24 gli studenti che hanno partecipato al concorso “Una Calabria da scrivere”

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura ha reso noto che sono 24 gli studenti calabresi delle scuole superiori che hanno partecipato al concorso “Una Calabria da scrivere” promosso nello scorso mese di marzo dall’Assessorato regionale alla Cultura per individuare e promuovere giovani talenti letterari. Gli elaborati  selezionati – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – verranno poi pubblicati, anche in formato elettronico, per i tipi della Pellegrini, editore individuato attraverso apposita manifestazione d’interesse, che provvederà alla diffusione del libro. La Commissione di valutazione è composta da Giulio Rapetti in arte Mogol (Presidente), Mimmo Gangemi, Angela Bubba, Gioacchino Criaco, Roberto Bevilacqua, Santo Gioffrè e poi il Dirigente Vicario dell’Ufficio Scolastico Regionale Giuseppe Mirarchi o suo delegato e l’editore Walter Pellegrini o suo delegato. L’insediamento della Commissione avverrà lunedì prossimo, 7 luglio alle ore 10 a Catanzaro presso la sede della Giunta Regionale della Calabria di Palazzo Alemanni. L’Assessore Caligiuri ha dichiarato che “occorre stimolare gli studenti a leggere e a scrivere per acquisire non solo le basi della conoscenza ma per comprendere il valore necessario della cultura”, Caligiuri ha altresì ricordato che “anche questa ulteriore iniziativa si colloca nell’ambito delle attività di promozione della lettura che la Regione Calabria sta svolgendo e che stanno indicando dei significativi segnali di cambiamenti”.

Riunione per il Parco del Pollino

CASTROVILLARI (Cs) – Maurizio Ceccherini, segretario generale dell’ente delegato dal Commissario prefettizio al Comune di Castrovillari, ha partecipato, ieri, a una riunione della Comunità del Parco, al secondo piano di palazzo Gallo, propedeutica alla nuova composizione del Comitato direttivo dell’assemblea, che a breve verrà delineato dopo che ciascuna amministrazione avrà indicato i suoi possibili rappresentanti che poi saranno scelti e votati. Il dottor Ceccherini, durante la seduta, ha sostenuto fortemente il ruolo centrale di Castrovillari nel Territorio del Pollino e come trait d’union di diversi progetti avviati dall’Ente per legare , sempre più, vocazioni e capacità in una logica d’insieme a partire dalle espressività della zona per uno sviluppo partecipato e condiviso che hanno visto e fanno di Castrovillari crocevia di tante iniziative e progetti oltre a essere sede fisica della Comunità del Parco Nazionale del Pollino. Per tutte queste ragioni, oltre che per le funzioni e azioni svolte dal Comune nella Comunità e nell’Ente Parco, il segretario generale ha chiesto, nella riunione, un atto di responsabilità e lealtà al fine di riconoscere alla città presenza e funzione di chi si è sempre speso per l’unità del comprensorio e il coinvolgimento attivo dell’Area, come quella del Parco, che non può essere pensata a prescindere da una guida sinergica che non comprenda anche Castrovillari, la quale, ha fatto tanto per essere parte, geograficamente integrata e socialmente dinamica, di questo Territorio protetto.

 

Progetto Sibari-Pollino, luoghi ideali in Calabria

CASTROVILLARI (Cs) – Il progetto Sibari Pollino, avviato dai circoli PD del territorio nell’ambito del progetto nazionale Luoghi idea(li) di Fabrizio Barca, continua a prende corpo. L’obiettivo del progetto è quello di esplorare le ragioni che hanno impedito sinora un “salto” di sviluppo e legalità dell’area che possa spingere la Calabria tutta facendo leva sulle tre risorse rilevanti del territorio: il richiamo storico e ideale delle antiche città che affiorano dall’area archeologica di Sibari; una filiera agroalimentare di valore e capace di esportare; l’identità culturale e la qualità dei luoghi urbani e medioevali delle pendici del Pollino e del mare. Le strutture territoriali del Pd dell’area, d’intesa con il Pd calabrese, e attraverso il progetto nazionale “Luoghi Ideali”, hanno deciso di affrontare e superare questi ostacoli. Per farlo, hanno promosso la costituzione di un Comitato per la “Calabria aperta” con l’intenzione di promuovere una visione strategica che risponda alle potenzialità esistenti e alla domanda turistica e di esportazioni dell’area, di verificare la qualità dell’azione pubblica e concorrere a sbloccare gli interventi fermi o in ritardo, di mettere a regime pratiche di partecipazione e di monitoraggio necessarie per mobilitare conoscenze e ricostruire fiducia. La realizzazione di questo percorso implica delle spese, relative alla trascrizione delle audizioni (previste nel numero di 50 circa), che saranno pubblicate sul sito del progetto Sibari Pollino, nella piattaforma di Luoghi idea(li), il mero rimborso delle spese di viaggio e di eventuale pernottamento dei componenti del comitato per condurre le audizioni, la realizzazione di un sito internet al termine del progetto, dove riversare tutto il materiale raccolto e le sintesi politiche realizzate, per renderle pubblicamente consultabili. Inoltre, è stata attivata la pagina di raccolta fondi su http://www.retedeldono.it/progetti/partito-democratico-circolo-castrovillari/sibari-pollino-luoghi-ideali-in-calabria#. Ai donatori saranno riconosciuti, in segno di partecipazione e ringraziamento del sostegno, dei riconoscimenti.

 

Conferenza stampa per la realizzazione del Porto Commerciale di Crotone

CROTONE – Domani, , alle ore 10,00, nella sede dell’autorità portuale di Crotone, si svolgerà la Conferenza stampa della Presidente f.f. Antonella Stasi . Sarà presentato il progetto che avvia la realizzazione della Porta di Accesso ed i relativi Uffici (Gate) del Porto commerciale di Crotone. Alla conferenza stampa prenderanno parte anche i progettisti e l’Autorità Portuale.

Turismo: 50 mila visitatori all’anno per il Museo Amarelli

ROSSANO (Cs) – Il Museo storico della Liquirizia Giorgio AMARELLI con i suoi 50 mila visitatori all’anno, secondo solo a quello della Ferrari per numero di visite, resta meta di un flusso costante di turisti diversi da ogni regione e che, nelle ultime settimane, è stato tappa anche per ospiti speciali, turisti alternativi, portatori sani di curiosità e voglia di scoprire e di raccontare una Calabria diversa. “ MUSEOAMARELLI” e “LIQUIRIZIA” sono gli hashtag, che il progetto #SECICREDIPEDALA associa alla parola CICLOTURISMO. Il bike tour “poetico” per la provincia di Cosenza, alla scoperta di paesaggi, persone ed enogastronomia d’eccellenza, infatti, ha fatto tappa a Rossano della delegazione di studenti internazionali della prestigiosa Università delle Scienze Gastronomiche di Bra fondata da Slow Food. Ancora una volta, nella Città della Liquirizia, con lo scopo di approfondire, studiare e conoscere il territorio attraverso i sapori delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, così come richiesto dalla didattica del MASTER IN FOOD, PLACE AND IDENTITY. Ad accompagnare i 18 ambasciatori del gusto, accolti da Fortunato AMARELLI e provenienti da 12 nazionalità diverse sono state le condotte Slow Food di Crotone e la Sibaritide-Pollino.

 

Primo consiglio comunale della stagione estiva: otto punti in discussione

Isola Capo Rizzuto (Kr) – Il primo consiglio comunale della stagione estiva 2014 si svolge davanti a una sala consiliare gremita con l’assenza di ben tre consiglieri di minoranza del gruppo PD. 0tto i punti in discussione, sei dei quali incentrati su diverse conferenze di servizi a seguito di altrettanti atti d’impulso ex art. 14 della L-R. 19/2002.  La seduta prende il via con la premessa del sindaco Gianluca Bruno che illustra al pubblico gli ultimi atti svolti dall’amministrazione, su tutti il finanziamento di 7 milioni di euro ottenuto dall’ente che permetterà allo stesso di diluire nel tempo i debiti 2013/2014. Bruno, inoltre, sottolinea il netto miglioramento della problematica dei rifiuti da quando la gestione è passata al gruppo Rocca Srl di San Mauro Marchesato.  Si procede con in punti della seduta consiliare partendo dal progetto per la realizzazione di un fabbricato a un piano fuori terra da adibire a ristorante in località Capo Bianco. L’opposizione vota no al punto, attribuendo il parere contrario ai metodi di procedimento, lodando comunque l’amministrazione per quanto fatto. Segue ancora l’intervento del primo cittadino: “Tutto quello che stiamo facendo è assolutamente nella norma, questi progetti andranno a creare posti di lavori importanti in un momento delicato e di crisi, non vedo perché dovremmo dire no a questi imprenditori. Con questo atto non diamo il permesso a costruire, noi daremo il nostro impulso, poi si deciderà nella conferenza di servizi insieme agli altri organi”. Il punto ottiene 9 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto. In seguito vengono approvati con la stessa votazione anche i successivi punti, ovvero:  Progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di calcestruzzo e  progetto per la realizzazione di un impianto per “Centro di revisione – Lavaggio automatico – Gommista industriale” in località Ventarola; Progetto per la realizzazione di un programma per il cambio di destinazione d’uso di una struttura da destinare a Catering sita in località Vermica; Il sesto punto ha invece riguardato un diniego d’ atto d’impulso per la  realizzazione di una struttura turistico ricettiva, “Day Afa Village”, nella frazione di Le Castella, nel dettaglio la lottizzazione Blandini in località Chiantata. Nel 2010 la  “Day Afa Village” aveva chiesto all’ente un cambio di destinazione, l’allora amministrazione ha sorvolato non prendendo in considerazione la richiesta, portando di fatto gravi danni economici dal punto di vista legale e amministrativo all’ente. In questi giorni è attesa la sentenza definitiva.

Stage presso la maison Cavalli: prende forma il sogno della calabrese Francesca Prostamo

COSENZA – Vince il primo premio e un ambitissimo stage presso la casa di moda di Roberto Cavalli, Francesca Prostamo, venticinquenne originaria di Briatico, piccolo centro in provincia di Vibo Valentia, nell’ambito della competizione Imbastire un sogno, cucire un’idea, indetto dalla Confartigianato Imprese Prato e appoggiato da Confartigianato Firenze e Confartigianato Nazionale.
Una location piena di fascino come dice la stessa giovane: “non a tutti capita di veder sfilare le proprie creazioni a soli 25 anni in un posto così pieno di storia”. La giuria del premio, costituita da personaggi altamente qualificati nel mondo della moda ha preso in considerazione oltre 500 modelli pervenuti alla chiusura del bando e tra questi ha scelto i finalisti. La selezione si è basata sulla presentazione dei bozzetti, che dovevano essere proposti con la schematicità e la chiarezza che solo una solida formazione nell’ambito del fashion design può dare.
Un traguardo prestigioso per la talentuosa stilista che ha seguito corsi di studio mirati ad approfondire la sua formazione nel campo della moda a Cosenza, dove frequenta l’Accademia New Style. “Indubbiamente la formazione è importante, afferma la giovane stilista, se non si ha conoscenza e competenza non si va da nessuna parte, credo, inoltre, che l’aver frequentato un liceo classico prima della New Style mi abbia abituata allo studio e all’approfondimento costante di ogni singola cosa che faccio e a essere soprattutto curiosa. Il lavoro dello stilista è un lavoro  di ricerca ed è necessaria una certa sensibilità nel captare quello che accade intorno a noi per riuscire a creare un qualcosa che possa poi interessare gli altri”.

Il concorso nazionale Imbastire un sogno, cucire un’idea è giunto quest’anno alla sua sesta edizione ed ha attirato per la sua formula trasparente, la serietà dell’organizzazione e l’imparzialità della giuria, talenti da tutta l’Italia. Stando così le cose è certamente motivo d’orgoglio per la Calabria essere riuscita a sbaragliare la grande concorrenza che era presente alla competizione con il primo posto nella Categoria Uomo. “Non ho visto i miei abiti sfilare, ci confida Francesca, ho solo visto entrambi i modelli  andare verso la passerella(la stilista calabrese è stata l’unica a essere stata selezionata in entrambe le categorie, Uomo e Donna, n.d.r.), perché per motivi organizzativi noi stilisti siamo rimasti nel backstage per agevolare i cambi d’abito. Ancor prima che sul palco, la notizia della mia vittoria è arrivata dietro le quinte. Ero incredula e non sapevo cosa fare o dire, ho cercato di mantenere la calma anche perché dovevo vestire il mio modello per l’uscita sul palco nel momento in cui avrebbero proclamato ufficialmente i vincitori”.
All’orizzonte uno stage di prestigio presso la Casa di Moda Roberto Cavalli: “è un grande traguardo, aggiunge la stilista, gli ultimi due anni della mia vita hanno ruotato su Roberto Cavalli perché è lo stilista che ho scelto per la mia testi di laurea; aver vinto proprio lo stage da lui è un piccolo traguardo raggiunto, è una di quelle occasioni così uniche e rare che si fa fatica a crederci. Non so esattamente cosa aspettarmi dallo stage, ci tengo a fare una buona impressione, mi impegnerò al massimo questo è certo, mirando a imparare tanto, catturando quanto più possibile della realtà in cui mi troverò a far parte”.

“Ancora oggi, anche se è passato qualche giorno, se ripenso a quella serata nella splendida Firenze, mi sembra tutto inverosimile, un sogno che ho condiviso con le mie colleghe, anche loro tra i finalisti del concorso, la direttrice della mia accademia e, principalmente, mio fratello”.
Francesca Prostamo adesso è impegnata su altri fronti che ampliano i suoi orizzonti della moda, saranno suoi gli abiti che verranno presentati al Festival del Peperoncino di Diamante, l’attende uno stage all’Harim di Catania, è da poco rientrata da Venezia dove ha partecipato ad un concorso  patrocinato dagli Ori di Venezia azienda leader nel settore delle perle di vetro a livello mondiale; insomma: il suo talento innato e la solida formazione fanno di lei una delle calabresi su cui contare certamente per il futuro.

Unical, importante passo in avanti nel campo della prevenzione sismica

ARCAVACATA (RENDE) – Questa mattina, nella Sala Stampa dell’Università della Calabria, il Rettore, Prof. Gino Mirocle Crisci, e il dott. Antonino De Masi, Fondatore e Consigliere delegato della DEMTECH, startup impegnata a sviluppare un dispositivo di nuova concezione per la mitigazione dei danni legati ad eventi sismici, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione scientifico, tecnologico, applicativo e formativo.
In particolare, la convenzione firmata da Crisci e De Masi – che ha la durata di 1 anno e potrà essere rinnovata previo accordo scritto tra le parti – punta a favorire il coinvolgimento delle diverse aree disciplinari dell’Ateneo nel progetto “Safety Cell”, una struttura concepita per assicurare un alto livello di protezione contro il terremoto all’interno di abitazioni ed edifici.
L’iniziativa assume un significato rilevante, non solo per ciò che riguarda lo sforzo che l’Ateneo sta portando avanti, finalizzato a favorire il collegamento delle proprie strutture di ricerca con aziende e istituzioni presenti sul territorio regionale, ma anche riguardo all’obiettivo di caratterizzarsi sempre più come supporto culturale e scientifico nel contesto sociale e lavorativo in cui devono potersi inserire i propri laureati.
Una proiezione ed un ruolo che fanno il paio con il valore imprenditoriale del progetto e con la storia aziendale tanto della DEMTECH che del fondatore e consigliere delegato, importanti anche sotto il profilo della lotta contro la criminalità organizzata.
<La nostra – ha detto Antonino De Masi – è un’idea che ci piace definire “figlia della nostra terra” e di cui siamo particolarmente orgogliosi. La struttura che abbiamo realizzato è destinata a segnare un salto di qualità sul piano della prevenzione sismica, ma è anche un elemento di arredo da non sottovalutare. Su di essa – ha aggiunto De Masi – abbiamo registrato notevole attenzione, anche da parte di prestigiose istituzioni scientifiche americane, che hanno espresso apprezzamento per la filosofia che interpreta e la funzione essenziale che può svolgere. Per questo, e per il messaggio culturale legato al progetto – ha proseguito il Consigliere delegato della DEMTECH – mi piacerebbe tanto che la collaborazione intrapresa con l’UniCal diventasse il simbolo della caparbietà e dell’orgoglio dei calabresi nel mondo. La conferma – ha concluso De Masi – che il riscatto e il cambiamento sono contrassegnati dalle iniziative migliori, in nome delle quali è possibile mettere insieme le eccellenze che la società calabrese esprime in ogni settore>.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è dichiarato il rettore dell’Unical Crisci:<Condivido pienamente le considerazioni fatte da De Masi e i diversi profili, di ordine sociale, economico e, appunto, di sicurezza, che il progetto interpreta e riesce a mettere in pratica. Particolarmente rispetto al rischio sismico – ha aggiunto Crisci – dobbiamo tutti pretendere maggiore attenzione e operare affinchè esso diventi occasione di riflessione e di impegno corale. Non scopriamo certo oggi che la Calabria è in cima ai pensieri dei sismologi, per la probabilità elevata che possa, prima o poi, essere interessata da un terremoto, ma questo, lungi dal condizionarci, deve essere motivo di stimolo a lavorare perché non si verifichino più eventi catastrofici come in passato>.
E’ intervenuto anche il prof. Roberto Musmanno, Delegato del Rettore alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico, che ha sottolineato il ruolo avuto dal Liaison Office nella sottoscrizione dell’accordo con la DEMTECH: <Abbiamo molto apprezzato la volontà di De Masi di coinvolgere la nostra Università, che potrà certamente assicurare una sorta di valore aggiunto ad un progetto innovativo e di grande interesse sociale. E’ chiaro – ha aggiunto Musmanno – che la Safety Cell non risolve tutti i problemi e non può sostituirsi al rispetto delle leggi in materia di sicurezza e di protezione civile, ma essa rappresenta senza dubbio un contributo importante per fronteggiare un rischio con cui dobbiamo imparare a convivere. Cominceremo a lavorare subito – ha concluso Musmanno – puntando a migliorare ulteriormente la proposta progettuale di De Masi anche attraverso l’utilizzo di dispositivi elettronici e sensori capaci di elevarne la fruibilità e l’utilizzo in situazioni di crisi>.

L’accordo firmato questa mattina potrà riguardare numerose e importanti attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e test commissionate dall’impresa all’Ateneo o sostenute dallo stesso con fondi e risorse proprie; ancora, attività di studio e analisi, in maniera brevettuale, economica e di mercato, commissionate dall’impresa all’Ateneo o sostenute da quest’ultimo con fondi e risorse proprie; progetti congiunti fra l’Università e l’impresa finanziati da fondi pubblici regionali, nazionali o comunitari; attività congiunte di valorizzazione delle caratteristiche innovative del prodotto, con particolare riferimento a quelle messe a punto nella collaborazione con l’Università.
La convenzione prevede anche la possibilità che vengano svolte attività di tirocinio per studenti o neo laureati dell’Università della Calabria presso le sedi della DEMTECH; il conferimento a studenti o neo laureati dell’Unical di argomenti di testi di laurea, borse di studio e di stage, da svolgersi nell’Università della Calabria o presso le sedi dell’azienda; e borse di dottorato e assegni di ricerca finanziati dall’impresa su problematiche di proprio specifico interesse.

Armi chimiche Siria, pericolo per il Mediterraneo?

GIOIA TAURO (RC) – Si è conclusa ieri sera l’operazione di trasbordo delle armi chimiche e dei precursori chimici dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray. Gli agenti chimici provenienti dalla Siria saranno distrutti sulla nave in acque internazionali attraverso l’idrolisi. Questa nuova fase della missione OPAC (Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche) – ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)  durerà almeno due mesi.

Il procedimento presenta dei rischi per il Mediterraneo? Abbiamo sentito Ferruccio Trifirò (comitato scientifico dell’Opac  – Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) e Rosella Cerra (coordinamento Sos Mediterraneo).

 

Intervista a Ferruccio Trifirò: tutto sotto controllo

Intervista a Rosella Cerra: pericolo per  il Mediterraneo

 

Rita Paonessa

Modifica legge urbanistica, l’intervento dell’assessore Alfonso Dattolo

CATANZARO – L’assessore Alfonso Dattolo è intervenuto a seguito della modifica della legge regionale urbanistica, la 19 del 2002, avvenuta ieri nel corso della seduta della IV commissione del Consiglio regionale.
“Questa modifica ha natura di indifferibile urgenza in quanto provvede ad eliminare i rischi connessi alla decadenza dei piani. Per il termine del 19 giugno 2014, fissato dall’articolo 65, o all’atto di adozione dei PSC/PSA,  i PRG sarebbero da considerarsi decaduti, e questo, avrebbe rischiato di lasciare i territori comunali in assenza di pianificazione urbanistica. Ne sarebbe conseguito a cascata – ha evidenziato l’assessore all’urbanistica Dattolo – l’insorgere di diversi problemi che vanno dalla gestione territoriale alla tassazione immobiliare. Ma non solo, la mancanza di strumenti, avrebbe comportato il rischio di edificazione selvaggia determinando una mancanza di continuità pianificatoria,  rendendo inapplicabili le misure di salvaguardia previste dal legislatore nazionale”.
“La decadenza degli strumenti urbanistici è da considerarsi una gravissima mancanza, che favorirebbe l’ edificazione al di fuori dei centri abitati in ogni  ambito e con qualsiasi destinazione con indice edificatorio unico. La necessità di mantenere uno standard di previsioni di Piano degli strumenti comunali si integra con il quadro di riferimento per le “politiche del paesaggio” e con le direttive in materia ambientale e con quelle più generali per lo sviluppo sostenibile stabilite a livello Europeo, Nazionale e Regionale”.
“Il tutto  – ha aggiunto l’assessore regionale  – in coerenza con gli orientamenti e le indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Legge 9 gennaio 2006, n.14), del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s. m. e i.), e della Legge Urbanistica Regionale n.19/2002 e s. m. e i. e dei più recenti strumenti nazionali ed internazionali in materia di sviluppo sostenibile che impongono un’attenzione specifica sulla vigenza delle previsioni dei piani e sugli eventuali danni che possono determinarsi nell’ambito di trasformazioni d’uso del territorio non controllate”.

“Il ruolo della pianificazione ordinaria, nelle politiche del paesaggio, suggerisce nuove ipotesi per l’interpretazione strutturale del paesaggio, per la predisposizione del ruolo e dei contenuti degli “ambiti Paesaggistici” e dei relativi obiettivi di qualità, richiesti dal Codice dei Beni Culturali”.
“La decadenza dei piani urbanistici generali, avrebbe comportato un enorme danno erariale per gli enti locali che si sarebbero viste drasticamente mutate le previsioni d’entrata, compromettendo i bilanci previsionali determinando come primo effetto il taglio di servizi pubblici essenziali”.
“Il mantenimento delle previsioni, fino all’entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico, si rende indispensabile per l’applicazione delle misure di salvaguardia di cui all’articolo 12 del DPR 380/01, al fine di garantire che non si consumi alcuna trasformazione territoriale in difformità allo strumento urbanistico in scadenza tutelando così l’ambiente e il paesaggio,  come sancito dall’articolo 9 della Costituzione”.
“La modifica dell’articolo 65 della legge regionale 9/02, si completa con l’introduzione di ulteriori misure di salvaguardia, in attesa dell’approvazione degli strumenti urbanistici conformi alla normativa. Poiché il testo, contrae ai soli interessi pubblici diffusi la possibilità per gli enti locali di effettuare varianti urbanistiche, la redazione dei nuovi piani (PSC/PSA) non prevede la possibilità di creare nuove zone di espansione, bensì di realizzare una pianificazione che sia intrinsecamente relazionata con gli aspetti ambientali insistenti sui territori. Tutto questo  permette di rivalutare le aree pianificate e non ancora attuate e di riqualificare l’esistente”.
“L’intento dell’assessorato che presiedo – ha inoltre sottolineato l’assessore Dattolo – è stato quello di riassegnare centralità strategica agli aspetti di salvaguardia idrogeologica, ambientale, paesaggistica e storico-culturale, favorendo l’adozione di nuovi modelli pianificatori capaci di dare alle generazioni future centri urbani più sicuri, moderni  e compatibili con il contesto ambientale in cui sono inseriti. E’ indispensabile che i comuni colgano appieno la sfida, portando a compimento il nuovo processo pianificatorio, limitando quindi le trasformazioni dettate da obsoleti Piani Regolatori sprovvisti di alcun tipo di valutazione ambientale. In tal modo, si rende possibile il soddisfacimento di quelle condizionalità ex ante propedeutiche ad una compiuta ed efficace attuazione dei rilevanti interventi previsti dal nuovo ciclo di programmazione comunitaria regionale in materia di ammodernamento delle aree urbane e di rilancio delle aree interne”.