Regione Calabria stanzia finanziamento per Strada Provinciale 34/2 Gimigliano

CATANZARO – Con il decreto firmato oggi dal dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, sono stati finanziati per un importo di circa 600 mila euro i lavori per il ripristino della strada provinciale 34/2 per Gimigliano, che sarà quindi presto messa definitivamente in sicurezza e riaperta al traffico. Il canale di finanziamento è stato individuato attraverso la rimodulazione del piano degli interventi di cui all’OPCM 3081/2000, dopo una serie di incontri tenuti tra il dirigente generale del dipartimento Domenico Pallaria e l’ing. Floriano Siniscalco della Provincia di Catanzaro, ai quali ha preso parte anche il commissario straordinario dell’ente intermedio Wanda Ferro.  “Già all’indomani dell’alluvione di novembre  – spiega Wanda Ferro – che ha causato importanti danni alla strada, in particolare per il cedimento della parete rocciosa sovrastante nei pressi della galleria artificiale ed in altri punti del tracciato stradale, l’impegno dell’Amministrazione provinciale è stato massimo per arrivare al ripristino della viabilità in condizioni di piena sicurezza per i cittadini. Con risorse del nostro bilancio, abbiamo realizzato immediatamente lavori in regime di somma urgenza per proteggere il tracciato stradale e rimuovere lo stato di pericolo, e per ripulire il manto stradaleinvaso da materiali rocciosi e detriti causati dalle frane. La Regione ha mantenuto l’impegno al trasferimento delle risorse, consentendoci ora di intervenire in maniera definitiva.  Ringrazio per questo il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore ai Lavori pubblici Pino Gentile, che ancora una volta hanno dimostrato grande attenzione alle necessità del territorio, i tecnici di Provincia e Regione, il sindaco di Gimigliano Massimo Chiarella per il contributo fattivo che ha fornito, e l’intera cittadinanza che ha sopportato con grande civiltà i forti disagi, consentendo di dedicare ogni nostro sforzo alla soluzione del problema”.

Minacce sindaco Cetraro, solidarietà da On. Mario Pirillo

AMANTEA (CS) – Che i proiettili contenuti in una busta e le parole ancora più brutali che li hanno accompagnati, possano non fermare l’impegno ed il lavoro di un cittadino chiamato democraticamente a governare la cosa pubblica in un momento in cui fare il Sindaco non è per nulla cosa facile.

È quanto dichiara l’On. Mario PIRILLO nell’esprimere solidarietà al Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, destinatario, nei giorni scorsi di messaggi minatori. Esprimo la più totale vicinanza – dichiara l’Europarlamentare PIRILLO – al Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, vittima di un vile atto intimidatorio. Da troppo tempo Amministratori responsabili e coscienziosi scontano il prezzo più alto per percorrere le strade della legalità e della giustizia sociale. Sentimenti di amicizia mi legano al caro Giuseppe, al quale va tutto il mio appoggio e la mia solidarietà. È da riconoscere – aggiunge – fare il Sindaco in un momento difficile come quello che l’Italia ed in particolar modo il Mezzogiorno sta attraversando per via della crisi economica, della distanza che sembra essersi creata tra cittadini ed istituzioni, e delle difficoltà che un Comune oggi come non mai è costretto a fronteggiare, non è per nulla cosa facile. Ai Sindaci andrebbe mostrata, quotidianamente, vicinanza e solidarietà per un impegno che non risparmia da energie e preoccupazioni. Al Primo Cittadino di Cetraro, Giuseppe Aieta giunga il messaggio di solidarietà di chi crede che le autorità competenti riusciranno a fare chiarezza su episodi che non devono ripetersi e che devono trovare unite le comunità nella necessaria reazione civile.

American hustle benvenuti nel paese dove niente è come sembra

Anche il cinema è pregno come ogni ambito di pietre miliari al giorno d’oggi,di punti cardine e direttive lasciatici da chi ci ha preceduto e ormai troneggia, ridacchiante, sorseggiando ambrosia  su noi sopravvissuti amanti di quest’arte, per citare Scorsese su Kubrick: “Guardare un suo film è come guardare la cima di una montagna  e chiedersi come abbia potuto l’uomo, arrivare così in alto.”

Insomma, è dura là fuori, fare un film che coinvolga senza essere eccessivamente evocativo, già visto, reinventarsi un genere e perchè no, un’identità.

È quello in cui riesce (a mio parere) David O. Russel nel suo “American Hustle”, uscito da poche settimane e già pluripremiato anche sul palco dei Golden globe, infatti il regista, fortemente psicologico e raffinatamente particolare anche nei suoi lavori precedenti (Il lato positivo,The fighter), ci delizia  presentandoci un gourmet che profuma di “Goodfellas” , ma che aperta  la confezione ha tutt’altro sapore, un’essenza differente, non cattiva, agrodolce.

I personaggi infatti, di “hustle” nel senso classico hanno ben poco, maggiormente la facciata, tirata a lucido e phonata all’estremo per l’occasione, la diegesi ha più livelli, che vanno dalla commedia nera e simultaneamente brillante grazie anche al cast stellare, al sentore intimo e introspettivo, immedesimante di cui O. Russel è abilissimo ad infarcire i suoi caratteri.

Forse è di questo che abbiamo bisogno nella società dei pionieri in cassa integrazione e dell’analfabetismo emotivo, di emozioni, spiattellate, vissute dietro le quinte della grande vicenda, davanti a germi vivi, equilibristi sul filo di uno script affilatissimo, che fanno del sogno americano, del reinventarsi costante un’arma, forse l’unica efficace per sfuggire al più severo dei giudici; se stessi, e del mentire un modo per sopravvivere.

È proprio la sua sincera ipocrisia a rendere “American Hustle così godibile e poetico insieme senza snaturare il tratto biografico ,la sua  umanità ci avviluppa, non è sicuramente quello che ci si aspetta ma dopotutto “L’apparenza inganna”.

 

Pasquale Severino

 

Regione Calabria potenzierà la storia dell’arte nelle scuole

L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, a margine del conferimento della laurea honoris causa in architettura a Salvatore Settis da parte dell’Universita’ “Mediterranea” di Reggio Calabria, ha affermato – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – che “la Regione Calabria potenzierà la storia dell’arte nelle scuole”. “L’indicazione del Ministro Maria Chiara Carrozza – ha proseguito Caligiuri – di aumentare le ore di storia dell’arte come elemento fondamentale della cultura umanistica e’ fondamentale per l’identità dei popoli e dei territori. Ci sembra il modo migliore per festeggiare, insieme all’Universita’ Mediterranea di Reggio Calabria e all’intero sistema accademico calabrese, il nostro conterraneo Salvatore Settis, intellettuale di rilievo internazionale, che ha posto il tema decisivo del restauro del paesaggio e della consapevolezza del bene comune non solo quale autentica passione civile ma anche come indispensabile rivoluzione culturale nell’Italia del terzo millennio”. Alla manifestazione, introdotta dal Rettore Pasquale Catanoso, hanno partecipato tra gli altri il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il Vice Presidente Antonella Stasi, l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico.

Calabria, Il Vulcano Marsili è ancora attivo

CATANZARO – E’ il vulcano più grande d’Europa e del del Mediterraneo e si estende sui fondali del mar Tirreno, tra Calabria e Sicilia, per una lunghezza di 70 chilometri e una larghezza di oltre 30. Si tratta di Marsili ed è un cratere marino ancora attivo; a stabilirlo è un lavoro pubblicato su Gondwana Research,  un gruppo di ricerca internazionale che comprende l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr di Napoli (Iamc-Cnr) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma (Ingv).

Il ministro Carrozza conferisce laurea honoris a Salvatore Settis

REGGIO CALABRIA – Il ministro per l’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha conferito  a Salvatore Settis, nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Università “Mediterranea” a Reggio Calabria, la laurea honoris causa magistrale in Architettura. Settis ha rievocato Vitruvio, architetto dell’età di Augusto, autore dell’unico trattato di architettura di età classica. Carrozza si è soffermata sul percorso di Settis, “che – ha detto – a partire dalla Calabria, si è aperto al mondo”.

Crotone, dal Bologna arriva Alex Ferrari

Il Crotone ha raggiunto l’accordo con il Bologna per il trasferimento in rossoblù, a titolo temporaneo con diritto di riscatto della compartecipazione, del difensore Alex Ferrari.

Nato a Modena l’1 luglio 1994, il giovane promettente laterale difensivo ha esordito nel calcio professionistico in occasione della gara di Tim Cup tra Bologna e Siena giocata lo scorso 3 dicembre.

Il neo calciatore rossoblù raggiungerà i suoi nuovi compagni di squadra in ritiro in serata e da domani sarà a disposizione di mister Drago.

Cosenza, I° Torneo regionale a squadre di improvvisazione teatrale. Ultimi giorni utili per le iscrizioni

Venerdì 17 Gennaio 2014 alle ore 21,00, presso il Teatro dell’Acquario di Cosenza, prenderà il via “Sketch Match – I° Torneo regionale a squadre di improvvisazione teatrale”. C’è ancora qualche giorno di tempo per le iscrizioni al Torneo, la cui scadenza è fissata per le ore 17,00 del 15 gennaio 2014. Le squadre, di 4 persone, possono essere composte da professionisti e dilettanti, appassionati di teatro e amatori, da tutti coloro che ritengono di avere capacità di improvvisazione e che vogliono cimentarsi in una “prova teatrale”.

Il Torneo, ideato dal Centro Rat, dall’Associazione Le Sei Sorelle e da Paolo Mauro, è un vero e proprio spettacolo e si svolgerà secondo un tabellone che sarà composto al termine della scadenza delle iscrizioni fissato e, ad eliminazione, vedrà proseguire le squadre vincenti fino alla finale che decreterà la squadra “campione” del “I° Sketch Match”. Le partite/spettacolo si terranno ogni venerdì al Teatro dell’Acquario e ogni settimana si affronteranno due squadre dalle quali ne uscirà la vincente per il turno successivo.

Lo spettacolo, che vedrà il fronteggiarsi delle squadre, coinvolgerà il pubblico presente affidando agli spettatori il ruolo di giurati che, insieme ad una giuria speciale, voterà la migliore improvvisazione scenica.

Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming su Media Terronia, e seguito da Radio Sound.

Ultimi giorni, quindi, ancora utili per le iscrizioni. Per info e modalità di partecipazione:

Pagina facebook “Sketch Match – Primo torneo a squadre di improvvisazione teatrale”

“Il giudice meschino”. Mimmo Gangemi presenta il suo libro a Castrovillari

La legalità, la giustizia e “l’anima feroce e squallida della ‘ndrangheta” saranno al centro di un incontro culturale intitolato “A colloquio con il giudice meschino” che prevede la presentazione del libro di Mimmo Gangemi, da cui prende spunto l’intestazione dell’iniziativa, e , naturalmente, un faccia a faccia con l’autore, attento osservatore della storia del popolo calabrese.

Il romanzo di  Gangemi  edito nel 2009 da Giulio Einaudi Editore racconta di “un  magistrato indolente costretto a diventare eroe suo malgrado.” Ed anche di  “Un vecchio padrino che parla come un oracolo e dal carcere orienta le indagini. Perché quelli che sembrano omicidi di ‘ndrangheta forse non lo sono. Forse hanno a che fare addirittura con le navi dei veleni e le scorie seppellite nella <spianata dell’infamia> ”.

Il momento, programmato per le ore 10,30 di sabato 18 gennaio, nel teatro Sybaris del Protoconvento francescano di Castrovillari , vede insieme il Liceo Classico “ Giuseppe Garibaldi”,  il Liceo Artistico “Andrea Alfano” e l’Accademia Pollineana che lo hanno organizzato ed il Comune di Castrovillari che lo patrocina.
Un’occasione di non poco conto e portata dato l’oggetto dell’avvenimento che registrerà i contributi di Leonardo Viafora dirigente scolastico dell’Istituto, del Sindaco Domenico Lo Polito, dei consiglieri comunali con delega all’Istruzione ed alla Cultura, rispettivamente Giuseppe Russo e Lucio Rende, di Domenico Marino giornalista di Gazzetta del Sud, i quali saranno moderati da Angela Lo Passo, docente del Liceo Classico,  e Pasquale Pandolfi, vicepresidente dell’Accademia Pollineana.

La lettura dei brani , invece, è affidata  alla docente Filomena Bloise, non nuova a queste declamazioni e presidente dell’Accademia, mentre un percorso didattico sulla legalità, intitolato “La malavita organizzata raccontata dalla filmografia e musica” sarà presentato, curato e firmato  dagli studenti dell’Istituto.

Replica del sindaco di Cassano allo Ionio su vicenda lavoratori LSU restituiti al bacino regionale

In merito alla decisione del “tavolo arbitrale” della Regione Calabria sulle vicenda relativa alla restituzione al bacino regionale di due lavoratori socialmente utili in forza al Comune di Cassano, e comunicata negli scorsi giorni allo stesso Ente municipale, il Sindaco Giovanni Papasso ha ritenuto necessario replicare alla nota pervenuta dalla  stessa Regione con una missiva indirizzata al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, all’ Assessore Politiche del Lavoro, Al Dirigente  del Dipartimento 10 Settore I – Servizio 2 ed al Segretario regionale della UIL Temp.

«Il Presidente di un “Tavolo Arbitrale” non ha il potere di dichiarare illegittimo un atto amministrativo, assumendo i poteri di organo di giustizia amministrativa – ha scritto il Sindaco di Cassano All’Ionio – pertanto, incongrua  ed inusuale  appare la decisione adottata dal Presidente del Tavolo Arbitrale, tenutosi in data 12 dicembre 2013, incui non si era pervenuti ad alcuna decisione, se non con rinvio a successive comunicazioni delle parti, su eventuali accordi conciliativi. Ragion per cui –  ha spiegato nella missiva il primo cittadino cassanese la decisione del Presidente si appalesa, a nostro avviso, arbitraria laddove autonomamente qualifica “la restituzione dei due LSU al bacino regionale” come vero e  proprio “licenziamento disciplinare” e allorché  dichiara “illegittimo” l’atto di restituzione al bacino, ordinando all’Ente, la reintegra dei due LSU allontanati».

«Né, a nostro avviso, il Presidente di un Tavolo Arbitrale può decidere autonomamente, senza tenere conto delle volontà di entrambe le parti in causa, svilendo, così,  di significato e di contenuto lo scopo della convocazione del tavolo stesso, il cui aggettivo “arbitrale”, che gli viene accostato, implica  in sé  una decisione condivisa! Si aggiunga, infine, che è stato il Sindaco di Cassano All’Ionio a “suggerire” al Sindacato di attivare il Tavolo Arbitrale presso la RegioneCalabria, a riprova che l’Ente con la delibera n. 263 non aveva voluto dimostrare alcun intento “punitivo” nei riguardi dei due lavoratori, ma aveva voluto dare alla stessa solo una funzione “educativa”. Preme sottolineare la circostanza che, in sede di Tavolo Arbitrale, il Sindaco si  era dichiarato disponibile a revocare la Deliberadi G.C. n. 263/2013, previa formale richiesta da parte dei lavoratori interessati, che avrebbero dovuto semplicemente riconoscere la funzione educativa dell’atto, ribadendo una linea già seguita, nel corso di tutta la vicenda, anche a seguito di sollecitazioni politiche e sindacali – ha spiegato ancora il Sindaco Papasso – Poiché di tutto questo non si è tenuto conto, spinge a ritenere che la decisione assunta dal Dirigente regionale fosse preconfezionata e preconcetta, decisa cioè già prima della convocazione del Tavolo e non potrebbe essere altrimenti considerato il clima ostile nel quale si è svolta la discussione. In verità, per come nella logica delle cose, ci saremmo aspettati  l’assunzione  di un ruolo positivo in questa vicenda, da parte della Regione Calabria, che avrebbe dovuto invitare i due lavoratori a prendere atto della grande apertura del Sindaco nei loro confronti e a comportarsi di conseguenza. Sarebbe stato un atteggiamento utile  a facilitare  il compito di una  Pubblica Amministrazione,  che aveva assunto  un atto “educativo” nei confronti di chi era venuto  meno ai principi fondamentali  che regolano la vita del lavoro nei pubblici uffici e servizi».

«Del resto, se la volontà dell’Amministrazione Comunale fosse stata altra – ha spiegato – si sarebbero, si, attivati, anche nelle occasioni precedenti e facilmente note, perché riferite a comportamenti praticati in pubblico, gli istituti disciplinari, che avrebbero portato sicuramente al licenziamento dei due lavoratori. Noi, però, abbiamo in considerazione la precarietà dei lavoratori stessi e solo per questo, e per i loro nuclei familiari, si era deciso di restituire i due lavoratori al bacino,  nella certezza chela Regione avrebbe celermente provveduto a  ricollocarli presso altri Enti “non familiari” agli stessi. In ultimo, sottolineiamo – ha posto il Sindaco l’attenzione su un aspetto alquanto curioso dell’intera vicenda – il fatto che un funzionario della Regione Calabria, attraverso la posta elettronica certificata,  abbia comunicato agli interessati l’esito del Tavolo Arbitrale, indirizzando la nota ad un indirizzo e-mail contente il pseudonimo “bagarozzo”, di cui si conosce bene il significato, svilendo, in tal modo, il senso stesso dell’Istituzione Regione. Avendo  rispetto dell’alto senso dell’Istituzione, per questo proviamo amarezza – ha concluso il Sindaco di Cassano All’Ionio».

Da qui la decisione del Sindaco di Cassano All’Ionio, adottata: « solo per non creare maggiori danni e disagi sociali ai due lavoratori», infatti, «In attesa di maggiore chiarezza sulla definizione delle competenze di ognuno, da stabilirsi nelle sedi opportune, gli stessi lavoratori sono stati riammessi nei progetti gestiti dal Comune di Cassano, le cui convenzioni per i LSU-LPU sono stati prorogati al 31 dicembre 2014». Nel fare ciò, tuttavia il primo cittadino di Cassano All’Ionio ha tenuto anche a ricordare i contorni della intera vicenda, nata «Dopo che i due lavoratori si erano resi protagonisti di vari episodi destabilizzanti, culminati  in una  tentata aggressione nei confronti di altro dipendente, che ha sporto formale querela/denuncia presso la locale Tenenza dei Carabinieri, ha costituito la classica  goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendo l’Amministrazione Comunale ad assumere la decisione contenuta nella delibera de quo, che avrebbe dovuto avere anche funzione  educativa e di deterrenza, in considerazione del fatto chela Cittàdi Cassano ha pagato un prezzo alto, in termini di immagine, per i noti fatti di cronaca».

Commentando l’intero accaduto il Sindaco ha così dichiarato:

«Ho preso atto con viva amarezza delle conclusioni a cui è giuntala RegioneCalabria, su una vicenda che, come ho avuto modo di ribadire più volte, aveva solo ed esclusivamente un valore educativo e non certamente punitivo. Infatti, se solo avessimo voluto azionare meccanismi punitivi, avremmo saputo molto bene quali strade intraprendere. Non potevo, comunque, aspettarmi altro da una Regione Calabria,  che non si contraddistingue per la tutela degli amministratori, privilegiando esclusivamente azioni mirate a proteggere i loro clienti. Non mi sento di aggiungere altro, poiché  vale il detto che agli intenditori bisogna riservare poche parole!»

«Nei confronti di taluni sindacalisti che,  con i loro comportamenti e le loro azioni, offendono la memoria dei padri del sindacalismo italiano, non voglio riservare alcun commento, limitandomi a constatare, con amarezza, di aver pagato, invano e per 35 anni, la tessera di iscrizione alla UIL. Aggiungo che, nella mia lunga esperienza politica, ho sempre guardato con grande rispetto verso coloro che si occupano  degli interessi generali, mantenendo le dovute distanze  da chi predilige e si spende per la tutela degli interessi di pochi favoriti. Noto, inoltre, con sommo dispiacere,  che i dirigenti della UIL non riservano alcuna parola nei confronti del lavoratore che è stato malmenato, preoccupandosi  unicamente di sostenere la causa degli attori del gesto».

«Prendo, però,  atto con piacere della presa di distanza, comunicatemi via e-mail, del Sindacalista della UIL Valente, rispetto a certe dichiarazioni date alla stampa, che  sebbene rechino  la sua firma, svelano  facilmente il vero autore. Termino col dire che taluni, che col Sindacato non hanno niente a che vedere e che hanno sempre badato ad interessi clientelari e di bottega, non possono darmi lezioni di socialismo, poiché questo termine racchiude certamente la  difesa del mondo del lavoro ma anche, e principalmente, il ripudio di ogni forma di sopraffazione e di prepotenza, lesivi del diritto di tutti di sentirsi uguali e liberi. Dalla parte mia so di avere la  Cassano onesta, che non ama la violenza e la prepotenza, che chiede che venga messo ordine nel Palazzo e vuole che il Sindacato faccia il proprio dovere».