Cosenza, Biagio Izzo nei panni di “Come un Cenerentolo”

COSENZA – Ultimo appuntamento della rassegna Teatro di Primavera, martedì 6 maggio, alle ore 20.30, sul palco del Teatro A. Rendano di Cosenza.  In scena, l’ironia tutta partenopea di Biagio Izzo e Peppe Barra in “Come un Cenerentolo”.

Scritta da Bruno Tabacchini, Biagio Izzo e diretta dal regista Claudio Insegno si tratta della  rivisitazione in chiave moderna, e al maschile, della celebre fiaba Cenerentola. Un omaggio al film- cult  Il Cenerentolo interpretato, nel 1960, dall’indimenticabile Jerry Lewis.

Gran finale del cartellone “Teatro di Primavera”, evento promosso dall’amministrazione comunale e ideato da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management”.

Una commedia esilarante che prende spunto dalla favola di “Cenerentola” ma completamente ribaltata al maschile. A cambiare “sesso” sono sia il protagonista, Biagio Izzo, sia la matrigna, magistralmente interpretata da Peppe Barra, sia la fatina, che qui diventa “Fato”. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona, che cambiano sesso. Elementi che accomunano il Cenerentolo di Biagio Izzo a quello del famoso Jerry Lewis; elementi dai quali si trae lo spunto per rendere omaggio a uno dei cosiddetti ”mostri sacri” del mondo dello spettacolo americano, ma celebre anche nel resto del mondo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra. Come un Cenerentolo anche Bibì (il personaggio creato da Biagio Izzo all’inizio della sua carriera)  è alla  ricerca perenne di una fata o di un “fato” che possa  finalmente dargli una possibilità di riscatto. Una storia che non vuole essere una parodia della celebre novella di Charles Perrault, ma una farsa dai toni grotteschi che tratta di adozioni e successioni.


“Come un Cenerentolo” 
racconta la storia di  Biagio, figlio adottivo di una famiglia di albergatori, i Barone, proprietari dell’albergo Contessa sito in una ridente località di mare. Con un decreto del tribunale è stato affidato alla sua nuova famiglia in età adulta. Sentito il suo parere, e con il consenso strappato ai figli legittimi dal capofamiglia davanti al giudice del tribunale per le adozioni, ha preso il nome dei Barone con tutte le conseguenze di legge che ne derivano. Il suo arrivo ha creato scompiglio in tutta la famiglia. Sono troppo evidenti le differenze di livello sociale tra i fratelli Barone, cresciuti nel benessere, e l’ultimo arrivato di cui non si conoscono i trascorsi e che da quanto sì desume dai suoi modi rozzi, non deve essere stato, certamente, educato ad Oxford. In casa è tenuto a freno e non gode di tutte le prerogative riservate, invece, ai suoi fratelli. La famiglia lo tiene a distanza. Sono in ballo questioni di interessi. Oltre al cognome, l’adottato acquista anche i diritti successori, con una posizione che è assimilata a quella di un figlio concepito durante un matrimonio. Entra quindi nell’asse ereditario in relazione alle successioni legittime. I Barone sono una famiglia ricca. Per lo spirito di liberalità del padre adottivo, Biagio si ritrova quindi una posizione invidiabile e vorrebbe godersela. Ma si sa, nelle favole il danaro non è tutto e la favola ci aiuterà a trasformare il rozzo Cenerentolo in un perfetto gentleman dei nostri giorni.

Indignazione di Laura Ferrara (m5s): “San Giovanni in Fiore impedisce comizio pentastellati”

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Domenica 4 Maggio a San Giovanni in Fiore (CS) è previsto il passaggio del  Calabria Tour del Movimento 5 Stelle.  Gli attivisti da giorni si preparano all’evento che è anche l’occasione per conoscere e confrontarsi con l’unica candidata calabrese cinquestelle alle prossime europee Laura Ferrara, ma secondo il sindaco Barile questo evento “non s’ha da fare”. Infatti, gli attivisti del meetup locale avevano chiesto l’autorizzazione al comune per l’occupazione del suolo pubblico su via Roma, in prossimità della statua della Vittoria Alata meglio conosciuta come “Angelo”, affinché si potesse svolgere il comizio elettorale, ma dopo qualche giorno dalla richiesta gli attivisti ricevono il no secco del primo cittadino Dott. Antonio Barile.
Secondo il vicesindaco e l’assessore comunale alle attività produttive, il sindaco legato a Scopelliti e ai fratelli Gentile, teme che successivamente altre forze politiche possano richiedere lo stesso luogo in campagna elettorale.
Nelle motivazioni del diniego si legge “ da ora in avanti è più opportuno che i comizi siano fatti in altri posti, fuori dal centro della città”, e vengono poi proposte soluzioni alternative piuttosto inopportune in quanto lontane dal centro abitato, come Piazza Abate Gioacchino .

I sangiovannesi  sanno bene che in prossimità dell’ ”Angelo” si sono sempre tenuti i comizi elettorali e altre iniziative pubbliche, in occasione di festività religiose e civili, con conseguenziale chiusura del traffico. Cosa è cambiato dunque in così poco tempo sulla gestione della viabilità in quella zona? Come è facile immaginare, i pentastellati non si arrendono e ieri sera il portavoce eletto al Senato Nicola Morra ha telefonato al Sindaco di San Giovanni in fiore il quale ha però ribadito il suo fermo no.
Gli attivisti fanno sapere che i portavoce, nonché la candidata alle europee Laura Ferrara, saranno comunque presenti in piazza a confrontarsi con i cittadini, anche senza la dovuta autorizzazione, poiché trattasi di un vero e proprio abuso che impedirebbe ai cittadini di conoscere e  informarsi  liberamente e democraticamente, al fine di compiere scelte consapevoli e ponderate.

Ma è forse proprio questo l’intento, evitare che certe idee e informazioni possano diffondersi con troppa facilità. In fin dei conti il Movimento 5 Stelle è spesso temuto e osteggiato proprio per il suo atteggiamento autentico e temerario, e anche se questo evento venisse annullato,  per quanto si possa fare o non fare, ormai i partiti della casta sanno che “Verrà il giorno” e quel giorno sarà il 25 maggio.

PD Cassano allo Ionio: “piano strutturale associato come piano di sviluppo economico”

Il Piano Strutturale Associato non è semplicemente da intendersi come strumento di pianificazione del territorio, ma soprattutto come piano di sviluppo economico di rilevante importanza per programmare il futuro di una città.

Prima che il documento approdasse nel Civico Consesso, sarebbe stato opportuno che si fossero ascoltati tutti coloro i quali avessero voluto dire la loro, assicurando così la  più ampia partecipazione e trasparenza dei processi decisionali e sensibilizzando anche la partecipazione dei cittadini alla formazione di scelte che incidono sulla qualità dello sviluppo e sull’uso delle risorse del proprio territorio.

Ciò sarebbe stato giusto ed avrebbe permesso così anche a chi, come il PD, non ha rappresentanza in C.C., di presentare le proprie osservazioni. E d’altronde, questo era anche il pensiero del capo dell’Amministrazione  –  lo testimoniano i fatti politici del tempo – almeno fino a quando non si è insediato a Palazzo, momento dal quale, calata la maschera e trovato rifugio nei numeri del C.C (perché solo ed esclusivamente di questi si tratta), non perde occasione per far evidenziare quella pericolosa intolleranza al confronto e alle regole democratiche che lo caratterizza.

Nonostante la vasta portata dell’argomento, forniremo sinteticamente nel seguito alcuni nostri rilievi e alcuni spunti di riflessione, scaturiti dall’analisi del documento preliminare.

a)      Il Piano Strutturale Associato avrebbe dovuto superare la vecchia logica del piano regolatore, osare ambire a mete ambiziose in grado di disegnare nuovo strade per lo sviluppo della città e tornare così a far sperare i suoi figli. Così invece non è.

Il piano che si sta prospettando è un piano usurato che non trova riferimento nel contesto odierno, ma  bensì in quello degli anni 80. Dallo studio del documento preliminare, si evince chiaramente che il nuovo PSA non farà altro che, in linea di massima, riproporre il vecchio PRG il cui stato di attuazione in 30 anni ha dato risultati insufficienti. Addirittura viene riproposto anche nella sua versione originaria, con alcune valutazioni errate che non considerano nemmeno le correzioni agli indirizzi adottate nel corso degli anni: si fa riferimento, ad esempio, a diverse aree del territorio comunale individuate, ora come allora, inizialmente come zone turistico-residenziali, ma che poi – resisi conto dell’impossibilità che sulle stesse venissero presentati dei piani di lottizzazione – attraverso delle varianti, si scelse di far prevalere la loro vocazione agricola. E’ questo è solo uno dei grossolani errori, appartenenti al vecchio piano, che oggi riscontriamo fedelmente nel nuovo.

Come può un piano, che in generale è uno strumento che dovrebbe essere in un certo senso sottoposto a costante revisione  (quantomeno per verificarne lo stato di attuazione) con cadenza quinquennale, trovare applicazione a distanza di circa 30 anni? E poi, se non ha trovato attuazione in questo lasso di tempo, perché mai quelle stesse volumetrie dovrebbe essere sfruttate oggi? Perché ci si limita a proporre qualcosa che chiaramente non continuerà a trovare applicazione e non si procede invece a ridisegnare completamente nuovi schemi e modelli di sviluppo per il nostro Comune?

Nessun nuovo indirizzo di sviluppo che non fosse stato già identificato dal vecchio PRG è stato riscontrato: l’aeroporto, l’interporto, gli scambiatori,  il porto turistico dei Laghi, i varchi di accesso alla fascia costiera, quartiere Capolanza a Lauropoli, tutto già previsto o addirittura già realizzato o non nelle competenze del Comune, come il potenziamento della rete ferroviaria e delle rispettive stazioni di Doria e Sibari.

Ad onor del vero, l’unico elemento di novità è la realizzazione del nuovo cimitero, ma che non può certo essere annoverato tra gli elementi di sviluppo (forse porterà sviluppo e lavoro a chi si aggiudicherà i lavori per la realizzazione, ma non certo alla comunità).

b)      Marina di Sibari, ancora una volta si ripresenta con un connotato appartenente ormai a questa A.C, che finge di non conoscere i fatti, e superficialmente ed imprudentemente, non considerando le potenziali dannose conseguenze di questa sua scelta, persevera nell’identificare tutta la lottizzazione come un insediamento abusivo, una sorta di zona degradata che necessita di interventi di ripristino e bonifica (tipo sito contaminato da scorie!).

c)       Un Piano Strutturale Associato deve creare sintesi e continuità tra le diverse aree urbane dei comuni che interessa, puntando e, allo stesso tempo, rispettando, identità e vocazioni.

Purtroppo le nostre iniziali preoccupazioni in merito, si stanno man mano concretizzando e trovano riscontro nel documento presentato: è difficile, se non del tutto impossibile, individuare degli elementi di connessione che associano il Comune di Cassano ai restanti Comuni interessati, dai quali, di fatto, è una realtà a sé stante.

Insomma questa Amministrazione socialista non vuol buttar via proprio niente degli anni 80 ed anche la redazione del PSA diventa l’occasione per riproporre atteggiamenti, contenuti e modus operandi di quel tempo.

A Celico un convegno sul libro “La serva di Dio Maria Concetta Pantusa”

CELICO (CS) – “Sabato 3 Maggio alle ore 18:00 presso il Teatro dell’Istituto Comprensivo “Abate Gioacchino” di Celico si terrà il convegno per la presentazione della biografia di Ulderico Parente La Serva di Dio Maria Concetta Pantusa. Una madre di famiglia testimone del Vangelo casa editrice Velar.

L’evento è patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Celico in collaborazione con la Parrocchia San Michele Arcangelo, la Provincia di Cosenza, la Pia Unione del Volto Santo di Airola, l’Ass. SilAntica, l’Oratorio “Casa del fanciullo”, l’Ass. Abate Gioacchino di Celico, il Gruppo Scout di Celico e il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti di San Giovanni in Fiore.

Il convegno prevederà i saluti istituzionali da parte del Sindaco di Celico, dott. Luigi Corrado, del Sindaco di Airola, dott. Michele Napoletano, il Sindaco di Polignano a Mare, dott. Domenico Vitto, dall’Ass. al Turismo Provincia di Cosenza, prof. Pietro Lecce. A introdurre i lavori sarà il Ministro dei Frati Minori della Provincia Sannito-Irpina Sabino Iannuzzi che presenterà la figura della Serva di Dio facendo riferimento al testo del prof. Parente “La Serva di Dio Maria Concetta Pantusa”.

Seguirà la reazione del prof. Antonio Rapuano, profondo conoscitore di Maria Concetta Pantusa (Autore del testo Pregate, riparate, compensate) con la relazione “La Serva di Dio nel ricordo e nelle testimonianze degli abitanti di Celico”. Le conclusioni saranno affidate a S.E. Mons. Serafino Sprovieri, già Arcivescovo di Benevento. A moderare il convegno sarà l’Ass. alla cultura del Comune di Celico, dott.ssa Carmela Caligiuri.

All’evento parteciperanno anche diversi fedeli provenienti da Airola (BN) e da Polignano a Mare (BA) che resteranno ospiti del Comune di Celico fino a domenica 4 maggio, giorno in cui alle ore 10:00 presso la Chiesa di San Michele Arcangelo si svolgerà la Messa di commemorazione del 61° Anniversario della Morte di Maria Concetta Pantusa.

Maria Concetta Pantusa nacque a Celico il 3 febbraio 1894. Trascorse la sua infanzia nel suo paese nativo, ricevendo dalla mamma una solida formazione cristiana. Il padre Pasquale, uomo severo ed intransigente, non condivideva il desiderio della figlia di abbracciare la vita consacrata. Per distoglierla da questa idea, nel 1910 la condusse con sé in Brasile. Qui, cedendo alle insistenze paterne, la Serva di Dio contrasse matrimonio, nel 1914, con Vito De Marco, dal quale ebbe anche una figlia, Maria Carmela.

Rientrata in Italia nel 1916, si stabilì con il marito e la figlia a Polignano a Mare (BA). Sciolta dal vincolo coniugale, dopo la tragica morte dello sposo, la Serva di Dio chiese di essere accolta nel 1928 tra le Suore “Piccole Operaie dei SS. Cuori” di Redipiano.

Qui Maria Concetta incontrò Sr. Speranza (Maria Elena) Pettinato, che la convinse ad entrare, con la figlia, nel Monastero delle Clarisse di Airola (BN), dove l’abbadessa si era detta disposta ad accettarle. Giunte ad Airola l’8 maggio 1930, delle tre Postulanti fu accolta unicamente la giovane Maria Carmela. Alle altre due veniva negato l’ingresso, a motiv dello stato vedovile di Maria Concetta e per il mancato assenso dei suoi Superiori religiosi a Sr. Speranza.

Le due restarono ad Airola avviando una fruttuosa opera educativa a favore dei bambini della zona. La quotidiana partecipazione alla mensa eucaristica e l’ascolto docile della Parola del Signore, il tenore di vita, caratterizzato da evangelica semplicità e da povertà estrema, scelto dalla Serva di Dio per “riparare” e “compensare” le offese recate a Dio con i peccati, alimentò in quanti conobbero Maria Concetta la convinzione di aver incontrato un’anima in cammino verso la santità.

Morì il 27 marzo 1953, venerdì di Passione.

I suoi resti mortali furono trasferiti nel 1981 nella “Casa del santo Volto” di via Monteoliveto 33 in Airola. L’attuale Vescovo di Cerreto Sannita- Telese- Sant’Agata dei Goti, Mons. Michele De Rosa, ne ha introdotto ufficialmente la causa di Beatificazione il 10 febbraio 2007.

Nuova sede per Scelta Civica Calabria

Cosenza – Sarà inaugurata lunedì 5 maggio, alle ore 11.30, a Cosenza, in Via Giannuzzi n. 2, la sede di Scelta Civica Calabria. Nell’occasione la Coordinatrice regionale di Scelta Civica, Katia Stancato e il Segretario organizzativo regionale del partito, Sergio Nucci terranno una conferenza stampa.

La nuova sede regionale del partito vuole rappresentare un punto di incontro e di ascolto per amministratori locali, associazioni, piccoli gruppi e realtà sociali che operano in Calabria da anni e che spesso non trovano interlocutori attenti alle loro necessità. “Oggi si apre una fase nuova per la Calabria” – ha affermato Katia Stancato – “noi vogliamo essere sempre più presenti per costruire una solida e credibile alternativa al governo di partiti e coalizioni che hanno penalizzato la nostra regione dal punto di vista economico e sociale. Il nostro intento è valorizzare il positivo, le belle esperienze, le professionalità e l’impegno civico”.

L’inaugurazione della casa di Scelta Civica Calabria segna un nuovo inizio per il partito che si appresta a rafforzare la sua presenza su tutto il territorio regionale. “Questo è il luogo” – ha sottolineato  Sergio Nucci – “in cui vogliamo raccogliere tutte le istanze di cambiamento”. Aprire una sede nuova, nei pressi del centro città, è un primo passo per affermare una delle caratteristiche principali del partito: essere vicino ai cittadini.

1 maggio: sindacati scendono in piazza in luoghi simbolo

CATANZARO- Rosarno, Vibo e a Praia a Mare: sono i luoghi scelti come simbolo delle problematiche del mondo del lavoro dai sindacati per le principali iniziative del 1 maggio. A Rosarno si è parlato di disoccupazione ma anche dei problemi dei migranti costretti a vivere in condizioni precarie.
A Praia la manifestazione si è svolta davanti all’ex stabilimento della Marlane per evidenziare il problema della sicurezza mentre a Vibo sono state ricordate le migliaia di lavoratori in cassa integrazione.

Crotone: Ignazio Messina, segretario Nazionale IDV, contro austerity tedesca

CROTONE – Domenica 4 maggio ore 15 Ignazio Messina Segretario Nazionale di Italia dei Valori incontrerà iscritti e cittadini presso la sede provinciale di Crotone in Via Napoli 39. Si aggiunge un’altra tappa al tour elettorale calabrese del Segretario che ribadisce con forza che l’Europa è da cambiare. “Noi vogliamo essere in Europa ma non in quest’Europa che non ci piace. Vogliamo diritti e regole comuni valide per tutti e non che un Paese, la Germania, si ponga in un rapporto di dominanza rispetto agli altri Stati che sono costretti a vedere compressa la loro crescita e la competitività delle aziende. Non siamo populisti ma non vogliamo essere sudditi di nessuno. O stiamo in Europa tutti insieme e solidali l’uno con l’altro o non abbiamo grandi prospettive davanti. La Merkel deve capire che non può continuare ad imporre diktat in un Paese come il nostro dove la crisi ha fatto una strage sociale. Noi abbiamo un progetto nuovo per l’Europa e dimostreremo che sarà vincente.” E’ quanto afferma in una nota Ignazio Messina Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori.

Inchiesta nuovo tribunale,indagati da pm 5 persone per corruzione e falso

 

il sostituto procuratore Carlo Villani

CATANZARO- Inizieranno il 5 maggio gli interrogatori a carico dei 5 indagati per corruzione e falso nell’inchiesta del pm della Procura di Catanzaro Carlo Villani sui lavori di ampliamento del palazzo di giustizia del capoluogo calabrese.

Si tratta degli imprenditori Giuseppe e Fabio Gatto, e dei componenti la commissione della gara d’appalto Giovanni Ciampa, Biagio Cantisani e Luigi Franco. Per l’accusa, i componenti la commissione avrebbero “avvantaggiato spudoratamente la Gatto costruzioni”.

Lamezia Terme/elezioni europee: nomina scrutatori

LAMEZIA TERME (CZ) – L’Amministrazione comunale porta a conoscenza che la Commissione elettorale comunale, riunitasi stamane per la nomina degli scrutatori per le consultazioni europee del prossimo 25 maggio, data l’assenza del componente rappresentante della minoranza consiliare, ha aggiornato la seduta ad oggi pomeriggio alle ore 15:30. Si procederà al sorteggio in seduta pubblica.

Camping Racisi,struttura chiusa dal 2011

foto 1

TAVERNA (CZ) – E’ chiuso da tre anni il Camping Racisi (foto1), unica struttura del genere della Sila catanzarese. A sottolinearlo è l’Associazione campeggiatori della Sila.

La struttura, gestita dall’Arssa, ha funzionato fino al 2011. Quindi il passaggio di competenze al Corpo forestale, che ha indetto un bando la cui assegnazione è stata sospesa.

“Il danno provocato dalla mancata apertura del campeggio – spiega l’associazione – è notevole se si pensa alle presenze degli anni passati”.