Condivisi: Moda, foto e teatro raccontano le maschere

LAMEZIA TERME (CZ) –  “Il romanzo meraviglioso nasce dalla capacità del romanziere di interpretare le maschere degli uomini attraverso la sua maschera-psiche per farne i volti dei suoi personaggi.” Con queste parole, di Aldo Busi nel Manuale del perfetto Papà, è possibile spiegare in breve la mostra di arte organizzata dall’associazione lametina inoper@, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, che Sabato 15 e Domenica 16 Marzo ha animato la splendida location di Palazzo Nicotera.

Un mix di arte che va dalla fotografia alla pittura, passando per la moda, la scultura, il teatro. Artisti calabresi che hanno voluto mettersi in gioco per esprimere la loro visione della “Maschera”, il tema centrale della mostra espositiva “Condivisi”.

Già dai primi gradini del palazzo si respira un’aria di mistero e di farsa, tipica del periodo carnevalesco terminato pochi giorni fa. Ad accogliere il pubblico, Ilaria e Alfonsina, alcune modelle mascherate con il trucco, che camminano e sfilano tra sale del palazzo e tra le persone, accompagnandole e indossando gli abiti della celebre stilista lametina Elena Vera Stella, l’artista che crea capi per modelle, ma anche per persone comuni che vogliono un abito d’ Alta Moda, perché “la moda va sfruttata per esprimere se stessi e comunicare quell’Io che spesso si vuole nascondere dietro una maschera.”



Nella prima sala risalta subito all’occhio l’idea originale e innovativa di Riccardo Altieri e Antonio Renda, fotografi, che per la mostra scelgono uno shooting fotografico formato da location cittadine in bianco e nero, su ciascuna delle quali è impressa, con un eccellente lavoro di grafica, una maschera differente, tratta da celebri film del passato (tra cui The Mask, Batman, Hannibal Lecter, Pinocchio). Ma il nesso non è casuale, ha un senso ben definito (la maschera di V per Vendetta sul parco Peppino Impastato, come lotta alla criminalità ne è un esempio) ed è reso più comprensibile dalle citazioni che accompagnano ogni fotografia. La stanza scura è illuminata solo da luci colorate che danno una prospettiva camaleontica alle foto, donando un effetto molteplice ed assumendo quasi un significato diverso ad ogni colore.

Franz Mazza, fotografo, opta per uno shooting classico: la figura umana. E sopratutto il volto, “perché ogni volto, in sé, è una maschera; ossia, ogni individuo si rapporta alla “massa” nel modo in cui questa lo descrive. Ma ogni individuo ha più caratteri e più sfaccettature. Ci consideriamo “uno”, mentre la società ci considera “nessuno” o “centomila” a seconda della maschera che indossiamo.”

 

Damiano Cerra, fotografo, sceglie l’identità femminile: “la donna costretta dalla cultura e dalla società in cui vivono, a recitare il ruolo che gli viene assegnato.” E allora, nei suoi scatti la maschera è intesa come vestito che, una volta indossato, costringerà la donna a mettere in atto comportamenti a ruoli definiti: la donna forte e combattente come una guerriera amazzone; la donna sensuale a tutti i costi, ammaliatrice di uomini; la donna di casa, colonna portante della famiglia.

 

Ferdinando Cimorelli, pittore e scultore, guarda il contenuto della maschera: le sue sculture in arte pop, ritraggono soprattutto dei teschi. In particolare, da un ceppo di quercia (nella foto, in alto a sinistra), l’artista scava all’interno per mettere in risalto una metà di cranio, a voler indicare che ” anche se tutti indossiamo una maschera, scavando scavando, siamo tutti uguali.”

 

 

 


Riccardo Tropea
, pittore, indaga e spazia tra varie culture. Le sue opere, infatti, richiamano da un lato la mitologia greca (Pan, Zeus e Apollo), e quindi quel teatro greco dove le maschere servivano a caratterizzare il personaggio e dare un suono più udibile alla platea, fino a raggiungere i confini della Terra con i Maori ed il loro Moko: il tradizionale tatuaggio con cui questa popolazione dipinge i propri volti. “La maschera si fa identità. Una maschera che non cela, ma rivela; una non-maschera capace di raccontare la storia di un uomo. I segni vengono aggiunti man mano che l’uomo cresce e descrivono la sua vita, il suo lavoro, la discendenza e il clan di appartenenza.”

Conclude la mostra, Achille Iera, giovane attore lametino, impegnato in una eccezionale interpretazione di un monologo tratto dall’opera “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello. Interpretazione resa ancora più affascinante da un blackout tecnico. E allora, l’ombra proiettata su un muro da una luce artificiale, impressiona: un uomo che parla, racconta qualcosa; un uomo che non è nessuno, perché ad eccezione del contorno, della forma, è tutto nero, senza dettagli; ma è anche centomila, perché ciascuno degli ascoltatori, in quell’ombra, può vederci se stesso.

L’associazione inoper@ ringrazia il Comune di Lamezia Terme, gli artisti che hanno partecipato, Igers Lamezia Terme e quanti hanno contribuito con qualche offerta e con la propria presenza a questa mostra culturale.
All’evento hanno partecipato gli assessori Giusi Crimi e Rosario Piccioni, oltre che al Sindaco Gianni Speranza.

 


Roberto Tarzia  

A1 M, Callipo sconfitta al PalaValentia da Cuneo

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA – BRE LANNUTTI CUNEO 0-3 (20-25, 26-28, 23-25)

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Trinidad De Haro, Plot, Steuerwald
6, Randazzo 14, Farina (libero 69%), Forni 5, Crer 5, Gavotto 10,
Ogurcak 15, Thiaw, Cisolla Sardanelli, Presta. All. Blengini

BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 6, Antonov 3, Marchisio, Gonzalez 1, De
Pandis (libero 75%), Casadei 17, Kohut 10, De Togni 4, Coscione, Rouzier 1, Maruotti 11, Alletti. Allenatore: Piazza

ARBITRI: Satanassi e Cesare
NOTE: Durata set: 24’, 31’ 29’. Tot:. 84’. Spettatori 1500. Mvp Casadei
Tonno Callipo attacco 46%, ricezione 70%, muri 6, bs 17, ace 1,
errori 28. Bre Lannutti Cuneo attacco 52%, ricezione 60%, muri 7, bs 10,
ace 3, errori 16

A2 F, Crisi Soverato: battuto dal fanalino di coda Reggio Emilia

E’ ufficialmente aperta la crisi di risultati in casa Volley Soverato, sconfitto anche dal Crovegli Reggio Emilia, ultimo in classifica. Le calabresi escono con le ossa rotte dal “Pala Rivalta” della città emiliana, dove la compagine di casa di coach Baraldi rimonta per ben due volte le ospiti, che vincono primo e terzo set. Calo fisico o di concentrazione? Di certo è che per il Soverato è arrivata la terza sconfitta consecutiva, il primo posto sembrerebbe essere ormai fuori dalla portata (-10), ma a questo punto, Travaglini e compagne dovranno stare attente a non farsi sfuggire il terzo posto, che fino a poche settimane fa pareva essere già in tasca. Di questo passo, infatti, si rischia grosso, e per una compagine costruita per vincere il campionato sarebbe incredibile non rientrare almeno nelle prime tre posizioni. Tornano alla gara, parte bene il Soverato, che conquista il primo set 17-25 dando l’impressione di poter fare sua l’intera posta in palio. Nel secondo set, invece, le emiliane reagiscono e si riportano in parità (25-18), e inizia a scattare l’allarme per Breviglieri, che sprona le sue ragazze in vista del terzo set. Detto fatto, le “cavalluccie marine” si aggiudicano il terzo set di misura (23-25), la vittoria è ad un set, ma accade ciò che, purtroppo, si è spesso verificato nel corso di questo campionato. Soverato inizia a cedere, Reggio Emilia gioca e strappa il nuovo pareggio, 25-19, si va al tie-break, in pochi avrebbero scommesso, ma tant’è. Le bianco-rosse crollano definitivamente e perdono 15-9. Soverato ottiene un solo punto e  va a 34, ma Scandicci è quarto a -3. Serve una scossa, e subito, se non si vuole rovinare quanto di buono fatto fino a poco tempo fa.

Redazione volleysoverato.it – Francesco Gioffrè

Gioia Roccella: è Serie D!

Foto Roccellasiamonoi (blog)

Il pareggio esterno di San Lucido regala oggi agli uomini di Francesco Galati la matematica vittoria del Campionato di Eccellenza 2013 – 2014 e cosi, a quattro giornate dal termine, il Roccella può festeggiare la storica e prima promozione in Serie D. Promozione sudata quanto meritata per gli amaranto, che arriva a coronamento di una stagione dominata sin dalle prime giornate e durante la quale il Roccella non ha mai incontrato la resistenza di avversari all’altezza. I numeri parlano chiaro: 61 punti in 26 turni, più sedici  dalla seconda, 19 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte, 63 gol fatti e 24 subiti (miglior attacco e miglior difesa del campionato). Tutto questo si traduce in un gioco brillante e concreto al tempo stesso. Congratulazioni A.S. Roccella!

 

ECCELLENZA, 26^ Giornata, Risultati:

Acri-Bocale 2-0,

Audace Rossanese-Taurianovese 1-2,

GallicoCatona-Nausicaa SM 4-1,

Castrovillari-Corigliano S. 2-1,

Isola C.R.-Sambiase 0-2,

Palmese-Paolana 3-1,

San Lucido-Roccella 0-0,

Sersale-Guardavalle 1-0

 

CLASSIFICA: Roccella 61, Castrovillari 46, Guardavalle e GallicoCatona 45,  Sambiase 44, Taurianovese 42, Palmese 41, Isola C.R. e Sersale 38,  Bocale e Acri 37, Corigliano S. 32, San Lucido 26, Paolana 19, Nausicaa SM 16, A.Rossanese 13

Continua a vincere la Palmese

PALMESE:Caputo, Villella, Andiloro, Musumeci, Mascaro, Tedesco, Bruzzese, Giacco  (45’st Centenari), Cecco, Malandra  (26’st Formidabile), Viscovo (8’st Babakar). In panchina: Zagami, Gambi, Rotolo, Corrao. Allenatore: Francesco Iannello .

PAOLANA:Gaiangos (41’pt Lanza), De Rose (41’pt Sofio), Fiorillo, Paonessa, Del Popolo (23’st Gentile), Bruno, Caputo, Chiappetta, Opoku, De Cicco, Caligiuri. In panchina: Ramundo, Pellegrino, Caruso, Condino. Allenatore: Tarcisio Sarpa.

ARBITRO: Castorina di Acireale 6 (Bianchi 6 e Gatto di Reggio Calabria 6)

MARCATORI: 16’pt Mascaro (Pal), 38’pt Cecco (Pal), 5’st Chiappetta (Paorig.), 40’st Andiloro (Pal).

NOTE: spettatori 500 di cui 40 paolani. Cielo sereno. Espulso al 5’st Mascaro (Pal)per somma di ammonizioni. Ammoniti: Bruzzese (Pal), Fiorillo, Chiappetta e Gentile (Pao). Angoli 4 a 1 per la Palmese. Recupero: 3’pt e4’st.

PALMI (Rc) -Vince la Palmese e per la Paolana adesso il futuro è sempre più preoccupante. Due squadre in campo con obiettivi diversi: i neroverdi alla ricerca di un posto nei playoff mentre i biancazzurri in lotta per non retrocedere con i playout dietro l’angolo se tutto va bene. La Palmese rimane distante tre punti dal quinto posto per via dei risultati sfavorevoli arrivati dagli altri campi. La Paolana sempre più in pericolo ma la salvezza per i ragazzi di mister Serpa è ancora possibile.

CRONACA: la centenaria conduce il gioco e passa al 16esimo: Mascaro solo in piena area di rigore batte Gaiangos. Il 4-3-3 di mister Francesco Iannello funziona (terzo risultato utile consecutivo e seconda vittoria per lui in tre gare dopo il blitz di Corigliano). Cecco gioca centrale,Viscovo e Malandra sugli esterni. Arriva il raddoppio con Cecco che al 38esimo riceve da Malandra che ruba palla a Chiappetta e tutto solo batte per la seconda volta Gaiangos. La Paolana fa poco: senza Tuoto e Merenda la squadra ne risente e punta molto su Opoku che da solo però non è mai pericoloso per la difesa neroverde. Ad inizio ripresa comunque arriva un sussulto e i cosentini riaprono il match: Mascaro tocca il pallone con un braccio in area e viene espulso mentre Chiappetta, sul dischetto, fa centro per il 2 a 1. In superiorità numerica la Paolana non riesce a pareggiare nonostante l’ingresso di Gentile che reclama un penalty. Al 40esimo arriva la terza rete neroverde con Andiloro lesto a ribattere di prepotenza in rete dopo un salvataggio sulla linea.

Ancora una volta lo storico gemellaggio è stato onorato. Ha il sapore di una festa la sfida Palmese e Paolana ed effettivamente di questo si tratta: una grande festa sugli spalti. Per il 27esimo anno consecutivo,le due tifoserie confermano la fratellanza. Entrambi si ritrovano sotto la stessa bandiera per consolidare un gemellaggio oramai storico. Da una parte i “Boys Palmi 78”, dall’altra i            “Fedayn 77” e i “Boys Paola 85”. Tutti assistono alla gara l’uno accanto all’altro. “Non è una partita, è una festa infinita…Palmi – Paola per tutta la vita!” Questo lo striscione esposto al “Lopresti”.

 

Cavatorti-Carrieri e l’Acri allontana la zona play out: 2-0 al Bocale

ECCELLENZA, 26^ Giornata

Fc Calcio Acri – Bocale  2 – 0

MARCATORI: 22′ pt Cavatorti, 31′ st Carrieri

ACRI: Di Iuri 7, Covello 6, Milordo 6 (46′ Carrieri 7), Scarlato 6, Cavatorti 7, Luzzi 6.5, Schiavello 6.5, Gallo (88′ Mancino) 6.5, Marano 5.5, Provenzano 6 (64′ Maio 6.5). A disposiz.: Minisci, Ventre, Granozio, Sesti. All.: Pascuzzo 7

BOCALE: Cozzupoli 6, Scilipoti 5.5, Campolo 5.5 (64′ Pannuti), Minniti 6, Quattrone 5.5 (75′ Caricato), Bianchi 6, Gazzetta 6 (70′ Anghel), Laurendi 6.5, Borghetto 5.5, Saviano 6, Tavilla 5. A disposiz.: Cambareri, Benedetto, Audino, Catalano. All.: Lo Gatto

ARBITRO: Varacalli di Locri 5

ASSISTENTI: Zangara ed Esposito (CZ) 4.5

Ammoniti: Quattrone, Minniti Campolo, Gazzetta (Bocale), Sposato e Provenzano (Acri)

Espulso: Durante l’intervallo  Marano per proteste

NOTE: giornata soleggiata, clima gradevole. Trecento spettatori circa.

I rossoneri acresi non soffrono l’avversario e, pur giocando la ripresa in 10, ottengono tre punti preziosi per la classifica. Cavatorti e Carrieri i marcatori, espulso Marano durante l’intervallo.

LA PARTITA – Dopo la sonora vittoria di Paola, lìAcri torna a vincere in casa con un fermo e autorevole 2 a 0 su un Bocale timida copia di quello delle ultime gare.

Sono però gli ospiti a cominciare meglio la partita: all’8′ Di Iuri ferma miracolosamente un tiro ravvicinato di Saviano. Il maggior mordente offensivo degli avversari dà la scossa ai padroni di casa che poco dopo si rendono pericolosi con Schiavello prima e con Gallo e Marano poi. Cosi proprio quando l’Acri sembrava soffrire la squadra di Lo Gatto a centrocampo, al 22′ Schiavello recupera dalla sinistra un pallone invitante per Cavatorti che supera due avversari e insacca in rete a fil di palo. L’Acri può cosi amministrare il meritato vantaggio cosi come Cozzucoli riesce però a difendere la sua porta negando a Gallo e compagni il gol del raddoppio in almeno due occasioni. Prima dell’intervallo fischiato un fuorigioco dubbio ad Andrea Marano le cui presunte proteste durante l’intervallo gli costano il mancato rientro in campo nel secondo tempoper segnalazione del guardalinee all’arbitro.

Con un uomo in meno, Pascuzzo rileva l’esordiente Milordo per l’altro under Carrieri che già al 6′ della ripresa mette in difficoltà il portiere avversario. Al 12′ altra discutibile decisione arbitrale: scontro in arrea Scarlato-Tavilla e l’arbitro  Varacalli comanda un calcio di punizione per i biancoazzurri da meno di 3 m dalla linea di porta ; ma nonostante la posizione vantaggiosissima, Laurendi manda fuori alla sinistra del portiere. Al 19′ il tecnico Pascuzzo, per dare profondità a centrocampo, tenta la carta Maio per Provenzanoe proprio il biondo esterno rossonero è protagonista di una clamorosa occasione per il raddoppio: Gallo lancia in avanti per Carrieri che entra in area e tira per Maio per perde il momento giusto per il tocco finale in porta. L’appuntamento con la rete del 2-0 è solo posticipato di 60” perchè al 32′ dalla bandierina Schiavello crossa in area per Carrieri che di testa batte Cozzucoli. Il doppio passivo porta alla reazione degli avversari , pericolosi con Morghetto un minuto dopo, parata di Di Iuri, e con Laurendi su calcio di punizione al 39′. Non arriva la rete della bandiera per un Bocale deludente, ma non arriva nemmeno il tris dell’Acri perchè a tre minuti dalla fine il ghiotto assist di Gallo per Maio attraverso tutto lo specchio della porta e si spegne fuori.

Foto F. Spina

A fine gara mister Pascuzzo chiarisce la sua contrarietà per l’eccessiva sanzione dell’arbitro su Marano e, soddisfatto per la gara dei suoi, non si ritiene altrettanto contento per la classifica, sebbene con il risultato di oggi l’Acri abbia conquistato la quasi matematica certezza della salvezza. “La classifica è per noi bugiarda – dichiara Pascuzzo – e ora che siamo relativamente tranquilli dovremo sfruttare al massimo le ultime quattro giornate per cerare di migliorarla”. Gli fa eco il giovane Simone Carrieri, oggi secondo marcatore della partita: “Dobbiamo avanzare in classifica. Il mister, la squadra e i tifosi se lo meritano”. Poi la dedica per il gol, per lui quarto in questo campionato: “Dedico il gol alla mia famiglia e alla mia ragazza”.

Una curiosità: oggi esordio in rosa per l’ex cronista Giuseppe Minisci, nuovo terzo portiere dell’Acri.

Andreina Morrone

(C)Sala Stampa: A caldo ma non troppo – Cappellacci e De Angelis.

Nella conferenza di fine partita, Cappellacci e De Angelis, il Mister ed il match winner, si presentano con un sorriso a trentadue denti. Posto che il bomber è di un’allegria latente, laddove sia invece difficile veder ridere il Talebano (parlando ovviamente del mondo calcistico), la faccia dei due esprime allegrezza e felicità per un traguardo quasi raggiunto, al quale mancano solo novanta minuti.

D: Mister, l’impressione data oggi dal Cosenza è quella di una squadra molto formica e poco cicala, nel senso di attenta più alla sostanza che al bel gioco. Però, nonostante un secondo tempo non bellissimo, tre punti e via.

R: Guarda, parlare di impressioni è sempre sbagliato. Impressione è un termine che io non considero, perché rivedendo la partita più volte si hanno più impressioni differenti. Io credo che abbiamo giocato un’ottima sfida, specialmente nella prima frazione. Poi, certo, un calo fisico è normale, ma tre punti ora sono davvero preziosi per la nostra condizione psico – fisica: eravamo reduci da un punto in tre partite, abbiamo fatto una vittoria che, in questo campionato “anomalo”, ci permette di tornare in testa.

D: Gianluca, il Mister ti ha messo alto a sinistra, una posizione un po’ atipica, almeno qui a Cosenza, però nel saltare l’uomo, nell’accentrarti sei sembrato più una seconda punta che un’ala.

R: Ma si, anche perché io fondamentalmente nasco seconda punta, non prima. Poi ho giocato un po’ in tutte le posizioni, tranne esterno alto a destra ché sono davvero scarso (ride, ndr). No, a parte tutto, io non credevo neanche di dover giocare, invece il Mister stamattina mi ha detto che avrei giocato, e sono rimasto pure novanta minuti in campo. Credo di aver fatto bene, che poi è la cosa principale.

Si chiude qui un’altra giornata rossoblu, finalmente felice dopo le gioie del centenario, finalmente dorata. Ora manca un ultimo sforzo, che forse neanche sforzo si può chiamare. Andiamo, Lupi, verso l’ultimo traguardo.

Francesco La Luna

Cosenza – Poggibonsi, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 6,5: io ho finito gli aggettivi, fate voi. Risulterei banale e scontato. Inoperoso per un tempo, si dimostra mai distratto per salvare il risultato a fine partita sulla punizione di D’Agostino. Da tenere assolutamente, pena la decapitazione per chi lo farà scappare via.

Bigoni voto 7: per la generazione di mio padre è una sorta di dejà – vu: dove abbiamo già visto un motorino instancabile e duttile? La risposta è presto data: Marco Bigoni è la fotocopia, in miniatura, di David Balleri, terzino dei rossoblu guidati dal Seminatore d’Oro Gianni di Marzio. Leggenda (e genitori) narra(no) che Di Marzio facesse eseguire a Balleri allenamenti extra che consistevano in corse sul fondo e cross di prima: ci viene il dubbio che Miscela Bigoni faccia queste stesse cose.

Guidi voto 7,5: come i cavalli da corsa, è venuto fuori sulla lunga distanza: è imperioso nel modo di comandare la difesa, quando non si prende gol è soprattutto merito suo, che inventa delle uscite palla al piede ordinate e maestose, tali da far impressione a chiunque capisca un minimo di calcio. Altro gioiello da trattenere.

Blondett voto 6,5: partita più semplice per il doriano, al quale non vengono creati assolutamente patemi d’animo particolari. Nella ripresa risulta un po’ più impegnato, ma sa controllare l’avversario e, così, l’area della capolista non è mai sede di azioni pericolose.

Mannini voto 6,5: oggi fa il suo, e corre tanto per sovrapporsi. Si vede che viene da una primavera importante, e non sente minimamente la pressione. Un vero professionista che non perde mai la testa, soprattutto nei momenti più difficili, quando è al centro di sterili (ed inutili) polemiche.

Criaco s.v.: non gioca neanche un tempo per problemi fisici. Lo rileva Palazzi, voto 6: mantiene la posizione e gioca bene in linea, sale poco e fa il compitino.

Asante voto 6: l’impressione è che i piedi siano divisi da chilometri di distanza, ma la grinta e la simpatia lo hanno reso uno degli idoli del San Vito. Non molla mai, certo gli evidenti limiti tecnici lo penalizzano, ma ci mette l’anima.

Corsi voto 6,5: è l’unico capace di dare ordine al centrocampo: esemplificante il doppio dribbling tra gli di mezzeria ospiti con tanto di passaggio smarcante a favore di Bigoni accorso sulla fascia. E questo è solo un esempio, ce ne sarebbero a migliaia. Indubbiamente, con lui, il Cosenza ha trovato un uomo di ordine.

Alessandro voto 6,5: RoadRunner è discontinuo, ma i primi sessanta minuti fa spavento. Poi si spegne, ed il Capp – che ormai lo sa – sfodera l’arma Mosciaro, s.v.: vorrebbe mangiarsi il mondo, ma il voto con un quarto d’ora di gioco non lo danno neanche a Fantagazzetta.

Chinellato voto 6: il corazziere con il numero nove sulla schiena si dimena e cerca di trovare sempre l’aggancio sul lancio lungo. L’abbiamo visto giocare partite migliori, ma indubbiamente non ha sbagliato oggi. Rilevato da Napolano, s.v.: leggasi Mosciaro.

De Angelis voto 7,5: è lui il man of the match. Il Mister lo sposta largo a sinistra, lui risponde “Obbedisco” e cala due reti, una delle quali ingiustamente annullate. Ma salta sempre l’uomo in uno contro uno, non sbaglia un aggancio. Unica pecca: il malus delle ammonizioni. Per il resto come sempre, da serie superiore.

Francesco La Luna

La Nuova Gioiese torna alla vittoria

Nuova Gioiese – Città di Messina 2-1 (25′ Manfrè, 43′ Pascu, 78′ A.Crucitti)

Nuova Gioiese: Panuccio, Cosoleto, Sorgiovanni, Taverniti, Condomitti, Nesci, Lombardo, Guerrisi, G.Crucitti, A. Crucitti, Pascu. In Panchina: Andreoli, Cirianni, Lucà, Saccà, Figliomeni, Misale, Bugatti, Ferraro, Barilà. Allenatore: Dal Torrione.

Città di Messina: Mannino, Brancato, Fragapane, Munafò, Puzone, Frassica, Parachi, Santamaria, Manfrè, Trovayo, Vella. In Panchina: Fazzino, Pino, Costa, Bonamonte, Portovenero, Calogero, Galletta, Busà, Casale. Allenatore: Laganà.

Arbitro: Mansi di Nocera Inferiore

Guardalinee: Cappiello e Santarsia di Matera

 

Dopo quattro mesi di digiuno la Nuova Gioiese ritrova la vittoria nel derby contro il Città di Messina. Dopo essere andati in svantaggio i padroni di casa non hanno perso la calma trovando prima il pareggio nel finale del primo tempo con l’ariete Pascu e poi trovando la rete della vittoria nella ripresa con Antonio Crucitti. Con i tre punti conquistati i viola raggiungono matematicamente l’obiettivo della salvezza con sette giornate d’anticipo e possono dunque puntare con più tranquillità ad un possibile piazzamento playoff. Il Città di Messina allenato dal subentrante Laganà, applaudito dai tifosi gioiesi al suo ingresso in campo per i suoi trascorsi in maglia viola, ha comunque giocato una buona gara ma ha avuto il demerito di non saper gestire il vantaggio raggiunto con Manfrè, che al 25′ aveva trafitto Panuccio con un bel diagonale una volta entrato in area di rigore. Gli uomini di Dal Torrione, scesi in campo con un 4-1-4-1, inizialmente si sono affidati ai lanci per il solito Pascu, riapparso oggi nella forma migliore, e una volta siglato l’uno a uno hanno prodotto molte occasioni da rete alla ricerca della vittoria. E puntualmente il gol del 2 a 1 è arrivato nella ripresa con Crucitti. Così il
pubblico del Polivalente ha potuto sprigionare tutta la sua gioia per i tre punti conquistati, meglio se contro un rivale storico come il Messina. Prossimo incontro per i viola domenica prossima in casa del Torrecuso.

Domenico Barone

Il dopo Montalto – Due Torri, Mister Petrucci: “Oggi i ragazzi hanno tirato fuori gli attributi”

Nella Foto: L' allenatore del Montalto, il sign. Petrucci

Nel dopo gara di Montalto – Due Torri ai nostri microfoni è voluto intervenire di sua spontanea volontà e con la sua solita decisione che lo contraddistingue mister Petrucci, che ha voluto innanzitutto mettere  in risalto la splendida prestazione dei suoi ragazzi:

<< I miei calciatori oggi hanno dimostrato di essere  uomini veri, calciatori e veri professionisti. Sono persone che con 2800 problemi hanno dimostrato di tenere alla maglia,  più di qualsiasi altra cosa. Questa è la più grande soddisfazione che può avere un allenatore>>

Poi ha continuato dicendo: << Anche i tifosi ospiti alla fine hanno applaudito la nostra squadra e si sono resi conti della nostra superiorità>>

Il mister non può non rivolgere un pensiero alla squalifica che ha visto sottratto un punto al Montalto. Infatti dedica questa vittoria proprio al presidente Candelieri, che – prosegue- ha ricevuto una squalifica ingiusta.

Alla nostra domanda sull’arbitraggio che ha lasciato a desiderare il mister ci ha cosi’ risposto: << Il rigore di Rende era inesistente. Preferisco non fare polemiche con gli arbitri altrimenti mi arrabbierei tutte le domeniche. Se non tiri fuori gli attributi in queste partite dove la terna arbitrale si mette contro di te puoi anche subire 4/5 gol perchè in 9 contro 11 praticamente per ’30 non è facile resistere e mantenere un doppio vantaggio.>>

 

Nella Foto: Il portiere del Montalto, Ramunno

Poi è intervenuto ai nostri microfoni il portiere e la bandiera del Montalto, Ramunno. Anche lui ha voluto ribadire la sua vicinanza, in un momento cosi’ delicato al presidente Candelieri: << Una vittoria sofferta come quella di oggi, fà in modo che tutte le polemiche che ci sono state nell’ ultimo periodo, vengano spazzate via. Oggi finalmente abbiamo ricevuto un applauso dalla tribuna dopo tante settimane. La vittoria è ovviamente dedicata al nostro presidente che sta pagando colpe non sue, legate all’annata precedente>>

 

Infine ai nostri microfoni ha voluto lasciare la sua testimoninza anche l’autore del primo gol Gassamà, che ha voluto dedicare il gol, oltre alla famiglia Candelieri e alla famiglia De Rose, anche al padre che ha avuto dei problemi di salute:

 

 

Nella Foto: L'attaccante del Montalto e autore del primo gol, Gassamà

<<Noi abbiamo un bel gruppo, io ho potuto recuperare dal mio lungo infortunio anche grazie ai miei compagni.  C’ è ancora tanto da fare per la salvezza. Noi dobbiamo solo pensare a vincere le partite e io posso contribuire solo con i miei gol>>

 

 

 

 

 

Roberto Adimari