Nominati due nuovi commissari nelle aziende sanitarie calabresi

CATANZARO – La Giunta regionale, nella riunione di oggi, su proposta della Presidenza, ha anche deliberato di trasferire – informa una nota dell’Ufficio stampa – dalla Ao  “Mater Domini” di Catanzaro all’Asp di Vibo Valentia, nella qualità di Commissario, Florindo Antoniozzi. Ha anche deliberato di nominare Antonio Belcastro Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera “Mater Domini”.

Catanzaro, domani in piazza agrimercato campagna amica Coldiretti

CATANZARO – Da domani sabato 8 marzo  e a seguire ogni sabato dalle 16,00 alle 20,00, Piazza Prefettura sarà la sede dell’agrimercato di Campagna Amica. I produttori, mostreranno alla città capoluogo di regione ed ai suoi cittadini il volto bello, produttivo dell’agricoltura e dell’agroalimentare del territorio. L’iniziativa che vede il patrocinio del Comune di Catanzaro, è stata presentata stamane nella sala concerti del Comune. Il direttore della Coldiretti di Catanzaro Francesco  Manzari,  ha sottolineato  come, quando le forze delle rappresentanza  come Coldiretti  e la classe politica,  in particolare gli amministratori comunali, creano le giuste sinergie   sui principi della solidarietà  e del bene comune, prende corpo la straordinaria Italia del buonsenso e del fare. L’agrimercato di Catanzaro, è il n. 1465  di mercati di produttori aperti in Italia ed il 56esimo in  Calabria ed è una  attività in costante crescita.  Il Presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, ha sottolineato l’importanza sociale che riveste il luogo fisico del mercato dei produttori, i quali riappropriandosi del loro protagonismo, s’interfacciano  con la società in modo solidale e sincero, offrendo solo prodotti del territorio. L’assessore alle attività produttive del Comune di Catanzaro, Giovanni Merante, ha sottolineato che l’Amministrazione Comunale crede fortemente  nel progetto di Coldiretti, perché serve tra l’altro  a riannodare le fila di un rapporto tra città e campagna e dimostrandosi valido per gli aspetti sociali ed economici.

Cosenza/Emergenza rifiuti: richiesta bipartisan di 25 consiglieri per convocazione urgente Consiglio comunale straordinario aperto

COSENZA – Una richiesta bipartisan di convocare con urgenza un Consiglio comunale straordinario aperto sull’emergenza rifiuti è stata rivolta al Presidente della massima assemblea cittadina Luca Morrone da 25 consiglieri comunali, espressione delle forze di maggioranza e opposizione.

La richiesta di convocazione, primi firmatari i consiglieri comunali Andrea Falbo e Roberto Bartolomeo, è stata sottoscritta anche dai consiglieri Massimo Bozzo, Roberto Sacco, Giovanni Cipparrone, Francesco Perri, Francesco Caruso, Giuseppe Mazzuca, Maria Lucente, Cataldo Savastano, Marco Ambrogio, Giuseppe Spadafora, Claudio Nigro, Francesco Spadafora, Lino Di Nardo, Mimmo Frammartino, Michelangelo Spataro, Pierluigi Caputo, Luca Gervasi, Salvatore Perugini, Giovanni Quintieri, Antonio Ruffolo, Massimo Commodaro, Francesco De Cicco ed Enzo Paolini.

“Considerato il carattere di estrema urgenza e la grave situazione igienico-sanitaria che sta vivendo la nostra città e che stanno subendo i cosentini, ormai inermi di fronte alla questione dei rifiuti – si legge nella richiesta sottoscritta dai consiglieri comunali e  avanzata al Presidente dell’assemblea di Palazzo dei Bruzi Luca Morrone – emergenza che, in poco tempo,  ci ha portato in maniera estremamente negativa alla ribalta mediatica nazionale, premesso che la questione stessa interessa diversi livelli istituzionali qualila RegioneCalabria,la Provinciadi Cosenza e il Comune capoluogo, atteso che negli ultimi tempi si sta innescando una “guerra tra poveri” tra i cittadini cosentini e la cittadinanza di Celico, fino a poco tempo fa impensabile, considerati gli ottimi rapporti da sempre esistenti, preso, inoltre, atto del fatto che regna una confusione totale in merito alle responsabilità e, in particolar modo, alle soluzioni adottate che risultano ad oggi inefficaci, atteso, inoltre, che al fine di fare chiarezza è necessaria e indispensabile la presenza di tutti gli attori coinvolti, si chiede, nel più breve tempo possibile, la convocazione sull’argomento di un consiglio comunale straordinario aperto, considerata l’estrema urgenza della situazione venutasi a determinare.”

Nel documento i consiglieri firmatari hanno, inoltre, richiesto la presenza, alla seduta di Consiglio che si andrà a convocare, oltre che del Sindaco Occhiuto, cui la richiesta è stata portata a conoscenza, anche del Prefetto di Cosenza Tomao, del Presidente della Giunta regionale, dei Consiglieri regionali della provincia di Cosenza, dell’Assessore regionale al ramo, del Presidente della Provincia e del Sindaco di Celico.

Sopralluogo presidente Scopelliti sul cantiere della cittadella regionale

Questa mattina il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti  ha effettuato un sopralluogo sul cantiere della cittadella regionale. Ad  accompagnarlo – informa una nota dell’ufficio stampa – anche l’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno, l’Assessore al Personale Mimmo Tallini, il Consigliere regionale Mario Magno, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici Domenico Pallaria e il Dirigente Generale del Dipartimento Salute Bruno Zito. “Sono soddisfatto – ha dichiarato il Governatore Scopelliti – perché ad oggi abbiamo raggiunto l’80% dei lavori e le attività procedono celermente, per cui auspichiamo di entrare con gli arredi entro la fine dell’estate, dal momento che la gara è in corso. Speriamo di poter trasferire una parte degli uffici già entro la fine del mese di maggio e andiamo avanti con determinazione per mantenere gli impegni assunti, nonostante il periodo di grande crisi che attanaglia il nostro territorio. Al nostro insediamento i lavori erano stati appena avviati, oggi abbiamo quasi completato quella che sarà la nuova casa dei calabresi, a dimostrazione della concretezza di questa Amministrazione regionale. Abbiamo scelto, per l’interno, gli open space perché ormai in tutto il mondo si lavora così, superando le stanze chiuse, anche perché in questo modo ci sarà un maggiore lavoro di squadra e ogni dirigente si troverà a stretto contatto con i propri collaboratori, separato solo da pareti di vetro. Nel frattempo dovranno essere ultimati anche i lavori all’esterno e le strade – ha detto Scopelliti – ma siamo contenti perché i lavori procedono incessantemente”. “Quest’opera non solo darà ulteriore slancio all’attività amministrativa ma porterà alla Regione anche un risparmio annuale che si aggira tra gli 8 e i 10 milioni di euro, somme ad oggi utilizzate per pagare gli affitti – hanno concluso il Presidente Scopelliti e l’Assessore Tallini – per cui siamo molto soddisfatti e andiamo avanti con grande determinazione”.

Bimba disabile maltrattata: presidente commissione sanità chiede intervento Direttore generale ASP

“Il racconto della signora Luana Bruno Bossio, madre di una bambina disabile, affetta da tetraparesi spastica con gravi problemi motori, che ho letto questa mattina sulla stampa è, se dovesse essere confermato, di una gravità inaudita e dimostra, qualora dovesse rispondere al vero, lo stato emergenziale in cui versa il presidio ospedaliero di Cosenza”.

Lo afferma in una dichiarazione il Presidente della Commissione sanità e politiche sociali del Comune di Cosenza Massimo Bozzo.

“Sulla vicenda – sottolinea Bozzo – mi impegnerò fino allo spasimo perché sia fatta piena luce. Ho già chiesto notizie al Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, avv. Paolo Maria Gangemi il quale mi ha assicurato che sulla tristissima vicenda aprirà presto un’indagine conoscitiva. L’aspetto più grave è che la condotta di chi avrebbe posto in essere la reazione sconsiderata, mentre avrebbe dovuto, invece, prestare la massima assistenza, mortifica enormemente il diritto alla salute che è un diritto insopprimibile di ogni cittadino e che va garantito ancora di più quando in gioco c’è la tutela della salute di una bambina affetta da un grave deficit motorio.”

Bozzo ha annunciato la convocazione di una seduta della commissione sanità per martedì prossimo alla quale ha invitato sia il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Gangemi che i genitori della bambina.

Scopelliti eStasi presenti alla cerimonia di posa della prima pietra relativa al progetto “Antica Kroton”

CROTONE – Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e la Vicepresidente Antonella Stasi hanno partecipato alla cerimonia di posa della prima pietra relativa al progetto “Antica Kroton” presso l’area antistante la zona industriale di Crotone. All’iniziativa hanno preso parte anche l’assessore regionale all’urbanistica Alfonso Dattolo, il consigliere regionale Salvatore Pacenza, il Presidente della Provincia di Crotone Stano Zurlo ed il primo cittadino Peppino Vallone.

Il Progetto “Antica Kroton” punta a realizzare un sistema di sviluppo compatibile recuperando la vasta area archeologica di Crotone sia nella articolata porzione cittadina che in quella prospiciente l’ormai dismesso nucleo industriale. L’idea strategica è individuata nella valorizzazione integrata delle risorse culturali, turistiche, ambientali, da sviluppare nel progetto la cui idea forza è identificata nel recupero, nella conservazione e nella fruizione e valorizzazione del sito dell’Antica Kroton, ponendo a base del progetto le ricerche effettuate recenti e passate, che denunciano l’esistenza di un patrimonio archeologico di inestimabile valore nel quartiere settentrionale di Crotone, in zona ex Montedison, vulnerabile e fortemente a rischio dall’espansione del nucleo industriale ad essa adiacente.

Il recupero di queste aree e la loro bonifica in termini di disinquinamento, offrono una opportunità unica per la restituzione al patrimonio culturale mondiale di uno dei centri urbani archeologicamente più rilevanti della Magna Grecia e nel contempo, di definire un sistema integrato di sviluppo che pone al centro l’industria culturale sia con il recupero degli antichi mestieri d’arte, ormai in via i scomparsa, che lo sviluppo di professionalità “nuove” calibrate sulle necessità emergenti del settore, per la realizzazione e la gestione di un eccezionale “Attrattore Culturale” a livello di bacino del Mediterraneo quale l’Antica Kroton.

Una precedente rimodulazione degli interventi, approvata dalla Giunta regionale, ha previsto l’assegnazione di 4,7 milioni per la bonifica dei suoli, 36 milioni di euro per operazioni di scavo archeologico e restauro, 9.8 milioni di euro per la realizzazione del Parco Archeologico, 14,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro virtuale e museo multi sensoriale, per un totale di 65 milioni.

Intanto, è stato completato il reclutamento dei docenti (35 in tutto) dei corsi di formazione del progetto Antica Kroton per 628 corsisti, 400 già ammessi e gli altri 228 che verranno individuati facendo scorrere le graduatorie, grazie ai finanziamenti aggiuntivi della Regione, che complessivamente ha stanziato un milione e 89 mila euro. Fondi in parte già erogati alla Provincia che si occupa della gestione dei corsi. Il percorso formativo, concordato con la Soprintendenza regionale, prevede anche tre mesi “on the job” in un cantiere dell’area archeologica. I corsi sono stati riservati ai percettori crotonesi di ammortizzatori sociali (mobilità in deroga ed ordinaria) ed è richiesta la frequenza per quattro ore al giorno ed i corsisti percepiranno un rimborso di 250 euro mensili, aggiuntivi ai sussidi sociali.

“Con la posa della prima pietra – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – diamo il via ad un intervento importante, un investimento  corposo che offrirà una occasione di concreto riscatto economico e sociale per questa porzione di territorio che possiede un patrimonio che necessita di essere adeguatamente valorizzato in chiave culturale e turistica con il coinvolgimento di lavoratori e imprese locali. Sono contento di essere qui oggi insieme al Sindaco, al presidente della Provincia, ai consiglieri regionali, e ad Antonella Stasi che più di tutti ha tenacemente perseguito questo obiettivo seguendo in prima persona tutte le procedure. Ho anche sentito la parlamentare Dorina Bianchi, insomma , un vero e proprio gioco di squadra. Non si era mai visto prima  – ha aggiunto Scopelliti – un investimento tanto corposo in questa parte di territorio perché un tempo la politica credeva che non vi fosse un adeguato ritorno in termini elettorali. Noi invece riteniamo che  far riscoprire l’antica Kroton rappresenti un segnale forte che può ritornare utile al territorio e a tutta la regione promuovendo bellezze che oggi sono sconosciute e che meritano adeguata valorizzazione. Ieri abbiamo lanciato la campagna di comunicazione dedicata ai bronzi di Riace e ad  altre 5 bellezze paesaggistiche della Calabria, una per ogni provincia. È nostra precisa volontà, dopo gli interventi adeguati, lanciare anche Sibari  e l’Antica Kroton”.

Buoni libro: fondi aggiuntivi del Ministero dell’Università e della Ricerca al Comune di Cosenza

COSENZA – Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha assegnato al Comune di Cosenza i fondi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014. L’ammontare dei fondi è di quasi 180 mila euro (179.720.36 euro per l’esattezza) e risulta dalla definizione del riparto alle Regioni di un’ulteriore somma quale residuo passivo.

Dei quasi 180 mila euro destinati al Comune di Cosenza, 43 mila euro saranno erogati per la fornitura dei libri di testo in favore degli alunni delle scuole medie inferiori; 68 mila euro per gli alunni delle prime due classi degli istituti superiori, mentre altri 69 mila euro circa saranno destinati alla fornitura dei testi degli alunni che frequentano le terze, quarte e quinte classi degli istituti superiori. L’accreditamento delle somme avverrà direttamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca al Comune di Cosenza. Soddisfazione per la comunicazione, ricevuta dal dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca Scientifica della Regione Calabria Sonia Tallarico che con decreto ha provveduto alla relativa assegnazione ai singoli comuni, è stata espressa dall’Assessore alla Scuola e Cultura di Palazzo dei Bruzi Geppino De Rose che, come si ricorderà, nel mese di settembre del 2013, all’apertura dell’anno scolastico, diede vita ad una clamorosa protesta, incatenandosi davanti alla  Scuola primaria “Carmelina D’Ambrosio” di Cuturella, in via Popilia, per richiamare l’attenzione del Governo sui tagli alla fornitura gratuita o semi dei libri di testo agli alunni delle scuole di Cosenza. “Il ripensamento del Ministero – tiene a sottolineare l’Assessore De Rose – è motivo di particolare soddisfazione perché ripristina, per gli studenti cosentini, le condizioni di esercizio del diritto allo studio che rischiava di essere compromesso, con evidenti riflessi negativi su un numero consistente di famiglie disagiate della città. Apprezziamo lo spirito con il quale il Ministero – ha aggiunto De Rose – ha riconsiderato la sua precedente decisione, aderendo alla nostra richiesta e sollecitazione, sebbene attuate per il tramite di una protesta vibrata e non priva di clamore.”

Perfetta la macchina dei soccorsi dopo l’incidente ferroviario

CATANZARO- “Intervento sanitario ineccepibile”, sono le prime parole pronunciate dal direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, per sottolineare la riuscita dei soccorsi sanitari prestati ai 60 feriti, dal personale medico dei due ospedali di Soveria Mannelli e di Lamezia Terme, subito dopo l’incidente ferroviario avvenuto ieri a Gimigliano. Grazie anche al coordinamento delle rispettive direzioni sanitarie, la macchina dei soccorsi è scattata in pochissimo tempo ed è riuscita a dare assistenza immediata sia ai pazienti più gravi che a chi ha subito un trauma minore, con  tutte le figure professionali disponibili, con ulteriori medici del Pronto Soccorso di Soveria e costituendo equipe di ortopedici, internisti, cardiologi, pediatri, chirurghi, preparati e pronti a intervenire, ed  in poco tempo hanno attivato la macchina organizzativa prevista proprio in caso di emergenza assistenziale. Un’azione ben coordinata che ha  consentito di limitare i danni ai passeggeri e ai macchinisti coinvolti nell’incidente.
Con il tempestivo intervento della rete dei soccorsi territoriale, il 118,  e le unità operative di emergenza, ben 54 feriti sono stati immediatamente trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Soveria, tra  questi una donna in gravi condizioni che è stata poi trasferita nel reparto di Otorino dell’ospedale di Cosenza e non ancora fuori pericolo. Altri 5 feriti sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lamezia, di questi tre sono stati trattati e mandati a domicilio, altri due sono stati ricoverati l’uno per la frattura della rotula e l’altro per trauma cranico.
Nell’incidente ferroviario è rimasta coinvolta anche una donna incinta, le cui condizioni non destano preoccupazione, che è stata prontamente soccorsa e trasportata con l’elisoccorso dell’Asp direttamente all’ospedale di Catanzaro.
Riflettendo sul disastro accaduto e sull’eventualità che potesse andare peggio e nell’esprimere a tutte le persone coinvolte nell’incidente l’augurio di una pronta guarigione, il Dott. Mancuso ha dichiarato “Siamo pienamente soddisfatti perché quello che stiamo cercando di realizzare è una organizzazione ottimale soprattutto per l’emergenza urgenza, per consentire a tutti i pazienti del territorio della provincia di Catanzaro di ottenere la stessa assistenza indipendentemente dalla presenza o meno di un ospedale vicino casa”. “Di questo – conclude il Dott. Mancuso – bisogna anche dare merito ai tanto medici e al personale di servizio che si sono adoperati in questa occasione e bisogna anche dare merito alla macchina dei soccorsi che è stata impeccabile.”
Pur nell’evento avverso, si può affermare che nella giornata di ieri è stata scritta una grande pagina di buona sanità, soprattutto per Soveria, dove è stata forte la grande solidarietà dei medici che hanno preso in cura oltre 50 feriti, facendo emergere la funzione fondamentale e strategica del presidio ospedaliero nella zona montana in una azione sinergica con l’ospedale di Lamezia.

Conferenza stampa Piano di riequilibrio

LOCRI- Si è tenuta questa pomeriggio presso il Palazzo di Città una conferenza stampa convocata con urgenza dall’Amministrazione Comunale di Locri per rettificare e rendere chiara ed inequivocabile la situazione riguardante il “Piano di Riequilibrio Finanziario” presentato al Ministero della Funzione Pubblica, motivando anche le scelte fatte in merito.
La convocazione si è resa necessaria dopo la notizia apparsa sul settimanale “Il Mondo” del Corriere della Sera in data 7 marzo 2014, con titolo “Mal comune mezzo crack”, articolo da pagina 8 a pagina 11 a firma di Fiorina Capozzi e Mariarosaria Marchesano, in cui veniva riportata la Città di Locri tra le Amministrazioni a cui era stato “bocciato” il Piano di Riequilibrio Finanziario. Notizia ovviamente non veritiera, in quanto l’iter burocratico inerente il Piano è stata appena avviata, e quindi non passibile ancora di giudizio.
Così il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese, nel suo intervento: «Ci troviamo quest’oggi a dover smentire la falsa ed infondata notizia diffusa dal settimanale “Il Mondo” del Corriere della Sera, e ripresa da un quotidiano online locale, riguardante la situazione finanziaria della Città di Locri e della presunta bocciatura del Piano di Riequilibrio presentato al Ministero della Funzione Pubblica. Quanto riportato è falso e privo di ogni fondamento, come anche si intuisce leggendo l’articolo. Mi preme sottolineare che abbiamo presentato la rimodulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario così come fatto ed indicato dalla dottoressa Crea, che ci hanno preceduto amministrativamente parlando. Siamo pronti e disponibili ad inviare tutti i chiarimenti necessari, nel caso ce ne fosse bisogno, sia al Ministero della Funzione Pubblica che alla Corte dei Conti, anche se siamo certi della bontà di quanto fatto. Siamo sicuri di aver operato bene e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Oltretutto siamo riusciti anche ad accorciare i tempi di recupero, puntando dritti al risanamento dei conti del Comune di Locri. E siamo tranquilli, perché il progetto presentato si basa su dati reali e certificati, provenienti da tagli, quindi, con il tutto misurabile e quantificabile; mentre, fin’ora, i piani di rientro bocciati, si basavano su dati virtuali, con introiti che dovevano derivare da entrate fiscali.
Inoltre, mi preme chiarire anche l’aspetto riguardante il personale. Noi abbiamo 17 dipendenti in prepensionamento e 13 in disponibilità. Per questi ultimi si aprono due prospettive a livello economico, fino al raggiungimento della soglia di pensionamento: o avere riconosciuto l’80% dello stipendio, oppure trovare collocazione presso altro Ente, che corrisponderà l’intera retribuzione. È bene chiarire che i parametri adottati anche nel caso del personale, sono imposti dal Ministero e non dall’Amministrazione Comunale di Locri, che si ritrova solamente ad adottare delle leggi che vengono attuate in tutta Italia.»
Queste invece le parole del Vice Sindaco, Raffaele Sainato, nonché Assessore al Bilancio e responsabile del personale: «Devo fare una premessa per spiegare bene quanto fatto da questa Amministrazione. La mobilità del personale è stata inserita dalla dottoressa Crea e noi ci stiamo limitando a seguire quelle indicazioni. Ma allo stesso tempo ci siamo impegnati nel rivedere il Piano di Riequilibrio che è stato consegnato perfettamente entro il termine ultimo del 27 gennaio 2014. Da quella data, il Ministero ha 60 giorni di tempo per chiedere dei chiarimenti in merito a quanto presentato, con termine ultimo, quindi, fissato al 20 marzo 2014. Poi il tutto passerà in mano alla Corte dei Conti, che avrà l’ultima parola in merito. Ma in caso di bocciatura del Piano presentato, e quindi l’avvio della procedura di dissesto, c’è sempre la possibilità del ricorso. Oltretutto, vi dirò di più, grazie al decreto “Salva Roma”, sempre in caso di bocciatura, l’Amministrazione Comunale ha altri 90 giorni di tempo per presentare un piano modificato o del tutto nuovo. Quindi possibilità in positivo ce ne sono, e tante. La cosa importante da specificare è che, allo stato attuale, noi ci troviamo ancora nella prima fase, in quella iniziale, e l’approvazione o la bocciatura del Piano prevede un iter lungo, che, dunque, non si è ancora completato. Per questo motivo, la notizia diffusa è totalmente falsa. Ed infine, come già specificato, è la Corte dei Conti che ha l’ultima parola, e non il Ministero. Quindi il Ministero può anche bocciare il nostro Piano di Riequilibrio, ma la decisione vincolante è quella che verrà data dalla Corte dei Conti, che è ovviamente slegata dal Ministero.
Sempre poi per quanto riguarda il personale, l’Amministrazione Calabrese ha fatto sua la legge del 30 ottobre 2013 riguardante la riduzione dell’organico. Noi abbiamo lavorato in tal senso. Al primo gennaio 2014 sono 17 i dipendenti che rispondono ai requisiti di legge e che noi potevamo mettere in prepensionamento. Ci siamo posti il quesito del preavviso dei sei mesi, anche se la normativa non ne parla, e quindi, abbiamo stabilito, onde evitare ulteriori aggravi economici per le casse comunali in caso di ricorsi da parte dei dipendenti (e quindi sanzioni o multe da dover poi corrispondere), di dare gli ulteriori 6 mesi di preavviso. Questo anche perché l’Inps non è ancora aggiornata con la procedura “Anti Fornero” e quindi i dipendenti interessati si troverebbero nella condizione di “esodati”. Per questo motivo, con grande coscienza, abbiamo deciso di tutelarli (memori anche di quanto accaduto nell’Amministrazione di Novara), in quanto dipendenti, persone e concittadini, non applicando la normativa fin da subito, ma avviando la procedura da giorno 1 settembre 2014.
Per quanto riguarda invece gli altri 13 dipendenti, questi avranno o uno stipendio dell’80% (più assegni familiari e altre agevolazioni) riconosciuto e pagato dal Comune di Locri (e non dal Ministero, come precedentemente indicato dallo stesso, in quanto Locri non è in dissesto), oppure potranno transitare presso altri Enti fino al loro pensionamento. Comunque, siccome la disponibilità si può rinnovare fino ad un massimo di 48 mesi, tutti questi dipendenti rientrano tranquillamente con la procedura dalla disponibilità. Dato che però il Comune di Locri, a questo punto, andrebbe a risparmiare su queste persone solo il 20%, ci stiamo chiedendo se effettivamente è il caso o meno di avviare la procedura della disponibilità. A breve risolveremo anche questo dubbio, sorto sempre nel rispetto dei nostri dipendenti, intesi come persone, cittadini e padri di famiglia.
In sostanza, posso concludere che abbiamo fatto un Piano di Riequilibrio credibile, ma soprattutto sostenibile, grazie anche all’inserimento di una “cassa di risparmio” prevista al suo interno, che nel caso di emergenze, ci permetterebbe di attingere a quei fondi già previsti per le eventuali coperture necessarie.
Infine, chiudo, chiedendo un “aiuto” a tutti voi giornalisti affinché non diffondiate notizie false ed infondate, invitandovi ad approfondire concretamente le varie questioni prima di diffonderle.»

Wanda Ferro sui lavori del fiume Savuto

CATANZARO- “Le problematiche su cui ha sollevato l’attenzione la Coldiretti, rispetto alla funzionalità della condotta irrigua interessata dai lavori di sistemazione idraulica sul fiume Savuto in località Marina di Ventura, saranno al centro di un prossimo incontro tra i tecnici della Provincia e quelli del Consorzio di Bonifica proprietario della struttura”. E’ quanto afferma il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che prosegue: “Confermando la grande attenzione per le questioni evidenziate dalla Coldiretti e dal presidente Molinaro, con il quale abbiamo un rapporto di grande stima e di costante collaborazione, è necessario fare alcune precisazioni. I lavori che si stanno eseguendo lungo il Savuto, finanziati con due milioni di euro e approvati in conferenza dei servizi con il parere vincolante dell’Autorità di Bacino, sono di massima importanza,  considerati i gravi danni provocati dalle alluvioni fin dal 2006, per giungere al definitivo crollo del ponte nel 2008. E’ utile ricordare, ancora una volta, che quella dei fiumi è una materia delegata nel 2006 dalla Regione alle Province, tra l’altro senza l’adeguato trasferimento di risorse lavorative, strumentali e finanziarie. Il finanziamento di 2 milioni per il Savuto è stato concesso con l’OPCM 3741/2009 (Piano generale di prima fase per la difesa del suolo) proprio in ragione della priorità dell’intervento: la situazione ereditata dalla Provincia era particolarmente pesante, poiché in corrispondenza di una briglia lo stato del fiume era seriamente compromessa e interessata da un attraversamento da condotte della Sorical e del Consorzio di Bonifica. Pare che il punto debole di tale briglia, sul quale si sono innescati successivifenomeni di concentrazione dei flussi idraulici e conseguenti esondazioni, sia stato originato dal mancato completamento delle opere necessarie all’attraversamento delle condotte. A seguito degli eventi alluvionali del 2008 e del 2009, si sono verificati quindi il crollo della restante parte della briglia e il crollo del ponte a monte. Il progetto, approvato nel luglio del 2012 in conferenza dei servizi, segue le indicazioni precise dell’Autorità di Bacino, e ha come fine quello di garantire l’efficienza idraulica del corso d’acqua. Tutte le opere di attraversamento sono sempre subordinate alla sicurezza del flusso idraulico: Sorical e Consorzio di Bonifica devono collaborare con la Provincia, trasferendo le condotte in posizione idonea. Il verbale della conferenza dei servizi con cui si è approvato il progetto è stato trasmesso anche alla Sorical e al Consorzio di Bonifica, senza che venissero mai fatte osservazioni. Mentre il parere sfavorevole al progetto, richiamato nella nota stampa, non riguarda gli aspetti tecnici, quanto piuttosto la possibilità, da parte del Consorzio di bonifica, di eseguire i lavori di propria competenza per mancanza di risorse. L’appello andrebbe quindi rivolto alla Regione Calabria, che dovrebbe trasferire ai Consorzi di bonifica le risorse per gli interventi necessari, fermo restando che sarebbe maggiormente opportunoattribuire ad un unico ente le competenze sulla stessa materia, per evitare la frammentazione degli interventi con le problematiche a ciò conseguenti.  Sarebbe opportuno, da parte della Regione, finanziare l’intervento di spostamento della condotta, la cui realizzazione è indispensabile per garantire il regolare flusso delle acque, e quindi la sicurezza dell’area in caso di nuovi eventi alluvionali, che rischierebbero di causare nuovi disastri a danno degli agricoltori e delle aziende della zona”.