido patrimonio naturalistico del territorio.