Papa Francesco verrà in Calabria

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Papa Francesco visiterà Cassano allo Jonio, sede vescovile del segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino. E’ stato lo stesso Galantino a dare l’annuncio. La data sarà comunicata la prossima settimana. Una ipotesi è che possa svolgersi in giugno. Il Papa, nell’incontrare mons. Galantino, gli ha detto che “vengo per chiedere scusa”. Quando lo ha chiamato a segretario della Cei papa Francesco aveva chiesto scusa ai fedeli perché sottraeva loro il vescovo.

Il doppio e grande “Cammino di…” Brunori Sas all’Unical

(foto R. Tarzia)

Arrivederci tristezza, oggi mi godo la mia tenerezza perchè non durerà..”. Comincia cosi, con le parole di questa canzone, fra le prime tracce estratte dal nuovo album “Il cammino di Santiago in taxi”, il secondo e consecutivo concerto di Brunori Sas al Teatro Auditorium dell’ Unical. Arrivederci Tristezza è proprio il giusto incipit della serata perchè è impossibile non essere pervasi dal senso di allegria che le canzoni del cantautore cosentino mettono, specie dopo una bieca e grigia giornata passata fra beghe familiari, professionali e, specie di questi tempi, economiche (tutti temi trattati nelle sue canzoni). 

E Arrivederci Tristezza da quindi il via alla prima parte del concerto (anche quello di ieri sold out, tanto per ricordarlo) dedicata alla presentazione del nuovo album che Brunori Sas sta portando in giro per l’Italia attraverso 18 tappe. A seguire arrivano a rotazione l’intensa Kurt Cobain, Mambo Reazionario e la raffinata “Lei, lui, Firenze”, ri-arrangiata per la serata, che segna il passaggio alle interpretazioni dei successi dei precedenti dischi (“Vol. 1” e “Vol. 2 – Poveri Cristi”). Il pubblico si scalda quindi con Come Stai, prende le misure con Fra milioni di stelle dedicata all’universo femminile, si esalta con Paolo, si raccoglie per l’intimista Una domenica notte ed esplode saltellando al ritmo di Italian dandy. Il rito brunoriano che coinvolge fino all’ultimo astante uditore si ripete ad ogni concerto, ad ogni nuova canzone, ad ogni nuova emozione come si rinnova sempre il particolare rapporto che unisce Brunori al suo nutrito e trasversale pubblico. Ma Brunori, forte del consenso sempre più unanime di critica e pubblico, è anche una piacevole scoperta per chi lo scopre per la prima volta.

Il concerto, forse troppo breve (dura poco più di 1h e mezzo), scorre cosi in maniera leggera, entusiasmante e godibile per tutti. Dopo Tre capelli sul comò e l’intramontabile Guardia ’82, Dario saluta i tutti ma il pubblico lo richiama e reclama fragorosamente sul palco: ci sono ancora Solcomesonosol e Rosa da cantare. Poi i saluti finali e gli applausi per chi lo accompagni da sempre:  Simona Marrazzo (cori e percussioni), Dario Della Rossa (piano e tastiere), Mirko Onofrio (sax e fiati), Massimo Palermo (batteria) e Stefano Amato. E, infine, un ringraziamento sentito per l ‘ Unicef a cui il concerto era abbinato: Ambasciatore Unicef per la Calabria per il suo impegno proficuo per l’ associazione. In particolare, lo spettacolo di Cosenza, è dedicato proprio ai progetti Unicef per i bambini della Siria.

Il nuovo appuntamento col “verbo brunoriano” è per stasera all’Atlantico-Ausgang di Roma.

Andreina Morrone

(foto M. Grispo)

 

Ospitati 40 migranti in due comuni

VIBO VALENTIA – I comuni di Arena e Spadola stanno ospitando 40 migranti in attesa dell’iter burocratico per lo status di rifugiati politici. Il gruppo, sbarcato nei giorni scorsi nei pressi di Siracusa, è giunto a bordo di un autobus scortato dalla Polizia. I migranti, tra i 18 ed i 30 anni alcuni dei quali orfani, provengono dall’Africa e dalla Palestina. E’ giunto in paese Federico Riccio, responsabile dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Calabria.

Zurlo a Scopelliti: “sono certo dimostrerà sua correttezza politica e amministrativa”

CROTONE – Il presidente della Provincia Stano Zurlo ed i componenti la Giunta provinciale esprimono vicinanza politica ed umana a Peppe Scopelliti. “Sono certo –dichiara Zurlo- che Scopelliti, negli altri gradi di giudizio, saprà dimostrare la correttezza della sua personale azione politica ed amministrativa”.

Sanità, Oliverio (PD): “Governo intervenga urgentemente su reparto oncologia ospedale Crotone”

“Il Governo intervenga per sostenere con urgenza e adeguatamente, in termini di maggiore personale e migliori strutture, e preferibilmente con stanze con al massimo 2 letti,  il reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Crotone, in modo da garantire ai cittadini calabresi il pieno godimento del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione”.

Lo chiede con una interrogazione urgente al Ministro della sanità Beatrice Lorenzin, il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, on. Nicodemo Oliverio. “Siamo rimasti molto colpiti dall’inchiesta pubblicata sabato 15 marzo su un importante organo di informazione, il Crotonese, condotta dalla giornalista Angela De Lorenzo, sull’oncologia all’Ospedale San Giovanni di Dio a Crotone dal titolo ‘Quei malati tra il purgatorio e l’inferno'”.

“Il reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Crotone – spiega Oliverio – è diretto con grandi capacità dalla dott.ssa Tullia Prantera  che assieme ad altri 6 medici, 9 infermieri ed una caposala si occupano contemporaneamente sia del DH, dove vengono somministrate prevalentemente le chemioterapie, sia del reparto dove spesso si ricoverano i pazienti in fase di complicanze o in fase avanzata di malattia. Il reparto di degenza lavora  h 24 per acuti, con 10 posti letto occupati sempre a pieno, anzi spesso, per venire incontro alle necessità, si arriva a 12 – 13 malati.”

“Le degenze sono lunghe – sottolinea il deputato calabrese –  perché spesso vi si ricoverano malati in fase terminale, ma è questa la necessità del territorio, dove peraltro manca un hospice. I malati sono così costretti a stare in stanze comuni dove spesso vedono morire pazienti in condizioni simili alle loro. Con malati così complessi la richiesta di assistenza è elevata. A questo si aggiunga che DH e reparto sono allocati su due piani differenti”. Con questo scarso personale, sia medico che infermieristico, anche in considerazione del fatto che si deve assicurare la guardia notturna e festiva,  il reparto rimane aperto fino alle ore 20, cosa che non avviene in nessun day-hospital”.

“L’inchiesta giornalistica – fa sapere Oliverio – ci mostra una situazione incredibile: non c’è al mattino nessun altro atrio di reparto al San Giovanni di Dio  gremito come quello di oncologia. E fa letteralmente paura guardare quell’esercito di malati in attesa della terapia per ore ed ore. I malati che frequentano il reparto di oncologia per sottoporsi alla chemioterapia oggi ammontano a 450 unità. Sono tra i 40 e i 50 utenti al giorno, dal lunedì al venerdì”.

“Va anche aggiunto – continua Oliverio – che la situazione è peggiorata da quando c’è il reparto per degenza. Prima gli oncologi erano solo  a disposizione del reparto di oncologia, ora fanno i turni e quindi sono più impegnati e possono dedicare meno tempo a fare la chemioterapia. La situazione è ancora più preoccupante al reparto di nefro-oncologia, dove sono ricoverati in due diverse aree nefropatici e malati oncologici gravi. Gli stessi medici e gli stessi infermieri si occupano di degenti affetti da patologie fondamentalmente diverse, ma estremamente gravi.

I malati oncologi gravi sono ricoverati in stanze da  4 o da 5. Dal 1 gennaio 2014 al 24 febbraio dello stesso anno sono stati registrati 52 ricoveri.  Le cure oncologiche prestate nel 2010 assommano a 730 trattamenti in day-hospital, per complessivi 12.500 accessi. I day-hospital nel 2004 erano 300. Il balzo a 730 in 6 anni è senza dubbio significativo, sia in termini di diffusione della patologia, sia anche di aumento della prevalenza della malattia, una conseguenza delle cure che allungano la sopravvivenza e migliorano la qualità della vita dei pazienti. A tutto questo va aggiunto anche l’aumento di pazienti che, dopo la diagnosi, hanno scelto di curarsi a Crotone. L’Ordine dei medici di Crotone ha recentemente documentato come si sia ridotta negli ultimi anni la migrazione sanitaria per effettuare la chemioterapia, col 25% in meno di pazienti crotonesi curati fuori”.

“Ciò è avvenuto negli ultimi anni – precisa il parlamentare dem – grazie all’impegno dell’equipe medico sanitaria guidata dal primario di oncologia Tullia Prantera che ha trasformato il reparto in un’eccellenza del panorama sanitario calabrese. Tuttavia, è molto grave che, a causa della carenza di personale e di strutture, non si sostenga adeguatamente un servizio che permette a moltissimi malati di non dovere ricorrere alle cure fuori regione.”

“E’ per queste ragioni che riteniamo urgente l’intervento del Ministro della Salute – conclude Oliverio – affinché prenda iniziative direttamente o anche per il tramite del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, per sostenere soprattutto il reparto di Oncologia medica e garantire ai cittadini crotonese il diritto alla salute.”

Lo Polito istituzionalizza il premio “Lavoratore dell’anno”

CASTROVILLARI (CS) – Nel segno della persona, del lavoro e del bene comune. La Giunta municipale di Castrovillari ha deliberato questa mattina l’istituzionalizzazione del premio “Lavoratore dell’Anno” tra coloro che, dipendenti pubblici o privati, prestano servizio sul Territorio comunale.

Lo ha reso noto il Sindaco Domenico Lo Polito, a termine della seduta, spiegando che il Premio sarà intitolato  al compianto Franco Morelli, già dipendente comunale e deceduto in costanza di rapporto di lavoro.

Un uomo, Morelli, con un grande senso di responsabilità e di appartenenza che profondeva con semplicità ed impegno nel proprio lavoro, mettendosi, con capacità e dedizione, a disposizione del cittadino svolgendo la sua funzione con grande spirito di servizio.

“Un’iniziativa – ha aggiunto Lo Polito – che va nella direzione di cosa intende questa Amministrazione per lavoro, rilanciando le vere ragioni che devono sempre sottendere a questo, a partire da quell’etica che nessuno può bypassare. Oggi, più che mai, – spiega – siamo chiamati a riscoprire cosa significa vivere il proprio lavoro in un modo che, rispondendo al proprio bisogno, possa essere anche risposta a quello di tutti.”

Sanzioni amministrative, il Comitato Ambiente Presilano continua attività

Non esiste paura per i combattivi attivisti del Comitato Ambientale Presilano. Dopo le notifiche delle sanzioni amministrative recapitate dalla Questura di Cosenza per il “blocco” dell’8 marzo scorso alla discarica di Celico, la musica non cambia: la Presila paura non ne ha! E oggi dopo l’incontro con il Prefetto, a cui sono stati esposti i motivi di illegittimità di questi atti, il Comitato è ancora più convinto delle proprie ragioni.

Non ci lasciamo intimidire da atti che presentano tutta una serie di profili di illegittimità, formali e sostanziali. A cominciare dalle modalità con le quali sono stati raccolti i nominativi delle persone poi “colpite” dai provvedimenti (ore prima dell’inizio della manifestazione). Ed è così che gli uomini della DIGOS di Cosenza hanno finito per spedire i loro “cari saluti” anche a persone che poi, nelle ore del “blocco”, non erano nemmeno fisicamente presenti o facevano il proprio lavoro (fotografie). Una situazione paradossale in cui a manifestanti totalmente pacifici è stato contestato il fatto di aver creato “…pericolo per l’incolumità dei presenti”. Quando è stato semmai l’atteggiamento delle forze dell’ordine a creare, di fatto, pericolo per l’incolumità dei presenti.

Provvedimenti illegittimi anche per non essere stati notificati nell’immediatezza (come legge prescrive, a meno di impedimenti concreti e oggettivi). Infatti, così come riportato nelle notifiche, la DIGOS afferma di non aver potuto procedere alla notifica immediata degli atti in quanto impossibilitata a farlo “…per evidenti ragioni di ordine e sicurezza pubblica connessi soprattutto al grande numero dei manifestanti”. Ordine e sicurezza pubblica gravemente minacciate, a quanto pare, dai manifestanti che, dopo il tentativo di forzatura del presidio pacifico, rimasti tutti sul posto, offrivano dolcini e caffè caldo ai poliziotti e agli stessi dirigenti della DIGOS, autori delle sanzioni. Forse avevano le mani troppo occupate dai bicchierini di caffè e dai dolci alla crema, per riuscire anche a notificare le sanzioni!

Una situazione paradossale. Come paradossale il fatto che i manifestanti, fisicamente a presidio della legalità e della legge, opponendosi a determinazioni illegittime del Dipartimento Ambiente della Regione che autorizzava, di fatto, un reato (sversamento del “tal quale” direttamente in discarica), sono gli unici sanzionati. Le forze dell’ordine, dunque, a presidio dell’illegalità? E’ un paese normale questo? L’ordinamento giuridico è ancora in vigore? O vige la legge del più forte?

Una cosa è certa, la Presila, la gente, il popolo, hanno dimostrato in maniera chiara la loro, di forza. Una forza fatta di cuore, coraggio e senso civico. Beni preziosi, di questi tempi.

Cosenza, al via corsi di fotografia di base

COSENZA – Bioformat Innovation Technology, agenzia formativa e operativa in Italia dal 2003 e Plane, agenzia di  comunicazione, organizzano due Corsi di fotografia in Calabria.

Il primo è rivolto agli adulti con l’obiettivo di promuovere un atteggiamento critico e creativo nei confronti del linguaggio delle immagini, durante il quale si approfondiranno tematiche legate alla grammatica della Fotografia. Il secondo, di base, è rivolto a bambini e bambine e/o ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni che vogliano avvicinarsi alla fotografia per curiosità, per passione, per puro diletto o per scoprire e mettere a frutto le proprie capacità nascoste.  Le lezioni in aula si svolgeranno presso la sede della cooperativa sociale L’isolachenonc’era in via degli Stadi a Cosenza. I corsi, entrambi di n° 10 lezioni, si terranno tra maggio e giugno/luglio 2014. Le iscrizioni dovranno pervenire entro sabato 24 aprile. Gli orari delle lezioni saranno concordati assieme ai partecipanti al primo incontro.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.bioformat.it o contattare gli organizzatori all’indirizzo email segreteria@bioformat.it oppure telefonando al numero 3248031024 (da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle ore 18).

Sul sito www.bioformat.it oltre a consultare i programmi dei corsi è possibile scaricare le relative schede di partecipazione.

Merce contraffatta, arrestati due marocchini

COSENZA – a seguito dell’intensificazione  dei servizi di controllo nei confronti di cittadini stranieri nel territorio del comune di Rossano e Corigliano, personale della Polizia di Stato del  Commissariato di P.S. di Rossano, diretto dal Vice Questore dott. Raffaele De Marco ha deferito alla Procura della Repubblica di Castrovillari il cittadino di nazionalità marocchina B.N., classe 1973, nato in Marocco, residente in Rossano, il quale, a seguito di controllo, eseguito in  Corigliano Calabro, all’interno del cofano dell’autovettura Fiat Punto che stava guidando,  rinveniva, occultati in alcuni sacchi di plastica, 55 capi di  merce  contraffatta, composta per lo più da pantaloni, scarpe, camice, borse di varie marche note, estere e nazionali.

Nel corso del controllo si accertava che il predetto autoveicolo, recante targa romena, risultava abbinata ed in circolazione ad una targa italiana, di proprietà di una cittadina italiana, residente in zona. Lo straniero, viaggiava insieme ad un altro suo connazionale A. S. classe 1987, domiciliato in Rossano, ma privo di permesso di soggiorno e di qualsiasi altro documento di riconoscimento.

I due soggetti stranieri venivano accompagnati presso gli Uffici del Commissariato  per ulteriori accertamenti e per l’esatta identificazione.

La merce veniva posta sotto sequestro e lo straniero B.N. veniva deferito per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e per ricettazione. Inoltre il personale di polizia  procedeva nei confronti dello stesso alla contestazione dei verbali al C.D.S.  ai sensi degli articoli 193 com.1-2 e art. 100 comma12, in quanto al veicolo risultavano montate targhe non proprie, il cui numero di telaio risultava  abbinato ad una targa italiana e  perché circolava senza la prescritta assicurazione obbligatoria per danni contro terzi.       

 

Le 2 targhe, anteriore e posteriore, montate sull’ autovettura Fiat Punto,  venivano  sequestrate in quanto ritenute false e non abbinate al mezzo in oggetto, mentre il mezzo, in relazione alle due violazioni al C.d.S., veniva sottoposto a sequestro e fermo amministrativo.

 

Da ulteriori accertamenti la posizione del cittadino marocchino A.S. risultava essere irregolare e colpito dai  provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale, emessi dal Questore di Roma  e da quello di Salerno, pertanto veniva accompagnato presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di Trapani per il successivo allontanamento dal territorio nazionale.

Quattro assoluzioni per la 16enne morta in ospedale

VIBO VALENTIA – Si è concluso con quattro assoluzioni il secondo troncone del processo per la morte di Federica Monteleone, la sedicenne di Vibo Valentia deceduta il 26 gennaio del 2007 dopo un intervento di appendicectomia. Il giudice Manuela Gallo ha assolto l’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria Filomena Panno, del chirurgo Benito Gradia, l’aiuto chirurgo Giovambattista De Iorgi e l’infermiere Mario Silvestri. Grida di rabbia dei familiari di Federica Monteleone.

“Purtroppo oggi con questa sentenza, che non condividiamo affatto, sono rimasti fuori gli attori principali e questo non sarebbe successo se il processo non fosse stato smembrato in due per un errore iniziale della Procura di Vibo Valentia”. Lo hanno affermato i genitori di Federico Monteleone, Mary Sorrentino e Pino Monteleone.

“Nell’altro procedimento – hanno aggiunto – sono stati condannati otto protagonisti di questa assurda vicenda, di cui sette in via definitiva. Siamo pronti a proporre appello, ma non avremo mai una pronuncia definitiva perché purtroppo su questo secondo filone incombe la prescrizione del reato che scatterà a luglio”.