Un Cosenza ectoplasmatico si prende i fischi del San Vito.

Il Cosenza becca un’altra battuta d’arresto, perdendo altri due punti per strada in un San Vito povero di gente e contro un Castel Rigone che gioca un’ottima partita, sonnecchiando nel primo tempo ed arrembando, anche se non troppo nel secondo. A Cappellacci il demerito, forse, di non aver preso la formazione giusta, ma il merito, come sempre, di averci messo la faccia.

I Lupi partono con un 4 – 3 – 3 che vede, per la prima volta dall’inizio dell’anno, Bigoni in panchina: Blondett va terzino destro, Pepe e Guidi comandano la difesa, Palazzi supplisce Mannini, Asante fa le veci di Corsi con Criaco e Giordano in mezzo al campo, Alessandro e Mosciaro supportano l’unica punta De Angelis.

Neanche il tempo di iniziare ed Alessandro prende palla e dribbla mezzo Castel Rigone: entra in area e viene atterrato, guadagnando un rigore netto. Dal dischetto Mosciaro non sbaglia e torna finalmente al gol dopo mesi di astinenza. Il Castel Rigone non si sveglia, e allora a spronarli ci prova il duo De Angelis – Mosciaro: lancio del primo, aggancio di tacco e tiro a fil di palo del secondo. Mosciaro è indiavolato, e parte nuovamente attorno al quarto d’ora, solo, con un tiro che lambisce il legno basso alla sinistra di Franzese. Il Castel Rigone si scuote alla mezz’ora, ma rischia subito di fare male: su un cross basso Frattali è attento e blocca una corta respinta. Il Cosenza però non sta a guardare e due minuti dopo Asante imbecca Alessandro che, a tu per tu col portiere da posizione defilata, colpisce il montante. Le occasioni sono poche, e si arriva al fischio di fine frazione sull’uno a zero.

All’inizio della ripresa gli ospiti premono come forsennati, ed i risultati si vedono al settimo: traversone dalla destra, Tranchitella anticipa sul tempo Palazzi e spiazza Frattali. Uno a uno e tutto da rifare per i Lupi, che sembrano aver lasciato anima e testa negli spogliatoi. La fascia destra è la croce del Cosenza, e Agostinelli sguazza come un’anguilla con Blondett che non lo riesce a contenere: ancora palla in mezzo con Tranchitella che la manda sul secondo di poco a lato. Cappellacci capisce che deve cambiare, e mette dentro Chinellato e Bigoni per Pepe ed Asante: ed è proprio l’ex Sorrento a colpire il legno su punizione calciata da Giordano, a Franzese battuto. Dopo questa occasione, il nulla: solo un paio di rapidi contropiedi ospiti e qualche occasione fugace per il Cosenza con il redivivo Chinellato, che prova il tiro della domenica concludendo mestamente a lato. La sfida si chiude tra i fischi del San Vito, che inneggia al calcio scommesse e chiede una maggiore presenza di Cappellacci.

Brutta, dunque, la gara dei rossoblu, che vengono contestati dalla curva per la prima volta dall’inizio della stagione. La partita sicuramente non è stata delle più belle, ma d’altro canto non si può neanche mettere sulla graticola Cappellacci per un calo, fisico, che è naturale arrivati ad un certo punto della stagione. Non si può viaggiare sempre su livelli irrefrenabili, come quelli della Casertana, “errare humanum est”. “Sed perseverare autem diabolicum”, potrebbe chiosare qualcun altro, contando i cinque punti in cinque gare dalla Casertana in poi. Ma tant’è, i ragazzi ci sapranno smentire, ne siamo convinti.

Francesco La Luna

COSENZA 1 – 1 CASTEL RIGONE

COSENZA: Frattali; Blondett, Pepe (’23 st Chinellato), Guidi, Palazzi; Asante (’23 st Bigoni), Giordano, Criaco; Alessandro (’34 st Partipilo), Mosciaro, De Angelis.

CASTEL RIGONE: Franzese; Luoni, Gimmelli, Moracci, Bianco; Vicedomini, Scappini (’39 st Ubaldi), Coresi; Montanari (’40 st Santarelli), Agostinelli, Tranchitella.

MARCATORI: Mosciaro (r) 1′ pt (C), Tranchitella ‘7 st (CR)

AMMONITI: Asante (C), Luoni, Gimmelli, Franzese, Coresi (CR)

Cosenza – Castel Rigone, le pagelle dei Lupi

Frattali voto 6: incolpevole sul goal, si fa trovare pronto nelle rare occasioni in cui viene chiamato in causa. Gigi è tornato sui suoi ritmi, e meno male: almeno abbiamo una sicurezza, in un mare di incertezze e mancate promesse.

Blondett voto 5: viene costantemente infilato sulla destra, e certo le colpe sul goal sono al 70 % sue. Da lì partono le azioni più pericolose, che lui non riesce a contenere in alcun modo. Speriamo di non avergli portato male con l’intervista di venerdì.

Guidi voto 6: giostra molto bene la difesa, a differenza di altre volte in cui, di fianco a Pepe, andava in apprensione: oggi, vista anche la buona prova del teatino, cura il fuorigioco e fa salire la squadra in modo sufficiente.

Pepe voto 6: dicevamo prima che la sua prova è stata buona: è infatti tutto nell’intervento in spaccata che salva il risultato nel primo tempo. Tira fuori la solita grinta, magari un po’ caotica, ma finché ci mette il corpo fa bene. Lo rileva Chinellato, voto 6,5: fa quel che può colpendo un palo di testa e tentando -sbagliando –  il tiro della domenica. Almeno ci prova.

Palazzi voto 5,5: dopo la brutta prova di Mannini ad Arzano, il Capp lo butta dentro, e lui tanto male non fa, spingendo di prepotenza sulla fascia. Ma il restante 30% di colpe sul goal ospite è suo, che si fa anticipare da Tranchitella.

Asante voto 6: in mezzo è l’unico che si salva, lottando su ogni pallone ed inventando anche giocate positive. In un marasma di insufficienza, rimedia un sei positivo, perché più di questo non può. Lo rileva Bigoni, voto 6: solita corsa, tanta corsa.

Giordano voto 4: eccola, la vera delusione della domenica. Il guerriero, colui che non molla mai, oggi ha mollato. Si è sentita la sua cattiva prestazione in mezzo al campo, scomparso dalla partita, pochissimi palloni recuperati, non è lui. Coraggio, alzati e riprenditi.

Criaco voto 4,5: ectoplasma anche lui, meno di Giordano, ma pur sempre negativo. Non trova il bandolo della matassa e si inserisce troppo poco per quello che ci ha abituato a fare. Davvero giornataccia per il centrocampo rossoblu.

Alessandro voto 6: è poco per quello che ha fatto vedere, ché ci mette corsa e dribbling a profusione: dopo il calcio d’inizio supera metà squadra ospite e guadagna un tiro dal dischetto che Mosciaro trasforma. Poi si spegne lentamente. Lo rileva Partipilo, s.v.: poteva entrare prima.

Mosciaro voto 5,5: ritorna al gol e fa venti minuti di fuoco, sfiorando più volte la doppietta. Poi, come tutti i compagni, cala. Non riesce a prendere in mano la squadra, come dovrebbe, e la fotografia è quel tiro sbilenco su punizione che termina quasi in fallo laterale.

De Angelis voto 5: così solo può fare davvero pochissimo. Oggi fa quasi nulla, ma l’abbiamo visto dimenarsi in situazioni ben peggiori. Sarà un calo fisico, ci può stare. Ma il nostro falco ci serve come mai.

Francesco La Luna

ECCELLENZA / Incredibile Roccella: +15 sulle inseguitrici, il Guardavalle agguanta il 2° posto

ECCELLENZA CALABRIA, RISULTATI 21^ Giornata: 

Guardavalle – Palmese  2 – 0

Marcatori: Dorato, Papaleo

 

Sersale – Castrovillari 3 – 1

Marcatori: 9′ pt Angotti (S), 12′ e 39′ st Caturano (S), 19′ st La Canna su rig. (C)

 

Gallico Catona – A. Rossanese 3 – 0

Marcatori: 32′ pt Cormaci, 12′ st Calarco, 24′ st Zappia

 

Nausicaa SM – FC. Acri 0 – 2

Marcatori: 19′ e 30′ st Gallo

Taurianovese – Bocale 1 – 0

 

Roccella – Sambiase  2 – 0 

Marcatori: Leta, Pizzoleo

 

Corigliano S. – Paolana sospesa al 34′ pt per il forte vento

San Lucido – Isola Capo Rizzuto 2 – 0 (giocata ieri)

 

CLASSIFICA (*=una partita in meno):

Roccella 53,

Sambiase e Guardavalle 38,

Castrovillari 37,

Isola C.R. 35,

Palmese 31,

GallicoCatona 30,

Taurianovese e Acri 29,

Bocale e Sersale 28,

Corigliano* 25 S.,

San Lucido 23,

Paolana* 16,

A.Rossanese e Nausicaa SM 12

 

 

Papa Francesco riceve una scuola di San Luca

CATANZARO – L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta che Papa Francesco questa mattina durante l’Angelus ha salutato, per la loro presenza in Piazza San Pietro a Roma, la scuola calabrese di San Luca e successivamente ha ricevuto in udienza privata, e quindi in esclusiva, una loro rappresentanza composta da 12 alunni e 4 docenti guidati dalla dirigente scolastica Mimma Cacciatore. La dirigente ha omaggiato il Santo Padre di un’immagine della Madonna di Polsi realizzata dai bambini su una sedia riciclata e alcuni libri di Corrado Alvaro.
Nel settembre scorso, il Comandante Generale dei Carabinieri Leonardo Gallitelli aveva indicato a Locri, in occasione dell’apertura di un edificio dell’Arma, la scuola di San Luca come l’esempio della Calabria che vuole cambiare. Lo stesso assessore Caligiuri aggiunge che anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il proprio apprezzamento per quello che sta accadendo nel comune dell’Aspromonte, ospitando la scuola di San Luca al Quirinale, in occasione dell’inaugurazione del presente anno scolastico. Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha ancora una volta espresso il suo apprezzamento alla dirigente scolastica Mimma Cacciatore ed ha dichiarato di seguire con particolare attenzione i successi della scuola di San Luca. “In pochissimi anni, ha commentato l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, “grazie a una coraggiosa dirigente scolastica si può toccare con mano il cambiamento e che l’esempio di San Luca dimostra che la Calabria intende rinascere e riscattarsi partendo proprio dalla scuola”.

Dopo Decollatura continua il viaggio della segreteria provinciale

DECOLLATURA – Continua il viaggio intrapreso dalla segreteria provinciale del Partito democratico guidata dal segretario provinciale Enzo Bruno tra i circoli del territorio Catanzarese. Una “esplorazione politica” dei territori della provincia finalizzata a costruire un progetto politico alternativo che dia voce ai territori e che permetta al Partito democratico di recuperare una soggettività politica per meglio rappresentare e pesare ai problemi che attanagliano le comunità e le aree interne. Problemi che vanno dallo spopolamento all’isolamento dei territori, senza dimenticare la carenza di servizi importanti come la scuola e la sanità che sono emersi anche nella seconda tappa del percorso che la segreteria provinciale ha intrapreso con l’intento di dare forza organizzativa e politica al nuovo modello di Partito democratico introdotto dal segretario nazionale Matteo Renzi. Dopo Decollatura, infatti, ieri pomeriggio è stata la volta di Sellia Marina. Ad ascoltare e dare voce ai tanti dirigenti e amministratori, espressione dei Comuni e dei Circoli di Sersale, Petronà, Soveria Simeri , Botricello oltre che ai militanti e simpatizzanti democratici: Il segretario provinciale Enzo Bruno, i componenti della segreteria provinciale Emanuela Neri, Tonino Tavella e Francesco Perri, i tre consiglieri regionali Pierino Amato, Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte, i sindaci di Petronà e Sersale, rispettivamente Mazzei e Marchio, oltre che il candidato sindaco di Sellia Marina per il Pd, Antonio Ferrarelli, e il vice sindaco di Borgia, Riccardo Bruno.L’obiettivo del viaggio della segreteria provinciale, quindi, è raggiunto anche a Sellia Marina: dare voce ai territori, con uno sguardo attento alle problematiche più pressanti e le istanze delle comunità che vogliono tornare a guardare alla politica come strumento e servizio per cambiare la Calabria e costruire un progetto alternativo al centrodestra. La segreteria provinciale, quindi, ha potuto incontrare a Sellia Marina la stessa esigenza espressa dai rappresentanti istituzionali e politici di un’ampia zona del Reventino, che venerdì hanno animato a Decollatura, introdotti da una brava padrona di casa come il sindaco Anna Maria Cardamone ,un altro interessante e significativo confronto. Un incontro che per presenza e qualità può essere definito senza enfasi un’ ottima base per ripartire. Tra i presenti all’incontro della prima tappa del viaggio della segreteria provinciale sindaci, vice sindaci, assessori e consiglieri e segretari di Circolo dei comuni di Platania, Conflenti, San Mango, Martirano, Martirano Lombardo, Decollatura, Serrastretta, Soveria Mannelli e Carlopoli, e il presidente del Gal che raggruppa il territorio dei Reventino, oltre che i consiglieri regionali Enzo Ciconte, Pierino Amato e Tonino Scalzo. Una riunione importante quella svolta a Decollatura, non solo dal punto di vista istituzionale, ma proprio nella sua essenza politica: i Circoli, dopo anni in cui sono stati lasciati a se stessi, si sono incontrati per discutere in maniera urgente del rilancio del Partito democratico in quel territorio, puntando sulla sinergia importante tra rappresentanti istituzionali e politici, alla ricerca di una struttura di partito che diventi interlocutore politico collegiale capace di recuperare e risolvere le istanze sollevate. Tra queste un elenco minuzioso di problemi che vanno dalla “Strada che non c’è”, infrastruttura fantasma che per quei territori potrebbe diventare volano di sviluppo grazie al collegamento da realizzare tra Catanzaro e Cosenza, ma anche lo spopolamento e la perdita di uno spessore identitario determinato da presidi importanti come la scuola. I sindaci e gli amministratori si ritrovano ad affrontare problematiche imponenti, aggravate dalla carenza di fondi e di personale: al Partito democratico chiedono vicinanza progettuale e programmatica, anche attraverso la ridefinizione di una netta soggettività politica.

Una cinica Vibonese affonda il Rende: al Lorenzon finisce 0-2

Rende – Vibonese 0-2

Rende: Greco Irace Musca Crispino (dal 77′ Grisolia) Ginobili (dal 72′ Deffo) Piromallo Fiore Musacco (dal 56′ Calise) Pignatta Caruso All. Giugno

Vibonese: Mengioni Koffi Procida Petta Salese (dal 77′ Cosenza) Porpora Foderaro Carbonaro Savasta Cocuzza Chiarello (dal 72′ Pollina) All. Ammirata

Arbitro: De Luca di Ercolano

Ammoniti: Fiore Irace Greco Ottonello (Rende) Savasta (Vibonese)

Alla fine la Vibonese si aggiudica una partita tirata, povera di emozioni, con le due squadre che si sono studiate a vicenda, senza pungersi più di tanto. Questo soprattutto nel primo tempo, dove Rende e Vibonese non combinano niente di esaltante, dando vita ad una partita dai ritmi blandi. Il Rende ci ha provato più volte ad affondare la difesa avversaria con diverse azioni, nate dal piede di Caruso, senza esito. L’occasione ghiotta però è per la Vibonese che al 35′ va vicina al gol con Savasta, che manca completamente l’impatto con il pallone su cross di Kofi. Allo scadere da segnalare una botta da fuori di Adriano Fiore, forte, ma centrale. Parte meglio il secondo tempo: Rende e Vibonese si danno battaglia da subito. Più determinata la squadra di casa, vicina al gol con Fiore che sfiora il vantaggio con una botta da fuori. Ma è la vibonese a passare con Cocuzza che infila Greco, dopo aver approfittato della dormita generale della difesa biancorossa, in particolare di Musca e Ginobili. La partita non regala altre emozioni fino al 40′ quando la Vibonese raddoppia in contropiede, lasciando di sasso la difesa rendese, così come i tifosi di casa che, a fine partita, hanno contestato fortemente Franco Giugno.

Gaspare Guzzo Foliaro

Poesia e teatro dialettale a Caccuri

Caccuri – Sono stati pubblicati, anche per quest’anno, i bandi relativi alla Rassegna teatrale dialettale e al Concorso U. Lafortuna: “Memoria, identità, impegno civile nella poesia dialettale italiana”.Che si collocano all’interno del Premio Caccuri promosso dall’ Accademia dei Caccuriani, giunto oramai alla sua terza edizione.
Bandi e regolamenti sono pubblicati sul sito del Premio all’indirizzo www.premiocaccuri.it
Entrambe le sezioni si pongono l’obiettivo di riscoprire il valore del patrimonio culturale costituito dai dialetti italiani, la loro forza espressiva e il grande contributo che i dialetti hanno dato alla cultura nazionale attraverso le opere di grandi artisti che hanno utilizzato le lingue locali nelle loro opere riuscendo spesso a creare capolavori che hanno superato gli angusti confini locali e nazionali.

Sciame sismico tra Calabria e Sicilia

CATANZARO – Sciame sismico nello Stretto di Messina. Dalla serata di ieri, quando è stata registrata una magnitudo 2.9, si susseguono le scosse di terremoto nel tratto di mare tra Reggio Calabria e la Sicilia. Anche nella notte e stamane le apparecchiature dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato circa dieci movimenti tellurici in un range che va dai 2 ai 2,5 gradi e tutti a una profondità di circa 11 chilometri. Al momento non si registrano danni persone o cose.

Grave intimidazione al giornalista calabrese Lombardo

LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Ennesimo caso di grave intimidazione avvenuto la scorsa notte in Calabria, precisamente a Locri. Questa volta la vittima dello spiacevole episodio è stato Pino Lombardo, un ex docente attualmente in pensione e giornalista della Gazzetta del Sud.  Alcune persone, al momento ancora non  identificate,  hanno cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme le auto dello stesso Lombardo, un’Alfa 156, e quella della moglie una Fiat 600. Le due vetture, parcheggiate sotto casa sono state distrutte dal rogo. Sull’intimidazione ora indagano i carabinieri di Locri.

Unical, domani la consegna delle prime biciclette per muoversi nel Campus

Un campus all’insegna della vivibilità. E di un rapporto “familiare”, non episodico, con l’ambiente. Dove spostarsi da un cubo all’altro, lungo l’asse del ponte che attraversa l’Università della Calabria, diventa anche l’occasione per impegnarsi in una salutare e stimolante attività fisica. Assume anche questo significato la cerimonia di consegna, prevista domani 10 febbraio, alle 10, davanti alla sede del nuovo rettorato, delle prime due biciclette a pedalata assistita, parte di un lotto di 75 “pezzi” da tempo nella disponibilità dell’Ateneo.

 A inaugurare la nuova fase “ecologica” del Campus di Arcavacata saranno il rettore, Gino Mirocle Crisci, e il Prorettore, Guerino D’Ignazio, che guideranno un gruppo di “pedalatori”, composto dagli studenti presenti in Consiglio di Amministrazione e in Senato Accademico, in una rilassante e augurale passeggiata fino al Teatro Auditorium.

 La consegna delle biciclette al rettore Crisci e al prorettore D’Ignazio rientra, come si diceva, in un più ampio progetto di “riorientamento” dello stile di vita e del modello organizzativo dell’Ateneo in senso ambientalista, fortemente sostenuto dal Prorettore Luigino Filice, al quale è stato assegnato il compito di rilanciare il Centro residenziale e, più complessivamente, di migliorare l’insieme dei servizi offerti dall’Unical alla comunità universitaria.

 La cerimonia di lunedì prossimo anticipa di qualche giorno l’assegnazione delle altre 73 biciclette (23 delle quali elettriche) disponibili, che potranno essere utilizzate durante la giornata dai docenti, dagli studenti e del personale tecnico-amministrativo.

 Nei prossimi mesi, se questa fase sperimentale, come è nell’auspicio del rettore Crisci e dei suoi collaboratori, darà i risultati sperati, il “parco mezzi” dell’Ateneo verrà ulteriormente rafforzato.