Ritrovati gli altri due scout dispersi sul Pollino

COSENZA  – Sono stati ritrovati quattro scout minorenni che si erano smarriti durante un’escursione sul Pollino. Gli scout sono di Sorrento (Napoli) ed erano giunti in Calabria nei giorni scorsi. Si erano smarriti a causa della pioggia intensa e della nebbia. I primi due scout sono stati trovati dal Soccorso alpino la scorsa notte e gli altri due stamattina. Le condizioni di salute degli scout sono buone. Alle ricerche ha partecipato il Corpo forestale dello Stato.

Tirreno colpito da trombe d’aria

CATANZARO – Tre trombe marine, due delle quali di notevoli proporzioni, si sono formate stamani al largo di Falerna, in provincia di Catanzaro. I fenomeni si sono dissolti prima di toccare terra e non hanno provocato danni. Si è registrato solo vento forte. Temporali, sempre in mattinata, nel cosentino e nel catanzarese dove i vigili del fuoco segnalano diversi interventi per allagamenti. Pioggia intensa anche nel vibonese con maggiori disagi a Filadelfia e Vazzano.

Due persone denunciate perchè in possesso di una tonnellata di rame

MONTALTO UFFUGO (COSENZA) – Due persone, D.A, di 52 anni, e D.G, di 47, titolari di un’officina di autodemolizione a Montalto Uffugo , sono state denunciate perchè trovate in possesso di una tonnellata di rame che, secondo l’accusa, detenevano illegalmente. La denuncia è stata fatta dalla Polizia nell’ambito dei servizi disposti dal questore di Cosenza, Luigi Liguori, contro il fenomeno dei furti di rame. I due denunciati sono accusati di ricettazione e gestione illecita di rifiuti.

Sforzini piega il Crotone

SERIE B, 2^ Giornata,

Latina – Crotone 1 – 0

LATINA: Farelli, Bruscagin, Dellafiore, Esposito, Angelo, Crimi, Bruno, Sbaffo, Rossi, Pettinari, Paolucci. A disp: Spilabotte, Cottafava, Milani, Petagna, Barone, Doudou, Almici, Ricciardi, Sforzini. All. Canzi (Beretta squalificato)

CROTONE: Bajza, Zampano, Claiton, Cremonesi, Modesto, Suciu, Minotti, Maiello, Ricci, Beleck, De Giorgio. A disp: Secco, Ferrari, Martella, Gigli, Galardo, Berardocco, Salzano, Ciano, Torregrossa. All. Drago

Marcatori: 78′ Sforzini (L)

Ammoniti: De Giorgio, Maiello, Minotti, Rossi

CRONACA – Parte subito forte il Latina con un tiro dalla distanza senza pretese di Crimi, palla ampiamente al lato.  Al 7′ Zampano guadagna un angolo; si vede anche il Crotone, dunque, che poco dopo ci prova con un cross messo in angolo da Angelo. Al 13′ è di Neleckl’azione rossobòlu più pericolosa: tiro sul primo palo, Farelli per poco non è sorpreso ma se salva con i piedi. Pochi minuti dopo rialza la china il Latina: al 24′ colpo di testa di Crimi, ma un attento Bajza mette in angolo. Bajza ancora impiegato un minuto più tardi su angolo battuto in porta da Crini, il portiere del Crotone sbaglia ma nessuno riesce a spedire in rete.

Dopo un primo tempo tutto sommato a ritmi bassi, nella seconda frazione gioca meglio il Latina che sfiora la rete ancora con Crimi (7′), fermato da una bella parata di Bajza, e poi con Sbaffo che al 15′ va due volte vicino al gol del vantaggio. Alla fine, dopo una traversa degli ospiti, ci pensa Sforzini che con un tap in risolve al 79′ una pericolosa mischia in area. Nei minuti finali è poca cosa la reazione del Crotone.

Il Latina dunque soffre ma vince davanti al suo pubblico rispedendo a casa un Crotone pasticcione e rimandato, da rivedere!

 

 

 

 

 

Cosenza – Foggia, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6: partita quasi anonima quella del numero uno rossoblu, che ad inizio ripresa rischia con un’uscita spropositata su punizione e viene salvato solo dalla chiamata del guardalinee. Nel finale va a due facce, salvando prima su un’incursione del Foggia ma ritardando troppo i rinvii dal fondo facendo spazientire il pubblico.

Blondett voto 4,5: dall’apoteosi di Salerno al disastro qui in casa. Irriconoscibile oggi il genovese, che si fa saltare secco in almeno quattro occasioni, una delle quali porta al gol del raddoppio pugliese. Confusionario, scoordinato e poco cattivo, l’immagine della sua partita è la clamorosa “zappata” che rifila al già rovinato terreno del San Vito per cercare di far partire un’azione di attacco, rischiando invece di far partire un contropiede.

Magli voto 5,5: splende un po’ di luce riflessa, vista la cattiva prestazione del compagno di reparto, ma quando è messo sotto pressione anche lui non ne azzecca molte. Solo, molta più sostanza nello spazzare e nell’allontanare il pericolo.

Sperotto voto 6: dei quattro, sinceramente il migliore. Di difendere difende, di scendere – meno rispetto ai suoi standard – lo fa, quindi positiva la sua prova. Esce col ghiaccio alla mano, speriamo nulla di grave. Lo rileva Zanin, voto 6: non è male questo ragazzo, ampi margini di crescita per lui.

Bertolucci voto 4,5: dopo un primo tempo che definire pessimo è un eufemismo, riesce a servire l’assist dell’uno ad uno a Calderini e a mettere numero due traversoni buoni in area. Ci verrebbe da dire questo passa il convento, ma forse ancora non l’abbiamo visto davvero.

Corsi voto 6: l’esperimento del “doppio play” riesce e non riesce, vuoi perché lui è più incontrista, vuoi perché in un anno qui non abbiamo ancora capito che ruolo debba occupare in mezzo al campo. Angelo però si impegna a dire basta, provoca l’espulsione di Quinto e, all’uscita di Arrigoni per Mosciaro, governa la squadra.

Arrigoni voto 5: non è oltre la sufficienza perché, come accadeva a Castagnetti l’anno scorso, gioca imbrigliato. Ha un piede fatato che sarebbe capace di schiacciare una zanzara su di un qualunque seggiolino della B, eppure si limita a passaggi orizzontali inconcludenti ed inutili tentativi di tenere il pallone tra i piedi: da uno di questi nasce il raddoppio del Foggia. Guadagna il rigore del pari, ma esce subito dopo per far posto a Mosciaro, voto 6: entra galvanizzato e non fa male, senza pestare i piedi a Cori ma convivendoci serenamente. Potrebbe essere la freccia in più nell’arco di Cappellacci.

Alessandro voto 4,5: insieme a Blondett e Bertolucci, il peggiore. Alla sua uscita la partita si rimette sui binari giusti, vuoi un po’ per casualità, vuoi perché Tortolano scalpitava ed investe tutto quello che trova sulla propria strada. Ah, a proposito: Tortolano voto 6,5 e, per citare il Sommo, “Più non dimandare”.

Criaco voto 7: ala si perde un po’, ma fa comunque il suo, prendendosi più della sufficienza; mezzala è uno spettacolo, il nostro trottolino di Reggio coi capelli biondo platino che lotta su ogni pallone e, fondamentalmente, ha anche un bel sinistro. E poi ha anche imparato a non farsi male ad ogni contrasto.

Calderini voto 7,5: ma che giocatore sei? Alla pari di Corsi, ancora non abbiamo capito in che ruolo giochi, ma bene di Dio cos’è quest’uomo. Ribalta la partita con un colpo di fortuna e di genio, pareggia e galoppa fino alla morte sfiorando la tripletta.

Cori voto 7,5: alla pari di Elio, il migliore. È l’unico a giocare tutto il primo tempo lavorando di sponda e facendo salire la squadra (eufemismo). Nella ripresa guadagna almeno cinque punizioni, ci prova di testa e spiana la strada più volte ai propri compagni ravvivati.

Cappellacci voto 6: quattro per l’impostazione, otto per le capacità motivazionali, media: sei. Sufficiente, il Mister, che visto il disastroso primo tempo non cambia nulla ma striglia i suoi nell’intervallo facendoli entrare con rinnovato spirito. Non bisogna più sgarrare però, non è un campionato che lo permette. Lui lo sa e siamo sicuri che ha già preparato le controffensive per il Barletta.

Francesco La Luna

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Cappellacci, Brescia, Agnelli e Calderini

Al termine della partita contro il Foggia, sono scesi in Sala Stampa i due Mister, il play dei pugliesi Agnelli e Bum Bum Calderini, autori rispettivamente di una e due segnature. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti.

CAPPELLACCI

D: Perché abbiamo lasciato i primi quarantacinque all’avversario? E poi un punto guadagnato o perso?

R: Punto guadagnato per come abbiamo giocato. Il primo tempo è stato molto complesso, pensavamo di essere compatti in quanto sapevamo che il Foggia non era per niente una cattiva squadra. Non abbiamo applicato al 100% tutto quanto studiato negli allenamenti, non recuperavamo neanche un pallone e ne perdevamo un sacco. A quel punto potevamo solo metterci cuore per non finirla in maniera indecorosa, e siamo rientrati in campo motivati a non fare una cattiva figura nell’arco dei 90’. Sul due a due abbiamo provato a vincere, ma c’è mancato il guizzo finale, ricominciando con gli errori del primo tempo e con un sacco di amaro in bocca, benché siamo contenti a vedere il primo tempo.

D: Il fatto che a questa squadra manchi cattiveria in mezzo al campo, manca anche qualità?

R: Non posso darti torto perché si è evidenziato questo. Un pochino sappiamo che soffriremo la fisicità della categoria, ma potrebbe essere un punto a nostro favore. Per quanto concerne l’agonismo, la squadra non è così moscia. Manca molto, invece, la gestione della palla, perché da quella si determina la forza della squadra: questo è ciò che professo e ciò che voglio che la squadra faccia.

D: Alessandro l’anno scorso trascinava la squadra, oggi è stato assente.

R: Non è un discorso di Alessandro, in tanti hanno sbagliato e lui non è esente da colpe. È normale che se uno fa cinque o sei colpi è un fenomeno, poi se sbaglia lo si nota. È un elemento essenziale nella misura della squadra, benché sia un giocatore che vada a fasi alterne, ed è una sua caratterista peculiare.

D: Quando arriva l’esordio di Fornito?

R: Lui non ha giocato a Salerno perché ho imbottito il centrocampo. A me piace, quest’anno troverà il suo spazio perché è un giocatore a posto e mi piace un sacco.

MISTER BRESCIA

D: Mister, quei dieci minuti di blackout?

R: Si, il primo tempo è stato perfetto, il blackout è nato da un momento abbastanza strano, perché il Cosenza non ha restituito la palla a due e si è scatenato tutto. Questo non deve accadere, e dispiace perché i ragazzi hanno fatto una buona prestazione.

D: Cos’è cambiato rispetto all’anno scorso? Il Foggia vuole sempre vincere lottando?

R: Noi vogliamo sempre giocare a calcio, in casa e fuori, e si è visto. Il gruppo è compatto dall’anno scorso, i nuovi si sono integrati facilmente e si è creata un’ottima intesa.

 AGNELLO

D: Il tuo secondo gol consecutivo, sei già leader, come vedi questa squadra?

R: I due gol mi fanno piacere, testimoniano la bravura della nostra squadra, voglio continuare così. Abbiamo dei concetti ben chiari, e possiamo arrivare dappertutto. Rammarico e rabbia ci sono, perché se ci sono stati episodi scorretti sono stati dei giocatori del Cosenza. Vogliamo dedicare la grande prestazione fatta alla popolazione del Gargano colpita dall’alluvione, perché io essendo proprio della zona lo sento come un dovere.

CALDERINI

D: Che dici di questo pareggio?

R: È un punto positivo, poi quando si mete così la partita è un punto guadagnato. Gli errori ci fanno crescere, e tra la tensione ed altri fattori ci siamo fatti un tiro mancino. L’importante è reagire e l’abbiamo fatto.

D: Com’è convivere con Cori?

R: Bene, bene, perché guadagni un sacco in palloni, li prende tutti lui, prende un sacco di falli.

D: Ci credevi nella rimonta?

R: Sincero? Si dopo il discorso del mister, che ci ha detto di svegliarti perché non potevamo perdere per noi, per la gente, per il lavoro svolto. Non meritavamo neanche noi di stare due gol sotto per tutto quello che abbiamo fatto.

Francesco La Luna

Cosenza, Dr. Elio e Mr. Hyde

Un Cosenza dai due volti trova un punto che sa di vittoria, ma anche di rimpianto. Contro un Foggia ben messo in campo e superiore alle aspettative, i Lupi di Cappellacci giocano un primo tempo da film horror, per poi riprendersi e, nella ripresa, trovare il pareggio e sfiorare, addirittura, la vittoria. Protagonista e mattatore della giornata Elio Calderini, autore di una doppietta.

Il Mister cambia rispetto al pareggio di Salerno: dentro Bertolucci al posto dello squalificato Ciancio a sinistra, con Sperotto che scala sull’altra corsia, e Arrigoni in mediana al posto di Corsi, che a sua volta sostituisce Sassano, accomodatosi in panchina; il ritorno al 4 – 4 – 2 è segnato dal doppio play (appunto Arrigoni – Corsi) e dalla presenza di Alessandro e Criaco sulle fasce. In avanti, Cori ha il compito di aprire la strada a Calderini.

L’inizio della partita è davvero brutto, ma dopo venticinque minuti di nulla il Foggia trova il vantaggio: su una seconda palla si avventa fuori dall’area D’Allocco, Ravaglia devia sul palo ma sulla ribattuta è lesto Agnello ad avventarsi sulla sfera e ad insaccare, seppur in posizione dubbia. Il Cosenza accusa il colpo e concede un’altra conclusione da fuori, sempre a D’Allocco, ma stavolta il pallone esce di un metro sulla traversa della porta difesa dall’ex Cesena. Poco prima dell’intervallo gli ospiti raddoppiano: Arrigoni perde un brutto pallone sulla trequarti, Agnello avanza lemme lemme e serve Iemmello il quale, saltato Blondett in dribbling, incrocia sul secondo rasoterra battendo un incolpevole Ravaglia. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda tutti a riposo sullo 0 – 2 in favore dei rossoneri.

La ripresa inizia senza cambi, e sono subito palpitazioni: punizione dalla sinistra per il Foggia, uscita a vuoto di Ravaglia e colpo di testa in mischia che termina in rete. Momenti di sconforto sugli spalti ma l’arbitro annulla per una posizione irregolare. Il Cosenza comunque sembra non aver assimilato ancora lo shock del doppio vantaggio pugliese,e non costruisce assolutamente nulla, anzi rischia di nuovo su un’azione personale di Cavallaro che, saltato Blondett, manda alto a tu per tu con Ravaglia. I colpi di fortuna però possono cambiare la partita, ed è così che un tiro cross di Calderini viene deviato nel sacco da uno sciagurato intervento di Bencivenga. 1 – 2 e lo stadio ricarica le pile. Passano una decina di minuti ed una serie di episodi raddrizza definitivamente la gara: nel mentre di un’azione offensiva Cori viene atterrato: si accende una mischia e Corsi viene colpito da un pugno: l’arbitro, signor Melidoni di Frottamaggiore, non vede molto, ma il signor Pagnotta, assistente del direttore di gara, sollecitato di Blondett, segnala il diretto da applausi di Quinto,roba che neanche Mike Tyson: il foggiano viene dunque mandato sotto la doccia. Sulla punizione scaturita dal fallo su Cori, battuta da Arrigoni, Gerbo alza il braccio in barriera e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore e giallo per il numero sette pugliese. Dal dischetto Calderini la manda nell’angolo e Narciso non può arrivarci. Dopo alcuni minuti di attacco confusionario ed inconcludente del Cosenza, il Foggia sfiora il nuovo vantaggio per ben due volte col solito D’Allocco: prima un tiro al volo che esce di poco a lato, poi in uno contro uno si esalta Ravaglia che manda in calcio d’angolo. Solo Calderini, ormai sulle ali dell’entusiasmo, prova il gol della giornata girando, in caduta, verso la porta avversaria: esterno della rete, illusione del gol ed urlo strozzato in gola ai quasi 4000 del San Vito. Senza molti patemi la partita si trascina fino al 90’, innervosendosi anche un po’. L’arbitro manda tutti negli spogliatoi con il punteggio finale di 2 -2.

Cappellacci può ritenersi soddisfatto per la reazione dei suoi, molto di meno per l’approccio alla partita. Tra sette giorni, a Barletta, sarà una dura battaglia, contro una rivale che non si incrocia da anni e che si è rinforzata con gli innesti di due ex, quali Biancolino e De Rose. Ma abbiamo fiducia nel Mister, che sa gestire i giocatori. E con un Calderini così, sognare è lecito.

Francesco La Luna

COSENZA – FOGGIA 2 – 2

COSENZA (4 – 4 – 2) Ravaglia; Sperotto (28’ Zanini), Blondett, Magli, Bertolucci; Criaco, Corsi, Arrigoni (20’ st Mosciaro), Alessandro (12’ st Tortolano); Calderini, Cori.

FOGGIA: (4 – 3 – 3) Narciso; Bencivenga, Loiacono, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Gerbo, Quinto; Cavallaro (32’ st Sainz – Maza), Iemmello (37’ st Leonetti), D’Allocco.

RECUPERO: PT 1’; ST 5’.

MARCATORI: 30’ pt Agnello (F), 38’ pt Iemmello (F), 12’ st e 22’ st Calderini (C)

AMMONITI: Blondett, Corsi, Calderini (C); Loiacono, Gigliotti, Gerbo (F)

ESPULSI: Quinto (F)

Vigor Lamezia, esordio felice in casa

Biancoverdi battono il Savoia 3-1 con reti di Montella, Scarsella e Del Sante

La rete di Montella su calcio di punizione

LAMEZIA TERME (CZ) – La Vigor Lamezia ritrova il suo pubblico al Guido d’Ippolito per la seconda partita di Lega Pro e regala la prima vittoria casalinga con una bella prestazione.

PRIMO TEMPO – Biancoverdi che partono a razzo e al minuto 4 passano in vantaggio: punizione dal limite di Montella, il cui forte rasoterra infila Santurro. Al minuto 12 Malerba si invola sulla sinistra e crossa al centro, ma Del Sante manda alto di testa a pochi centimetri dalla linea di porta; un minuto più tardi, Improta si libera di due avversari in area, ma il suo destro termina di poco alto sopra la traversa. Biancoverdi che creano ma sprecano e allora gli ospiti puniscono al minuto 14: Di Piazza apre sulla destra per l’accorrente D’Apollonia che mette al centro e lo stesso bomber sovrasta Rapisarda e insacca Piacenti, segnano il gol del pari. Al minuto 17, la Vigor reclama un rigore: Scarsella mette al centro, Santurro esce a vuoto, la palla tocca Montella che viene steso dall’estremo difensore ospite: l’arbitro lascia correre; al minuto 20, brivido per i biancoverdi: lancio in verticale, Malerba non ci arriva di testa e D’Apollonia colpisce il palo esterno. Al minuto 28, angolo di Improta per Rapisarda che manda alto di testa; due minuti più tardi, Improta dalla trequarti impegna Santurro che si salva in corner; al minuto 31, Scarsella mette al centro, la palla supera Del Sante e arriva a Improta che tira subito ma Sabatino ribatte. Al minuto 36 il vantaggio della Vigor: triangolazione Scarsella-Del Sante, con quest’ultimo che con un pallonetto serve il centrocampista il cui destro non lascia scampo al portiere ospite. Al minuto 38, ci prova Sanseverino da fuori, Piacenti para facile. Al minuto 39 Del Sante serve Montella sulla corsa, entra in area e serve Scarsella che manda fuori; al minuto 44 azione personale di Del SAnte che entra in area e mette al centro, ma Di Nunzio manda in corner.

SECONDO TEMPO – Al minuto 7, punizione per il Savoia dall’out di destra: Scarpa crossa al centro e Cremaschi manda alto di testa. Al minuto 10, la terza rete biancoverde: il corner di Improta arriva sul primo palo e Del Sante spinge quanto basta per infilare un colpevole Santurro; al minuto 14, i biancoverdi reclamano un altro rigore: Del Sante lancia in profondità Montella il quale entra in area e cerca di passare tra due difensori, finendo a terra. Per il signor Strippoli è tutto regolare. La partita sostanzialmente finisce qui, perché la Vigor amministra la palla e il Savoia non riesce a impostare il suo gioco. Nel finale, Catalano si divora il 4-1 al minuto 41 e al minuto 43 Scarpa mette i brividi ai biancoverdi, ma il suo colpo di testa finisce di poco a lato.

VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Spirito, Malerba, Giampà, Di Bella, Rapisarda, Puccio, Scarsella, Del Sante (72′ Held), Improta (87′ Voltasio), Montella (81′ Catalano). All. Erra

SAVOIA: Santurro, Cremaschi, Sabatino, Malaccari (85′ Giordani), Di Nunzio, Rinaldi, Sanseverino (61′ Del Sorbo), Gallo, Di Piazza, Scarpa, D’Apollonia (81′ Corsetti). All. Bucaro

ARBITRO: Sig. Strippoli di Bari

NOTE: Giornata calda e soleggiata, con terreno in buone condizioni.
SPETTATORI: 1700 circa (1500 paganti, 200 abbonati, una quindicina di tifosi ospiti)
AMMONITI: Del Sante, Montella, Giampà, Puccio, Piacenti (VL), Malaccari e Sabatino (S)
ANGOLI: 11-2 per la Vigor Lamezia
RECUPERO: 1 minuto nel primo tempo, 3 minuti nel secondo tempo.

 

Roberto Tarzia

Speciale Interviste/Francesco Colelli e l’eredità artistica del ‘700 calabrese

Un momento del convegno @ Foto Giulio Greco

PENTONE (CZ) – Giovedì, presso la chiesa di Pentone, si è tenuto il convegno ‘Eredità artistica del ‘700 calabrese – Francesco Colelli e la sua produzione nella Sila Catanzarese’. L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Pentone in collaborazione con la parrocchia di Pentone. Presentata anche la mostra itinerante delle opere di Francesco Colelli. Toccherà Albi, Magisano, Taverna e Zagarise, i paesi della Presila catanzarese nei quali il pittore nicastrese è stato attivo. Dopo il convegno, moderato da Maria Paonessa, si è tenuto il concerto ‘La musica incontra l’arte’, presentato da Maria Tarantino. Si sono esibiti Giovanna Massara (soprano), Amerigo Marino (tenore) e Amedeo Lobello (pianoforte).

L’evento, reso possibile dai numerosi sponsor e da quanti si sono impegnati per la sua realizzazione, segue il rientro a Pentone di una tela di Francesco Colelli. Il quadro Madonna della Grazie tra i santi Antonio e Anna, rientrato a Pentone a venti anni dal suo ritrovamento, è stato restaurato a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali di Cosenza.

Dopo i saluti di Vitaliano Marino (presidente della pro loco Pentone), Don Gaetano Rocca (parroco della Chiesa San Nicola di Bari) e Michele Merante (sindaco di Pentone), al convegno sono intervenuti Giuseppe Valentino, fondatore e direttore del Museo Civico di Taverna, Mario Panarello storico dell’arte e docente Unical, massimo esperto del pittore e Gianluca Nava che ha restaurato la tela rientrata a Pentone. Li abbiamo sentiti per conoscere la figura di Francesco Colelli, il quadro di Pentone e i possibili interventi per valorizzare il patrimonio artistico e culturale.

 

 Le interviste

a cura di Rita Paonessa

 

 

 

 

 

 

Vibonese, mister Di Maria:”Una vittoria per cominciare bene anche in casa”

Il secondo match di Coppa Italia Eccellenza mette di fronte Vibonese e Polistena. Domani alle ore 17,00, al Luigi Razza (ingresso gratuito), la tifoseria rossoblù potrà così assistere alla prima uscita stagionale della squadra di mister Di Maria, in un match che potrebbe regalare a Cosimo Cosenza e compagni la qualificazione agli ottavi di finale della Coppa Italia. Una manifestazione, quest’ultima, alla quale tutti danno un grande peso, in particolare l’allenatore rossoblù.

«Nulla va lasciato al caso – dice Gaetano Di Maria – e per noi la coppa ha la stessa valenza del campionato. Domani ci apprestiamo ad affrontare questa partita con il Polistena con la solita attenzione e con grande determinazione. Guai a pensare che sia facile e poi voglio vedere altri progressi da parte della mia squadra, che continua a lavorare di buona lena. E quando parlo di progressi intendo anche quelli dal punto di vista dell’attenzione, della voglia, della concentrazione e dell’aspetto mentale. Si tratta di centrare il primo obiettivo stagionale, ossia il superamento del turno».

Ieri il calendario ha regalato alla Vibonese il debutto casalingo, domenica 14 settembre, contro il Cutro. «A questa gara inizieremo a pensarci da martedì – aggiunge il tecnico – perché prima c’è questo impegno di coppa da assolvere. Per il resto sono anche io del parere che gli avversari vanno affrontati tutti, prima o poi, e per quanto ci riguarda dovremo ovviamente lavorare bene e in maniera intensa per farci trovare pronti. Il Cutro è una compagine neo promossa, che ha entusiasmo e che ci terrà a fare bella figura al debutto».

Questi intanto i convocati a disposizione del tecnico per la gara di domani:

Ferigo 96, Bombai 96, Paviglianiti, Ferraro, Bertini, Certomà, Vallone 95, Puntoriere 95, Rizzuti 95, Riitano, Cosenza, Carrozza, Cavallaro 97, Da Dalt, Sené, Allegretti, Lo Riggio 96, Gasparro 96, Franzé 96, Carlino 96.

In settimana il trainer, nell’amichevole contro il Filadelfia, ha confermato lo stesso undici che ha vinto a Rizziconi. Si va verso una formazione tipo, oppure saranno previste novità? Questa la sua risposta. «Al momento ho in mente questo tipo di formazione, ma qui non c’è un undici titolare. Tutti devono sentirsi tali e devono farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa. Indossare questa maglia deve essere un onore per tutti. E’ importante stare nel gruppo e per me non ci sono differenze fra titolari e riserve».

E il mercato? «Non c’è fretta. Con la società parlo tutti i giorni. I dirigenti sanno cosa serve e mi hanno garantito che arriveranno i giocatori individuati. Bisogna solo fare delle scelte ponderate, per sbagliare il meno possibile».