Fratello boss minaccia Cc: arrestato

LIMBADI (VV) – E’ stato fermato dai carabinieri ad un posto di controllo a Limbadi mentre era alla guida di una moto e quando i militari hanno constatato che il mezzo non aveva l’assicurazione, ha oltraggiato e minacciato i militari prefigurando nei loro confronti gravi conseguenze se lo avessero contravvenzionato.

Salvatore Mancuso, 42 anni, fratello del boss Pantaleone, detto “l’ingegnere”, bloccato nei giorni scorsi in Argentina, è stato così arrestato e posto ai domiciliari.

A Cosenza Socrates e la democrazia corinthiana

COSENZA – Cosenza, al Cinema Modernissimo (Corso Mazzini, 48) martedì 16 alle ore 21 verrà proiettato Socrates, uno di noi di Mimmo Calopresti, prodotto dalla Rai nel 2014. L’appuntamento promosso dall’associazione culturale “La centrale dell’arte” nel quadro della Festa delle Invasioni dopo il saluto di Franco Dionesalvi, direttore artistico della manifestazione, sarà introdotto da Alessandro Russo, curatore dell’evento e redattore della Gazzetta dello Sport e condotto dalla giornalista Raffaella Salamina. Insieme all’autore, Mimmo Calopresti, converseranno Valerio Caprara, già docente di Storia del cinema all’Università di Napoli, critico cinematografico de Il Mattino e presidente della Film Commission Campania e Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo, studioso di cultura di massa e frequentatore assiduo della mpb (musica popolare brasiliana).

Il documentario trasmesso in televisione l’11 giugno scorso nel programma Doc 3 è ovviamente dedicato a Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, fantasista di centrocampo, celebre per il suo colpo di tacco, già capitano della SeleÇao, idolo del tifo paulista (prima Botafogo poi Corinthians), medico pediatra, scomparso anzitempo nel 2011. Alla sua figura romantica e  maudit per gli eccessi autodistruttivi che ne hanno determinato la fine prematura dopo lunga malattia ma soprattutto al suo impegno civile e politico sono ispirati pure due libri usciti di recente: Un giorno triste così felice di Lorenzo Iervolino (66TH A2ND), Compagni di stadio. Socrates e la Democrazia Corinthiana di Cavalcante Solange (Fandango) e se ne parla diffusamente anche in Calciatori di sinistra. Da Socrates a Lucarelli: quando la politica entra in campo (Isbn). “Vorrei morire di domenica,mentre il Corinthians diventa campione” aveva detto una volta Socrates. E infatti quando il Corinthians vinse il campionato brasiliano tutta la squadra spese il minuto di silenzio per ricordarlo con le lacrime agli occhi e con il pugno  chiuso verso il cielo, il gesto che un tempo era stato del Doutor.  “Non ci interessava il solito documentario calcistico, ma volevamo che fosse il racconto della sua figura di ribelle e di libertario, quella di Che Guevara del calcio” ha dichiarato Mimmo Calopresti che lo ha scritto con Marco Mathieu con cui condivide il tifo per il Torino. Socrates fu infatti il principale artefice insieme ai suoi compagni Wladimir e Casagrande di quel singolare esperimento detto appunto “democrazia corinthiana”, una sorta di autogestione della squadra, la quale presto passò ad affermare con messaggi scritti sulle maglie principi fortemente polemici con la giunta militare al potere allora in Brasile. Durante l’incontro cosentino ci sarà modo di discutere di questa singolare biografia, così come del gol segnato proprio da Socrates contro l’Italia nello stadio de Sarrià ai Mondiali del 1982 quando era alla guida di quella favolosa SeleÇao incredibilmente perdente che schierava insieme campioni come Zico, Falcao, Cerezo, Junior, ecc. nonchè della crepuscolare esperienza italiana nel 1984, intrapresa a seguito dell’ennesima delusione politica riservatagli dalle forze conservatrici del suo paese, con la casacca della Fiorentina, a proposito della quale vale la pena di ricordare quanto disse egli stesso ai cronisti che lo intervistarono al suo arrivo: ” Ho scelto Firenze per l’arte, per i suoi tifosi e perchè potrò finalmente leggere Gramsci in italiano”.

Regione: effettuati pagamenti per circa 9,5 milioni di euro

CATANZARO – La Ragioneria generale della Regione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha effettuato nell’arco della settimana pagamenti per un totale di circa 9.500.000 euro. Lo rende noto l’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini. L’importo più consistente è quello liquidato all’Arpacal su disposizione del dipartimento Lavori Pubblici. Ammonta a 3.700.000 euro infatti, la liquidazione della II tranche relativa al periodo luglio/settembre del contributo annuale all’agenzia regionale di protezione dell’ambiente. Sempre per il dipartimento Lavori Pubblici sono stati pagati 700.000 euro del Por Fesr 2007/2013. La somma di 1.500.000 a valere su Por Fesr e Fse è stata pagata al dipartimento Cultura; 3.200.000 euro sono stati pagati su disposizione dell’Economato e destinati a servizi vari; 170.000 euro, infine, sono stati trasferiti su impulso del dipartimento Agricoltura per il Por Fep. “Una gestione delle risorse trasparente – ha dichiarato l’assessore Mancini – che mette in primo piano come sempre le famiglie, le imprese, gli enti locali”.

Callipo chiude la Leopoldina: “Le vere elezioni sono queste primarie”

CASSANO ALLO IONIO (CS) – «Queste primarie sono la scelta tra due opposti, tra due visioni della politica completamente divergenti. Da una parte ci siamo noi che mettiamo al primo posto il rinnovamento della classe dirigente, la fine di ogni trasversalismo. Dall’altra c’è chi invece ha governato questa regione negli ultimi 35 anni promuovendo clientele e accordi di ogni tipo pur di restare sempre in sella. Con quale credibilità queste persone possono dire ai calabresi che cambieranno le cose se sino ad ora non l’hanno fatto?».
Gianluca Callipo chiude la Leopoldina di Sibari con un appello al voto, inteso nell’accezione più ampia, «perché le vere elezioni sono proprio queste primarie». «È adesso che bisogna scegliere la strada del cambiamento – ha continuato -, dopo sarà troppo tardi. Ecco perché dobbiamo portare alle urne la maggioranza dei calabresi, che come noi sono liberi, liberi da ogni legame con chi ha governato la Calabria negli ultimi decenni e l’ha ridotta in questo stato».
Al termine dei lavori della manifestazione “Accendiamo il futuro. Adesso! Idee e proposte per la Calabria”, che ha visto l’impegno di centinaia di partecipanti, che per l’intera giornata si sono confrontati su 25 tavoli tematici per l’elaborazione di proposte programmatiche, il candidato alle primarie del centrosinistra ha tenuto la sua relazione conclusiva, nel corso della quale non ha risparmiato bordate al suo principale avversario, Mario Oliverio.
«C’è chi ci accusa di non avere sufficiente esperienza, di essere troppo giovani. Ebbene, questo non è un demerito, ma un punto di forza. Se chi ostenta la sua lunga esperienza ha contribuito a distruggere la Calabria, non vedo di cosa possa andare fiero  –  ha proseguito Callipo -. Di esperienza di questo tipo non sappiamo che farcene, perché è la carta d’identità di una classe politica che sa bene che se perde scompare. Un rischio altissimo, di cui sono consapevoli, che li spinge a fare di tutto pur di sopravvivere. Non a caso uno dei principali sponsor di Oliverio è Nicola Adamo, emblema del trasversalismo».

“La Voce di Leo”dell’Ist. Da Vinci vince il premio “Giornalista per un giorno”

COSENZA – Sarà un avvio con il botto quello che darà inizio al nuovo anno scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di Cosenza, diretto dalla dirigente Graziella Cammalleri. I suoi talentuosi ragazzi, infatti, diretti mirabilmente dai professori Maria Gabriella Pugliese e Gerardo Barbetta, hanno appena ottenuto un ambito riconoscimento nazionale. Si tratta del Premio Nazionale“Giornalista per 1 giorno”, assegnato alla redazione del magazine “LaVoce di Leo”, che ha superato brillantemente le selezioni nazionali e che, a seguito del premio aggiudicato, concorrerà all’assegnazione dell’Oscar del giornalismo scolastico 2015 per la sezione “Multimediale”. L’ambito premio verrà consegnato ai giovani giornalisti della testata scolastica e ai due professori che coordinano la redazione nel corso del Meeting Nazionale Alboscuole, che si terrà agli inizi del prossimo anno. Il presidente del Premio Nazionale, Ettore Cristiani, e tutta la commissione esaminatrice, si è congratulato con la scuola cosentina per la notevole affermazione conseguita dagli studenti del “Da Vinci – Nitti” di Cosenza, esprimendo sincero apprezzamento per il lavoro prodotto a favore delle nuove generazioni. Grande la soddisfazione della dirigente Graziella Cammalleri che, in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, rivolgendosi innanzitutto ai ragazzi della testata “La Voce di Leo”, oltre a tutti gli studenti dei suoi istituti, ha affermato: “Sono molto orgogliosa dei miei ragazzi e di chi coordina il lavoro che viene pubblicato sulgiornale. Così come sono soddisfatta, da dirigente, del riconoscimento nazionale che la redazione ha appena conseguito. Il nostro giornale multimediale è un vero e proprio house organ che pubblica le migliori esperienze formative e didattiche promosse dall’Istituto e che gli studenti vivono nel corso dell’anno scolastico. Sono certa che i nostri ragazzi sapranno renderlo ancora più accattivante e curato, con interessanti contenuti informativi e con approfondimenti degni della loro sensibilità e preparazione”.Sprazzi di vita scolastica e di eventi significativi del territorio che affascinano i “giornalisti in erba”, spingendoli a redigere articoli di vario genere, dal contenuto altamente personale e originale, che riguardano il rapporto continuo e fecondo tra la scuola e il territorio, sempre nell’ottica dello scambio e della sussidiarietà. Concludono la nota i due coordinatori, Pugliese e Barbetta: “I nostri ragazzi sono “giornalisti dilettanti”, ma ciò che li contraddistingue e che ognuno di loro è un portatore di vero entusiasmo, con tanta voglia di imparare e di approfondire la conoscenza dei nuovi mezzi di informazione. Il giornale dei nostri ragazzi è un prodotto che, utilizzando le varie opportunità e conoscenze in forma dinamica e accattivante, si propone di stimolare e rinnovare il piacere della lettura, della comunicazione e della scrittura, oltre che di favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra gli insegnanti e gli alunni delle varie classi. Realizzare un giornalino scolastico, con un’innovativa impronta multimediale, è certamente un progetto ambizioso, perché richiede forza di volontà, assunzione di responsabilità e spirito di abnegazione. Ma le voci e le emozioni dei ragazzi, testimoniano la straordinaria crescita, la voglia di comunicare e la bravura che tutti loro riescono a dimostrare ogni giorno nel preparare un nuovo numero del giornale”.

Incontri di…Vini a Cosenza

COSENZALa cultura del vino per Pancondito è un qualcosa che va oltre l’enologia, è la scoperta di un territorio, il racconto delle sue eccellenze. Ed è questo che è avvenuto ieri sera all’interno del locale in via Milelli a Cosenza. Una serata degustativa in compagnia di due affermati produttori vinicoli calabresi e un menù accattivante. Un delizioso budino di pomodoro con ricotta fresca abbinato con il vino bianco “Ansonica” di Ciro’ di Cataldo Calabretta. A seguire un arrosto di tacchino con cipolle di Tropea caramellate associato al rosso “Tocco Magliocco” di Acino Vini. Non la solita degustazione divulgativa piuttosto una fresca serata interattiva con i sommelier prodighi di indicazioni sui loro prodotti e aperti al dialogo con i commensali. Tutto in perfetto “stile Pancondito”: ambiente familiare, musica soft e location unica con interni d’autore e dehors d’eccellenza.

Mafalda Meduri

Il Catanzaro piega il Martina Franca, giallorossi in testa alla classifica

CATANZARO – Altri tre punti conquistati per il Catanzaro targato Moriero, sempre più letale e sempre vincente davanti al proprio pubblico. Dopo 90′ di sofferenza, Ferraro e compagni superano il Martina Franca con il minimo scarto (1-0), ottenendo tre punti fondamentali che gli consentono di mantenersi al comando della classifica con 7 lughezze all’attivo. E’ stato difficile superare, per i giallorossi, la formazione pugliese allenata da Salvatore Ciullo, che ha messo in atto una pressione asfssiante nel primo tempo che, di fatto, ha impedito alle “aquile” di giocare. Evidentemente, però, lo sforzo nel contenere le manovre dei padroni di casa si è rivelato un errore per Amodio e compagni, perchè nella ripresa il Martina è calato alla distanza e, per contro, il Catanzaro ha reagito. E’ salito in cattedra Russotto, la sua velocità e la sua grandissima voglia di fare hanno messo in difficoltà la squadra bianco-azzurra, rimasta in 9 nel giro di pochi minuti, prima per l’espulsione al 56′ del già ammonito Caso, poi per quella rimediata, dopo circa sessanta secondi dal suo ingresso in campo, da Samnick. Questo è l’episodio che ha deciso la gara, perchè il fallo da ultimo uomo del difensore di colore del Martina su Russotto è stato da rigore, trasformato dallo stesso numero 10 del Catanzaro (primo gol stagionale) che ha scatenato l’entusiasmo del Ceravolo, sempre più caldo e sempre più entusiasta, e sempre commovente quando ricorda i suoi tifosi scomparsi, come avvenuto oggi con il pensiero verso Vinicio Caliò (14esimo anniversario dalla morte avvenuta nella tragedia “Le Giare” a Soverato) e Carlo La Forza (venuto a mancare lo scorso anno). Nella restante parte di gara ci hanno poi provato Barraco e Vacca, ma il portiere ospite Bleve non si è fatto sorprendere. Un’altra vittoria, dunque, per il Catanzaro, che si conferma tra le grandi del torneo e va da solo in testa alla classifica in attesa delle partite di domani.Prossimo turno a Melfi sabato prossimo alle ore 17.

Francesco Gioffrè

TABELLINO DEL MATCH

CATANZARO-MARTINA FRANCA 1-0

CATANZARO 1

MARTINA FRANCA 0

CATANZARO: Bindi, Daffara, Di Chiara (84’ Ricci), Vacca, Rigione, Ferraro (k), Pagano, Maiorano, Ilari (75’ Silva Reis), Russotto ( 80’ Martignago), Barraco. In panchina: Scuffia, Pacciardi, Orchi, Calvarese. All. Francesco Moriero

MARTINA FRANCA: Bleve, Kalombo, Patti, Amodio, Caso, Fabiano, Arcidiacono, De Risio, Montalto (33′ Pellecchia), Magrassi (59’ Samnick), Carretta (84’ Caruso). In panchina: Modesti, De Lucia, Diop, Tomi. All. Salvatore Ciullo

Arbitro: Fiorni di Frosinone (Annunziata di Torre Annunziata e Sbrescia di Castellamare)

Marcatore: 60’ Russotto (rig.)

Note: Presenti circa 4000 spettatori con circa 30 tifosi ospiti. Espulsi nel Martina Franca Caso (56’ doppia ammonizione) e Samnick (59’). Ammoniti Caso, De Risio e Magrassi (M). Angoli 8-2 per il Catanzaro. Recupero 3’ pt, 4’ st

Vigor Lamezia, un punto prezioso

Ad Ischia finisce 0-0. Il portiere lametino Piacenti migliore in campo.

ISCHIA – Primo tempo non esaltante per nessuna delle due compagini. L’Ischia si rende più pericolosa con due occasioni importanti in cui Piacenti non si fa sorprendere sulla conclusione di Bulevardi e Ingretolli, al minuto 30, manda di poco alta la sfera sopra la traversa. Di Bella, poco dopo, si immola su una girata di De Agostini Per tutto il primo tempo, i campani impongono una maggiore presenza sul campo, grazie all’uomo in più a centrocampo, ma raramente mettono seriamente in pensiero la difesa della Vigor. I biancoverdi si fanno notare grazie a Improta al minuto 20, con la prodezza del portiere-capitano campano Mennella che nega il vantaggio agli ospiti.

Nel Secondo Tempo, la punizione di Puccio finisce sulla barriera da buona posizione; poi è ancora Piacenti a prendere la scena: il portiere lametino prima salva il risultato su Schetter che gira al volo in area, e poi difende la sua porta su tiri di Bulevardi e Finizio.  Sul finire di partita, Gattari si immola su un tiro di Ingretolli; al minuto 90, l’ex biancoverde D’Amico scodella in area una punizione dalla sinistra, Empereur stacca di testa, ma la palla finisce a lato

ISCHIA ISOLAVERDE (3-4-3): Mennella, Sirignano, Empereur, Rainone, De Agostini, Falagario (56′ Armeno) , Bulevardi, Finizio, Terracino (77′ D’Amico), Ingretolli, Schetter (81’Ciotola). Allenatore: Porta

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Piacenti, Spirito, Di Bella, Rapisarda, Gattari, Puccio, Giampà, Scarsella, Montella (66′ Malerba), Del Sante, Improta (88′ Catalano). Allenatore: Erra

ARBITRO: Campilungo

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni.

AMMONITI: Empereur, Falagario (I) Del Sante, Catalano (VL)

SPETTATORI: 1000 circa

ANGOLI: 10-3 per l’Ischia

RECUPERO: 0 minuti nel primo tempo, 3 minuti nel secondo.

 

Roberto Tarzia

Barletta – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 4,5: sul primo gol divide le colpe con Arrigoni, solo che lui ne detiene il 90%: manca due volte l’uscita sul pallone danzante in mezzo all’area costringendo il numero quattro al rinvio tra i piedi di Branzani che è bravo e fortunato. Sul secondo gol non ha molte colpe, sul terzo evidentemente si era seccato ed ha ben pensato di farsi buttare fuori.

Ciancio voto 4: si aspettava il suo ritorno come quello del Messia, invece è un disastro perché dalle sue parti Floriano affonda tranquillo: da lì arrivano tutti e tre i gol, e diamine quello lì sarà pure in forma, ma da uno che ha sedici gettoni in B si ci aspetta di meglio. Invece la corsia destra è continuamente martellata e lui sembra spaesato.

Magli voto 4,5: col compare Blondett fa più danni della grandine. Sul primo non la spazzano, sul secondo non chiudono e sul terzo sbagliano il fuorigioco. E siamo alla seconda che i due di dietro sbagliano.

Blondett voto 4,5: vedi sopra. Null’altro da aggiungere.

Bertolucci voto 5: oggi il migliore dei quattro dietro, ed è quanto dire. Spinge un po’ e dalle sue parti chiude molto bene, non sempre, ma almeno riesce a giostrare la situazione meglio di Ciancio.

Arrigoni voto 4,5: anche lui un fantasma. Speriamo che almeno l’assist a Branzani gli valga un bel + 1 al Fantacalcio, altrimenti non ne capisco la motivazione. Non è cattiveria, è che davvero oggi non c’è stato nessuno, e lui finisce sul banco degli imputati perché non azzecca un lancio uno.

Corsi voto 6: almeno ci prova. Ha il merito di creare l’unica palla gol dei Lupi prima del crollo. E poi è un lottatore con una grinta fuori dal comune, che sa tenere e smistare palla meglio di tanti altri. Non può permettere il salto di qualità, ma almeno da’ quantità, e quanta!, alla squadra.

Criaco voto 6: anche lui si impegna fino all’ultimo, buttando il sangue, o meglio fino a quando non viene sostituito dal Capp. Però sbraita, si sbatte, scivola e rischia le gambe, segno che è ancora lui il migliore di questa prima parte di campionato.

Alessandro voto 4: ad un certo punto della partita ho visto entrare quattro tizi con degli strani aspirapolveri a spalla nello stadio. Ho messo un po’ a realizzare che fossero i famosi GhostBusters alla ricerca dell’argentino. Ectoplasma.

Cori voto 4,5: oggi non ci mette neanche l’impegno, e se ce lo mette peggio ancora, perché significa che i mezzi tecnici sono limitatissimi. Va a finire due volte in fuorigioco, e la prima spara il pallone in bocca a Liverani. Deve ringraziare solo l’assistente se può tornare ad allenarsi.

Calderini voto 6: vox clamans in deserto, Elio salta sistematicamente l’uomo per poi rendersi conto di essere più solo di Jovanotti in quella famosa canzone. Che siamo certi avrà cantato ogni volta che si rendeva conto della propria situazione ai limiti del vivibile.

Cappellacci voto 4: non legge bene la partita perché se il nostro migliore terzino viene saltato sistematicamente dal loro esterno allora qualcosa non va. Ci dispiace per il talebano, ma oggi è stato disastroso il suo Cosenza. Null’altro da aggiungere.

Francesco La Luna

Il Cosenza è un fantasma ed il Barletta ne approfitta

Il Cosenza più brutto di questa stagione – comprendendo amichevoli e Coppa Italia – prende tre schiaffoni dal Barletta e si risveglia dal sonno profondo in cui è calato dal 1′ al 90′ – recupero incluso –  di questo match. Cappellacci dovrà sicuramente cambiare qualcosa, perché la piazza è impaziente – chi conosce Cosenza sa come funziona – e la squadra gioca davvero davvero male. Unici da salvare Calderini, Corsi e Criaco, mentre assolutamente rimandata la retroguardia in toto.

Cappellacci presenta la squadra con il classico 4 – 3 – 3: assente Sperotto, fermato da una lesione di primo grado che lo terrà ai margini sino al match con la Lupa Roma, ritorna titolare Bertolucci, coadiuvato da Ciancio a destra e con Magli e Blondett al centro; confermati centrocampo ed attacco della sfida contro il Foggia, mentre tra i padroni si segnalano gli ex Biancolino (23 reti con la maglia rossoblu’ in due stagioni) e De Rose (perno del centrocampo silano per cinque annate, prima con Rigoli e poi con Toscano, compresa la parentesi Glerean)

Al ventiduesimo padroni di casa in vantaggio: azione sul versante di sinistra, cross di Quadri, la palla danza davanti all’area piccola, Ravaglia non esce per due volte costringendo Arrigoni a spazzare alla meno peggio: appena al limite dei sedici è appostato Branzani, subentrato all’infortunato Legras, tira come può col pallone che colpisce la parte interna del palo e finisce alle spalle del numero uno silano. Al minuto 26 Criaco batte dalla trequarti sinistra un ottimo piazzato, Cori tutto solo sciupa tirando in bocca a Liverani: il segnalinee, però, aveva già alzato la bandierina per una posizione irregolare dello stesso numero nove cosentino. Per la seguente palla gol silana bisogna attendere il minuto 42 quando, sempre dalla stessa zolla di prima, ancora Criaco la mette dentro per Cori che spizza di testa: autentico prodigio di Liverani che fa disperare il nove silano prima ancora dell’alzarsi della bandierina del guardalinee.

La ripresa inizia con una grande occasione per il Cosenza dopo sette minuti: su un’azione speculare a quella del gol casalingo, Corsi arriva dalle retrovie e spara un missile che terminerebbe in rete se Liverani non volasse a togliere il pallone dal sette, inchiodando così il risultato sull’ 1 – 0. Il Cosenza passa quasi ad un 3 – 4 – 3 di non possesso, che in fase di attacco diventa una sorta di 2 – 5 – 3 da calcio balilla, con Arrigoni basso a giostrare palla ed i terzini alti sulla linea dei centrocampisti. L’esperimento di difesa a tre dura però pochissimo, se è vero che l’unica occasione da ravvisare è quella di Fall fermato, in uno contro uno, per un intervento irregolare su Magli. Cappellacci allora cambia, gettando nella mischia Mosciaro e Sassano che rilevano Cori ed Alessandro, assolutamente impalpabili. I cambi però non sortiscono alcun effetto ed anzi sono i pugliesi a raddoppiare: lancio sulla sinistra con Floriano che sfugge a Ciancio ed insacca anticipando Ravaglia. Ormai la retroguardia rossoblu’ ha completamente perso il lume, e poco ci manca che il ventitreenne Fall non faccia tris in pallonetto su una dormita generale del trio Ravaglia – Magli – Blondett. Quando tutto sembra scorrere verso un triste finale, la partita assume contorni grotteschi: Magli e Blondett ancora dormono, Ravaglia atterra Floriani all’interno dei sedici ed è rigore ed espulsione per il numero uno rossoblu’: il Capp ha terminato i cambi ed in porta va Angelino Corsi, che non riesce a neutralizzare il rigore di Radi. Dopo cinque minuti di recupero termina così una sfida davvero da horror per i supporters silani, che hanno visto la propria squadra commettere errori da CSI. Bisognerà vedere quali contromisure adotterà Cappellacci per arginare i prossimi avversari della Lupa Roma, squadra nettamente in forma, che arriverà al San Vito settimana prossima. Per ora bisogna rassegnarsi alla dura realtà dell’incapacità di competere in questo campionato.

Francesco La Luna

 

BARLETTA – COSENZA 3 – 0

BARLETTA (4 – 3 – 3) Liverani; Zammuto (31′ st Regno), Radi, Stendardo, Cortellini; Quadri, De Rose, Legras (13′ pt Branzani); Floriano, Venitucci, Biancolino (9′ st Fall).

COSENZA (4 – 3 – 3) Ravaglia; Bertolucci, Magli, Blondett, Ciancio; Arrigoni, Corsi, Criaco (31′ st Tortolano); Calderini, Cori (16′ st Mosciaro), Alessandro (25′ st Sassano).

MARCATORI: Branzani 22′ pt, Floriani 26′ st, Radi 45′ st (R).

AMMONITI: Fall, Branzani (B); Magli (C)

ESPULSI: Ravaglia (C)