Erosione S.S. 18 Amantea: finisce l’anno e i lavori di ripristino non partono

 

il tratto di strada in esame

AMANTEA (CS) –  Sono ormai passati più di cinque anni da quando l’erosione del tratto stradale “S.S. 18 Foce Fiume Savuto – litorale di Paola ” e il conseguente restringimento della carreggiata nel tratto stradale in questione hanno provocato una lunga e incresciosa serie di disagi alla popolazione e alle attività lavorative della zona.  Basti pensare che nell’ultima stagione estiva è stato necessario ricorrere al percorso alternato tramite l’utilizzo di semafori per permettere la viabilità, e nonostante ciò la circolazione è stata spesso estremamente pericolosa e disagevole , con lunghe code difficili da smaltire.

Sembra comunque che la macchina istituzionale non sia del tutto ferma: difatti lo scorso novembre è stata indetta la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di ripristino della strada e dell’arenile adiacente. Inoltre la Regione Calabria, pur tra numerosi ritardi, ha redatto un progetto di ripristino inserito all’interno del piano di progettazione e realizzazione di opere di difesa costiera.  L’importo dei lavori stimato ammonta a € 4 milioni, mentre l’importo a base d’asta è di  € 3.092.960,00.

L’iter burocratico intrapreso dalle istituzioni locali e nazionali non lascia ad oggi sperare in meglio per il prossimo anno. Eppure il tratto stradale in questione è l’unico che collega Amantea, Campora San Giovanni e tutti gli altri paesi limitrofi all’imbocco autostradale A3 di Falerna Marina, ed il solo percorso possibile alla popolazione del posto per raggiungere il Polo Universitario di Germaneto.

L’hotel Residence “La Principessa”, situata proprio  sul tratto stradale danneggiato, è senza dubbio una delle aziende locali più colpite. A seguito delle mareggiate avvenute nel corso dell’ultimo anno il tratto di spiaggia utilizzato dal Residence è stato letteralmente distrutto, lasciando la dirigenza della struttura alberghiera in difficoltà considerevoli.

Il Cav. Demetrio Metallo

Il Cav. Demetrio Metallo, proprietario della nota struttura turistica, ha cortesemente accettato di sottoporsi a una nostra intervista risalente allo scorso ottobre. Ecco le sue risposte:

Quali sono stati i danni alla sua struttura?

«Posso affermare tranquillamente di aver subito, nel corso del 2013, una diminuzione del fatturato della mia azienda del 30-35%. Se poi si considera che, per continuare a essere competitivi, abbiamo dovuto diminuire i nostri prezzi del 50%, si può considerare una perdita, rispetto al 2012, del 70%»

Quali sono state le risposte da parte degli enti Regionali, Provinciali e locali?

«La Provincia nel 2012, precisamente nel mese di luglio, presentò un progetto per la protezione dell’arenile. La regione invece si mosse solo il 15 marzo del 2013 – data in cui la strada crollò – ed il 28 agosto avviò l’iter per procedere al bando sul progetto della provincia – riferito alle barriere di protezione e alla creazione di bracci di protezione – chiuso il 26 ottobre.L’apertura della busta è prevista per giorno 26 novembre 2013».

In merito a quanto detto continueremo in futuro ad interessarci del caso.

 

Fabrizio Suriano

Costantino Mortati, uno dei padri fondatori della Costituente.

Nato a Corigliano Calabro il 27 dicembre 1891, proveniva dalla comunità arbërëshë di Civita in Calabria.

Studiò prima a San Demetrio Corone, dove conseguì il diploma di maturità classica, e poi a Catania. Nel 1914 si laureò in Giurisprudenza a Roma. Nel 1917 si laureò, sempre a Roma, in Filosofia. Allievo di Sergio Panunzio, dal 1936 insegnò Diritto costituzionale all’Università di Messina. Successivamente fu professore ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Macerata, di cui fu anche rettore. In seguito tenne l’insegnamento di Diritto pubblico presso il Regio Istituto navale di Napoli. Proprio a Napoli nel 1940 fu professore presso la Federico II, anno durante il quale scrisse il suo saggio sulla costituzione materiale. Nel 1946 fu eletto deputato per la Democrazia Cristiana all’Assemblea costituente e fece parte della “Commissione dei 75”. Dal 1948 al 1960 fu ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Fu anche segretario della Corte dei Conti. Nel 1960 fu nominato giudice della Corte costituzionale, dove rimase fino al 1972. Nell’ultimo periodo fu anche vice presidente.

Nel 1977 fu colpito da una grave forma di paralisi. Morì a Roma nel 1985.

LE OPERE

Molto importanti i suoi studi sulla costituzione materiale del 1940. Tali studi, trascurati per lunghi anni, sono stati rivisitati alla fine del XX secolo e riscuotono oggi notevole consenso. La sua visione della Costituzione è in qualche modo intermedia tra la posizione di Hans Kelsen e quella di Carl Schmitt. Al riguardo si può sostenere che il punto di riferimento è l’individuazione dell’elemento primigenio dell’esperienza giuridica, che egli individua nell’ordinamento più che nelle norme, rovesciando la posizione di Kelsen e differenziandosi dal pensiero schmittiano, che poneva viceversa l’accento sulla decisione. All’interno della sua idea di costituzione materiale è assegnato un ruolo fondamentale al partito politico. Va a ricordato il suo importante manuale, le “Istituzioni di diritto pubblico”, più volte ampliato e ristampato, nonché “le forme di governo”, considerato tutt’oggi una delle più complete introduzioni allo studio del diritto costituzionale comparato.

CURIOSITÀ

• Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Il suo studio “La Costituzione in senso materiale” (1940) rappresenta ancora oggi un punto di riferimento obbligato, non solo per il cultore del diritto pubblico ma anche per il giurista tout court.

• Fra i suoi scritti più importanti si citano: L’ordinamento del Governo nel nuovo diritto pubblico italiano (Roma 1931); La volontà e la causa nell’atto amministrativo e nella legge (Roma 1935); La costituzione in senso materiale (Milano 1940); La Costituente (Roma 1946); Istituzioni di diritto pubblico (Padova 1960, 5ª ed.), oltre ai corsi universitari e scritti minori.

• Il 29 aprile 1961 fu nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

• È annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del XX secolo. Tra i suoi allievi sono da ricordare Giuseppe Ferrari, Leopoldo Elia,Mario Galizia, Sergio Fois e Temistocle Martines.

• Fu il primo a riflettere sull’esistenza di una Costituzione materiale e una Costituzione formale.

 

IntervistiamoCi: Manolo Mosciaro – Pierluigi Frattali.

Esordio per questa nuova rubrica, che nasce con l’intento di sentire, quanto più possibile, le opinioni, i pareri, le sensazioni dei protagonisti in maglia rossoblu di questa sinora esaltante stagione. Esordio, abbiamo detto, ma esordio col botto: intervista doppia ai due personaggi sinora più in vista tra i Lupi, ovvero il Capitano Manolo Mosciaro ed il numero uno Pierluigi Frattali. Ringraziamo, anticipatamente, sia i due protagonisti sia l’ufficio stampa del Cosenza, nella persona del dott. Gianluca Pasqua, per la squisita gentilezza usata nei nostri confronti e la capacità di mettere a proprio agio l’intervistatore: un grazie enorme, dunque, a coloro che hanno reso possibile tutto ciò.

Domanda: Siamo giunti esattamente al giro di boa: traccia un bilancio della stagione del Cosenza fino ad oggi.

Risposta Manolo: Sicuramente un inizio positivo, avendo accumulato un bottino importante come 32 punti nel girone di andata. Adesso bisogna continuare a girare su questi ritmi, perché ci proietteranno alla promozione in Lega Pro Unica.

Risposta Pierluigi: Abbastanza positiva, anche se viste le nostre potenzialità secondo me avremmo potuto fare qualcosina in più. Però comunque, tenendo in considerazione il fatto che siamo partiti in ritardo, possiamo essere soddisfatti del nostro lavoro.

D: Cosenza è una città da sempre famosa per il calore del proprio pubblico: dalla vostra esperienza di calciatori, vi sentite di confermare questa fama, o ci sono inviti da fare alla tifoseria, affinché sia più numerosa?

RM: Beh, si sa che il pubblico di Cosenza è un grandissimo pubblico, però nelle ultime partite è ovvio che qualcuno si aspettava qualcosina in più, me compreso. Ma siamo fiduciosi per le prossime partite.

RP: [Nel mezzo della domanda, Orlandi passa e fa una pernacchia] No, l’ho sempre detto, questa è una piazza importante, che merita palcoscenici migliori ai quali noi, come collettivo, aspiriamo. Certo dovremo essere bravi, con i risultati, anche a richiamare questa fetta di pubblico.

D: L’atmosfera nello spogliatoio: chi è il più esaurito?

RM: Orlandi, il portiere in seconda, ma anche Calderini. Ce ne sono parecchi, ora la lista da fare sarebbe lunga [ride, ndr].

RP: Mah, diciamo che è un gruppo unito, tutti bravi ragazzi e simpatici. Forse uno dei più estrosi è Elio, Calderini. Ma si respira un’aria bellissima e stiamo bene insieme.

D: Quello più serio, invece?

RM: Bigoni, Bigoni [il quale, nel frattempo, tira una pigna tra i piedi di Manolo]

RP: Bigoni.

D: Il rapporto con il Mister: a primo impatto, che impressione dà Cappellacci, sia come allenatore che come uomo?

RM: Un grande allenatore, una persona per bene ma soprattutto un grande trasmettitore di motivazioni, che per un allenatore è la dote principale.

RP: Un ottima impressione. Un gran lavoratore, poi un personaggio particolare ma una bravissima persona. Il suo pregio è quello di dire le cose in faccia, mi trovo bene ma credo tutta la squadra si trovi bene con lui.

D (Solo per Manolo, ndr): Nel cambio modulo effettuato da Cappellacci, nel quale sei stato spostato largo a sinistra e quindi più lontano dalla porta, ti sei trovato meglio, o preferisci magari tornare prima punta?

R: Io preferisco giocare, poi dove gioco gioco va bene, l’importante è andare in campo.

D (Solo per Pierluigi, ndr): A Manolo ho chiesto a proposito del cambio modulo, a te chiedo, in virtù delle esperienze passate, se hai qualche consiglio per il ds Marino in difesa.

R: Ho giocato con un sacco di giocatori bravi, ma questo è compito di Marino, Condò e del Mister, che indubbiamente non avranno bisogno dei miei consigli. Poi credo che dietro siamo ben messi, anche perché fino a Teramo siamo stati la migliore difesa. Poi se la dirigenza riterrà opportuno acquistare qualcuno lo farà.

D: Chi pensi sia il più tecnico tra i tuoi compagni?

RM: C’è Alessandro, che tecnicamente è abbastanza forte. Lo stesso Castagnetti, in mezzo al campo, ha una discreta tecnica, ma penso che Alessandro sia il migliore.

RP: Ci sono numerosi giocatori bravi, non mi piace fare nomi perché sembrerebbe quasi togliere dei meriti a qualcun altro. Però alcuni sono molto forti e gli auguro di raggiungere categorie superiori, con il Cosenza o con altre squadre.

D: Dai un voto all’altro per la stagione fatta finora.

RM: 8,5 [ride, ndr]. Sono stato buono.

RP: Lui è un giocatore dalle qualità immense, molto importante per il Cosenza. Spero riesca a trovare ancora meglio la via del gol ed a finire la stagione in doppia cifra come lui, credo, auspichi. Per ora un bel 7, pieno, augurandomi che possa arrivare a 10 a fine stagione. [Nel mentre, Calderini fa finta di investirci con la macchina]

D: Un saluto ai lettori di ottoetrenta.

RM: Un saluto a tutti i lettori e felice anno nuovo.

RP: Un saluto a tutti i lettori, dei quali faccio parte anche io. Vi seguo sempre, un abbraccio.

 

Francesco La Luna

Foto: Simone Bruno

Nuova Gioiese: un anno da record

Nel girone “I” del campionato di serie D è tempo di bilanci, visto che il girone di andata si è appena concluso e dalla prossima giornata inizierà il giro di boa con la prima gara di ritorno. In casa viola c’è molta soddisfazione in quanto si può guardare con orgoglio ai risultati ottenuti in questa prima frazione di stagione e, d’altro canto, a tutti quelli ottenuti in questo 2013 ormai al termine. Nella mente dei gioiesi è ancora fresco il ricordo della cavalcata della scorsa stagione, nel campionato di eccellenza, culminata con la promozione nella massima serie dei dilettanti dello scorso aprile. Una squadra, la Nuova Gioiese, costruita nell’estate del 2012 per ambire al grande salto di categoria e che, grazie alla guida tecnica di mister Dal Torrione, ha dimostrato che creando un gruppo solido e rendendolo affiatato, gli obiettivi raggiunti possono essere anche migliorati. La società del patron Rombolà, infatti, ha deciso di confermare il blocco di calciatori che aveva raggiunto la promozione anche l’anno successivo in serie D, aggiungendo qualche innesto di spessore ma senza stravolgere lo zoccolo duro della squadra. E le scelte le hanno dato ragione, considerato che la Nuova Gioiese si trova, alla diciottesima giornata di campionato, in terza posizione in solitario, davanti a squadre blasonate del calibro di Cavese, Battipagliese e Messina. Memorabile il successo sul Città di Messina dello scorso 3 Novembre, quando i peloritani, da sempre rivali storici della Gioiese hanno dovuto subire le sortite di Pascu e compagni che si sono imposti al “Celeste” con il risultato di 4 a 1 . Ma soprattutto come si può dimenticare la storica vittoria contro la corazzata Savoia nella tredicesima giornata: una compagine, quella di Torre Annunziata, considerata dai bookmakers la “ammazzacampionato”, che si è dovuta chinare al “P. Stanganelli” di Gioia Tauro davanti a duemila tifosi viola in festa.

Nel campionato di serie D, dove mancava da più di tre lustri, la Gioiese sta dimostrando di potersi togliere numerose soddisfazioni ed il girone di ritorno sarà un giudice valido a decretare dove sarà arrivata la formazione pianigiana al termine del campionato. Nell’ambiente viola non si fanno troppi elogi ma si cerca di rimanere con i piedi per terra consapevoli, però, di quanto di buono è stato fatto. Nel frattempo impazza il calciomercato e la Nuova Gioiese dopo gli arrivi dell’attaccante argentino Bugatti e del calabrese Figliomeni, si è assicurata le prestazioni del portiere Andreoli, proveniente dalla Paolana.

Domenico Barone

foto di Domenico Careri

Palmese: tempo di bilanci

Palmi- Siamo al termine di questo 2013 ed è il tempo di tirare le somme in casa neroverde. Si può dire che la ultracentenaria squadra della Piana ha vissuto un anno solare molto intenso, alternando delusioni a grandissime soddisfazioni. Ma andiamo con ordine: partita con una nuova società l’estate 2012, la squadra neroverde si era prefissata di vincere il campionato di Promozione e ritornare così, dopo solo un anno, nel massimo campionato regionale ovvero l’Eccellenza. Dopo un inizio di stagione un po’ in affanno, la Palmese ha visto sfuggirsi il primo posto e dunque il campionato si conclude a maggio 2013 con il bellissimo spareggio play-off in campo neutro a Vibo Valentia contro l’Audace Rossanese e che vide i cosentini travolti per 3 a 0 dall’armata neroverde. Inizia dunque la stagione 2013/2014 e la società dichiara subito che l’obiettivo è quello di essere tra i primissimi posti e di puntare a vincere la Coppa Italia, trofeo che manca dalla lontana stagione 1997/1998 (vittoria in finale contro il San Calogero a Siderno). Ma le cose non vanno come si erano prospettate. Prima l’esonero di mister Colle, poi il cambio di diversi giocatori, successivamente le dimissioni di mister Viola, condizionano il cammino della Palmese  che staziona a metà classifica. E a tutto questo si deve aggiungere l’esilio forzato a Rosarno per la disputa delle gare interne fino a qualche settimana fa. Ma adesso, grazie anche alla pazienza dei dirigenti e al ritorno di Colle in panchina, l’ambiente neroverde ha ritrovato quella serenità di cui aveva bisogno. Ed è proprio Colle, ad una nostra intervista, che dichiara: «il divario che c’è tra noi ed il Roccella è difficilmente colmabile. Anche se ci sono da disputare ancora 15 partite, 11 punti di differenza sono davvero tanti e sarà un’impresa ardua recuperarli. Ma non bisogna darsi per vinti e dobbiamo lottare per il primato in classifica fino a quando la matematica non ci condanna definitivamente. In caso contrario, dobbiamo conquistarci il secondo posto e dunque sarà una bella lotta con tutte quelle squadre che stazionano nella parte alta della classifica vedi Castrovillari, Isola e Sambiase. Se, dunque, siamo un po’ rammaricati per la nostra situazione in classifica, dall’altro canto però siamo euforici per aver raggiunto la finale di Coppa Italia, altro obiettivo prefissato a inizio stagione e che siamo ad un passo dal raggiungerlo. Dobbiamo assolutamente conquistare la Coppa e poi spendere tutte le nostre energie per il proseguo del campionato. Il fatto di essere tornati a disputare le partite casalinghe al “Lopresti” di Palmi sicuramente rappresenta un’arma in più a nostro favore». Intanto sabato pomeriggio, la squadra ha affrontato una rappresentativa delle “Vecchie Glorie” della Palmese in un’amichevole che ha rappresentato un connubio tra il presente-futuro e il passato di questa meravigliosa società calcistica.

Avvicina ex moglie nonostante ordinanza restrittiva, arrestato

SAN CALOGERO (VV) –  I carabinieri hanno eseguito a carico di Bruno Benedetto, 49 anni residente a San Calogero, un’ordinanza di aggravamento del regime cautelare, emessa dal Tribunale della cittadina di Termini Imerese (Palermo) che ne ha disposto la detenzione in carcere. L’accusa è di aver avvicinato, nella città suddetta, l’ex moglie malgrado il divieto dell’autorità giudiziaria, attuando di nuovo gli stessi atteggiamenti violenti che gli erano costati il provvedimento.

Scopelliti e Arena su Museo nazionale della Magna Graecia

“Nei giorni scorsi ho detto che la riapertura del Museo Nazionale ha, di fatto sancito, la rinascita di Reggio. La presenza, oggi, di tutti questi visitatori è la testimonianza di quanto palazzo Piacentini sia fondamentale per lo sviluppo della città e di tutta la Calabria”. Lo afferma – attraverso una nota dell’ufficio stampa della Giunta – il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. “E’ necessario investire – afferma Scopelliti – ed in questi giorni,
attraverso gli spot nazionali, televisivi e radiofonici, stiamo veicolando l’immagine positiva di tutto il nostro territorio. Abbiamo sempre sottolineato l’importanza di questo strumento per lo sviluppo della Calabria, tanto da mettere a disposizione ben 5 milioni di euro per il completamento dei lavori. La straordinaria affluenza di visitatori, odierna e dei giorni passati, e la loro soddisfazione nell’ammirare i Bronzi – conclude il Governatore della Calabria Scopelliti – confermano la lungimiranza della nostra attività per il rilancio del Museo”.

L’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena – informa una nota dell’ufficio stampa – ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La lunga fila che fin da stamane sta occupando le strade adiacenti il Museo Nazionale della Magna Grecia – afferma Arena – testimonia il grande interesse che le Statue bronzee da Riace suscitano a più di quarant’anni dal loro ritrovamento. Si può parlare di una vera e propria festa di accoglienza, per la quale si sono mossi centinaia di visitatori, la gran parte dei quali provenienti da fuori città.
Ha avuto quindi ragione – continua Arena – chi ha insistito sul ritorno dei Bronzi nel Museo nel più breve tempo possibile: l’offerta culturale della città è stata per lungo tempo compromessa i due suoi protagonisti indiscussi. Nell’esprimere rammarico sui tempi di un riallestimento che ha superato i limiti della tollerabilità, si deve prendere atto che la presenza dei due capolavori sia la premessa necessaria per l’avvio di una seria politica turistica nella città e nella Regione.
Bentornati dunque ai Bronzi e benvenuti a tutti coloro che, nel visitarli, vorranno anche godere delle numerose altre bellezze custodite nel Museo stesso e nella città: credo che sia necessario resettare quanto fino ad oggi si è detto e fatto per procedere, nel più breve tempo possibile alla piena fruibilità del Museo e di tutti gli altri poli di attrazione culturale: tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, operino in sinergia perché finalmente la cultura possa rappresentare la principale leva su cui fondare lo sviluppo socioeconomico di Reggio e della Calabria. Questa occasione – conclude l’Assessore Arena – non si può e non si deve perdere!”

Sequestrati 80 kg di prodotti pirici a Rosarno

ROSARNO (RC) – I militari, coadiuvati da artificieri e da unità cinofile, nel corso di un servizio di controllo e di repressione del commercio abusivo di prodotti pirici, hanno sequestrato 80 chilogrammi di giochi e artifizi pirotecnici destinati alla vendita. Il materiale, fabbricato in modo artigianale, apparteneva a P.C., di 37 anni, che è stato denunciato in stato di libertà a Rosarno per detenzione commercio abusivo di materiale esplodente.

Paola Quattrini chiude la XII edizione di “Primafila”

CASSANO ALL’IONIO (CS) – Sarà “L’attesa”, lo spettacolo che vede protagonista Paola Quattrini, accompagnata al contrabbasso da Massimo Moriconi, a chiudere la XII stagione di “Primafila”. L’edizione 2013, che ha visto numerosi protagonisti di spessore nel corso della sua veste itinerante, si concluderà, sotto la direzione artistica di Benedetto Castriota, il 30 dicembre prossimo al Teatro Comunale di Cassano all’Jonio.

L’associazione culturale “Novecento” che è ideatrice e realizzatrice della rassegna, saluterà il pubblico con i monologhi vari che vedranno sulla scena l’attrice Paola Quattrini, chiamata ad interpretare con abile maestria e fascino i versi di Walt Whithman e l’inquietudine de “Le notti bianche” di Fëdor Dostoevskij che s’intrecciano agli echi da “Il cielo sopra Berlino” dei dialoghi scritti da Peter Handke, uniti a frammenti di teatro, da “La donna del mare” di Henrik Ibsen alla “Guardia alla Luna” di Massimo Bontempelli. “L’attesa” è un recital pensato e interpretato da Paola Quattrini con la regia di Lorenzo Salveti. Un’originale e personalissima antologia, tra letture predilette e ricordi di una vita sul palcoscenico, come la citazione di una rara commedia di Stefano Satta Flores, “Dài, proviamo!” e la trasposizione de “I ponti di Madison County” di Robert James Waller; e perfino due pezzi della stessa Quattrini, “Le botte” e “Il brodo” scritti a quattro mani con Marina Pizzi e ancora la poesia con “Il tuo nome” di Marguerite Yourcenar. Viaggio nei labirinti della mente e del cuore, nell’alternarsi di stati d’animo, profonde e delicate emozioni, intuizioni di sé e del mondo, dal poema “Song of Myself” che “Foglie d’Erba” di Whithman, straordinario cantore della libertà, al nodo delle passioni svelate nell’opera della Yourcenar, in un intrigante gioco di accostamenti e contrasti, sulle note del contrabbasso di Massimo Moriconi, che firma la colonna sonora dello spettacolo, sottolineando le differenti atmosfere e “temperature” dalla tenerezza al dramma, dalla lucida analisi della realtà al brio e l’ironia di una commedia.