Laura Ferrara (M5S): Oliverio riapra sede Regione Calabria a Bruxelles

SARACENA (Cs) – “Sede della rappresentanza della Regione Calabria a Bruxelles, il nostro augurio è che il Presidente Oliverio possa rivedere la decisione assurda di chiuderla. Condividiamo la censura degli sprechi registrati fino ad oggi a causa dell’inutilizzo adeguato e opportuno di quegli uffici. Ma non è certamente questa la strada corretta, efficace né tanto meno innovativa per invertire rotta rispetto agli errori e ai costi del passato. In questo modo, senza alcun punto di riferimento qualificato e intelligente nella capitale europea, lì dove viene contrattata e decisa la maggior parte delle normative vigenti nei Paesi membri e quindi a livello regionale, la Calabria risulterà ancora più allontanata dall’UE di quanto non abbia già fatto la precedente giunta regionale.”

È quanto ha sostenuto Laura Ferrara, unica rappresentante calabrese nel Parlamento Europeo, eletta nel Movimento Cinque Stelle, intervenendo nella giornata di ieri (giovedì 19 febbraio, in occasione dell’originale festa di San Leone, Patrono della Città) all’incontro promosso dalla Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino e dall’Amministrazione Comunale di Saracena. L’incontro, alla presenza del Fiduciario del Convivium Lenin Montesanto, del Sindaco Mario Albino Gagliardi, dei soci Slow Food del vasto territorio rappresentato e dei produttori del celeberrimo Moscato Passito, è stato ospitato all’interno della sala consiliare cittadina.

Ed è proprio sul Moscato Passito, il cui millenario metodo di produzione è bene culturale immateriale della Calabria e Presidio Slow Food, che si è soffermato il Primo Cittadino trasferendo alla giovane deputata europea l’attesa dei produttori e della comunità di Saracena di arrivare presto, anche attraverso il suo impegno in sede comunitaria, all’ottenimento della deroga per il particolare procedimento di bollitura del Moscato, attualmente oggetto di vincoli e restrizioni normative nazionali che contrastano con l’elevato e qualificante valore storico di questo autentico marcatore identitario del Pollino e della Calabria, ormai noto in tutto il mondo.

I calabresi non conoscono purtroppo il proprio territorio, le risorse territoriali, patrimoni storico-culturali che dovrebbero invece essere condivisi e le innumerevoli produzioni tipiche, non sfruttate quanto potrebbero e dovrebbero essere. E’ stato, questo, il leit motiv del confronto seguito all’introduzione ed ai saluti del Sindaco di Saracena.

“La vera questione della questioni – ha detto Lenin Montesanto – è l’assenza di comunicazione interna tra i territori calabresi e il non utilizzo delle produzioni locali. La dipendenza economica e le condizioni di mancato sviluppo di questa regione derivano essenzialmente da questa costante mancata appropriazione e non adeguata fruizione, interna ed esterna, delle proprie risorse. La nostra crisi è anche causa di un’assurda dipendenza alimentare quotidiana da ciò che viene prodotto altrove e spesso di dubbie qualità ed origini. A partire dall’extravergine d’oliva calabrese – ha continuato – paradossalmente assente sia nella grande distribuzione dei nostri territori (è stato citato il caso emblematico dell’Area Urbana Corigliano-Rossano) che nella nostra ristorazione tipica (dove addirittura è entrato l’olio di palma!), fino alla totale non considerazione, in primis da parte delle istituzioni pubbliche, del diffuso patrimonio montano che – ha concluso Montesanto – garantirebbe alla Calabria occasioni di sviluppo sostenibile, crescita turistica ed economica 12 mesi all’anno.

Dopo aver garantito il proprio impegno per la questione bollitura del moscato, Laura Ferrara si è detta vicina e sostenitrice del metodo (la politica si fa a tavola!), dell’impegno e degli obiettivi ribaditi anche in diversi interventi dei soci Slow Food presenti all’incontro di Saracena. Non è – ha detto l’Eurodeputata – soltanto una questione connessa allo sviluppo economico endogeno ed a quello turistico sostenibile sui quali siamo d’accordo e che sosteniamo. Il consumo delle produzioni locali – ha aggiunto – è anche e soprattutto una questione di salute e della sua tutela rispetto a prodotti di importazione e globalizzati nocivi sia per il nostro corpo che per i territori dai quali essi provengono. Serve maggiore tutela e attenzione anche a livello europeo – ha proseguito la Ferrara, illustrando l’impegno condiviso anche in sede comunitaria rispetto, tra gli altri esempi, al famigerato olio di palma e dichiarandosi disponibile a proseguire con Slow Food tutte le iniziative più efficaci, a Bruxelles e sui territori, per accompagnare, soprattutto nei consumatori, una salvifica inversione di tendenza.

Annunciati i 5 finalisti del Premio Terzani

Per conoscere il vincitore per il 2015 del Premio letterario internazionale Terzani bisognerà attendere il mese di aprile, quando finalmente la giuria romperà il silenzio e svelerà l’arcano. Per il momento si potranno solo fare pronostici sui cinque finalisti i cui nomi sono stati resi noti proprio in questi giorni.

Dunque, la rosa che porta in grembo il nuovo vincitore del riconoscimento promosso dall’associazione culturale Vicino/Lontano di Udine e dalla famiglia Terzani è composta da Svetlana Aleksiević per ‘Tempo di seconda mano’ (Bompiani), Glenn Greenwald per ‘No place to hide’ (Rizzoli), Alexandar Hemon per ‘Il libro delle mie vite’ (Einaudi), Marie-Luise Scherer per ‘La frontiera dei cani’ (Keller) e David Van Reybrouck per ‘Congo’ (Feltrinelli).

Presieduta da Angela Terzani, la giuria si presenta come un team di tutto rispetto formato da personalità quali Giulio Anselmi, Enza Campino, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Álen Loreti, Ettore Mo, Carla Nicolini, Paolo Pecile, Peter Popham, Marino Sinibaldi e Valerio Pellizzari. Questa squadra di raffinati esperti si è riunita nei giorni scorsi a Firenze, in casa Terzani, proprio al fine di selezionare e individuare i titoli tra i quali verrà scelto il vincitore. La selezione è stata effettuata su un elenco che all’origine contava più di quaranta titoli. La scrematura, come ha sottolineato la stessa Angela Terzani, non è stata semplice, “perché anche quest’anno i libri segnalati dai giurati nella prima fase, tutti ottimi lavori, evocano o descrivono situazioni e temi attuali, degni di approfondimento e riflessione. Ed è proprio questo lo spirito del Premio Terzani: portare all’attenzione e alla consapevolezza del grande pubblico, attraverso lo sguardo dei testimoni, mutamenti che investono il nostro presente e sono destinati a condizionare in modo significativo il futuro di tutti”. Dal canto loro, i giurati hanno giustamente preteso un ulteriore lasso di tempo per poter visionare e leggere ancora una volta le opere giunte in finale, in modo da poter dare un voto ponderato.

La proclamazione, come abbiamo poc’anzi accennato, avverrà nel mese di aprile. Per quel che concerne poi il vincitore, una volta insignito del riconoscimento, questi parteciperà alla serata in onore del Premio Terzani, che avrà luogo a Udine il 9 maggio, presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata è inserita, com’è ormai consuetudine, nel programma del Festival Vicino/Lontano la cui XI edizione è già programmata dal 7 al 10 maggio.

Daniela Lucia

Cambia la viabilità in occasione dell’evento FIDS

ROSSANO (Cs) – Campionato interregionale di danza sportiva promossa dal Centro Sportivo Educativo Nazionale Csen di Crotone e della Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS). Nuove disposizioni per la viabilità urbana. Istituito il divieto di sosta e circolazione su Via Candiano, allo Scalo, a partire dall’intersezione con Via dei Normanni e fino all’incrocio con Via De Simone. L’ordinanza rimarrà in vigore dalle Ore 8.00, e fino a cessata esigenza, di sabato 21 e domenica 22 febbraio 2015.

Dal divieto di sosta restano esclusi i mezzi dello staff organizzativo, delle forze dell’ordine e del primo soccorso.

Il provvedimento si è reso necessario per arginare i disagi alla viabilità e garantire la migliore fruibilità delle aree circostanti al Palazzetto provinciale dello Sport, all’interno del quale si terrà la manifestazione sportiva organizzata dalla Palestra Body Fitness e che vedrà la partecipazioni di un cospicuo numero di atleti e accompagnatori.

Mister dog: il comune non ci paga e noi gli consegniamo i cani

ROCCA DI NETO (Kr) – Protesta da parte dei titolari del canile privato “Mister dog”, da otto anni il Comune non paga il servizio di custodia e mantenimento dei randagi presi sul territorio. Così, inviando un preavviso con su scritte le motivazioni della protesta, i gestori del canile hanno sistemato 51 animali all’interno di gabbie metalliche davanti all’edificio comunale.

Un libro che fa riflettere: “Il Maestro”

Disponibile su Amazon il nuovo ebook di Bonifacio Vincenzi intitolato “Il Maestro”. Un libro che rappresenta un piccolo tentativo per cercare di dare forza alla nostra voce interiore perché è l’unica che può regalarci un rassicurante messaggio di fiducia e di speranza. Si tratta di storie semplici e toccanti che hanno  la grande capacità di farci riflettere ed emozionare. Vere e proprie perle di saggezza per iniziare il viaggio verso la felicità e comprendere il vero significato della parola esistere.

“ ‘Il Maestro’ –  afferma Bonifacio Vincenzi –  l’ho scritto in un momento difficile della mia vita e mi sono accorto subito che mi faceva bene scriverlo. Di sicuro, ho capito molte cose e spero che coloro che lo leggeranno ne avranno gli stessi benefici che ne ho avuto io scrivendolo.”

Sinergie locali tra Basso Jonio e Sila Greca per colmare la carenza di servizi

CROSIA (Cs) – Un sistema territoriale che metta in sinergia tutte le realtà locali del Basso Jonio e della Sila Greca per avviare, su basi nuove e auspicabilmente più propositive rispetto al passato, un lavoro di squadra che miri a colmare la carenza di servizi in questo territorio. Da una rete di tutela dell’ambiente, alle strade per finire, in modo più generale, alle infrastrutture. Una unione che avrà senso solo se seguirà il principio della propositività e dell’utilità comune. Creare, così come successo in passato, entità astratte tra municipi, motivati solo da sentimenti di rivalsa contro i soprusi perpetrati ai danni di questo comprensorio, senza formulare proposte concrete e oggettive di crescita, non ha senso. Uniamoci e collaboriamo proficuamente, così come è stato fatto per il processo di candidatura della Valle del Trionto all’Expo 2015, per garantire entusiasmo al necessario processo di sviluppo. Il processo di Fusione tra Rossano e Corigliano? Un’opportunità unica che dovremmo incoraggiare e valutare in maniera inglobante.

È quanto dichiara il Primo cittadino Antonio Russo all’indomani della seconda assemblea dei sindaci del Basso Jonio – Sila Greca, riunitasi ieri pomeriggio (giovedì, 19 febbraio) presso la delegazione di Mirto Crosia per porre le basi della futura Unione dei Comuni del comprensorio con la sottoscrizione del documento istitutivo del Comitato dei primi cittadini. Un incontro positivo al quale, oltre ai sindaci interessati, hanno preso parte Natale Chiarello, assessore all’Ambiente della Città di Rossano, attenta alle dinamiche di unificazione dei comuni, e l’Ing. Ernesto Funaro, già assessore regionale, che ha illustrato la possibile idea di realizzazione di un impianto di depurazione integrato delle acque, dei 13 territori afferenti al sistema, del quale proprio il Comune di Crosia sarà capofila.

Sicuramente – ha dichiarato Russo nel corso dell’incontro – è importante ricordare il passato e ciò che abbiamo perso, in termini di opere e servizi, a causa di un oggettivo disinteresse della politica verso quest’area della Calabria, ma anche di un atteggiamento sbagliato di chi ha governato le nostre comunità. Ma, cosa ancora più importante, è guardare avanti e pianificare insieme lo sviluppo di questo territorio. E la strada giusta è indubbiamente quella della cooperazione, della collaborazione. Vera e reale, non fittizia! La strada per accedere ai finanziamenti previsti nella programmazione dei fondi europei 2014/2020, unica possibilità per garantire investimenti e quindi crescita, è quella dell’unione dei Comuni. Dall’associazionismo intercomunale si traggono enormi vantaggi e benefici che consentono di migliorare la produttività gestionale dei singoli Comuni associati e di sviluppare, in maniera efficiente, funzioni e servizi amministrativi, raggiungendo risultati di qualità ed economie di scala. E non ultimo, l’accesso a finanziamenti e incentivi Statali e Regionali previsti dalle normative vigenti in materia. Per questo, sono estremamente favorevole al processo intrapreso dai Comuni del Basso Jonio – Sila Greca, così come auspico che vada in porto il processo di fusione tra le due città di Rossano e Corigliano Calabro, da cui tutti noi trarremmo enormi vantaggi. E forse questo lo ha ben capito chi ha tutto l’interesse a far sì che l’Area Urbana Corigliano – Rossano non decolli e non diventi la terza città per estensione territoriale e demografica della Calabria. Gli stessi che, da sempre, hanno l’interesse e l’obiettivo di mantenere la propria egemonia sull’Area con maggior potenziale di sviluppo e risorse a livello turistico, culturale e paesaggistico dell’intera Regione. Auspico – ha concluso Russo – che le cose cambino e sono certo che sapremo effettuare una netta inversione di marcia per il bene delle nostre comunità, evitando di rimanere nel circolo della protesta senza proposta.

L’assemblea si è conclusa con l’adozione di un documento che intende, anche attraverso l’adozione di un protocollo di intesa, dar seguito alla costituzione di una Assemblea permanente dei Sindaci, che si riunirà con cadenza periodica fissa mensile e che prevede la futura organizzazione di comitati esecutivi, organi di commissione incaricati della gestione operativa.

La Commissione Cultura incontra Vittoria Bacher

COSENZA – Insegnante cosentina di lungo corso nella scuola dell’infanzia, propugnatrice di sempre nuove occasioni di socializzazione con le famiglie degli alunni, da 40 anni in prima linea sul fronte della tutela dei diritti dei bambini per i quali ha condotto, da sempre, una vera e propria crociata. Vittoria Bacher  ha dedicato tutta la sua vita, come insegnante e come donna, a richiamare l’attenzione degli adulti sui bisogni dei bambini, trovando mille modi per farlo e i risultati non si sono fatti attendere.

Nei giorni scorsi è stata protagonista, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, degli incontri della Commissione Cultura del Comune di Cosenza e l’organismo consiliare, presieduto dal consigliere Claudio Nigro, le ha conferito un riconoscimento per l’impegno profuso al servizio della scuola e sul fronte della salvaguardia dei diritti dei bambini.

Un tema quest’ultimo sviscerato anche in una trilogia di volumi pubblicati nel corso del tempo : “Insieme per imparare ad ascoltarli”, con prefazione della docente di psicologia dell’Università della Calabria Angela Costabile, “Perché domani sia un altro giorno” con prefazione della giornalista Rai, di origini cosentine, Donatella Scarnati, e  “Aquiloni spezzati”, con la prefazione del criminologo Francesco Bruno.

La relazione introduttiva all’incontro del “Rendano” è stata tenuta dalla Vice Presidente della Commissione Cultura Maria Lucente che ha sottolineato come “Vittoria Bacher abbia fatto  dell’empatia e della capacità di ascolto dei bambini il suo credo, sia dal punto di vista comportamentale che dell’approfondimento delle dinamiche relazionali con gli alunni. Da insegnante militante – ha aggiunto la Lucente – ha svolto tantissimi progetti educativi, alcuni dei quali hanno avuto una risonanza anche nazionale. La targa che le abbiamo consegnato – ha poi concluso la Vice Presidente della Commissione Cultura – ha, mai come in questa occasione, un valore simbolico perché si tratta di un riconoscimento che idealmente viene attribuito a tutte le insegnanti del territorio  e a quelle buone pratiche, in ambito educativo, che si sviluppano numerose nella città di Cosenza”.

La Vice Presidente Lucente ha messo in luce anche l’impegno di Vittoria Bacher nel mondo del volontariato, sostenitrice, tra le tante, anche  dell’Associazione “Gianmarco de Maria” che si occupa, come è noto, di assistenza ai bambini ricoverati nel reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale Civile di Cosenza, in particolare a quelli affetti da malattie oncologiche, prendendosi cura anche dei loro genitori, ospitandoli gratuitamente nella “Casa di Giusy”, a cento metri dall’Ospedale.

Quando prende la parola, la Bacher si definisce “solo una maestra e non una scrittrice professionista”, ma il patrimonio accumulato in tanti anni di insegnamento lo ha messo al completo servizio dei bambini. Educatrici come lei dovrebbero essere da esempio alle nuove generazioni di insegnanti. Quel patrimonio è racchiuso nei tre titoli che ha già dato alle stampe, mentre un quarto sta per vedere la luce. La speranza di Vittoria Bacher è che lei possa rappresentare per le nuove generazioni di educatori una sorta di guida o di faro all’interno di una società che pone al centro dell’esistenza valori sempre più falsi ed inconsistenti.

Nei suoi libri la Bacher affronta di petto, senza troppi giri di parole, questioni delicate come la solitudine dei bambini, sempre più indifesi di fronte ad una società annientatrice, o il bullismo e le altre forme di violenza e di disagio che hanno per protagonisti i giovani.

“I bambini – dice –  vanno ascoltati e il loro silenzio è dettato dal fatto che molti non parlano perché hanno paura di parlare o perché nessuno è disposto ad ascoltarli”.

La rassegnazione e l’indifferenza non fanno per lei. Ecco perché continua a combattere a denti stretti, facendo la sua parte e profondendo enormi energie, come donna e come insegnante, per spronare altri adulti a fare la loro.

La Camera di Commercio si apre alle istituzioni

COSENZA – Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, insieme ai componenti della Giunta camerale, ha avuto il piacere di ospitare nella sede dell’Ente il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Questore di Cosenza, Luigi Liguori, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Brancati, e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Giosuè Colella. La rappresentanza camerale, guidata dal presidente Algieri, prima di entrare nel vivo dell’incontro, ha presentato agli illustri ospiti l’Ente camerale cosentino: una delle più antiche Camere di Commercio d’Italia (la quinta, ndr), protagonista di un passato prestigioso fatto di oltre 150 anni di storia, che con le sue 76.000 aziende iscritte risulta essere la più grande rappresentanza di imprese della Calabria. Il presidente Algieri ha “aperto” la Camera ai rappresentanti delle istituzioni, presentando loro i progetti e i risultati raggiunti nei primi sei mesi di attività, oltre tutte le azioni intraprese con la sua Giunta in favore della promozione e della diffusione della cultura della legalità. Nel corso dell’incontro è stata annunciata l’adesione con delibera della Camera all’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, presieduto dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli. L’ennesima iniziativa della Camera di Commercio di Cosenza volta a rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

“La legalità non deve essere soltanto uno slogan – ha affermato il presidente Algieri – ma deve dar vita a iniziative concrete. Noi siamo impegnati in progetti tesi ad avvicinare l’Ente a cittadini e imprese, lavorando in modo trasparente e combattendo ovunque l’illegalità in tutte le sue devianze e degenerazioni”.

Un plauso alle azioni della nuova presidenza della Camera è giunto dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che non ha lesinato complimenti su quanto visto e ascoltato:

“Sono molto soddisfatto e compiaciuto dell’incontro avuto oggi nella casa delle imprese cosentine, perché attraverso l’impegno concreto questa Camera di Commercio sta dimostrando di lavorare molto bene, ma soprattutto di operare in modo trasparente e nell’interesse della comunità”.

L’Allegra Ribalta porta in scena la commedia “Come si rapina una banca” di Samy Fayad

MORANO CALABRO (Cs) – Continua con successo la XIV Stagione di “TeatroMusica” organizzata dalla “Compagnia L’Allegra Ribalta” all’auditorium comunale. Il nuovo appuntamento teatrale, fissato per domenica 22 febbraio alle 18,30, vedrà protagonisti proprio i padroni di casa, diretti da Casimiro Gatto, che si cimenteranno in “Come si rapina una banca” di Samy Fayad. Scritta nel 1976 e divisa in tre atti, la commedia è ambientata nella Napoli dei primi anni ‘60, in pieno boom edilizio, anche se l’intenzione dell’autore non è quello di rappresentare uno spaccato della napoletanità in senso stretto.  Il panorama napoletano è qui ispiratore per raccontare al pubblico certe periferie di città d’ovunque dove trova rifugio e riparo gente misera ma non priva del talento di vivere. Brillante e a tratti surrealista, il testo narra le vicende di una povera famiglia, che sopravvive in una baracca nelle vicinanze del cimitero, il cui capofamiglia, Agostino Capece, per riscattare il proprio destino, che non gli ha consentito di fare centro nella vita, mettendogli “in mano un metro di 90 centimetri, anziché di 100”, decide di rapinare una banca. Caso, imbroglio, intreccio sono la base del teatro di Fayad e le sue creature stanno alle soglie del mondo, o meglio, bussano per entrarvi da uomini e, se questa è la speranza, tutti i trucchi sono buoni, tutti i casi sono da accogliere e interpretare. Questo è il messaggio dell’autore, condotto tra suspense, humor e divertissement, con le sorprendenti trasformazioni e trasfigurazioni del racconto di una favola sulla condizione umana dell’accettare. Così appaiono sulla scena la rassegnata e realistica consorte di Agostino, Regina, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta e abbandonata figlia Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure scenografiche e teatrali, lo stravagante e quanto mai provvidenziale vedovo Altavilla, infine il Direttore della Banca, vero e proprio “deus ex machina”. Una storia, quella dei protagonisti di “Come si rapina una banca”, all’inizio a pezzi, sconquassata, scombinata, ma che alla fine si rivela come un lavoro d’incastro di incredibile perfezione, come la vita che non spreca nulla. Con la scenografia di Andrea Magnelli, si assisterà alla performance di Rosaldo Principe, Emilia Zicari, Vincenzo Forte, Katia Sartore, Alessandro Laitano, Roberto Coscia, Nunziato Di Benedetto e lo stesso Andrea Magnelli.

Calabria: sanità a rischio. L’allarme di Barbanti

ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera), si è espresso in merito la sanità pubblica calabrese. Molto forti le parole di Barbanti, piene di indignazione e amarezza, tuttavia non coperte da rassegnazione, piuttosto intente a smuovere le acque di un Governo che con i suoi ritardi e contraddizioni spinge la Calabria in un profondo baratro, ma i cui spiragli di luce si intravedono e debbono essere perseguiti.  Queste le parole del cittadino:

“Abbiamo toccato il fondo. La Sanità calabrese sta lentamente naufragando e questa (purtroppo) non è di certo una novità. Personale carente, tecnologie poco avanzate e ospedali al collasso: i livelli essenziali di assistenza non sono garantiti. Questo è un terreno che ha bisogno di interventi urgenti mentre, invece, la politica sta a guardare e quindi è tutto fermo. Sembra strano ma purtroppo è l’amara realtà.
In Calabria, ad oggi, la Sanità è gestita da un sub commissario che, così come prevede la legge, ha poteri limitati e può svolgere solo attività di ordinaria amministrazione. Alla Calabria questo non basta. Per affrontare l’emergenza serve una figura che abbia tutti i poteri e che possa aiutare a superare l’emergenza. Purtroppo in Italia tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo la negligenza di chi ci Governa, politici sempre più bravi a rimandare al “domani” i problemi. Purtroppo per loro quel “domani” è arrivato.
Sulla salute dei cittadini non si può scherzare. Sono passati tre mesi dalle elezioni regionali ed è inammissibile che non sia stato ancora nominato un Commissario ad acta per il Piano di rientro. Un paradosso causato da una burocrazia lenta e macchinosa e soprattutto da un Governo sempre più interessato alle logiche di palazzo e che ignora i problemi del territorio. La loro incompetenza pesa sulla testa dei cittadini come una spada di Damocle, cittadini che ricordiamo pagano le tasse e che hanno il diritto di ricevere dei servizi adeguati, soprattutto quando in ballo c’è la salute.
Non aspetteremo che passi altro tempo. Se il Governo ha deciso di ignorare questo problema, allora noi alzeremo la voce. Abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri competenti che saranno costretti a fare “mea culpa”, spiegando a noi ma soprattutto ai calabresi i motivi di questo ritardo, e ad attivarsi urgentemente per rimediare a questa imbarazzante mancanza nominando subito un nuovo commissario. La Calabria non può più aspettare.”