Gli Assessori Fedele e Trematerra sono intervenuti in una conferenza stampa nello stand della Regione Calabria alla fiera “Vinitaly” di Verona

CATANZARO – Gli Assessori regionali all’Internazionalizzazione e all’Agricoltura, Luigi Fedele e Michele Trematerra, sono intervenuti nel corso della conferenza stampa organizzata presso lo stand della Regione Calabria ospitato – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – dalla fiera internazionale del vino “Vinitaly” di Verona.  All’incontro con gli operatori dell’informazione sui temi della produzione vitivinicola in Calabria erano altresì presenti: i Presidenti delle Camere di Commercio di Catanzaro e Vibo Valentia, Paolo Abramo e Michele Lico, il Direttore di Unioncamere Calabria, Antonio Palmieri, il Presidente della Casa dei Vini Calabria, Gregorio Mungari, il Dirigente generale dell’Agricoltura, Giuseppe Zimbalatti e la nota sommelier masterclass, Adua Villa.  Il claim “Produciamo vini da 3000 anni” ha rimarcato la presenza della Calabria al Vinitaly sottolineando la vocazione della regione per il settore vitivinicolo nel quale, negli anni, è sensibilmente aumentata la qualità delle produzioni. Durante i lavori, i relatori hanno posto l’accento sullo spirito innovativo delle politiche attuate dalla Regione, più spiccatamente negli ultimi anni, che ha consentito alle realtà imprenditoriali presenti sul territorio di compiere grandi passi in avanti e di ottenere maggiore visibilità anche oltre i confini nazionali. Risultati ottenuti anche grazie alle positive sinergie realizzate tra gli assessorati regionali, Internazionalizzazione, Agricoltura, Attività Produttive e Unioncamere. “La Calabria – ha dichiarato l’Assessore Fedele – è in grado di produrre un vino di ottima qualità grazie alla capacità delle aziende di innovare nel solco della tradizione. Il nostro obiettivo è quello di lanciare anche da questa importantissima manifestazione, qual è il Vinitaly, un messaggio importante: non più individualismi ma sinergia e condivisione. Occorre fare massa critica e stringersi in rete per fare sistema e affrontare il mercato globale con più forza. Quest’anno, infatti, registriamo un importante risultato. Per la prima volta, partecipiamo tutti uniti senza divisioni di sorta. Dobbiamo continuare su questo percorso per far conoscere al meglio le nostre eccellenze ma il merito principale deve andare alle nostre aziende che con coraggio hanno puntato sulla qualità. L’Assessorato che dirigo, grazie ai numerosi Progetti Paese, supporta e sostiene le aziende accompagnandole in vario modo nel mercato estero, ottenendo ottimi risultati. In Calabria – ha ribadito l’Assessore Trematerra – esiste una realtà molto interessante fatta di aziende che hanno investito molto nelle proprie produzioni. In questo settore, infatti, sono stati fatti grandi passi in aventi rispetto al passato anche in termini di investimenti. Una strada intrapresa sulla quale bisogna spingere con sempre maggiore incisività. Un’ottima occasione, infatti, è quella offerta dalla nuova programmazione e non dobbiamo lasciarcela sfuggire. La Calabria, grazie alle numerose potenzialità di cui dispone, può puntare ad ottenere risultati eccellenti in questo comparto e magari ad avere, nel prossimo futuro, un intero padiglione anche al Vinitaly”. Durante l’appuntamento veronese con i cronisti, infine, è stata presentata la nuova App della Casa dei Vini di Calabria che offre la possibilità di ricevere, direttamente sul proprio smartphone, tutte le informazioni sulle cantine regionali.

Pippo Civati a Cosenza: “Penso a un nuovo centrosinistra che renda protagonisti voi elettori”

COSENZA – “Per un nuovo centrosinistra ripartiamo dal Sud”. E’ il titolo del convegno tenutosi ieri alle 20:00  presso il Museo del Presente di Rende (CS) e voluto fortemente dal consigliere regionale Mimmo Talarico e dal sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito con la presenza del segretario regionale SEL Giovanni Speranza e l’intervento finale del deputato parlamentare PD Pippo Civati.

Un tavolo di discussione per trattare tutti quei temi politici che tentano – già da troppo tempo –  il rilancio di un nuovo approccio governativo del Bel Paese che da anni assiste a sfilate demagogiche di ogni tipo.

“Per un nuovo centrosinistra è necessario ripartire dai temi sociali”. Questa è la sfida che si propone il primo cittadino di Castrovillari, città dell’hinterland cosentino. “Il nostro intento, ovvero quello del PD, è di puntare ad una politica di sinistra che possa dare alle persone la possibilità di vivere con servizi rigorosamente all’interno del luogo dove sono nate per non tornare ad un’emigrazione di ritorno, come quella verificatasi nell’800. Perciò vogliamo uno stato sociale finalizzato a rinsaldare l’economia scolastica e una sanità territoriale che funzioni e che filtri gli ingressi in ospedali. Se abbiamo chiesto a Civati di venire qui è perché crediamo davvero che la Calabria abbia una possibilità di riscatto. Per fare ciò è necessario puntare su, istruzione, sanità, trasporti ed equa distribuzione del reddito che vada ad incidere sui grandi patrimoni.”

L’intervento di Mimmo Talarico è diretto nei confronti di Pippo Civati sulla questione meridionale: “Il divario fra nord e sud è aumentato e tu da uomo del nord ne sai qualcosa. Il mezzogiorno è scomparso dall’agenda politica sia del governo di centrodestra che da quello di centro sinistra – e continua – il PD deve porsi il problema di elevare la qualità della rappresentanza che a sua volta è figlia della qualità e del consenso.”

L’ex IDV commenta poi la crisi che sta vivendo la Calabria a causa delle recenti dimissioni di Scopelliti al quale non vuole dare l’etichetta di “lestofante” ma di “cattivo governatore che ha prodotto un buco di 800 milioni di euro e che non ha saputo leggere le carte”. Un modello Reggio, quello di Scopelliti, che è stato esportato e trasferito anche in Regione con i dovuti effetti collaterali del caso.”

“Per costruire le condizioni del cambiamento bisogna costruire un’alternativa. Un centrosinistra di cambiamento non cambia solo le sigle ma rinnova anche la cultura di cambiamento.  In questa regione infossata nella palude dello scambio clientelare, bisogna spezzare tutte quelle conventicole che riguardano le massonerie deviate e i gruppi di potere. Io propongo – conclude Mimmo Talarico – che si cambi la segnalwtica politica di questa regione e lo dico a te Pippo.  Abbiamo bisogno di un ambasciatore che parli ai confini del centrosinistra anche in una terra come la nostra, in cui sono tanti i comitati e gruppi che si battono per le più nobili cause (dall’ambiente, al diritto alla casa ecc. ), alla quale deve essere rivolta attenzione e a cui il centrosinistra ufficiale non parla.”

Guardare a sinistra. Sembra questo il motto unanime dei politici presenti e di coloro che vengono fatti intervenire durante il dibattito. E lo è anche per Pippo Civati che mostra insofferenza per la convivenza coatta che deve subire in parlamento: “noi nella maggioranza di governo abbiamo Scopelliti, Alfano e potrei citarne ancora tanti altri”. Un governo di larghe intese che propende e si accosta troppo alla destra, secondo il parlamentare.

All’interno di questo marasma politico, Civati vuole accostarsi a quell’ala di elettori che accordano sul ridimensionamento delle spese militari, con i tagli sugli F35, guardare a una politica che renda davvero più protagoniste le donne (e non più quote rosa), e parlare in maniera coesa e coerente con i tre grandi raggruppamenti parlamentari.

Ma ciò che più preme al deputato PD è “rilanciare sulla sfida democratica e rendere protagonisti gli elettori”. Questo il fil rouje che attraversa il discorso civatiano, con un occhio di riguardo al recente problema posto sull’ elezione dei senatori e che a suo parere devono essere scelti dal popolo in quanto unico protagonista attivo di una vera democrazia politica.

Poi ribatte sull’ Italicum contro cui si scaglia: “ha le liste bloccate e ha i candidati plurimi” e poi incalza “se dico tutto questo non è per minare la serenità della ministra Boschi ma perché sono preoccupato che voi siate meno protagonisti come anche sono preoccupato di stare in un parlamento con una maggioranza che non ha votato nessuno”. Realtà politiche che secondo il deputato vanno affrontate e modificate subito.

Dunque c’è bisogno di un cambiamento, ma “questo cambiamento ancora non lo vedo, sopratutto qui in Calabria” – afferma a muso duro Civati che ironicamente si sofferma sui risultati elettorali ottenuti alle primarie in alcune province calabresi, arrivando a sfiorare un misero 1%.

“La proposta per me è sostituire la parola destra con la parola sinistra. Un nuovo centrosinistra. Ritrovare uno spazio che può essere quello del nostro lavoro in cui queste realtà si incontrino”. Civati si rivolge anche alla fazione grillina e al suo leader: “quando si deciderà a fare politica vorrei che ci concordassimo su proposte che già condividiamo, cercando di capire cosa c’è dietro quel grido di protesta”.

E continua: “Io vorrei trovare un senso nelle parole di cambiamento e per questo che mi rivolgo a voi. Vorrei maggiore trasparenza, concorrenza e libertà politica” – conclude il deputato PD. “Però ora tocca anche a voi dare un segnale in contropiede per immaginare una nuova regione”. Pippo Civati ne è convinto, la politica deve fare ancora molto per poter rendere partecipe l’elettorato sulle questioni del paese.  “Ma – sottolinea – conta anche chi si sceglie per fare le cose. Rimettere insieme un paese sofferente dalle alpi fino alla Sicilia e ripensare i rapporti fra nord e sud a patto di rappresentare una parte di paese. Perché – conclude – non puoi piacere a tutti. quello forse è il lavoro dell’attore ma non quella del politico il cui obiettivo dev’essere rappresentare qualcuno che è la maggioranza, con la cortesia e la qualità.”

Sonia Miceli

 

 

 

 

“Ninfeo in Fiaba”, quando la fiaba diventa il luogo di tutte le ipotesi. Intervista ad Ida Serra

COSENZA – “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo” è questo che sosteneva affannosamente Gianni Rodari, scrittore, pedagogista e poeta specializzato in testi per bambini e ragazzi. Il concetto del fantastico e la grammatica della fantasia sono gli strumenti migliori che si possono donare ad un bambino per imparare ad interpretare il mondo, a guardare le cose da un’altra prospettiva.

Le fiabe sono come dei caleidoscopi magici e curiosi; i colori brillanti, le forme cangianti, le strutture simmetriche che si incontrano dando vita a qualcosa di unico ed irripetibile, nessuna immagine, così come nessuna fiaba, è mai uguale a quella precedente o a quella successiva, tutto ha una sua peculiarità proprio come gli occhi dei bambini che, attraverso le fiabe e la loro narrazione, si apprestano a conoscere il mondo in tutte le sue sfaccettature.

Proprio questo è lo scopo del progetto “Ninfeo in Fiaba” rivolto a bambini e ragazzi dell’hinterland cosentino. Per capire com’è stato organizzato il concorso discorriamo con Ida Serra, una delle organizzatrici del nuovo ed interessante progetto educativo.

 

Una domanda semplice semplice così da poter rompere il ghiaccio. Qual è la tua professione?
Purtroppo, o per fortuna, da qualche anno faccio solo la mamma di due bambini di 9 e 8 anni.  Inoltre mi dedico con la mia socia alle attività della nostra Associazione.

Come e quando nasce il progetto “Ninfeo in fiaba”?
“Ninfeo in Fiaba” è parte integrante di un progetto più ampio dell’Associazione Le Officine dei Colori che io e la mia “socia” Marilena Condello abbiamo fondato alla fine dell’anno scorso. Il progetto nasce dalla voglia di valorizzare il nostro territorio e creare momenti di aggregazione che uniscano il ludico all’approfondimento di tematiche che, purtroppo per tanti motivi, non riescono ad essere sviluppate nella vita quotidiana di ognuno.
In particolare, l’obiettivo del “Ninfeo in Fiaba”  è quello di avvicinare i più piccoli alla lettura e capire perché i grandi se ne sono allontanati o non trovano momenti per leggere insieme, il tutto tramite la fiaba. Verranno creati momenti di discussione e di divertimento dove grandi e piccini si ritroveranno a giocare e a fantasticare insieme utilizzando percorsi fiabeschi per far capire che con la fiaba si cresce, si educa, si impara.

Da quali associazioni è stato organizzato e da quanto tempo operano sul territorio?
Collaborano con noi il Cidi di Cosenza, in particolare nella persona straordinaria della d.ssa Assunta Morrone (dirigente scolastica e scrittrice di libri per bambini e ragazzi), e poi l’associazione Alfonso Rendano (ormai storica associazione di Carolei che fa conoscere la storia del musicista Rendano nativo a Carolei appunto)  e le giovani  Pi Greco Campus e Suoni e Rumori . Inoltre collaboreranno la Biblioteca Nazionale di Cosenza,  Artebambini di Bologna, Uovonero Edizioni nella persona della D.ssa Enza Crivelli (Pedagogista clinica e responsabile per l’autismo Polo di neuropsichiatria “Il Tubero” dell’Anffs di Crema).

Può spiegarci, in maniera più dettagliata, in cosa consiste il progetto e come si svolge?
La rassegna si aprirà mercoledì  4 giugno e durerà fino a sabato 7. Le mattine saranno dedicate agli alunni delle scuole elementari con dei laboratori dedicati alle fiabe quali: cake design (Hansel e Gretel), costruzione di cappelli “magici” (Alice nel paese delle meraviglie), costruzione di marionette (Pinocchio), kamishibai (Il Bosco) e bolle di sapone. Nei pomeriggi ci saranno laboratori con un percorso specifico  dedicato sia ai bambini e alle loro famiglie, sia agli adulti ed egli operatori del settore; tre convegni: la letteratura della fiaba, la difficoltà del racconto della fiaba ai bambini con DSA ed Autismo e la fiaba popolare; ogni sera uno spettacolo.
Sono stati organizzati, inoltre, un corso di illustrazione e scrittura creativa riconosciuto dal MIUR (tenuto da Nino Ferrara e Jole Savino) ed un concorso letterario destinato sia ai bambini che agli adulti.
La rassegna si chiuderà con la trasformazione del Parco Storico in un luogo incantato e magico.
Appena definitivo, posso inviarti il programma.

Visto che stiamo parlando di un concorso organizzato per bambini e ragazzi siete riusciti ad avere elevati riscontri?
In realtà il concorso è rivolto ai bambini e ai ragazzi fino ai 14 anni ma anche agli adulti con una sezione rivolta a persone con età superiore ai 14 anni.
Il concorso è partito da poco ed è ancora in fase di pubblicità, in ogni caso stiamo riscontrando interessamento sia da parte di giovani che di adulti, per cui speriamo anche in un successo di partecipanti.

Qual è il suo ruolo nel progetto?
Io e Marilena siamo la parte attiva dell’organizzazione, soprattutto siamo state le ideatrici del progetto. Comunque colgo l’occasione per ringraziare anche le altre associazioni che danno il loro contributo nonostante altri impegni.

In un periodo in cui la cultura sembra essere costantemente messa da parte come si riesce, secondo lei, a fare breccia nei giovani e a renderli interessati rispetto a tutto ciò che eleva lo spirito e la mente?
E’ difficile, ma noi grandi (genitori, operatori, educatori, ecc.) dobbiamo sforzarci di trovare modi attraenti e divertenti per sollecitare la curiosità dei giovani verso la cultura in genere, ponendoci sullo stesso piano. Noi stiamo sperimentando questa cosa già con un gruppo di bambini e ci siamo resi conto che, nonostante le difficoltà, ci si può riuscire.
Proprio in questo periodo si parla tanto di fiaba come mezzo di crescita, perché non approfittarne? Abbinare la fiaba al gioco è il modo migliore di avvicinare tutti alla lettura: fondamento della cultura in senso generale.

Qual è lo scopo di “Ninfeo in Fiaba”?
Avvicinare il bambino alla lettura attraverso il gioco, allontanarli dalla tv e dai giochi elettronici moderni, far emergere la fantasia che c’è in loro ma che non sanno di avere. Nonché ri-avvicinare i genitori o i nonni ai propri figli o nipoti tramite la fiaba utilizzata come mezzo educativo ricreando così momenti magici di rapporti familiari, valore che merita di essere recuperato.
Altro scopo della rassegna è quello di affrontare la tematica della “diversità”, come per esempio la difficoltà di rapportarci ai bambini autistici e come raccontare loro le fiabe, argomento che verrà trattato in uno dei convegni della rassegna.

Se potesse dare un consiglio ai genitori dei ragazzi su cosa punterebbe per costruire una valida e portante argomentazione?
Noi siamo cresciuti con la lettura “imposta” dalle nostre insegnanti, dai nostri genitori, ecc, non tutti se ne sono innamorati a prescindere della richiesta fattaci. Oggi “riscopriamo l’acqua calda”: giocando si impara. Non imponiamo niente, «giochiamo e divertiamoci tutti insieme», toccando tematiche importanti sino ad arrivare allo scopo prefissatoci: incuriosire i giovani ed interessarli, accendere in loro la voglia di sapere.  Quindi: genitori state con i vostri figli e “fate” insieme divertendovi!

Per ulteriori informazioni sul progetto “Ninfeo in Fiaba” potete consultare l’apposita pagina facebook cliccando su questo link: https://www.facebook.com/pages/Ninfeo-in-Fiaba/482012981903872?fref=ts

Annabella Muraca

Calabria: ancora scosse di terremoto

COSENZA – Una scossa di terremoto è avvenuta nel Mar Tirreno a largo della costa della Calabria occidentale. Il sisma, di magnitudo 2.2, è stato registrato alle 3.36 di questa notte, con ipocentro a circa 56.8 chilometri di profondità ed epicentro in mare. Il sisma è stato avvertito nei pressi dei Comuni del litorale, a Fiumefreddo Bruzio (CS), Longobardi (CS), Amantea (CS), Belmonte Calabro (CS), Cerisano (CS), Falconara Albanese (CS), Fuscaldo (CS), Lago (CS), Paola (CS), San Fili (CS), San Lucido (CS), San Pietro in Amantea (CS).

Incendio doloso devasta negozio

REGGIO CALABRIA – Esplosione nella notte a Reggio Calabria. Un incendio, quasi sicuramente di natura dolosa, ha devastato il negozio Hempatia nella centralissima via De Nava. Questa l’ipotesi formulata dagli investigatori che, nella notte, sono accorsi per sepgnere le fiamme che hanno devastato l’esercizio commerciale destinato alla rivendita di sigarette elettroniche, ancora da inaugurare.

Commissione cultura ospita la pittrice Rita Mantuano

COSENZA – Un’esploratrice, attraverso la pittura, dei territori della psiche. E un’artista che, grazie all’iconografia, cui è approdata in un secondo momento, ha intrapreso un percorso spirituale capace di stabilire un irripetibile connubio tra Arte e Fede.
Lei è Rita Mantuano, pittrice e poetessa cosentina appartenente a quella folta schiera di artisti, poeti e scrittori cui la Commissione cultura ha voluto dare una meritata visibilità per il lavoro attento di diffusione dell’arte e della cultura portato avanti sul territorio. La Mantuano è stata ospite dell’organismo consiliare presieduto da Claudio Nigro. Alla seduta che l’ha vista protagonista hanno partecipato, tra gli altri, la Vice Presidente Maria Lucente, in veste di relatrice, e i consiglieri comunali Mimmo Frammartino, Francesco Perri, Pino Spadafora e Cataldo Savastano.
La ricerca di cui si è resa nel tempo protagonista, condividendo anche il percorso di alcuni collettivi artistici di cui fa parte, ha suscitato l’apprezzamento di altri artisti che non hanno voluto farle mancare il loro sostegno e la loro presenza anche nella seduta nel corso della quale Rita Mantuano ha ricevuto il consueto riconoscimento della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi.
Numerosissime le collettive di pittura alle quali ha partecipato. Altrettanto numerosi i premi rastrellati un po’ dovunque, come ha sottolineato la Vice Presidente Lucente che ha anche evidenziato l’appartenenza della Mantuano a quella nuova corrente artistica che va sotto il nome di poesipittura, nella quale la cifra di riconoscibilità e lo stile si esprimono proprio nell’incrocio tra l’arte e la poesia. “E’ un’artista che porta con orgoglio e con grande spirito di appartenenza la cosentinità in giro per l’Italia” – ha rimarcato Maria Lucente.
Rita Mantuano scava nella sua sensibilità e nella profondità del suo animo, facendo  sua la massima di Pablo Picasso secondo la quale “l’arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità”. E il disvelamento di questa verità torna anche nei suoi dipinti. Non è un caso se ad una delle sue opere pittoriche Rita Mantuano ha attribuito il titolo di “Le verità nascoste”. Ma è tutto il suo percorso che risulta disseminato di un lavoro di scavo dell’animo umano, per andare al fondo di quei dissidi interiori che quasi si pacificano nelle sue tele: “Utopie”, “Inquietudini”, “Riflessi dell’inconscio”, “Dietro la maschera”, tanto per citare qualche titolo, riflettono una fioritura pittorica che può essere a giusta ragione essere etichettata come pittura dell’anima.
E quando questo lavoro di scavo nei territori della psiche incontra il sacro,è ancora più chiaro che l’arte è un dono di Dio, un qualcosa che non si può tenere per sé, ma che va donata al mondo.
Nel suo intervento in Commissione cultura Rita Mantuano si dice “orgogliosa di essere calabrese e cosentina”. L’arte è stata per lei una folgorazione, sin dalla più tenera età. A cinque anni già dipingeva. Con l’arrivo delle figlie, la pittrice ha lasciato l’arte per un lungo periodo, salvo riprenderla subito dopo con l’approccio all’iconografia, intraprendendo nel 2003, auspice la frequentazione con il padre gesuita Pino Stancari, un cammino spirituale di iconografa nel laboratorio “San Luca”, presso la Comunità dei Gesuiti a Quattromiglia di Rende. Le sue icone si rinvengono in molte Chiese del cosentino, come la Chiesa delle Vergini a Cosenza o quella di S.Maria Assunta a Donnici, ma anche altrove, come all’Aquila in Abruzzo, a testimonianza di una generosità artistica che è un tratto distintivo del suo modo di essere.
Quello con padre Stancari è stato definito “un incontro determinante” che ha dato luogo al suo percorso introspettivo, contribuendo a sviluppare anche un legame solidissimo con Dio.
Anche le personali, oltre che le collettive, hanno mostrato l’inusuale vivacità di Rita Mantuano, fino a diventare terreno di coltura di una poliedricità mai sopita.
Il complesso monumentale di Santa Chiara a Cosenza ha visto nel 2012 il vernissage della mostra “Il territorio immaginato (“Viaggio nei colori dell’anima”), mentre la Biblioteca Nazionale aveva tenuto a battesimo, sempre nello stesso anno, “Indagine in corso (fra indizi e intuizioni)”. Al periodo iconografico appartiene poi la partecipazione alla Mostra di Arte Sacra al Museo della Grafica di Naro dove ottenne gli apprezzamenti del critico d’arte di fama internazionale Nuccio Mula.
La sua vena poetica si è poi espressa al concorso di poesia che nel 2012 le edizioni Ursini hanno dedicato alla compianta Alda Merini. Due sue liriche sono state selezionate per il volume antologico del concorso “Mille voci per Alda”.
Poi, nel 2013, un altro importante riconoscimento: la prestigiosa onorificenza di Accademica delle arti ricevuta dall’Accademia internazionale di Arti di Agrigento, cui ora si aggiunge quello della Commissione cultura del Comune di Cosenza.

La Giunta ha deliberato di aderire all’ “Accordo per il credito 2013”

CATANZARO – La Giunta regionale si è riunita – informa una nota dell’Ufficio Stampa –  presieduta dalla Vicepresidente Antonella Stasi.

Su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena è stata deliberata l’adesione della Regione  all’ “accordo per il credito 2013”.

Su proposta dell’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini  sono state deliberate una serie di variazione di bilancio ed è stato approvato il documento di orientamento strategico della programmazione operativa 2014-2020.

Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra è stata autorizzata la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla Selezione per la manifestazione d’interesse per la formazione di una lista al fine dell’acquisizione della disponibilità alla nomina a Direttore dell’Arcea .
E’ stato anche individuato ed istituito il  distretto agroalimentare di qualità “piana di Gioia Tauro ed area dello stretto”.

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano è stata deliberata la revisione dal sistema regionale delle zps – direttiva 2009/147/ce (ex direttiva uccelli) concernente “la conservazione degli uccelli selvatici” .

Su proposta dell’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno  è stato approvato l’ atto di indirizzo per l’utilizzazione delle risorse finanziarie relative alla legge sulla promozione e la disciplina del volontariato .

Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri è stato costituito il Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni dei novant’anni di Saverio Strati.

Amministrative di Rende, il sindaco Mario Occhiuto apprezza la candidatura dell’avvocato Marcello Manna

COSENZA – “Apprendo con piacere della scesa in campo di un professionista come l’avvocato Marcello Manna, presenza forte e soprattutto finalmente autonoma”.
Lo dichiara il sindaco Mario Occhiuto in merito all’annunciata candidatura a Sindaco di Rende, aggiungendo: “Rivedo nel progetto politico di Manna un’aderenza ai valori che caratterizzano esperienze amministrative sganciate da modi vetusti e da logiche superate. Fare l’interesse del bene comune necessita di quel senso civile che, per governare virtuosamente, deve anteporsi alle velleità della vecchia politica. Occorre scommettere su chi conosce il territorio perché sa che è importante proporre buone idee e progetti mirati affinché gli intenti trovino poi coerenza nell’impegno delle azioni. Sono certo che l’avvocato Manna incarna ciò che a Rende è atteso da tempo. Le sue competenze e le sue motivazioni di uomo indipendente sapranno ricreare quell’entusiasmo – conclude Occhiuto – che, oggi più che mai, deve trovare forza in un’ampia partecipazione dei cittadini che decidono di essere attivi nella vita pubblica

Celiachia, conoscerla e cucinare senza rischi

RENDE – Una importante giornata di divulgazione e conoscenza sulla celiachia è il tema principale dell’evento che Naturium organizza presso la sua sala conferenze giovedì 10 aprile alle ore 18 insieme alla sezione calabrese dell’Associazione Italiana Celiachia. Un momento di confronto e conoscenza su temi sempre più importanti nell’alimentazione moderna, in un luogo che ha da sempre dato grandissimo risalto alla celiachia ed alle altre intolleranze alimentari, con un reparto specifico dedicato all’interno della Galleria Commerciale MarconiPiù di Rende (Cs).
L’incontro sarà aperto dalla dottoressa Martina Bonofiglio, che relazionerà sulla qualità e i valori nutrizionali delle farine e sulla creazione e conservazione del lievito madre, per un ottimo pane senza glutine.
Si proseguirà con la relazione di Antonio Cantaffa, responsabile ristorazione AIC Calabria, che illustrerà quali sono i prodotti a rischio e quali le regole da seguire per cucinare senza glutine. Particolarmente interessante sarà questo intervento proprio perché permetterà ai cuochi ed agli operatori della ristorazione di conoscere, in maniera del tutto gratuita, come operare e maneggiare i cibi per non causare danni a chi soffre di celiachia. In particolare ci sarà un focus sul trattamento degli alimenti e sulle indicazioni da rispettare negli strumenti come coltelli e altri utensili da cucina per non causare danni alla salute di chi soffre di celiachia.
Ultimo intervento sarà quello di Angelo Grisolia, referente Aic Calabria, che presenterà le iniziative dell’associazione per il 2014.
A seguire, lo staff di Naturium offrirà una degustazione di prodotti senza glutine di diversi marchi, grazie al suo assortimento tra i più vasti della Calabria, mostrando così quanto vasto sia il numero dei prodotti da poter utilizzare per chi soffre di celiachia.

“Rende-Unical, Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana”, giovedì Stefania De Cola e Alessandro Scanderbeg in “Proviamoci ancora”

ARCAVACATA – Quarto appuntamento per “Nuovi talenti alla regia”, la rassegna inserita nella programmazione della residenza “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” dedicata ai giovani registi. Giovedì 10 aprile, alle 21.00, tocca a Ernesto Orrico, autore e attore, nome noto nel panorama teatrale cosentino, dirigere la brava Stefania De Cola in coppia con Alessandro Scanderbeg in “Proviamoci ancora”. Una pièce ispirata dallo studio di alcune opere del commediografo inglese Derek Benfield, nella quale i due protagonisti, anche autori del testo, interpretano quattro personaggi, Leonardo e Marianna, Carolina (moglie di Leonardo) e Leo (figlio di Marianna). La trama dello spettacolo vede Leonardo e Marianna incontrarsi dopo vent’anni e rievocare la loro storia d’amore… Scena essenziale e colonna sonora con i grandi classici italiani fanno da sfondo a una vicenda con frequenti sbalzi temporali e qualche momento di malinconia. Un omaggio a un genere poco frequentato nel teatro italiano contemporaneo, la commedia romantica di matrice anglosassone.
Costo del biglietto (posto unico) 5 €, studenti internazionali 1 €.
Giunto alla terza annualità, il progetto di residenza “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” si avvale del partenariato del comune di Rende e delle collaborazioni con DAMS, CAMS (Centro Arti Musiche e Spettacolo) e Centro Residenziale dell’Università della Calabria.