Calcio a 8/ Ripartono le sfide e le emozioni del Mundial8

COSENZA – E’ ripartita una nuova edizione del Mundial8, il campionato amatoriale di calcio a 8 organizzato dalla IES  e USACLI Cosenza che è ormai diventato il più competitivo dell’intera provincia. Anche quest’anno al via 12 squadre che si contenderanno, sui campi della Real Cosenza e in un girone all’italiana (andata e ritorno), l’accesso alle fasi finali dei playoff e la possibilità di alzare al cielo l’ambito trofeo, difeso per la seconda stagione consecutiva dalla Francia. 

Prima giornata all’insegna dell’equilibrio, ben quattro infatti gli incontri terminati in pareggio, mentre conquistano i primi 3 punti dell’anno Francia e Croazia che si assestano momentaneamente in vetta alla classifica.

Le partite della I giornata:

SPAGNA – COLOMBIA 1-1: Vivace partita quella tra Spagna e Colombia con gli iberici in vantaggio grazie al gol del bomber Giuseppe Esposito che rompeva gli equilibri a metà della ripresa. Gli uomini di Cellini&Cinnante però non riuscivano ad avere la meglio sugli avversari che, dopo aver rischiato più volte il colpo del ko, sfruttavano al meglio un rilancio dalla difesa e grazie ad una cannonata all’incrocio dei pali del tenace Fucile trovavano il pari ad 1 minuto dalla fine della partita. Risultato sostanzialmente giusto per l’equilibrio mostrato in campo dalle due squadre. Termina dunque senza vincitori nè vinti il match d’esordio per le due compagini. Buona la direzione di gara, di certo facilitata dalla correttezza di tutti gli uomini presenti in campo e sugli spalti.

GERMANIA – GIAPPONE 1-1: Buon esordio della Germania di mister Turano tornata a disputare il campionato dopo 2 anni di assenza. Partita difficile e combattuta. Il Giappone passava in vantaggio con un bel tiro dalla distanza di Marco Bria. I tedeschi non perdevano la calma e trovavano il pari con un guizzo del capitano Sarcone prima dello scadere della prima frazione di gioco. Nella ripresa le due squadre mostravano grinta e un’ottima organizzazione difensiva e alla fine si accontentavano del pari in una partita alla fine molto equilibrata.

FRANCIA – SCOZIA 2-1: Vittoria della Francia contro una buona Scozia, i campioni in carica in vantaggio intorno a metà del primo tempo con De Luca che approfittava di un errore della retroguardia scozzese per gonfiare la rete. Martino pareggiava poco prima del finale della prima frazione di gioco sfruttando al meglio un calcio piazzato. Nella ripresa le due squadre si affrontavano a viso aperto e quando  il match sembrava indirizzato verso il pari, la Francia trovava il nuovo definitivo vantaggio nei minuti finale grazie alla zampata di Conforti.

CROAZIA – URUGUAY 4-1: Parte nel migliore dei modi l’avventura in campionato della Croazia di mister Muglia grazie ad un’incoraggiante e netta vittoria sull’Uruguay del presidente Zupo, finalista insieme alla Francia dell’ultima edizione del torneo. Partenza shock per la Celeste che dopo soli 15 minuti si trovava sotto di quattro reti, tutte realizzate dall’ottimo Beltrano in serata di grazia. Da li in avanti notevole lo sforzo profuso dai sudamericani nel voler recuperare la partita, ma la quasi perfetta organizzazione difensiva dei croati e la prestazione dell’ottimo portiere Marchese garantivano di conservare meritatamente il risultato, una sola infatti la rete subita a inizio ripresa a firma Mandaradoni. Croazia in testa con la Francia, Uruguay ancora in fase di rodaggio anche per via dei diversi innesti apportati quest’anno in squadra. Partita dai toni agonistici molto alti, ma assolutamente corretta. 

BRASILE – CAMERUN 1-1: Partita bella e avvincente tra due squadre che si affrontavano a viso aperto per vincere e alla fine dividevano la posta in palio accontentandosi entrambe. Sullo 0-0  il Camerun divorava due limpide occasioni col bomber Francesco Scigliano non proprio in giornata di grazia e a metà primo tempo il lampo verde-oro, tiro secco di Scarnato dalla sinistra sul primo palo e Rossi battuto. Brasile in controllo con un buon possesso palla, ma sul finire del p.t. il Camerun sfiorava il pari con Spadafara sfortunato nel colpire il palo. Il pari a inizio ripresa, gran botta da fuori di Cristian Scigliano, impercettibile deviazione del difensore brasiliano e 1-1! Ora era il Camerun a gestire meglio la palla, ma la partita si concludeva senza vinti ne vincitori. Da segnalare solo un’entrata, dura ma sul pallone, di Lisco, che scatenava le ire del ct verdeoro Caputi, espulso. L’ 1-1 tutto sommato è risultato giusto e accontenta tutti.

RUSSIA – INGHILTERRA 1-1: La Russia si presenta ai nastri di partenza parzialmente rinnovata rispetto alla passata stagione, che l’ha vista eliminata solo in semifinale. Anche l’Inghilterra presenta numerosi volti nuovi pur mantenendo l’ossatura della scorsa stagione e soprattutto il capocannoniere Colasuonno. Partivano bene i russi di mister Salituro che tenevano gli avversari nella propria metà campo, bravo il portiere Bruni ad evitare agli avanti russi di trovare la via della rete. Dall’altra parte il solito Colasuonno teneva costantemente in apprensione la retroguardia russa. Primo tempo chiuso sullo 0-0, da segnalare i 2 legni colpiti dagli inglesi. Il secondo tempo si apriva così come si era chiuso il primo, con la Russia che gestiva la palla e si rendeva pericolosa in due circostanze. Proprio quando sembrava che il risultato stesse per sbloccarsi a favore dei  russi, arrivava la doccia fredda: Inghilterra in vantaggio con il solito Colasuonno, che con il solito opportunismo raccoglieva una palla vagante in area e trovava lo spiraglio giusto per i suoi. Russia riversata in avanti in cerca del pari che arrivava a pochi minuti dalla fine con Tenuta che, appena entrato dalla panchina, addomesticava in area di rigore una bella palla di De Franco e batteva imparabilmente il portiere Bruni. Bella partita e risultato sostanzialmente corretto.

Ministra paraguayana Ana María Baiardi in visita al comune di Rende

RENDE (CS) – “Un incontro proficuo sui cui costruire da oggi una fitta rete di rapporti di interscambio culturale e sociale”:  così l’assessore alle pari opportunità del comune di Rende, Marina Pasqua a margine della visita svoltasi venerdì scorso in città da parte di Ana María Baiardi Quesnel, “Ministra de la Mujer” del Paraguay.

L’avvocata, insieme all’assessore Bozzo, ha accolto con la fascia tricolore la funzionaria del governo guidato da Horacio Cartes omaggiandola di alcuni preziosi volumi storici sulla cittadina e di una medaglia raffigurante il gonfalone del Comune.
“Ci uniscono – ha affermato Pasqua – lo stesso spirito di valorizzazione in tutti gli ambiti istituzionali e sociali del ruolo delle donne, così come l’internazionalizzazione in tema di pari opportunità”. 
L’assessora ha concluso ribadendo l’intenzione da parte dell’amministrazione Manna di divulgare ulteriori momenti d’incontro e riflessione sugli scambi di cooperazione internazionale per promuovere il territorio rendese Oltralpe.

La preoccupazione di Oliverio: “Rischiamo di diventare una polveriera”

COSENZA – Dall’ ultimo incontro a Cosenza, arriva tramite nota stampa questa forte dichiarazione del candidato presidente alle prossime elezioni regionali, Mario Oliverio:

La Calabria rischia di diventare una polveriera. Dico questo senza voler fare inutili allarmismi, ma con grande preoccupazione e responsabilità. Trentacinquemila lavoratori calabresi, dietro i quali ci sono altrettante famiglie, di cui 28 mila sono interessati alla mobilità in deroga e cinquemila sono lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità a cui vanno a sommarsi diverse sacche di precariato riconducibili alla Regione e al sistema delle autonomie locali, vivono oggi una condizione drammatica circa le garanzie degli ammortizzatori sociali. Oltre la metà della popolazione calabrese tra i 15 ed i 64 anni è senza lavoro. Anche le condizioni di reddito destano estrema preoccupazione e allarme . La nostra, infatti, é la regione più povera d’Italia. Il 9,3% delle famiglie calabresi vive con meno di 12000 €/anno e, nella metà dei casi, si tratta di famiglie monoreddito. Il 46,2% della popolazione è a rischio povertà.  E’ del tutto evidente che, in questo contesto, accanto ad iniziative per lo sviluppo in grado di rimettere in moto il processo di crescita, di allargamento della base produttiva e dell’occupazione, sarebbe necessaria una misura di sostegno a chi perde il lavoro e a chi il lavoro non lo ha mai incontrato. È questa una misura per dare una risposta a quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale e nello stesso tempo per sostenere i consumi e, quindi, la ripresa economica. Molti di questi provvedimenti sono già allo studio del Governo e sono oggetto di proposte di legge in Parlamento.  Dopo le elezioni regionali avvieremo immediatamente un dialogo con il Governo nazionale e, nel quadro di questo confronto, la Giunta Regionale calabrese sarà disponibile ad investire anche parte del Fondo Sociale Europeo per cofinanziare misure di sostegno o di reddito minimo per i cittadini calabresi. Chiederemo, inoltre, l’apertura di un tavolo operativo di confronto e di concertazione che affronti le criticità più gravi che riguardano i servizi fondamentali di una regione che, in questi anni, è stata messa nell’angolo da Scopelliti e dalla destra che non hanno governato i processi, lasciando marcire una situazione che ora può diventare esplosiva. 

Ereditiamo  una situazione al collasso che non affonda le sue origini solo negli ultimi cinque anni  (lo riconosciamo perché non siamo demagoghi superficiali e populisti) ed i cui ritardi sono stati accumulati nel corso di un lungo periodo di tempo.  Negli ultimi quattro anni, però, c’è stata un’oggettiva condizione di aggravamento notevole della situazione e la Calabria oggi vive una condizione di ulteriore distacco dal resto del Paese.  La nostra è l’unica regione in Italia che, per quanto riguarda il PIL, rispetto a tre anni fa arretra di 1,4 punti percentuali ed in cui le risorse europee vengono mandate indietro. Il primo problema che avremo sul tavolo il 24 novembre prossimo sarà quello di vedere come fare per salvare quanto meno una parte delle risorse consistenti che la Calabria rischia di perdere sul Programma europeo 2007/2013.

Oltre un miliardo e duecento milioni di euro che potevano e dovevano essere utilizzati  per l’economia, per il lavoro e per la crescita di questa regione, si rimandano indietro all’Unione Europea per una evidente, irresponsabile incapacità di chi ha avuto la guida della Regione nel corso di questi ultimi quattro anni. Questo è il quadro dentro cui saremo chiamati a muoverci e di fronte al quale non siamo animati da nessuno spirito catastrofistico. Se lo fossimo non saremmo qui, in campo, ad assumere una responsabilità che fa tremare le vene ai polsi. Al contrario, siamo animati da grande ottimismo e fiducia perché sappiano che, insieme, ce la possiamo fare. Insieme possiamo mettere il treno della Calabria sul binario giusto, mettendo la nostra terra al passo con altre realtà del Paese e consentendo ai nostri giovani, alle nostre imprese, alle nostre famiglie di ritrovare la fiducia e l’orgoglio di rimanere e vivere in questa terra. Basta con i calabresi che se ne vanno! 12.500 sono quelli che nell’anno in corso sono partiti alla ricerca di lavoro altrove e 176 mila sono quelli che negli ultimi tre anni hanno ripreso ad emigrare. Noi dobbiamo invertire questa tendenza, interrompere questo trend e lavorare per rimettere in piedi la nostra regione. Farlo è possibile utilizzando  al meglio le risorse europee ed incidendo concretamente nei fattori del ritardato sviluppo. Lo faremo e lo faremo con determinazione. Così come affronteremo le emergenze più gravi di questa terra, prime tra tutte la sanità, i rifiuti e l’occupazione. Chiuderemo la stagione dei particolarismi e metteremo al centro della nostra azione di governo la meritocrazia, come metro attraverso il quale promuovere le professioni, le competenze e la valorizzazione dei talenti. Non ci potranno mai più essere direttori generali nominati sulla base dell’appartenenza a questo o a quel partito. Faremo questo anche perché abbiamo le mani libere e non siamo assillati o condizionati dalla costruzione della nostra carriera politica o istituzionale che è già alle nostre spalle e rispetto alla quale non abbiamo altri gradini da scalare rispetto a quelli che abbiamo già scalato. Questa è la più grande garanzia che le cose che diciamo le rispetteremo e che gli impegni che assumiamo li manterremo”.

Per l’anima dei morti

Tarsia

E’ possibile raccontare la storia di un popolo, conoscere il  passato, anche attraverso il cibo?

Se lo chiedono Fiorenza Gonzales ed Emilia Sannuto, giornalista ed appassionata di enogastronomia, esperto tecnico di oli vergini ed extravergini la prima, e storica dell’arte, storiografa la seconda.

Le tradizioni gastronomiche, perse o ancora in uso, ci permettono di ripercorrere usi e costumi di una determinata popolazione appartenente ad una certa area geografica.

Il viaggio delle nostre protagoniste inizia da Tarsia, uno dei più antichi borghi della bassa Valle del Crati che sorge nel punto in cui il fiume si apre verso la piana di Sibari, noto per essere stato sede, in località Ferramonti, di uno dei più grandi campi di concentramento dell’epoca fascista.

Il territorio a forte vocazione agricola ha vissuto e vive tutt’ora dei principali prodotti della terra: agli uliveti e vigneti presenti, si aggiungono piantagioni di cereali e coltivazioni di ortaggi e, nella vicina zona di Corigliano, agrumeti. Tutti protagonisti assoluti delle tavole degli abitanti, una popolazione di contadini, proprietari terrieri, mezzadri, oltre a famiglie di nobili provenienze.

Le ricette raccolte, alcune delle quali accompagnate da detti e proverbi, sono tratte maggiormente dalla rielaborazione della tradizione orale degli abitanti che raccontano anche un pezzo di vissuto legato soprattutto ad una società basata sulla suddivisione in classi. Le esposizioni che seguiranno saranno descrizioni di ricette usate in particolari ricorrenze dell’anno con un significato ben preciso.

Le ricette saranno talvolta accostate a detti, proverbi, canti, favole, brevi racconti, leggende, un insieme di forme di trasmissione delle usanze, dei riti, delle pratiche, dei gusti, dei comportamenti della popolazione di Tarsia.

 

Per l’anima dei morti

Perché l’anima dei morti riposi in pace e risalga direttamente in paradiso, ecco due ricette  che la tradizione vede ancora sulle tavole imbandite nelle giornate di commemorazione dei defunti perché associate ad un rituale in suffragio delle anime degli estinti.

Si è persa invece la tradizionale richiesta porta a porta da parte dei ragazzi appartenenti ai ceti meno abbienti i quali si recavano presso le famiglie più facoltose che offrivano loro fichi secchi (molto simile all’attuale richiesta “dolcetto o scherzetto” che sta imperversando anche oggigiorno nelle città )

 

Pitticeddre

Piccoli pani a forma di pitta che venivano distribuiti nel vicinato in suffragio dei defunti.

Ingredienti:

Farina, acqua, lievito madre e un po’ di sale.

Impastare fino a far risultare il composto liscio.

Fare lievitare. Impastare nuovamente e creare dei piccoli pani, fare il buco al centro, fare lievitare ancora ed infornare (possibilmente in un forno a legna).

 

Ciciri e laganeddra

Se ne cucinava una grande quantità che veniva distribuita ai meno abbienti. Lo scopo di questo gesto, la distribuzione ai poveri, era analogo ad una preghiera per i defunti o una messa a loro dedicata.

 

Ingredienti:

per l’impasto: acqua, farina, un pizzico di sale.

per il condimento: ceci, olio evo, pomodori pelati o freschi da sugo, aglio (o cipolla) tagliato finemente, basilico (a piacere), peperoncino (a piacere).

Preparazione:

Fare l’impasto per la laganeddra (tagliatella senza uova), un composto di farina, acqua e sale; lavorarlo molto, fino a farlo risultare compatto e liscio.

Tirare la sfoglia sottile, rotolarla su se stessa. Prendere un coltello e tagliare tanti tronchetti larghi non più di mezzo centimetro.

Intanto dopo essere stati a bagno per una notte, vengono fatti cuocere i ceci nella pignata (tipico contenitore in terracotta dalla forma di un’anforetta), nel camino, accanto alla brace.

Si prepara quindi un sugo leggero a base di pomodori pelati (o freschi) tagliati a cubetti con aglio o cipolla, peperoncino e basilico ( a piacere ).

Far cuocere in abbondante acqua bollente la laganeddra;  a cottura ultimata scolare non del tutto la pasta ed aggiungere mescolando uno per volta prima la salsa di pomodoro, poi i ceci lessati insieme alla loro acqua di cottura. Mescolare dolcemente per non rompere la pasta, lasciare riposare pochi minuti e servire.

 

Fiorenza Gonzales


Fibra ottica: aderisce pure Cassano

 CASSANO ALLO JONIO (CS) – Il Comune di Cassano allo Jonio ha aderito al programma per la realizzazione in Calabria della rete di nuova generazione in fibra ottica. L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la connettività con banda ultra larga per il raggiungimento in 223 nuovi Comuni degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. 

“Per Cassano – ha sostenuto il sindaco della cittadina ionica Giovanni Papasso – si tratta di un’opportunità eccezionale per la realizzazione di reti di nuova generazione”.

Prestigioso premio ad Ennio Morricone da Michele Affidato

È stato Michele Affidato ad avere l’onore di premiare personalmente il maestro Ennio Morricone nell’ambito della quinta edizione del “Premio Internazionale Sonora, una Musica per il Cinema”, la cui cerimonia di consegna si è svolta lo scorso 23 ottobre al Teatro Argentina di Roma, condotta dalla giornalista del Tg1 Barbara Capponi.

 La manifestazione, organizzata dall’Accademia Italiana Grandi Eventi, sotto la direzione artistica di  Giuseppe Papasso, si è avvalsa del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio, del Comune di Roma, della Rai, della Siae e della Casa dell’Architettura.

La creazione di Affidato, costituita da un bassorilievo in argento e foglia d’oro su base di cristallo, raffigurante tre note musicali su una pellicola cinematografica, è andata al maestro Morricone, cui è andato anche il premio alla carriera della Presidenza della Repubblica, ed ai vincitori delle varie sezioni del premio: Premio Sonora a Pivio e Aldo De Scalzi per “Song e Napule”; Premio miglior colonna sonora per la web serie “Una mamma imperfetta” a Paolo Buonvino; Premio Harry Warren riservato ai compositori stranieri, per “Locke” a Dickon Hinchliffe; Miglior canzone originale, “Io non ho finito”, “Braccialetti rossi” a Niccolò Agliardi; Premio speciale alla Cineteca di Bologna; Premio Speciale SIAE per Sonora e Premio Musica&Cinema aGaetano Curreri; Premio miglior colonna sonora giovani autori per “Oggetti smarriti” a Franco Eco, a Giampaolo Speziale per la serie “Low Budget”; Premio Miglior commento per il documentario “Per non morire dentro” ad Andrea Terrinoni; Premio training per il corto “Amalia” a Stefano Tomaselli; Premio Miglior colonna sonora di fiction a Paolo Vivaldi per “Adriano Olivetti. La forza di un sogno”.

Presidente di giuria  è stato il maestro Fabio Liberatori,  compositore, arrangiatore, pianista, produttore ed autore di numerose colonne sonore di documentari e film, per i quali ha anche ottenuto premi prestigiosi come il David di Donatello ed il Nastro d’Argento. 

In occasione dei 100 anni dal debutto di Charlot, il Progetto Sonora, nell’ambito del Premio internazionale “Sonora, una Musica per il Cinema”, ha reso omaggio a Charlie Chaplin con una mostra esclusiva dedicata a “Chaplin Compositore” presso la Casa dell’Architettura, Sala Centrale dell’Acquario romano.

Alla manifestazione ha partecipato Anna Falchi, amica e già testimonial dei gioielli Affidato, che ha voluto condividere con lui questo evento, premiando Gaetano Curreri degli Stadio.

Cosi commenta Affidato : “Avere l’onore di realizzare prestigiosi premi per manifestazioni come questa e di premiare personalmente grandi nomi come il maestro Ennio Morricone è per me motivo, non solo di grande emozione ed orgoglio, ma anche di consapevolezza di portare avanti progetti che si legano ad eventi internazionali. È questa per me ed i miei collaboratori la più grande soddisfazione: essere apprezzati in eventi così importanti ed esserci arrivato grazie a tanti sacrifici e passione per il mio lavoro”.

 

Al Morelli “Le parole degli eroi”

 

COSENZA – Le parole degli eroi – GLORIA  è spettacolo sulla Grande Guerra, che parte non dall’evento storico, quanto dalla umanità dei soldati. Né vinti, né vincitori alla base del lavoro ma solo la tragedia di uomini, giovani, alle prese con il dramma della guerra nello spirito della Patria, da difendere e da servire.

Lo spettacolo è incentrato su figure e  riscoperte storiche di storie dimenticate di eroi di guerra come ten. Arnaldo De Filippis, doppia medaglia al valore, cosentino, tra i fondatori del Cosenza Calcio 1914 (ex Fortitudo 1912), pilota, morto nei cieli di Latisana nel 1917, durante un feroce combattimento aereo; figura tra le più interessanti e poliedriche finora riscoperte, completamente sconosciuto ai più; giovane virtuoso, ricco di ideali e profondamente legato alla sua terra, Cosenza  e alla Calabria.

L’unico eroe calabrese ad avere avuto nel 1925 l’intestazione dell’Idroscalo dell’Aeronautica Militare di Siracusa.

Nello spettacolo saranno narrate insieme, alle vicende dell’eroe De Filippis, emozionanti lettere dal fronte e la drammatica storia della gloriosissima “Brigata Catanzaro – reggimento 141e 142° composta da circa 6.000 uomini, tra le più audaci e logorate di tutto l’esercito, di cui narra la commovente vicenda il vate Gabriele D’Annunzio.

L’idea è di conservare la memoria e di ricordare.

Le parole degli eroi è un format progettuale che parte dal 2014  e si conclude il 2018 con una serie di inziative tese alla conservazione della memoria per le giovani generazioni.

Casa Amica, servizi gratuiti e alfabetizzazione digitale per gli anziani

Fossato Serralta

FOSSATO SERRALTA (CZ) – Servizi gratuiti per gli over 65, anche ieri sono stati erogati dalla Residenza Sanitaria Assistenziale RSA ‘Casa Amica’. Ogni ultimo venerdì del mese, dalle ore 8 alle ore 9, presso la RSA di Fossato Serralta i residenti che abbiano più di 65 anni possono usufruire gratuitamente di prestazioni assistenziali. Nei giorni scorsi, inoltre, ‘Casa Amica’ ha promosso il corso ‘a scuola di internet’ con lo scopo di formare e includere anche gli anziani nel villaggio globale. Il corso di alfabetizzazione digitale, rivolto agli over 60 di Fossato, è stato tenuto dalla FEDERANZIANI.

La Residenza Sanitari Assistenziale di Fossato, ogni mese, garantisce diverse prestazioni assistenziali. Tra le altre, prelievi di sangue venoso e consegna al medico curante dei risultati, determinazione di vari parametri vitali, consulenza psicologica, sociale e fisioterapica,  con  valutazione cognitivo-funzionale attraverso la  somministrazione di test specifici (ad esempio rischio di malnutrizione). L’iniziativa è stata avviata il mese scorso e si ripete ogni ultimo venerdì del mese. La struttura, nei prossimi mesi, vorrebbe garantire gli stessi servizi anche ai comuni limitrofi.

Con questa iniziativa, ‘Casa Amica’ intende perseguire l’integrazione della struttura e dei suoi servizi nel territorio. Infatti, «le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) – spiegano gli operatori di ‘Casa Amica’ –  sono strutture finalizzate ad offrire assistenza continuativa sanitaria e riabilitativa a persone non autosufficienti». Quindi si propongono di «arrivare ad un sistema di RSA accessibili e fruibili durante il giorno a persone che permangono al loro domicilio, attraverso la creazione di percorsi prestazionali personalizzati, sulla base di valutazione multidimensionale del bisogno, mediante l’offerta di moduli/pacchetti che possono variare flessibilmente». Per informazioni e prenotazioni, si può contattare l’assistente sociale Anna Pullano (Tel. RSA 0961925141).

«E’ necessario pensare a nuovi modelli di assistenza che vadano incontro alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie che assicurino  il diritto  ad un invecchiamento degno con mezzi e servizi che siano alla portata di tutti», sostiene Fausto Spadea, direttore sanitario della Residenza Sanitaria Assistenziale ‘Casa Amica’, il cui amministratore unico, Michele Garo, è anche presidente regionale dell’Associazione Nazionale Strutture Terza Età (ANASTE).

A2 M/ Callipo volley, domani per i giallorossi un’altra neopromossa: Brescia

La formazione di coach Fefè De Giorgi a caccia della seconda vittoria consecutiva in campionato dopo il successo ottenuto sul Tuscania. Da una neopromossa all’altra: domani i giallorossi scenderanno sul campo di un’altra, la Centrale Mcdonald’s Brescia. 

La gara casalinga di domenica scorsa contro la formazione laziale ha messo in mostra una squadra che aveva tanta voglia di cancellare il ko all’esordio di Ortona e di ben figurare per la prima volta davanti al pubblico di casa. Si sono intravisti notevoli passi in avanti sul piano del gioco e della coesione di gruppo in un match che è servito non solo a mettere in cascina i primi tre punti della stagione, ma anche per aumentare l’autostima e il morale all’interno dello spogliatoio. Coach Fefè De Giorgi chiede continuità di prestazioni e di risultati ai suoi ragazzi. Tutti a disposizione del tecnico salentino ad eccezione ancora dell’infortunato Paoli sempre fermo ai box. Jack Sintini traccia la linea da seguire: “Andiamo a Brescia carichi di più positività dopo la bella vittoria qui in casa con Tuscania. Stiamo crescendo, andiamo lì con tanta fiducia decisi a fare bene. Stiamo lavorando molto bene secondo me già da un po’ di tempo, ad Ortona – ha sottolineato il palleggiatore giallorosso – non eravamo riusciti a mettere in campo per tutta la partita il valore reale che abbiamo. La vittoria ci dà morale, consapevolezza e fiducia e ci fa credere nel lavoro che stiamo facendo, che siamo sulla strada giusta”. Un campionato che, dopo le prime due giornate, non vede nessuna squadra a punteggio pieno: All’inizio ci può stare, nessuna squadra ha trovato la quadratura giusta, i valori reali si vedranno più avanti. Penso che per quello che ci riguarda dobbiamo pensare molto a noi stessi e guardare al nostro gioco indipendentemente dall’avversario che ci troveremo di fronte. Occhi puntati sulla partita di Brescia e cerchiamo sempre di migliorare“.

I PROBABILI “STARTING-SEVEN” Coach Zambonardi dovrebbe affidarsi alla formazione tipo che ha sfiorato la vittoria a Castellana con Quartarone in regia, Paoletti opposto, Signorelli e Agnellini i centrali, Bellini e Rodella di banda, Peli libero. Coach De Giorgi dovrebbe riproporre Sintini al palleggio, Gavotto opposto, Forni e Presta al centro (Korzenevic dovrebbe partire ancora una volta dalla panchina), Vedovotto e Zanuto in posto 4, Cesarini libero

GLI ARBITRI Dirigeranno l’incontro i signori Roberto Pozzi di Alessandria (in Serie A dal 2010) e Massimo Piubelli di Soave (VR) (in Serie A dal 2008).

Verso Palmese – Vibonese, Di Maria: “Grande rispetto per gli avversari ma ce la giocheremo al massimo”

VIBO VALENTIA – E’ la vigilia del big match dell’ottava giornata di Eccellenza: Palmese – Vibonese, la prima contro la terza della classe. A distanza di oltre 25 anni, la Vibonese torna a giocare all’interno dello stadio “Lopresti” , stadio ricco di fascino, storia e tradizione. Al cospetto della capolista Palmese, la formazione rossoblù si presenta forte di una striscia positiva che ha dato al gruppo maggiore autostima e convinzione nei propri mezzi, anche se in casa Vibonese, sono consapevoli della forza della compagine neroverde. 

«Il valore della Palmese non lo scopriamo oggi – esordisce il tecnico Gaetano Di Maria, come riporta il sito ufficiale della squadra rossoblu – e sappiamo bene le difficoltà che ci attendono in occasione della partita di domani che, tuttavia, affronteremo con animo sereno, ma anche con grandissima determinazione. Come ci siamo preparati? Come sempre, senza nulla lasciare al caso. Tutte le partite hanno uguale importanza e si preparano con la medesima attenzione, anche se è chiaro che, in occasione di match simili, si presta caso ai minimi particolari e la situazione è un po’ differente considerando la caratura di chi avremo di fronte».

In quattro giorni la Vibonese si gioca buone chance del proprio futuro, fra campionato (domani a Palmi) e Coppa Italia (mercoledì a Brancaleone). «Alla coppa cominceremo a pensarci da lunedì – sottolinea mister Di Maria – anche se nel gruppo si è perfettamente consapevoli dell’importanza delle gare che ci aspettano. Non penso, però, che la partita di domani sia decisiva, anche perché il campionato è lungo e ci sono altre squadre che possono dare fastidio a chi sta in vetta e raggiungere determinati obiettivi».

Il fatto di venire da una serie di risultati utili può aiutare la Vibonese. «Io dico che ci vuole equilibrio in tutte le cose – aggiunge il tecnico rossoblù – perché non mi sono depresso quando inizialmente non abbiamo ottenuto risultati eccezionali e non mi esalto adesso che abbiamo conquistato qualche vittoria. Guardo piuttosto alla prova del gruppo, al modo in cui i ragazzi si allenano e affrontano le gare dal punto di vista tecnico-tattico e mentale, oltre che fisico. Devo dire che stiamo crescendo per quanto riguarda ogni aspetto e ribadisco che dovremo crescere ancora».

Per il resto «in gare simili le motivazioni vengono da sole, per cui mi aspetto una grande prestazione da parte dei miei ragazzi».