Castrolibero: ristrutturazione delle scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di I grado

CASTROLIBERO – Procedono a spron battuto i lavori di ristrutturazione e decoro nei plessi scolastici che ospitano le scuole dell’Infanzia, Primarie e secondarie di I grado, iniziati questa estate.
Un impegno, quello dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Sabrina Pacenza, iniziato già con la giunta guidata da Orlandino Greco, teso innanzitutto a tutelare la sicurezza degli alunni negli ambienti dove trascorrono gran parte della giornata. Impegno che ha riscontrato gradimento tra la popolazione al punto che “negli ultimi anni – sostiene l’assessore- abbiamo avuto l’incremento di circa una classe di alunni ogni anno, e quest’ anno ci sono addirittura due nuove classi nell’infanzia e una in più’ alla primaria. Questo e’ sintomo che nelle nostre scuole i genitori scelgono di iscrivere i propri figli anche e in particolar modo per i servizi e gli edifici, oltre che per  l’offerta formativa” .
Degno di nota poi, il lavoro portato avanti dai docenti e soprattutto dalla dirigente scolastica Emilia Federico che con caparbietà si è impegnata, non senza le difficoltà connesse ai molteplici impegni scolastici, a collaborare attivamente per la riuscita dei finanziamenti e per iniziare i lavori in tempo. “Segno questo –  ha detto ancora l’assessore – che solo la collaborazione tra Istituzioni può portare ad ottimi risultati”
Sabrina Pacenza, in seguito ad un sopralluogo effettuato negli edifici scolastici nei giorni scorsi, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro già svolto dagli operatori. “ E’ nostro dovere – ha affermato – garantire agli alunni che inizieranno il nuovo anno scolastico, la sicurezza delle aule e, perché no, anche un ambiente gradevole dal punto di vista estetico”. I finanziamenti stanziati per l’edilizia scolastica infatti, ammontano a circa 470.000 euro per la ristrutturazione, il ripristino degli infissi e dei tetti, mentre 70.000 euro sono stati impegnati per la tinteggiatura delle pareti interne. “Abbiamo già portato avanti opere per oltre il 50% del totale finora – ha chiarito Pacenza – ma i lavori procedono velocemente per far in modo che all’inizio delle lezioni gli edifici siano pressoché ultimati”.

Lsu-Lpu: mobilitazione dei precari

LAMEZIA TERME – Continua ad essere drammaticamente critica la situazione dei lavoratori Lsu-Lpu della Calabria, visto che ancora una volta si deve registrare che nessuno degli impegni assunti dalle istituzioni ai vari livelli, è stato mantenuto.
Neanche quello legato alla sopravvivenza immediata, costituita, cioè, dal pagamento delle quattro mensilità arretrate del 2013!!!
Come pensano che possano riuscire a tirare avanti le circa 5.000 famiglie calabresi che, dopo aver lavorato, devono vedersi ancora corrispondere i soldi relativi al 2013?
La cosa che fa più rabbia e che rende il tutto ancora più inaccettabile, è il fatto che il trasferimento dei soldi da Roma per gli emolumenti targati 2013 c’è stato, ma pare che l’ente regionale non abbia ancora trovato la destinazione in bilancio di queste somme con cui poter chiudere il conto con i lavoratori!!!!
Per non parlare poi delle tante promesse di stabilizzazione, visto che i precari Lsu-Lpu da circa 20 anni lavorano in nero per conto dello Stato (gli Enti locali non versa loro i contributi, per cui mai potranno godere di una pensione!!!): dopo tanti anni, i lavoratori stanno ancora attendendo
Ma, senza ombra di dubbio, il mese appena iniziato sarà solo l’inizio di un’altra fase incandescente di mobilitazioni e lotte sindacali visto che la situazione di questi lavoratori è sempre in costante impasse e non si sblocca, sia sul fronte dei pagamenti arretrati, che su quello più complesso della stabilizzazione.
Sul primo punto, infatti, si resta ancora in attesa del saldo delle quattro mensilità pregresse relative al 2013 oltre alle mancate garanzie sui versamenti che andranno a coprire l’anno in corso, capitolo su cui regna la più totale incertezza.
A ciò si aggiunge il perdurare del silenzio sul secondo punto, quello, cioè relativo all’ambito dei decreti attuativi in chiave stabilizzazione, che continua a restare una chimera per circa 5mila lavoratori precari, protagonisti da quasi venti anni di questa controversia. La confederazione regionale Usb denuncia, infatti, la mancata attivazione del famoso tavolo tecnico e dei decreti attuativi promessi dal ministro del Lavoro Poletti nella sua visita in Calabria, con l’impegno che a settembre ci sarebbero state novità: ma tutto tace e nulla lascia presagire che possano esserci sviluppi positivi a breve.
La USB, che già tante volte ha chiamato alla mobilitazione i lavoratori, ritiene che non si possa rimanere buoni ed in silenzio ad attendere gli eventi.
Per questo motivo, USB Calabria rilancia la lotta e chiama i precari Lsu-Lpu della regione ad una nuova mobilitazione:
VENERDÌ 12 SETTEMBRE A CATANZARO ALLE ORE 10, INIZIATIVA DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI DELLA REGIONE CALABRIA.

Callipo a Saline Joniche contro la centrale a carbone

SALINE JONICHE – «No alla centrale a carbone. Al suo posto un aggregatore di piccole e medie imprese che possa fare da volano allo sviluppo dell’intera area grecanica, alla quale va rivolta una particolare attenzione nella programmazione dell’impiego delle risorse comunitarie».
È l’impegno che Gianluca Callipo ha assunto nel corso di un incontro con sindaci, amministratori pubblici e imprenditori che si è tenuto a Reggio Calabria.
Callipo, candidato alle primarie regionali del centrosinistra, ha espresso una posizione di netta opposizione alla costruzione a Saline Joniche di una grande centrale elettrica a carbone, nell’area dell’ex Liquichimica, così come prevede il progetto della Sei Spa, controllata dalla società svizzera Repower.
«Quest’area ha una grande valenza paesaggistica che va recuperata e valorizzata – ha detto Callipo -. Non si può consentire che la Calabria diventi terra di conquista da parte di una grande multinazionale svizzera, consentendo la costruzione di una centrale a carbone che avrebbe effetti devastanti sull’ambiente e sull’immagine di una porzione vastissima di territorio, compromettendo qualsiasi altra attività produttiva. Le centrali a carbone appartengono al passato, sebbene ce ne siano in attività ancora tante. Ma quando pensiamo a nuovi impianti per la produzione di energia elettrica dobbiamo guardare avanti, a nuove tecnologie e nuovi sistemi che abbiano un impatto ambientale sostenibile».
Al posto della centrale a carbone, Callipo propone la realizzazione di un’area che accolga le piccole e medie imprese della zona, il cui indotto occupazionale sarebbe certamente di gran lunga superiore alle unità lavorative che impiegherebbe la centrale.
«Penso innanzitutto al recupero della struttura portuale a fini turistici e alla bonifica di un’area che, rispondendo alle logiche della Prima Repubblica, ha impoverito per decenni l’intero versante del basso Jonio reggino. Qui, invece della centrale a carbone, dovrebbe sorgere un aggregatore di imprese a fiscalità agevolata, dotato di infrastrutture e servizi per lo sviluppo delle aziende artigiane, commerciali e del terziario – ha spiegato Callipo – che possa fare da catalizzatore per la crescita economica dell’intera area. Da tempo le imprese che operano da queste parti avvertono l’esigenza di un insediamento produttivo attrezzato e funzionale, che consenta loro di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Saline Joniche può offrire questa opportunità e diventare il volano di tutta l’area grecanica».
Per sostenere questa idea di sviluppo e la contrarietà alla centrale a carbone, Callipo parteciperà a un nuovo incontro in programma lunedì 15 settembre (ore 16), sul pontile del porto di Saline, insieme ai sindaci e agli amministratori pubblici del comprensorio, cittadini, associazioni e comitati impegnati da anni nella battaglia contro la costruzione della centrale.

Coldiretti Calabria condivide l’ordinanza del Sindaco di Torre Ruggiero che anticipa apertura della caccia al cinghiale

TORRE RUGGIERO – “Ancora una volta – esordisce Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  riscontriamo che i sindaci sono un passo avanti perché sentono sulla propria pelle le esigenze della propria popolazione”. In assenza di azioni di monitoraggio e interventi selettivi per mitigare la presenza di branche di cinghiali avvistati nei centri abitati, che minacciano la pubblica incolumità, che creano pericoli igienico-sanitari agli allevamenti e causato gravissimi e irreparabili danni al patrimonio agricolo compresa la coltivazione di nocciola di cui è in corso il riconoscimento di I.G.P., con lo strumento che la Legge gli concede( l’ordinanza) Giuseppe Pitaro sindaco di Torre Ruggiero (CZ), ha anticipato in deroga al calendario venatorio la caccia al cinghiale nel proprio comune. “Siamo completamente d’accordo con il sindaco e bene ha fatto  –commenta Molinaro– il fenomeno di branchi di cinghiali in tanti comuni della regione ormai da oltre tre anni ha causato notevoli danni e la situazione rischia di non essere più sotto controllo. Proponiamo – continua – che l’atto amministrativo del sindaco Pitaro con l’ausilio dell’ANCI Calabria deve essere da linea guida anche per altre amministrazioni comunali che sul proprio territorio hanno lo stesso drammatico problema.  Certamente è un atto non risolutivo, ma che deve permetterci di affrontare in anticipo e con misure di prevenzioni idonee una problematica che ha tenuto e tiene sulle spine cittadini e agricoltori.

Unical: dal 7 al 12 settembre Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana

ARCAVACATA – Da domenica 7 settembre fino al 12 settembre l’Aula Magna dell’UniCal ospiterà il XXV . Tra gli ospiti di rilievo dell’importante assise scientifica, segnalo anche il Premio Nobel per la Chimica 2009 Venkatraman Ramakrishnan, che interverrà il pomeriggio della giornata inaugurale.

Il programma dell’evento è disponibile sul sito www.unical.it.

Ritrovati gli altri due scout dispersi sul Pollino

COSENZA  – Sono stati ritrovati quattro scout minorenni che si erano smarriti durante un’escursione sul Pollino. Gli scout sono di Sorrento (Napoli) ed erano giunti in Calabria nei giorni scorsi. Si erano smarriti a causa della pioggia intensa e della nebbia. I primi due scout sono stati trovati dal Soccorso alpino la scorsa notte e gli altri due stamattina. Le condizioni di salute degli scout sono buone. Alle ricerche ha partecipato il Corpo forestale dello Stato.

Tirreno colpito da trombe d’aria

CATANZARO – Tre trombe marine, due delle quali di notevoli proporzioni, si sono formate stamani al largo di Falerna, in provincia di Catanzaro. I fenomeni si sono dissolti prima di toccare terra e non hanno provocato danni. Si è registrato solo vento forte. Temporali, sempre in mattinata, nel cosentino e nel catanzarese dove i vigili del fuoco segnalano diversi interventi per allagamenti. Pioggia intensa anche nel vibonese con maggiori disagi a Filadelfia e Vazzano.

Due persone denunciate perchè in possesso di una tonnellata di rame

MONTALTO UFFUGO (COSENZA) – Due persone, D.A, di 52 anni, e D.G, di 47, titolari di un’officina di autodemolizione a Montalto Uffugo , sono state denunciate perchè trovate in possesso di una tonnellata di rame che, secondo l’accusa, detenevano illegalmente. La denuncia è stata fatta dalla Polizia nell’ambito dei servizi disposti dal questore di Cosenza, Luigi Liguori, contro il fenomeno dei furti di rame. I due denunciati sono accusati di ricettazione e gestione illecita di rifiuti.

Sforzini piega il Crotone

SERIE B, 2^ Giornata,

Latina – Crotone 1 – 0

LATINA: Farelli, Bruscagin, Dellafiore, Esposito, Angelo, Crimi, Bruno, Sbaffo, Rossi, Pettinari, Paolucci. A disp: Spilabotte, Cottafava, Milani, Petagna, Barone, Doudou, Almici, Ricciardi, Sforzini. All. Canzi (Beretta squalificato)

CROTONE: Bajza, Zampano, Claiton, Cremonesi, Modesto, Suciu, Minotti, Maiello, Ricci, Beleck, De Giorgio. A disp: Secco, Ferrari, Martella, Gigli, Galardo, Berardocco, Salzano, Ciano, Torregrossa. All. Drago

Marcatori: 78′ Sforzini (L)

Ammoniti: De Giorgio, Maiello, Minotti, Rossi

CRONACA – Parte subito forte il Latina con un tiro dalla distanza senza pretese di Crimi, palla ampiamente al lato.  Al 7′ Zampano guadagna un angolo; si vede anche il Crotone, dunque, che poco dopo ci prova con un cross messo in angolo da Angelo. Al 13′ è di Neleckl’azione rossobòlu più pericolosa: tiro sul primo palo, Farelli per poco non è sorpreso ma se salva con i piedi. Pochi minuti dopo rialza la china il Latina: al 24′ colpo di testa di Crimi, ma un attento Bajza mette in angolo. Bajza ancora impiegato un minuto più tardi su angolo battuto in porta da Crini, il portiere del Crotone sbaglia ma nessuno riesce a spedire in rete.

Dopo un primo tempo tutto sommato a ritmi bassi, nella seconda frazione gioca meglio il Latina che sfiora la rete ancora con Crimi (7′), fermato da una bella parata di Bajza, e poi con Sbaffo che al 15′ va due volte vicino al gol del vantaggio. Alla fine, dopo una traversa degli ospiti, ci pensa Sforzini che con un tap in risolve al 79′ una pericolosa mischia in area. Nei minuti finali è poca cosa la reazione del Crotone.

Il Latina dunque soffre ma vince davanti al suo pubblico rispedendo a casa un Crotone pasticcione e rimandato, da rivedere!

 

 

 

 

 

Cosenza – Foggia, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6: partita quasi anonima quella del numero uno rossoblu, che ad inizio ripresa rischia con un’uscita spropositata su punizione e viene salvato solo dalla chiamata del guardalinee. Nel finale va a due facce, salvando prima su un’incursione del Foggia ma ritardando troppo i rinvii dal fondo facendo spazientire il pubblico.

Blondett voto 4,5: dall’apoteosi di Salerno al disastro qui in casa. Irriconoscibile oggi il genovese, che si fa saltare secco in almeno quattro occasioni, una delle quali porta al gol del raddoppio pugliese. Confusionario, scoordinato e poco cattivo, l’immagine della sua partita è la clamorosa “zappata” che rifila al già rovinato terreno del San Vito per cercare di far partire un’azione di attacco, rischiando invece di far partire un contropiede.

Magli voto 5,5: splende un po’ di luce riflessa, vista la cattiva prestazione del compagno di reparto, ma quando è messo sotto pressione anche lui non ne azzecca molte. Solo, molta più sostanza nello spazzare e nell’allontanare il pericolo.

Sperotto voto 6: dei quattro, sinceramente il migliore. Di difendere difende, di scendere – meno rispetto ai suoi standard – lo fa, quindi positiva la sua prova. Esce col ghiaccio alla mano, speriamo nulla di grave. Lo rileva Zanin, voto 6: non è male questo ragazzo, ampi margini di crescita per lui.

Bertolucci voto 4,5: dopo un primo tempo che definire pessimo è un eufemismo, riesce a servire l’assist dell’uno ad uno a Calderini e a mettere numero due traversoni buoni in area. Ci verrebbe da dire questo passa il convento, ma forse ancora non l’abbiamo visto davvero.

Corsi voto 6: l’esperimento del “doppio play” riesce e non riesce, vuoi perché lui è più incontrista, vuoi perché in un anno qui non abbiamo ancora capito che ruolo debba occupare in mezzo al campo. Angelo però si impegna a dire basta, provoca l’espulsione di Quinto e, all’uscita di Arrigoni per Mosciaro, governa la squadra.

Arrigoni voto 5: non è oltre la sufficienza perché, come accadeva a Castagnetti l’anno scorso, gioca imbrigliato. Ha un piede fatato che sarebbe capace di schiacciare una zanzara su di un qualunque seggiolino della B, eppure si limita a passaggi orizzontali inconcludenti ed inutili tentativi di tenere il pallone tra i piedi: da uno di questi nasce il raddoppio del Foggia. Guadagna il rigore del pari, ma esce subito dopo per far posto a Mosciaro, voto 6: entra galvanizzato e non fa male, senza pestare i piedi a Cori ma convivendoci serenamente. Potrebbe essere la freccia in più nell’arco di Cappellacci.

Alessandro voto 4,5: insieme a Blondett e Bertolucci, il peggiore. Alla sua uscita la partita si rimette sui binari giusti, vuoi un po’ per casualità, vuoi perché Tortolano scalpitava ed investe tutto quello che trova sulla propria strada. Ah, a proposito: Tortolano voto 6,5 e, per citare il Sommo, “Più non dimandare”.

Criaco voto 7: ala si perde un po’, ma fa comunque il suo, prendendosi più della sufficienza; mezzala è uno spettacolo, il nostro trottolino di Reggio coi capelli biondo platino che lotta su ogni pallone e, fondamentalmente, ha anche un bel sinistro. E poi ha anche imparato a non farsi male ad ogni contrasto.

Calderini voto 7,5: ma che giocatore sei? Alla pari di Corsi, ancora non abbiamo capito in che ruolo giochi, ma bene di Dio cos’è quest’uomo. Ribalta la partita con un colpo di fortuna e di genio, pareggia e galoppa fino alla morte sfiorando la tripletta.

Cori voto 7,5: alla pari di Elio, il migliore. È l’unico a giocare tutto il primo tempo lavorando di sponda e facendo salire la squadra (eufemismo). Nella ripresa guadagna almeno cinque punizioni, ci prova di testa e spiana la strada più volte ai propri compagni ravvivati.

Cappellacci voto 6: quattro per l’impostazione, otto per le capacità motivazionali, media: sei. Sufficiente, il Mister, che visto il disastroso primo tempo non cambia nulla ma striglia i suoi nell’intervallo facendoli entrare con rinnovato spirito. Non bisogna più sgarrare però, non è un campionato che lo permette. Lui lo sa e siamo sicuri che ha già preparato le controffensive per il Barletta.

Francesco La Luna