Incendio in un deposito a Crotone

CROTONE – Oggi pomeriggio un incendio è divampato in un deposito per la vendita all’ingrosso di bibite a Crotone.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme evitando che provocassero ulteriori danni alla struttura e alle abitazioni sovrastanti. L’incendio è stato causato da una forte esplosione che ha divelto la serranda e la porta d’ingresso, scaraventando quest’ultima ad alcuni metri sulla strada principale. Distrutte la merce e le scaffalature del locale.

Reggina, la sfida tra sogni di gloria ed incubi retrocessione finisce in parità

  REGGINA – AVELLINO 1 – 1

Marcatori: 2′ Di Michele (R), 57′ rig. Galabinov (A)

REGGINA: Zandrini; Ipsa, Strasser, Lucioni; Di Lorenzo, Sbaffo, De Rose, Maza (68′ Rigoni), Contessa; Fischnaller (62′ Gerardi) , Di Michele (85′ Cocco). A disp.: Licastro, Louzada, Colucci, Caballero, Adejo, Dall’Oglio. All.: Atzori

AVELLINO: Seculin; Izzo, Peccarisi; Pisacane; Zappacosta, D’Angelo (46′ Angiulli), Arini, Schiavon, Bittante; Galabinov (85′ Soncin), Castaldo. A disp.: Di Masi, Fabbro,  Millesi, De Vito, Massimo, Abero. All.: Rastelli.

 Arbitro: Sig. Candussio di Cervignano; Ammoniti: Lucioni, Strasser, De Rose (R), D’Angelo, Schiavon (A).

PRE – PARTITA: Allo Stadio “Granillo” di Reggio Calabria, si sono affrontate la Reggina e l’Avellino, in un match valido per la ventesima giornata del Campionato di Serie B. Ad inizio stagione se si fosse detto match testa coda non si sbagliava, peccato che a lottare per non retrocedere è la squadra di Foti. Penultimo posto in classifica per i calabresi che sabato scorso, a Cesena, avevano collezionato la quarta sconfitta consecutiva e che non trovano i tre punti dal 9 Novembre. Situazione opposta per la matricola irpina che contro il Modena aveva conquistato la settima vittoria casalinga ed il terzo posto in solitario e che voleva continuare a far sognare i propri tifosi per una possibile promozione in Serie A. Sono tutti biancoverdi gli ex di turno, oltre a mister Rastelli che ha giocato in riva allo Stretto nel campionato di serie A 2002-2003, collezionando 17 presenze, vantano trascorsi in amaranto anche Maurizio Peccarisi che si è formato calcisticamente proprio tra le fila della Reggina, collezionando 2 presenze tra il 1995 e il 1997 ed Alessandro Fabbro che invece non è mai sceso in campo con la prima squadra ma sul finire degli anni Novanta ha militato negli Allievi nazionali della formazione calabrese. Giornata di pioggia e forti raffiche di vento (26.5 nodi), ma terreno in discrete condizioni di gioco. Tifosi ospiti presenti sugli sfalti con circa 300 presenze. Contro i campani mister Atzori si schiera con il 3-5-2. Squalificato Foglio, al suo posto Contessa, out il brasiliano Maicon per infortunio al suo posto Di Lorenzo. In porta Zandrini, in difesa Strasser. In attacco il solo Di Michele, supportato da Maza e Fischnaller. 3-5-2 per mister Rastelli che senza Terraciano, Pape Dia e Biancolino. Conferma gli undici dell’ultima giornata. In attacco confermati Galabinov e Castaldo. Sfida nelle sfide quella tra i giornalisti Alfredo Pedullà e Michele Criscitiello che dall’11 Novembre conducono la trasmissione Football Clan su Sport uno, il nuovo canale che ha sostituito Sportitalia 1. Nei giorni addietro Criscitiello, tifoso dell’Avellino, tramite il proprio profilo Twitter aveva festeggiato per la vittoria sul Modena, ironizzando sulla situazione della Reggina, squadra del cuore dell’amico Pedullà: “Punti salvezza fatti. Giovedì aiutate la Reggina Misericordia di Alfredo Pedulllà. AIUTIAMO I PIÙ DEBOLI. Forza Lupi sempre“. Il campo ha detto parità con gli amaranto che rispolverano una prestazione degna della maglia fino al pareggio per poi lasciare il pallino ai bianco verdi.

PARTITA: Partono forte gli amaranto che con un’azione tutta palla a terra passano in vantaggio con Di Michele, che servito da Fischnaller, aggira il diretto avversario e con un millimetrico sinistro insacca Seculin, che può solo guardare. Al 12′ cross dalla sinistra di Contessa, Di Michele svetta di testa ma la palla termina di poco a lato. Al 36′ sugli sviluppi di un contropiede Castaldo serve Arini che calcia sul fondo. La prima frazione termina uno a zero. Ad inizio ripresa Rastelli sostituisce D’Angelo con  Angiulli. Il neo entrato al 57′ si procura ilcalcio di rigore con un tiro da fuori che colpisce il braccio alto di Strasser. Galabinov trasforma. Da qui in avanti i campani, che fino al momento erano stati imbrigliati dai calabresi, escono alla distanza complice sia una stanchezza fisica che mentale degli amaranto. Al 73′ Castaldo di testa va vicino alla rete ma Zandrini fa una parata che sa di miracolo. Ultimo brivido all’88’ quando Bittante mette un pallone al centro per Castaldo che da due passi colpisce di testa, il pallone termina fuori di pochissimo.

COMMENTO FINALE: Sotto la pioggia e in un clima di contestazione gli amaranto interrompono la striscia negativa e smuovono la classifica anche se il pari sembra andar meglio all’Avellino. A Terni non bisogna assolutamente perdere per poi intervenire sul mercato con qualche nuovo arrivo.

IPSA

 

Fischnaller

Evento Cine/Ma/Live a Jacurso

JACURSO (CZ) – La rassegna itinerante “Cine/Ma/Live” sbarca a Jacurso (CZ): venerdì 27 dicembre alle ore 21.30, presso la sala convegni (ex-mercato coperto) Mirko Onofrio e Dario Della Rossa sonorizzano dal vivo il film “Il ventaglio di Lady Windermere” di Ernst Lubitsch, tratto da un racconto di Oscar Wilde. I musicisti che si esibiranno, Mirko Onofrio (musiche e flauto) e Dario Della Rossa (piano, synth), sono due dei componenti della fortunatissima band Brunori SAS, di Dario Brunori. La sonorizzazione è inserita nel calendario di eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale di Jacurso per il Natale 2013 e l’ingresso è libero.
La rassegna “Cine/Ma/Live” nasce, ed è realizzata, dal gruppo di lavoro nato intorno alla rassegna “Suoni pINDarici – Rassegna (istmica) di rock INDIpendente” che nelle sue due prime edizioni si è svolta all’interno dei comuni di Jacurso (che ne è l’ente promotore), Cortale e Tiriolo.
“Cine/Ma/Live”, arrivato alla terza edizione, è stato invece già realizzato in collaborazione con il Comune di Cosenza (all’interno del calendario “Buone feste cosentine 2012-2103) e successivamente in collaborazione con l’Università della Calabria (all’interno della rassegna ARTAU 2013, realizzata dal Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Unical). Per questa terza edizione di “Cine/Ma/Live” la location sarà il paesino dell’entroterra lametino, famoso per il suo buonissimo gelato.
La commedia di Lubitsch narra la storia di Lady Windermere, giovane donna in preda al sospetto che il marito abbia una relazione con un’avventuriera da poco arrivata a Londra. Convinta di ciò, la donna non respinge la corte insistente di un giovane aristocratico, poi però viene a sapere che l’avventuriera in questione in realtà è sua madre, e il marito ne era a conoscenza. I motivi del loro avvicinamento sono perciò del tutto diversi da quelli sospettati da Lady Windermere. Dall’omonima commedia di Oscar Wilde Lubitsch trae, secondo la critica cinematografica, il miglior film del proprio periodo americano prima del sonoro.
La cifra distintiva del progetto “Cine/Ma/Live” è quella di abbinare ai film muti dei generi musicali moderni. Ecco allora che le immagini della classicità riprendono forma e vigore grazie a note moderne e attuali, e grazie ad una sonorizzazione realizzata e concepita ad hoc. Un classico del cinema incontra così la musica moderna, ri-acquistando un’attualità assoluta, che trascende il tempo, e si trasforma in una forma d’arte a sé stante. Del resto uno dei più grandi registi e teorici della storia del cinema, Sergej Ejzenštejn, con la lungimiranza non comune che lo contraddistingueva, affermava che avrebbe voluto che la musica d’accompagnamento ai suoi film fosse rinnovata ogni dieci anni per restare al passo con i gusti delle nuove generazioni.
Secondo la giornalista Chiara De Salvo <<Il risultato [della sonorizzazione de “Il ventaglio di Lady Windermere”] è uno spettacolo di 79 minuti in cui ogni strumento scandisce turbamenti ed errori e ogni nota evoca una sfumatura di colore e definisce uno stato d’animo, in contrasto al bianco e nero della pellicola, in un climax ascendente. Flebile lo spazio tra il telone cinematografico e la band, appena più dietro, evocata dal crepitio delle pagine degli spartiti. Poi, l’ultima nota e di nuovo la luce.>>

Molinari e Barbanti sui rifiuti in Calabria

ROMA – Rifiuti, Molinari e Barbanti (M5S):
L’assessore all ’Ambiente Francesco Pugliano ha presentato il progetto della Regione sull’eterna emergenza della gestione dei rifiuti in Calabria, un piano “nuovo” idoneo a risolvere finalmente l’annoso problema. Tant’è, a noi sembra la solita ed illegittima riedizione di un concetto vecchio e stantio, come le parole usate per presentarlo alla stampa.
“Discariche” e “inceneritori” sono termini appartenenti, ormai, alla fase preistorica della gestione del rifiuto e meriterebbero quindi di scomparire dal vocabolario di un moderno assessore all’Ambiente, prima che dal suo intendimento. Oggi l’Europa – ed anche quella parte d’Italia più evoluta in materia – parla la lingua del riciclo e del riutilizzo, concetto evidentemente sconosciuto al clan di Scopelliti, i cui ultimi provvedimenti sono stati dettati dall’abuso normativo dopo l’inerzia amministrativa.
È senza pudore il tentativo del fedelissimo Pugliano di dipingere come salvatore della patria colui che ha autorizzato – con un’ordinanza sostanzialmente fuorilegge – per mesi lo stupro del territorio calabrese con il conferimento in discarica tal quale; è un’offesa alla comune intelligenza addebitare la colpa della situazione in cui si trova la Calabria ai comitati dei cittadini ed alle associazioni che si ribellano nelle sedi giudiziarie – le uniche possibili – all’inqualificabile condotta delle istituzioni regionali, evidentemente non soggette all ’osservanza della legge.
E’ inutile pretendere di parlare di politica con l’attuale clan regionale al potere ; limitandoci ad esaminare la progettualità del piano regionale possiamo fondatamente dire – alla luce dell’attuale e futura normativa comunitaria – che essa fa evolvere la strategia fallimentare, che per oltre 20 anni ha fatto vivere i calabresi nell’emergenza rifiuti, in un percorso di tragica follia.
L’assessore Pugliano, a nome dell’incapace classe politica regionale, dovrebbe spiegare a tutti noi calabresi come potrà chiudersi “direttamente in Calabria il circuito del riciclo quando nel piano non sono previsti impianti industriali per il riciclaggio delle materie prime seconde. Come fa, l’ineffabile Assessore, a parlare di progettualità per un sistema – discarica più inceneritori – ormai da tempo disegnato come sempre più residuale dalla normativa? Cosa intende per “avremo discariche nuove e più efficienti” e come può una discarica essere efficiente più di un’altra?
Lo sanno alla Regione Calabria che la possibilità di smaltimento dei rifiuti all’estero, da parte dei Paesi UE, sarà sempre più difficile e potrà riposare solo su accordi tra Stati?
Altro che “impianto del riciclo”; l’unica possibilità che potesse sorgere, nel territorio calabrese, era demandato ad un progetto pilota di pochi milioni di euro (cinque, per l’esattezza) nel comune di Cosenza : un importo troppo basso, probabilmente, per poterne vedere accolto il finanziamento da certi personaggi in Regione…
Lo stanziamento di 245 milioni per tale iniziativa senza futuro – chiamarla piano è eccessivo – è offensivo per le speranze dei cittadini calabresi sul superamento definitivo del problema e costituisce uno spreco ulteriore di risorse pubbliche che, oltre a non avere un ritorno di alcun tipo, rappresenta un colpo mortale al nostro ambiente ed all’unico possibile sviluppo economico per la Calabria (fondato su un substrato agricolo e turistico).
Se al clan di Scopelliti non piacciono le critiche né i ricorsi (come quello del Wwf contro l’ordinanza del Viceré di Calabria) e vorrebbe continuare a camuffare dietro i suoi comodi il lavorare “tranquillamente” poco ci importa ; noi del Movimento 5 Stelle non permetteremo a questa gente di distruggere la Calabria, con i soldi dei contribuenti calabresi stessi, dei quali fanno generoso omaggio alle lobby dei rifiuti.
Avete tradito a tutti i livelli ed in tutti i modi il voto dei calabresi e l’anno prossimo, insieme a tutti loro, verremo a chiedervene conto, con il nostro Piano regionale dei Rifiuti, innanzitutto: potete starne certi…

Cosenza, continuano gli incontri per il centenario.

Non si ferma neanche durante le festività natalizie la frenetica attività organizzativa del centenario del Cosenza Calcio, che andrà a celebrarsi nel nuovo anno. Proprio in data odierna, una folta rappresentanza di tifosi ha incontrato, nella sede provinciale del Coni – messa a disposizione dall’autorità competente, parte della dirigenza della società bretta, composta dal Presidente Guarascio e dall’ad Quaglio, accompagnati dagli avvocati Carratelli e Corigliano e da Marcello Spadafora, delegato dell’Amministrazione Comunale ai rapporti con la società. Nell’incontro si sono ribaditi i concetti già espressi nel corso della precedente riunione con il gruppo Ultras 1914, ovvero la massima volontà di fare bene ed il necessario coinvolgimento di tutta la cittadinanza; in più, l’ad Quaglio ha mostrato ai presenti il fascicolo contenente le celebrazioni previste e già inviato al Comune, dal quale ora si attende risposta. Sono successivamente intervenuti gli avvocati sopra citati, i quali hanno elogiato il lavoro svolto dalla società e pronosticato un centenario che dovrà essere ottimamente organizzato, senza dimenticare di sottolineare l’importanza del lavoro che dovrà essere svolto dai cittadini.

PROMOZIONE/ Giuseppe Rotundo:”Quella volta che Lerda mi disse…”

In azione con il Casale

Ventisei anni e almeno tre carriere da raccontare. In un mondo come quello del calcio, specie dilettantistico, che brucia tutto troppo in fretta, e dove è sempre difficile vedere all’ opera giovani campioni con grande estro e concretezza, Giuseppe Rotundo, da Catanzaro, è un centravanti dalle buone capacità realizzative, un grande talento, sciaguratamente poco notato e valorizzato dagli addetti ai lavori. Dopo i primi passi da bambino al Santacroceceravolo, il piccolo Giuseppe, per le sue spiccate doti tecniche viene notato da molte squadre blasonate. Fra esse si interessa a lui la Reggina calcio ed è cosi che a soli 11 anni comincia la prima parte della carriera di Rotundo giocatore nei Giovanissimi Nazionali della squadra del patron Foti. Dopo tre splendidi anni nel vivaio amaranto, e qualche mese col Messina, Rotundo arriva cosi a vestire la maglia della squadra della sua città. Ma il rapporto con l’U.S. Catanzaro, che dura solo un anno, è difficile e tormentato: Giuseppe è poco utilizzato, il Catanzaro non gli perdona, forse, di avergli preferito anni prima la Reggina.

Alla Reggina, al cospetto di grandi campioni

Ma Giuseppe non si scoraggia e da inizio cosi alle sue prime esperienze, da under in Prima Categoria e in Promozione e, con esse, all’inizio della sua seconda carriera. Con la maglia del Simeri Crichi, stagione 2005 – 2006, Rotundo trascina i suoi, con la bellezza di 25 reti segnate, fino al secondo posto e alla finale playoff promozione per l’Eccellenza (persa poi nel doppio confronto col Montalto). Il grande anno a Simeri fa accendere di nuovo i riflettori sul centravanti catanzarese che dopo poco si trasferisce cosi al Brindisi di Francesco Barretta per poi approdare al Casale in Serie D  (2006-2007) dove trova un giovane e promettente allenatore: Franco Lerda, che da li a poco farà le fortune di Crotone, Torino e Lecce. Quell’anno il Casale ottiene un ottimo risultato: terzo posto finale e playoff vinti. Ma prima che finisca il Campionato, Giuseppe, causa gravi problemi familiari, è costretto a fare ritorno in Calabria: finisce allora il secondo capitolo della sua gavetta e ne inizia un terzo, forse il più sfortunato. In sette anni Rotundo, fra Promozione ed Eccellenza, indossa e si sfila le maglie di Capo Vaticano (con il quale realizza 10 gol), Sambiase, Isola C.R., Soverato, Locri, Badolato, Montepaone fino ad approdare la scorsa estate al Guardavalle. Ma alla corte di mister Calabrese trova poco spazio e cosi ad ottobre si interrompe il matrimonio con la società giallorossa. Rotundo non si scoraggia e, come l’Araba fenice che risorge ogni volta, si rimette in discussione. Nell’ultima finestra di mercato è al centro di alcune trattative ma alla fine Giuseppe sceglie il Cotronei. E’ l’inizio di una uova avventura per il giocatore di Catanzaro, sinistro da fuoriclasse e grinta da vendere, un vero asso nella manica per ogni allenatore che può utilizzarlo sia come punta di riferimento, che dietro alle punte.

Con la maglia dell’ Isola Capo Rizzuto

D.  Hai 26 anni ma hai già girato in lungo e in largo la regione e non solo, provando le varie realtà del calcio dilettantistico. La tua carriera vera e propria inizia nelle giovanili della Reggina, del Messina e del Catanzaro. Cosa ricordi di quelle esperienze e come ti hanno formato?

R. Da quelle esperienze ho tratto molto beneficio dal punto di vista fisico e soprattutto mi hanno formato come uomo. Stare lontano da casa, a quell’età non è facile, le difficoltà sono state tante, ma altrettanti gli insegnamenti e le soddisfazioni.

D. Nella stagione 2005-2006, con 25 reti, trascini il Simeri Crichi fino ai playoff promozione cotro il Montalto. E’ il tuo secondo trampolino di lancio perchè dopo poco giochi col Brindisi e poi col Casale del grande Franco Lerda in Serie D. Com’era il rapporto con mister Lerda? Raccontaci qualche aneddoto.

R. Mister Lerda era un grande motivatore e soprattutto un vero uomo. Nel calcio dilettantistico è difficile trovare un allenatore che abbia anche grandi doti etiche. Gli allenatori troppo spesso sono costretti, loro malgrado, a fare i conti con i risultati domenicali, trascurando la crescita dei giovani. Comunque, tornando all’esperienza a Casale, all’inizio in Piemonte non fu facile. A mister Lerda il mio atteggiamento non garbava tanto e cosi mi fece fare ben otto tribune di fila. Poi arrivò il giorno dell’attesissimo derby contro l’Alessandria. Mister Lerda prende e mi fa: “Calabrogno – si , lui mi chiamava cosi – è arrivato il tuo momento. Và, e dimostra il tuo valore. Cosi scesi in campo, sugli spalti c’erano 5000 tifosi. Ero emozionato, ma ripagai la sua fiducia. Vincemmo la partita 1 a 0, con un gol di Riccardo Maniero, il mio rivale in squadra, e io presi 7 in pagella.

D. Ripensando a quella grande esperienza che cosa credi non abbia funzionato? Hai dei rimpianti?

R. Più che rimpianti diciamo che non ho avuto la fortuna di compiere il salto di qualità e nel dar continuità alla mia vena realizzativa. Poi per problemi familiari sono stato costretto a rientrare, ma mi sono reso conto che in Calabria e’ difficile fare calcio: chi può guarda in primis al proprio interesse, i giocatori sono messi in secondo piano e in piu’, grazie al nostro Presidente di Lega, non sono contrattualmente tutelati.

Esteta 2013, Rotundo in forza al Guardavalle

D. Ti riferisci anche alla regola dei 4 under obbligatori in campo?

R.  Anche e soprattutto. I ragazzi, sotto i vent’anni devono giocare a calcio se gli piace, non per compiacere i genitori e per aver un minimo stipendio, tanto hanno il posto assicurato. E quindi devono essere schierati perchè sono bravi, altrimenti prendono solo il posto di chi è più meritevole.

D. Dopo Casale sei tornato in Calabria e hai giocato molto tempo in Eccellenza, fino allo scorso ottobre, quando si e’ interrotta la tua avventura al Guardavalle. Come e perchè hai lasciato la squadra?

R. Perchè ero poco utilizzato. Ho stima per la società ma purtroppo devo anche dire di essere in credito con loro.

D. Dopo il tuo addio la squadra ha cominciato ad arrancare gara dopo gara…

R. Mi dispiace per loro e spero che si riprendano, ma se non investi e non credi in progetti importanti è normale che alla lunga paghi dazio.

D. Da pochi giorni è iniziato un nuovo capitolo della tua carriera: Cotronei in Promozione. Cosa ti aspetti personalmente da questa stagione e quali sono gli obiettivi della squadra?

R. Sono intenzionato a dare tutto me stesso per questa squadra e questa piazza perchè se lo meritano. La società ha fatto e sta facendo molti sacrifici: sta vagliando altri giocatori e con qualche rinforzo sono convinto per potremo fare grandi cose. Prima puntiamo però ad una salvezza tranquilla. Dal canto mio prometto di fare tutti i gol possibili.

D. Rotundo prima punta? mezza punta? o esterno di centrocampo?

R. Dalla cintola in su gli allenatori mi possono utilizzare dove vogliono, sono un jolly.

Giuseppe Rotundo è quindi fortemente deciso ad essere il jolly dell’allenatore che ha la fortuna di averlo in campo. Con grinta e determinazione, dopo qualche caduta di troppo, è pronto ancora a rimettersi in gioco, a dimostrare il suo enorme potenziale, perchè di lui si è sempre detto e scritto un gran bene in qualsiasi piazza sia approdato. E cosi, con grande voglia di ripartire, ci saluta dicendo: ” Ho tanta fame e sono impaziente di dimostrare che ho ancora moltissimo da dare. Ho il fuoco dentro.”

In bocca al lupo Giuseppe, ad maiora!

Andreina Morrone

Sold out per il concerto di Capodanno al Rendano

COSENZA – Sold out per il concerto di Capodanno, con Rosa Martirano, organizzato per il primo gennaio al “Rendano”, dall’Associazione “Salotto 12”.

Si rinnoverà anche quest’anno la tradizione del Concerto di Capodanno nel centro storico organizzato, per il primo gennaio 2014, alle 19,30, al Teatro “Rendano”, dall’Associazione “Salotto 12” ed ideato da Sergio Nucci.
Il concerto, giunto alla sua quindicesima edizione, vedrà esibirsi la cantante cosentina Rosa Martirano.
L’evento, inserito nel programma della manifestazione “Buone Feste cosentine”, promossa dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato al teatro e agli spettacoli guidato da Rosaria Succurro, ha già fatto registrare il sold out.
Merito di una formula vincente che coniuga la gratuità dell’evento (l’ingresso è libero), con la dislocazione nel centro storico, nella suggestiva cornice del Teatro “Rendano”, e con il fatto che il concerto dell’Associazione “Salotto 12” è l’unico evento del primo gennaio in città.
Soddisfazione è stata espressa dall’ideatore del concerto Sergio Nucci per il tutto esaurito registrato ancor prima che l’evento si consumi. Nucci si è detto, a questo proposito, rammaricato di non poter soddisfare tutte le richieste pervenute per assistere al concerto, in quanto il sold out, verificatosi con largo anticipo, non consente di poter accogliere tutte le istanze.
Di solidissima formazione jazz, la cantante cosentina Rosa Martirano può esibire con orgoglio alcune significative collaborazioni con i grandi della musica jazz, come l’armonicista belga Toots Thielemans, ospite internazionale di uno dei primi dischi del “Rosa Martirano quartet”, o con il cantautore Claudio Baglioni, con il quale partecipò ad alcune tappe del tour “Oltre”, interpretando il brano “Con tutto l’amore che posso”, accompagnata al pianoforte dallo stesso cantautore romano, dal quale venne poi invitata, nel 2004, ad esibirsi all’interno del Festival, da lui diretto, ‘O Scià” a Lampedusa.
La versatilità di Rosa Martirano e le sue straordinarie qualità vocali le consentono di spaziare, con eccellenti risultati e con una disinvoltura unica, dal jazz, suo primo amore, al pop d’autore e alla bossa nova.
A quest’ultimo proposito, significativa la collaborazione avviata, nel 2007, con il chitarrista brasiliano Roberto Taufic, con il quale ha dato vita ad un fruttuoso sodalizio, sfociato in una serie di apprezzati concerti all’insegna della musica di Antonio Carlos Jobim, tra i padri, insieme a Vinicius de Moraes e a Joao Gilberto, della bossa nova.
La nuova avventura musicale di Rosa Martirano porta il nome del suo cd più recente, “La curpa è di l’amuri”, prodotto da Roberto Musolino, suo storico sodale, e nel quale la Martirano, oltre che interprete, è anche autrice di ben 11 dei 12 brani che lo compongono. A proposito di questa nuova fatica discografica il violoncellista e musicista jazz Paolo Damiani, con il quale Rosa Martirano ha tenuto alcuni concerti nel 2010, ha detto che si tratta di “un’opera raffinata ed inventiva, densa di colori: quelli di Calabria, che l’uso del dialetto restituisce in immagini memorabili. Rosa Martirano – sottolinea ancora Paolo Damiani – vince la sfida perché non cade nella trappola della cartolina folk: grazie ai sorprendenti arrangiamenti dell’eccellente Roberto Musolino e a un gruppo di ottimi solisti, il suono è decisamente attuale ed evoca atmosfere in bilico tra pop d’autore e jazz mediterraneo.”
A costituire l’ossatura del concerto del primo gennaio al “Rendano” saranno i brani tratti da “La curpa è di l’amuri”, ma nel programma figurano anche alcuni inediti che troveranno posto nel prossimo cd che la cantante cosentina ha in preparazione.
A questi si aggiungeranno alcuni pezzi che fanno parte delle esperienze passate e che, punteggiandone il lungo percorso musicale, l’hanno, in una sorta di nostos, ricondotta nella sua Calabria.
La Martirano sarà affiancata al “Rendano” da Vittorino Naso alla batteria, Roberto Musolino al basso, Checco Pallone (tamburi a cornice), Roberto Risorto al piano, Enzo Naccarato alla fisarmonica e Alberto La Neve al sax.
Completano il quadro, le due coriste Daniela Butera e Anna Passarelli.

Denunciati due bracconieri per caccia abusiva nel Pollino

CASTROVILLARI (CS) – Il comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza ha denunciato due bracconieri per caccia abusiva e uccellagione nel Parco del Pollino. Un uomo di Verbicaro è stato individuato mentre praticava uccellagione. Il cardellino usato come richiamo vivo è stato liberato. Mentre un uomo di San Sosti è stato sorpreso a cacciare all’interno dell’area protetta nel territorio del comune di Mottafollone. Sequestrati un fucile e cartucce.

Arrestato scippatore di anziana

CROTONE – Gaetano Stanizzi, 54 anni, di Roccabernarda, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Crotone, in esecuzione di un’ordinanza del gip, con l’accusa di furto con strappo (scippo) e tentata rapina impropria aggravata. Avrebbe strappato dal collo una catenina d’oro ad una anziana nel settembre scorso ed avrebbe tentato un colpo analogo il 16 dicembre scorso ai danni di un’altra anziana. L’uomo è accusato di essere uno scippatore seriale.

Natale con la pioggia e senza neve

CATANZARO – Natale 2013 avaro di neve sui rilievi della Calabria. Impianti sciistici fermi nelle principali località montane della regione.

A farla da padrona è la pioggia, più intensa nella zona del Tirreno cosentino. Piove a tratti a Camigliatello e Lorica, ma anche nella Sila catanzarese e crotonese.

A Gambarie, dopo la bella giornata di ieri, il tempo è cambiato.

Le previsioni per le prossime ore indicano temperature in calo e neve soprattutto sulle cime più alte.