Serie B: Reggina, cambia il mister ma non il risultato

REGGINA – PESCARA  2 – 3

Marcatori: 36′ aut. Schiavi (R), 53′ rig. Maniero, 60′ Politano, 63′ Ragusa (P), 89′ Gerardi (R)

REGGINA: Benassi; Maicon, Lucioni, Ipsa, Adejo; Rigoni, Strasser, Dall’Oglio (72′ De Rose); Sbaffo (56′ Falco); Di Michele, Cocco (65′ Gerardi). A disp.: Zandrini, Louzada, Di Lorenzo, Gentili, Caballero, Maza. Allenatore: Sig. Castori

PESCARA: Belardi; Zauri, Schiavi, Cosic (46′ Bocchetti); Balzano, Brugman, Rizzo, Rossi; Ragusa, Maniero (71′ Mascara), Politano (87′ Cutolo). A disp.: Pigliacelli, Viviani, Vukusic, Bocchetti, Fornito, Padovan, Zuparic. Allenatore: Sig. Marino

Arbitro: Sig. Nasca di Bari; Ammoniti: Politano (P), Sbaffo (R).

“In vantaggio per un autorete di Schiavi nel primo tempo, nella ripresa gli amaranto si fanno in filare tre reti in dieci minuti: a segno Maniero, Politano e l’ex Ragusa a nulla vale il gol di Gerardi nel finale”

PRE PARTITA: – di Pasquale Barreca – All’Oreste Granillo, si è disputato l’anticipo serale tra Reggina-Pescara, match valido per l’undicesima giornata del torneo cadetto. Partita speciale soprattutto per i due allenatori: da un lato Castori, al debutto sulla panchina calabrese dopo l’esonero di Atzori; dall’altro Marino, la cui permanenza in Abruzzo era in bilico.Nelle due squadre abbondano gli ex soprattutto nella compagine abbruzzese, nella file amaranto Giuseppe Colucci, non convocato, che fu, con i delfini, tra gli sfortunati protagonisti di metà della scorsa stagione in Serie A. Nelle file biancazzurre, invece, militano alcune vecchie conoscenze come: Belardi cresciuto al S. Agata e presente alla partita di celebrazione del centenario, Pelizzoli, non in campo, che arrivò a Reggio dalla Roma nel 2005, per trasferirsi poi alla Lokomotiv Mosca nel 2007. Rizzo che con la casacca amaranto disputa 90 presenze e tre reti tra il 2009 e il 2013 e infine Ragusa con 34 presenze e sette reti nella stagione2001/2012. Aperto nel piazzale Nord dello stadio, il Century Store,  punto vendita ufficiale della Reggina Calcio, el quale poter acquistare abbigliamento, accessori, gadgets, idee regalo. Serata calda e terreno in discrete condizioni di gioco. Presente una rappresentanza di circa 50 tifosi ospiti. Il tecnico degli abruzzesi Pasquale Marino con parecchie assenze. Pellizzoli, Nielsen, Sforzini, Frascatore, Capuano e Piscitella. schiera un 3-4-3. Cosic in difesa al posto di Bocchetti e tridente formato da Ragusa, Politano e Maniero. Castori rivoluziona la Reggina negli uomini e nel modulo. Fuori  Foglio (infortunato), De Rose, Fischnaller e Gerardi, dentro Strasser, Rigoni, Sbaffo, Cocco e Di Michele (questi ultimi due squalificati nell’ultima gara) modulo 4-3-1-2.

PARTITA: fasi iniziale di studio con la prima azione degna di nota all’8′ con un tiro da fuori di Maniero deviato in angolo da Lucioni. Risponde la Reggina con Di Michele al 18′ che sempre da fuori area tenta la fortuna ma il pallone termina a lato. Al 28′ è ancora il Pescara a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Maniero che finisce sul fondo su cross di Politano. Al 36′ passano i padroni di casa, Di Michele si invola sulla sinistra e crossa il pallone per Cocco, nel tentativo di spazzare Schiavi trafigge il proprio portiere. La reazione degli abruzzesi non si fa attendere e Rizzo dalla distanza impegna Benassi in una parata a terra.La prima frazione si chiude con gli amaranto in vantaggio nonostante non abbia mai tirato nello specchio della porta difesa da Belardi.

rigore di Maniero

Nella ripresa nel Pescara dentro Bocchetti fuori Cosic, il nuovo entrato che si posiziona sulla corsia sinistra e Zauri a destra. Al 53’ il pareggio ospite: su gli esiti di un calcio d’angolo Sbaffo commette una grossa ingenuità toccando platealmente il pallone con le mani, rigore ed ammonizione, penalty  trasformato da Maniero, che festeggia andando ad abbracciare Pasquale Marino. E’ la svolta del match in dieci minuti gli abbruzzesi prima passano in vantaggio al 60’ con Politano con un bolide da fuori area e poi al 63’ chiudono la pratica con l’ex Ragusa, il quale non esulta. La Reggina, rimasta negli spogliatoi, accorcia le distanze al 89’ con un colpo di testa di Gerardi subentrato a Cocco. Non bastano i 4’ di recupero a far arrivare il pareggio. Marino salva la sua panchina mentre inizia male l’avventura di Castori.

COMMENTO FINALE: Il cambio del tecnico non cambia il risultato, si sperava più in una prova d’orgoglio che non c’è stata, troppo poco i giorni di lavoro di Castori per poter modificare le cose. Il nuovo modulo deve essere assorbito, Adejo, sulla sinistra per necessità, è apparso in difficoltà, Maicon non sembra ancora pronto, Strasser non fà la differenza in mezzo al campo e Cocco è la brutta copia del giocatore che bene ha fatto nei campionati di serie B disputati. Il risultato finale è una delle più brutte prestazioni in questa stagione che vale il quart’ultimo posto momentaneo. Bisognerà lavorare tanto per cercare di far risultato in un campo ostico come Latina.

RIGONI

Cocco

Cosenza – Foggia, le pagelle dei Lupi.

Frattali s.v.: Resta inoperoso praticamente per tutta la partita, risulta spettatore non pagante, fa solo qualche uscita e respinge il tiro da cui avrà origine il rigore. Venerdì assolutamente riposante per il numero uno dei Lupi, come non era mai in realtà stato.

Mannini voto 5: dalla buona prova di Aversa alla pessima prova di stasera: lui e Palazzi fanno rimpiangere Bigoni terzino, sbagliando anche gli appoggi più facili. Non spinge, non fa una diagonale, non aggancia un pallone che sia uno. Partita ampiamente al di sotto della sufficienza.

Palazzi voto 5: leggasi sopra. Fa la stessa identica partita del suo dirimpettaio, il San Vito lo prende di mira (di meno, a onor del vero, rispetto a Mannini) e lui si lascia trascinare dalle correnti della distrazione: vorrebbe strafare, non fa neanche l’ordinario. Davvero grave la situazione degli esterni bassi. Lo sostituisce Criaco, voto 6: pur giocando da interno, lui che è un’ala pura almeno ci prova dalla distanza. Non molto, per la verità, ma bastevole per una sufficienza striminzita.

Guidi voto 6,5: cresciuto tantissimo rispetto alle prime uscite, ormai è condottiero indiscusso della retroguardia silana: fa da chioccia al giovane Blondett con il quale sembra aver trovato un’intesa ben superiore a quella, forse mai nata, con Pepe.

Blondett voto 7: signori, giù il cappello. Ci troviamo davanti ad un campioncino in erba, e due interventi a fine primo tempo ne sono la palesissima dimostrazione. E poi: recuperi impossibili, stacchi imperiosi, uscite palla al piede, giropalla continuo e notevole. Se c’è uno da tenere d’occhio per il futuro, è obbligatoriamente lui.

Meduri voto 5: una partita tutto sommato buona la sua, con un gran lavoro in mezzo al campo: fa legna e, cosa più importate, in assenza di Castagnetti gioca una quantità industriale di palloni. La macchia del pallone perso e quella, conseguente, del fallo in area sull’azione del rigore, sporcano però una fedina penale che sembrava immacolata.

Bigoni voto 6,5: ormai è costantemente sopra la sufficienza: inizia da terzo di centrocampo, passa a terzino dopo l’uscita di Mannini, ma è, di fatto, il motorino continuo della squadra. Sa cosa significa correre, e lo dimostra minuto per minuto. Unica pecca, i cross troppo imprecisi: ma c’è tempo, per chi ci mette l’anima.

Giordano voto 6,5: prestazione sopra le righe per il pluricriticato centrocampista napoletano: anche lui randella come un dannato, ma non perde palloni e, soprattutto, fa vedere inserimenti egregi: se Castagnetti non dovesse essere al massimo, il Giordano visto stasera potrebbe essere una validissima alternativa. Gli subentra Calderini, voto 6,5: da’ vivacità alla manovra offensiva accellerando, smistando palloni. Provandoci. E poi, oh, è Calderini.

Alessandro voto 6: media tra il 7 ampissimo del primo tempo, in cui è la spina nel fianco della difesa foggiana, ed il 5 della ripresa, in cui Beep Beep si tramuta in uno spentissimo Duffy Duck: imbranato, pasticcione e confusionario. Ci perdonino, i disegnatori Warner Bros: ma lui è il nostro cartoon, e ci piace descriverlo così. Al suo posto entra Napolano, s.v.: ci ricorda di avere una gran castagna, ma stasera trova un Narciso in serata di grazia e non diventa l’eroe del weekend.

De Angelis voto 5,5: uno spettro sul manto freddo del San Vito. Dimostra di essere l’attaccante di categoria che serve al Cosenza, ma stasera si perde, non trovando lo spunto vincente. Sarà che, forse, c’ha viziati troppo, ma non riusciamo a vederlo, nascosto com’è nel bianco dei centrali foggiani. Per stasera, rimandato.

Mosciaro voto 7,5: eccolo qui, finalmente, il Lupo che tutti aspettavamo: un gol di furbizia, dei suoi, e tante belle giocate, come il tiro che sbarba il palo nel secondo tempo. Quello che tutti hanno definito un “giocatore di categoria superiore” mosta finalmente i suoi numeri al pubblico amico, che lo applaude e lo sostiene anche quando sbaglia. E poi, quanto cuore che ci mette: in una serata di gala, in cui il Foggia viene vestito in smoking bianco, lui annusa profumo di cadetteria ed indossa il doppiopetto, mostrando a tutti ciò di cui è capace.

Francesco La Luna

Il Cosenza ritorna coi piedi per terra.

Il Cosenza spreca un’occasione d’oro per tentare la fuga in solitaria, complice anche lo scontro diretto tra Teramo e Melfi di domenica, perdendo due punti in casa con un Foggia tutt’altro che irresistibile, pagando un po’ la presunzione e un po’ alcune decisioni arbitrali non proprio felici. Gli uomini del Capoluogo alternano un magistrale primo tempo ad una ripresa fatta di errori, imprecisioni e tanta sfortuna.

L’inizio ed il prepartita sono tutti per Salvatore Candido e Salvatore Altomare, i due ragazzi tifosissimi scomparsi in seguito ad un incidente esattamente una settimana fa. Il Capitano Manolo Mosciaro consegna, alle famiglie, due mazzi di fiori da parte della società, che esprime così il proprio cordoglio per la prematura dipartita dei giovani: standing ovation dello stadio al completo al momento dell’annuncio da parte dello speaker, che ricorda con sentita commozione il lutto.

Il Cosenza si schiera con gli stessi effettivi di Aversa: il solo Giordano prende il posto dell’indisponibile Castagnetti, mentre Calderini, scontata la squalifica, si accomoda in panchina, facendo spazio al tridente Mosciaro – De Angelis – Alessandro.

Prima occasione per il Foggia dopo quattro minuti con il Cavallaro che, smarcato da un lancio, tira debolmente addosso a Frattali. Passano appena altri quattro minuti e il Cosenza passa in vantaggio: scivolone del centrale foggiano in area di rigore, ne approfitta Mosciaro che va in uno contro uno e anticipa Narciso sull’uscita, facendo gioire il San Vito. Neanche al quarto d’ora Alessandro si accentra e tira, il portiere avversario non respinge bene ma Mosciaro fallisce l’occasione per fare due a zero. Alessandro è il più pericoloso, e semina ancora il panico nella difesa ospite prima di mettere in mezzo un cross ben respinto da Narciso e poi allontanato dai centrali avversari prima, con un diagonale che bacia il palo destro dopo. Il Foggia si vede a sprazzi, e soprattutto su errati movimenti della difesa rossoblù, come l’uscita a vuoto di Mannini che permette ad Agostinone una percussione pericolosa o il frettoloso disimpegno di Guidi che consente ancora al dinoccoloato esterno mancino di arrivare alla conclusione, respinta dal centrale rossoblù che rimedia così all’errore. Alla mezz’ora la partita cambia: Pambianchi, già ammonito, ferma malamente Meduri lanciato a rete: doppio giallo e doccia molto anticipata per il ventiquattrenne centrale foggiano. Gli ospiti in completo bianco passano dunque a quattro dietro, ma arrivano alla conclusione solo dalla distanza senza, peraltro, impensierire Frattali. Il primo tempo scivola dunque via fino alla fine senza problemi, da segnalare solo un paio di interventi di Blondett che conferma la stoffa del campione che aveva fatto intravedere nelle precedenti partite.

Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi, ed è il Cosenza a rendersi pericoloso dopo cinque minuti con un’incursione di Giordano il cui tiro è deviato in corner dalla difesa pugliese; dopo due minuti, Mosciaro conferma di essere in forma cercando il gol a giro sul secondo palo, ma la sfera fischia a metaforiche orecchie del montante e finisce a lato di un nulla. Brivido che corre intorno al quarto d’ora sulla schiena dei supporters casalinghi: Cavallari mette in mezzo e Giglio anticipa Frattali spingendo il pallone in fondo al sacco: i ragazzi di Padalino esultano ma il signor Lacagnina di Caltanissetta annulla. Il Foggia però gioca meglio, e al venticinque succede l’imponderabile: Meduri perde palla, tiro dal limite, parata di Frattali, sulla ribattuta ancora Meduri atterra un avversario: calcio di rigore tra le proteste dei padroni di casa: dal dischetto Cavallaro non sbaglia e pareggia i conti. Il Cosenza attacca a testa bassa e sfiora il pareggio al minuto trentaquattro con Mosciaro che fallisce un facile tap – in dopo errata respinta del portiere avversario su sventola dai diciotto metri di Calderini. Il Cosenza però non riesce ad entrare in area e ci prova ancora da fuori, stavolta con Criaco, trovando l’opposizione di Narciso, e con Alessandro dal limite, ma la palla esce di poco. Il Cosenza continua ad attaccare e a cinque dalla fine De Angelis entra in area e viene atterrato: l’arbitro non assegna il rigore e, anzi, ammonisce il dieci bruzio. A poco dalla fine Napolano, da poco entrato, prova ad estrarre il coniglio dal cilindro con un siluro da distanza notevole: il numero uno pugliese sembra però in serata di grazia e respinge a due mani. La partita finisce sostanzialmente qui, con il Cosenza incapace di reagire nei quattro minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale. L’impressione è quella di una occasione persa clamorosamente, di una partita che si doveva vincere e di un arbitraggio che ha condizionato pesantemente la prestazione dell’undici bruzio. Si poteva, si doveva vincere contro un avversario in difficoltà, ma non ci si è riusciti: il Cosenza è stato rimandato alla prova del nove, mancando la quinta vittoria consecutiva. Si attendono i risultati della domenica per sperare di mantenere un primato, alla luce della prestazione a due facce di stasera, fortunoso.

Francesco La Luna

COSENZA – FOGGIA 1 – 1

COSENZA: Frattali; Mannini, Blondett, Guidi, Palazzi (’21 st Criaco); Meduri, Bigoni, Giordano (’31 st Calderini); Mosciaro, Alessandro (’40 st Napolano), De Angelis. All: Cappellacci.

FOGGIA: Narciso; Pambianchi, Loiacono, D’Angelo; D’Allocco, Agnelli, Quinto, Agostinone; Venitucci (’30 st Grea), Cavallaro (’43 Licata), Giglio. All: Padalino.

MARCATORI: Mosciaro (C), Cavallaro (F).

AMMONITI: Pambianchi, Venitucci, Agostinone (F); Palazzi, Alessandro, De Angelis (C).

ESPULSI: Pambianchi (F).

Cosenza: visite didattiche nel Laboratorio di Restauro

Dal 28 al 29 ottobre prossimo, a Cosenza, nel Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, dalle ore 9.30 alle 15.00, in occasione dell’imminente restauro del dipinto olio su tela raffigurante la Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo, si terranno interessanti visite didattiche.

All’iniziativa, fortemente voluta dal Soprintendente Fabio De Chirico, parteciperanno i Servizi Educativi della Soprintendenza, da tempo impegnati in un proficuo rapporto con il mondo della Scuola; la Ditta Giuseppe Mantella e Giuseppe Capparelli che illustreranno le varie fasi progettuali e di restauro nonchè le indagini diagnostiche già condotte sulla straordinaria opera del grande artista napoletano.

L’occasione darà l’opportunità di visitare il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza e al personale tecnico di evidenziare le varie attività che vi si svolgono. Il tutto sarà coordinato da Nella Mari, responsabile dei Servizi Educativi della Soprintendenza.

Il restauro del dipinto sarà effettuato successivamente nella chiesa di San Giovanni Therestis in Stilo (Reggio Calabria) a partire dagli inizi del mese di novembre.

 

Regione/Calabria: messa in sicurezza degli edifici scolastici, sessantatré gli interventi finanziati.

L’assessore ai lavori pubblici Pino Gentile – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha espresso soddisfazione per l’approvazione del piano degli interventi con il quale vengono concessi finanziamenti per la messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.

Con le limitate risorse assegnate con il “Decreto del fare” alla Regione (pari a 13 milioni di euro) sono stati finanziati 63 interventi distribuiti sul territorio regionale: 10 nella provincia di Catanzaro, 25 in quella di Cosenza, 7 in quella di Crotone, 13 in provincia di Reggio Calabria e 8 a Vibo Valentia.

Nonostante i tempi ristretti dettati dal decreto ed il cospicuo numero di istanze pervenute, gli uffici del settore competente del dipartimento lavori pubblici coordinati dirigente generale Domenico Pallaria e dal dirigente di settore Iiritano, hanno concluso in tempo utile il lavoro istruttorio trasmettendo al MIUR, entro la scadenza prevista,  la graduatoria degli interventi ammessi comprensiva anche di quelli ritenuti ammissibili seppur non finanziati per l’esiguità delle risorse disponibili.

L’azione che l’assessorato ai lavori pubblici sta attuando d’intesa con il Presidente della Regione Scopelliti, volta a mettere in sicurezza il territorio regionale, mira in particolare a rendere confortevoli e sicuri gli edifici scolastici.

“La Regione Calabria  – ha sottolineato l’assessore Gentile – si attesta tra quelle più virtuose nella programmazione degli interventi in questo settore”.

Scuola a Cinema: domani dibattito sulla legalità con Scimeca e Sferlazza

Il regista Pasquale Scimeca e il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza assieme al giornalista Arcangelo Badolati protagonisti di una giornata dedicata all’educazione alla legalità, promossa da “La Scuola a Cinema”. Rassegna ideata dalla Società Kostner e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’assessorato alla scuola del Comune di Cosenza e l’Agis Scuola Nazionale.

Domani, nella Sala 1 del Cinema Citrigno sarà proiettato il film “Convitto Falcone” ultima fatica di Pasquale Scimeca.  A seguire, alle ore 10.30, l’incontro con gli studenti degli istituti cosentini che aderiscono alla manifestazione.

Sul palco per un dibattito sull’importanza di un’educazione alla legalità e della giustizia: il regista Pasquale Scimeca; il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza e il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati.

 

L’esordio della XV edizione de “La Scuola a Cinema” è affidato al film di Pasquale Scimeca “Convitto Falcone”. Una pellicola dedicata alle giovani generazioni “per insegnare loro i valori dell’onestà” così come spiega lo stesso Scimeca.

Ispirato al libro del giornalista Giuseppe Candili, “Convitto Falcone” è stato presentato fra gli “eventi speciali” dell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ed ora diventa uno strumento di educazione alla legalità. “Il film è dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per i vent’anni della loro morte, ma anche pensando ai trent’anni di Pio La Torre, di Carlo Alberto Dalla Chiesa, tanti, tanti altri – scrive nelle sue note il regista Scimeca – Un racconto che vede protagonisti dei ragazzi che si trovano a confrontarsi con il senso della giustizia, anche attraverso gesti piccoli e quotidiani”.

 

Una pellicola ambientata a Palermo, all’interno del Convitto nazionale dedicato a Giovanni Falcone. Il film di Scimeca nasce come sostegno al progetto dell’Engim e dai Padri Giuseppini del Murialdo in Ecuador, un aiuto concreto ai bambini di strada di Santo Domingo de los Tsachilas.

 

Continua, dunque, “La Scuola a Cinema” in questa XV edizione, in programma pellicole di successo legate al mondo dei giovani di ultima uscita, selezionate dalla commissione dell’Agis Scuola Nazionale in collaborazione con alcuni docenti dell’Università La Sapienza di Roma. Cinque film con cadenza mensile,  pellicole nell’ultima stagione hanno saputo avvicinarsi al mondo giovanile trattando argomenti interessanti e d’attualità.

Inoltre, il progetto intende educare i giovani alla visione del film in sala combattendo così il fenomeno della pirateria audiovisiva. Il cinema può essere un utile strumento  per instaurare un dialogo con i ragazzi e fornire loro strumenti utili per la loro formazione, questo l’obiettivo della rassegna.

 

“Convitto Falcone” Antonio ha appena undici anni, quando, grazie a una borsa di studio, lascia la sua casa in un piccolo paese delle Madonie per andare a studiare al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo. Ma Antonio soffre molto lontano da casa e per questo assume un atteggiamento svogliato e scostante. Invano, il professore Carella cerca di coinvolgerlo nelle attività del giornalino che prepara per la commemorazione dell’anniversario della strage di Capaci. Durante l’anno scolastico viene organizzato un torneo di calcio e Antonio decide di truccare la partita decisiva, ricattando il suo amico Salvatore, che di quella partita sarà l’arbitro. Ma i dubbi e i rimorsi lo tormentano: è “uno dei ragazzi della scuola di Falcone”, come gli ricorda sempre il professore Carella. Come può commettere un’azione illegale proprio lì dove il giudice assassinato dalla mafia ha frequentato le scuole elementari?

 

OO.SS. Unical: “è inaccettabile che Latorre decida in merito all’organico”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato che le organizzazioni sindacali Unical inviano al Rettore:

AL RETTORE

DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA

AL PRORETTORE

DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA

SEDE

In riferimento alla convocazione  del Consiglio di Amministrazione per il giorno 28 ottobre p.v., con all’ordine del giorno: “D.M. 9 agosto 2013, n° 713 – Punti organico 2013 e Programmazione 2013-2015”, le sottoscritte Organizzazioni Sindacali, FLC CGIL, CISL e UIL RUA fanno presente quanto segue.

E’ inaccettabile che, a tre a tre giorni dalla scadenza del suo mandato, il Rettore Latorre convochi una seduta del Consiglio di Amministrazione per determinare la programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale e decidere su come distribuire i pochi Punti Organico in dotazione.

E’grave che si porti nella suddetta seduta anche l’approvazione del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Ateneo.

Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali in più occasioni e, cioè, con note del 02, 16 e 22 ottobre u.s., hanno chiesto all’Amministrazione un incontro per conoscere i programmi e per esprimere le proprie considerazioni in ordine all’utilizzo dei Punti Organico.

L’Amministrazione ha risposto con la convocazione di un Ufficio di Presidenza della Contrattazione Decentrata, luogo non deputato a discutere di questi argomenti, prevista per il 6 novembre, e quindi dopo le eventuali decisioni del Consiglio di Amministrazione.

La FLC CGIL, la CISL e l’UIL RUA ritengono, inoltre, inopportuno sottrarre alla responsabilità del prossimo Rettore importanti decisioni che per la loro natura investono tutta la comunità accademica e di cui dovrà rispondere nei prossimi anni.

Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali invitano il Rettore uscente a ritirare i punti evidenziati e annunciano che, in caso contrario,  una loro delegazione presiederà l’Amministrazione Centrale durante lo svolgimento della seduta.

Firmata convenzione per la realizzazione della Casa della salute di Siderno

È stata sottoscritta, oggi, tra la Regione e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, la convenzione per la realizzazione della Casa della Salute di Siderno.

Il protocollo è stato firmato dal responsabile del progetto “Rete regionale Case della salute” Salvatore Lopresti e dalla dirigente generale dell’Asp di Reggio Calabria Rosanna Squillacioti nel corso di un incontro, che si è svolto all’hotel Presidente di Siderno, duranteilquale è stato presentatoilprogetto che è stato definito “ilnuovo pilastro della sanità pubblica”.

La nuova “Casa” sorgerà dalla riconversione funzionale dell’ex ospedale di Siderno. Per la realizzazione è stato previsto un investimento di 9.760.000,00 euro. L’area territoriale di riferimento, oltre a Siderno, comprende nove Comuni: Agnana Calabra, Canolo, Gioisa Jonica, Grotteria, Mammola, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, Roccella Jonica e S. Giovanni di Gerace, per un’estensione territoriale di circa 3.003 kmq. Garantirà la continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 24 ore, sette giorni su sette.

All’incontro è intervenuto ancheilconsigliere regionale e responsabile del coordinamento delle Case della salute Mario Magno.

Dopoilsaluto del commissario straordinario del comune di Siderno Eugenio Pitaro, hanno preso la parolailcoordinatore locale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Vincenzo Mollica,ilresponsabile del progetto dell’Asp Roberto Mittiga eildirettore amministrativo eildirettore sanitario Vincenzo Scali e Franco Sorica, la responsabile del distretto sanitario Jonica Silvia Falvo. Presenti all’iniziativa anche i consiglieri regionali Salvatore Pacenza, in qualità di presidente della commissione sanità, Candeloro Imbalzano e Pietro Crinò, i quali hanno, a più voci, messo in evidenza “i notevoli sforzi che si stanno compiendo, dietroilforte impulso del  presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, per dare risposte moderne per una sanità di qualità, partendo proprio dalla realizzazione delle Case della Salute”.

Ha introdotto i lavori la dirigente Squillaciotiinformando del rammarico del presidente Scopelliti di non poter partecipare alla sottoscrizione dell’atto “per sopraggiunti e improcrastinabili impegni romani”.

“L’azienda –  ha evidenziato Rosanna Squillacioti – dal 2010 ad oggi, su delega piena del presidente della Regione, ha messo in atto azioni che, nonostanteilpiano di rientro, ci hanno consentito di costruire una buona sanità. Abbiamo consideratoilpiano di rientro come un fatto positivo e ora, con la stipula di questo protocollo, stiamo mettendo un primo tassello per attuare quello che altre regioni hanno già fatto. La Locride – ha messo in evidenza la dirigente –  è un distretto vasto e complesso ed ha necessita di avere un occhio di riguardo in più. Questa attenzione finalmente si sta concretizzando con la riconversione dell’ospedale di Siderno in Casa della salute: un progetto avviato sin dal 2007 ma che noi abbiamo portato a termine, perché ci siamo sempre posti l’obiettivo di avvicinare la sanità alla cittadinanza”.

“Infatti – ha rimarcato Lopresti – nel 2012, per volontà del presidente Scopelliti, che ha creduto fortemente nel progetto,  in un solo anno, in collaborazione conilFormez che ha effettuato gli studi di fattibilità, abbiamo recuperatoilritardo di cinque anni. Insieme a Magno, con la collaborazione dei dirigenti del Dipartimento e delle Asp, siamo arrivati oggi alla firma delle convenzioni. Questo, però, è un punto di partenza e non di arrivo. È l’avvio della seconda fase per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria che ha l’obbligo di offrire servizi sanitari di qualità ai cittadini. Noi puntiamo tutto su questo modello di sanità perché, tra le altre cose, costa un decimo rispetto al ricovero ospedaliero”.

Il progetto, in una sala gremita di sindaci dei Comuni della Locride,  medici e operatori della sanità, alla presenza di Michele Vumbaca, socio fondatore dell’associazione nazionale “Etica e salute”, è statoillustrato dall’architetto Mittiga,ilquale ha parlato di “Casa della salute di tipo C: una grande struttura, cioè, che comprende una popolazione di circa 48 mila abitanti. La superficie complessiva – ha spiegato – sulla quale si andrà ad operare è pari a 8.750 mq.  Si distribuisce su quattro elevazioni oltre ad un piano parzialmente interrato. L’ultimazione dell’opera – ha dichiarato infineilresponsabile del progetto dell’Asp reggina – è prevista entro la fine del 2015”.

Nel concludere i lavori,ilconsigliere Magno ha messo in evidenza che “ilprotagonista principale di quello che oggi si sta concretizzando èilpresidente Scopelliti che  si è sobbarcato l’onere di combattere una cultura basata sul mantenimento di ospedali inefficienti per una cultura che guardasse al territorio. Perciò – ha precisato – oggi siamo qui per dareilvia alla seconda fase della riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Quando si fa rete – ha sottolineato ancora Magno –  i risultati si raggiungono. Oggi, con la firma di questa seconda convenzione, ieri abbiamo sottoscritto anche l’atto per la Casa della salute di Chiaravalle Centrale, prende corpo un cambiamento sostanziale della sanità calabrese che vuole dare valore a tutti gli operatori sanitari qualificati che in Calabria sono tantissimi. La prossima settimana – ha annunciatoilresponsabile del coordinamento Case della salute – firmeremo la convenzione per la struttura di S. Marco Argentano. Poi sarà la volta delle altre cinque previste, su un totale di diciotto Case della salute”.

In Calabria sono stati individuati tre modelli di Case della salute, oltre a Siderno anche a Chiaravalle Centrale e San Marco Argentano. In totale i fondi per le Case della Salute, previsti nel programma ordinario convergenza (poc), ammontano a   67.460.401,00 di euro. Già sottoscritta la convenzione per la struttura di Chiaravalle Centrale finanziata con 8.100.000,00. Per San Marco Argentano è stato predisposto un finanziamento di 8.149.648,89 euro e la firma della convenzione è prevista per la prossima settimana.

I nuovi presidi saranno strutture all’avanguardia anche rispetto all’innovazione tecnologica, con servizi avanzati di telemedicina (teleradiologia, teleconsulto, ecc.) e di controllo a distanza delle attività di assistenza domiciliare integrata. Perciò sono stati stabiliti anche investimenti in tecnologia: 1.362.000,00 euro per Siderno, 1.573.605,00 per Chiaravalle e 1.256.100,00 per S. Marco Argentano.

L’obiettivo delle Case della Salute è di incrementare l’assistenza sul territorio partendo dall’integrazione, puntando su una riorganizzazione collegiale delle cure primarie e promuovendoilcoordinamento tra medici di medicina generale, altri professionisti sanitari della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e con gli specialisti ospedalieri. Sono pensate per essere luoghi di riferimento per la cittadinanza: strutture sanitarie e socio-sanitarie, nuclei di cure primarie, pensate per essere luoghi di riferimento per i cittadini, luogo di accesso unico, diffuso in modo omogeneo in tutta la regione, dove si sviluppi un maggiore coordinamento tra gli operatori sanitari e una più efficace integrazione dei servizi.

La Casa della salute assume la funzione di Hub delle cure primarie e aderisce ad un modello di erogazione e di fruizione dei servizi altamente qualificato e definito, in grado di filtrare l’accesso alle strutture per acuti e di coordinare ed integrare tutti i servizi assistenziali già oggi presenti sul territorio. In particolare è importante sottolineare che si pone come “punto unico di accesso” del cittadino ai servizi sanitari e che, pertanto, sviluppa la gestione di una banca dati sanitaria unica per ogni cittadino. Un importante obiettivo di questo programma è infatti l’attivazione del sistema di “presa in carico” del paziente supportato da una banca dati che raccolga tutti gli interventi, le cure e le necessità di controlli ed esami per ogni utente, accessibile e visionabile dal “case manager” incaricato del coordinamento delle azioni di cura con attenzione particolare alle condizioni di vita del singolo, evitando inutili e costose ripetizioni, spostamenti e ricoveri. Il “punto unico di accesso” eil“case manager” sono quindi i punti qualificanti dell’offerta di servizio che si svolge nelle case della salute. p.g.

Nasce l’enoteca regionale della Provincia di Cosenza

Sono state migliaia  le persone che hanno partecipato nel pomeriggio all’evento  di inaugurazione dell’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, nello storico  Palazzo di Piazza XV marzo.

Il taglio del nastro del presidente Mario Oliverio, seguito dalla benedizione da parte dell’Arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari, ha riguardato contestualmente anche una moderna sala convegni, nella quale si è svolto un breve incontro,  pensata a supporto alle numerose attività dell’Enoteca che ha già in programma tra il mese di novembre e quello di marzo 2014 incontri culturali, focus sull’enogastronomia di qualità, giornata tematiche sulle eccellenze dell’agroalimentare, formazione.

L’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza si estende su di una superficie di poco superiore ai 400 mq,  pavimentata con materiali naturali di provenienza locale, cotto e pietra di San Lucido,  ed ha un’altezza media di 7,50 m.

Gli ambienti, di particolare bellezza,  sono il  risultato  di un attento restauro, avviato dall’Amministrazione nel 2011 e durato più di due anni, che ha rivitalizzato e destinato all’innovativo uso la settecentesca ex Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e Sante Rosa da Lima e Rosa da Viterbo, eretta per volere dell’arcivescovo di Cosenza Andrea Brancaccio,  parte di un monastero femminile.

Più di 1600 le bottiglie negli scaffali integrati negli eleganti arredi in cui primeggia il legno,  che esaltano al meglio le etichette della produzione cosentina e di quella dell’intera regione. Vini  presentati per territori d’origine, all’interno di tre sale che propongono  un percorso orientativo: Terre di Cosenza, Cirò, Lametino e Reggio Calabria.

Il top, insomma,  di una  produzione, in  cui le tradizioni si integrano con le soluzioni tecnologiche, che si affaccia sul mercato nazionale ed internazionale forte di una qualità che negli anni è andata crescendo. Una qualità che l’Enoteca esalta, rafforzandone, attraverso la funzione che si  data, la  promozione e la valorizzazione,  intrecciandola con le eccellenze agroalimentari.

 

A salutare con entusiasmo e forte condivisione la nascita dell’Enoteca, il sottosegretario alla Politiche Agricole Giuseppe Castiglione che ha partecipato all’inaugurazione.

Da parte di Andrea Pecchioni, direttore di Winejob,  un plauso entusiasta all’ iniziativa; da Silvio Greco, responsabile nazionale Ambiente di Slow Food un importante annuncio: la Fondazione Slow Food  invierà all’Enoteca della Provincia tutti i vini dei presìdi del mondo. Rimarcata la bellezza del paesaggio disegnato dalle coltivazioni vitivinicole calabresi dal fotografo  Stéphane Aït Ouarab.

Tra le presenze dell’evento inaugurale, da sottolineare quelle dei produttori vitivinicoli calabresi.

A guidare il pubblico nell’Enoteca, Gennaro Convertini, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Calabria, che ha concorso attivamente al percorso organizzativo della struttura.

 

“ Nasce oggi, nel Palazzo della Provincia di Cosenza- ha affermato il presidente Mario Oliverio-  la prima enoteca regionale da noi pensata come il tassello di una rete che ci auguriamo possa vedere protagonisti anche altri territori della Calabria. Grazie al lavoro appassionato di tanti imprenditori, la nostra regione in questi anni ha realizzato importanti traguardi nel settore enologico, proponendo vini di altissima qualità che hanno saputo affermarsi a pieno titolo tra le eccellenze della enologia italiana.”

“L’Enoteca- ha proseguito- è uno strumento che ha l’obiettivo di promuovere i nostri vini e i nostri prodotti agroalimentari sui mercati nazionali ed internazionali,  a partire  da quello della Calabria. Aiutare i produttori vitivinicoli e tutto il sistema delle imprese impegnato nelle produzioni di qualità costituisce la funzione centrale della nostra enoteca che sarà aperta ai produttori singoli o associati che vorranno promuovere i loro prodotti attraverso eventi concordati. Abbiamo già definito un primo programma di iniziative che  a partire  dal prossimo mese di novembre caratterizzeranno l’attività dell’enoteca. Sarà data attenzione anche alla ricerca  attraverso collaborazioni con le Università. A tal proposito abbiamo già messo in cantiere la costituzione di una biblioteca nella quale raccogliere la preziosa produzione di scritti, testi, sulla vitivinicoltura, l’enogastronomia e le produzioni agroalimentari della nostra terra.”

“ L’Enoteca- ha spiegato ancora il presidente della Provincia di Cosenza- sarà gestita con il concorso attivo ed il protagonismo dei produttori e per questo non saranno costituite strutture burocratiche. Pensiamo  di affidare la gestione di questo importante strumento alla fondazione costituita dalla Provincia alcuni anni fa e che vede la partecipazione di numerosi comuni, della Fondazione Carical, di tante associazioni e che sarà aperta all’adesione dei produttori che lo vorranno  e degli istituti di credito che operano sul nostro territorio. “

“ Oggi- ha concluso Oliverio- parte un progetto per contribuire alla crescita della nostra regione. Naturalmente in corso d’opera verificheremo, con apertura ai suggerimenti,  le proposte che saranno avanzate, ma soprattutto gli adeguamenti che si renderanno necessari sulla base della concreta esperienza che sarà fatta. La scommessa di questa iniziativa sarà vinta e produrrà risultati concreti per il nostro mondo produttivo se ci sarà, come noi auspichiamo, l’apporto e la cooperazione di tutti.”

 

 

 

 

 

Il percorso nell’Enoteca, tra i nostri vini
L’Enoteca intende avere una funzione di divulgazione ed informazione sulla viticoltura calabrese attraverso i vini.

Ha per questo organizzato gli spazi, tre grandi sale,  in sequenza, suddivise per territori.

La prima sala è dedicata ai vini delle “Terre di Cosenza”, la seconda  al Cirò,   la terza  ai vini del comprensorio lametino e della provincia di Reggio Calabria.

All’interno degli ambienti,  invece, il criterio seguito ha a base  i vitigni.

LA PRIMA SALA

E’ qui  il Magliocco Dolce in purezza, vitigno che sebbene presente da sempre in provincia di Cosenza, rappresenta una innovazione, poiché  in passato sempre vinificato in uvaggio con altri vitigni. I vini da Magliocco in purezza si stima  rappresentino la punta di diamante della nostra enologia per i prossimi anni.

A seguire, gli uvaggi della tradizione, del Magliocco Dolce con il Greco nero, che rappresentano l’origine, la storia di sempre. I vigneti di Donnici, Verbicaro, Pollino e Savuto, le DOC storiche sono ancora oggi impiantati con questa mescolanza.

Un  settore è poi dedicato agli uvaggi più moderni, di Magliocco Dolce insieme ai vitigni internazionali, principalmente Cabernet, Merlot e Sirah, di origine francese e diffusi in tutto il mondo.

Vibonese, ecco Julian Pollina

Era un obiettivo di mercato fin dalla scorsa estate e ora, anche se con qualche mese di ritardo, Julian Pollina è un calciatore della Vibonese.

Attaccante nato a Pescara il 25 febbraio del 1994, Pollina ha mosso i primi passi in Belgio nel Settore giovanile dello Standard Liegi, del Charleroi, del Liegi e dell’Hamoir. Quindi eccolo in Italia nel Settore giovanile del Lecce. Nel 2011/12 con la Primavera dei giallorossi 21 presenze e 4 reti, mentre nella passata stagione ha giocato in Serie D con il Ribera, totalizzato 31 presenze e mettendo a segno 4 gol. Quest’anno ha iniziato con il Cosenza in Seconda divisione e adesso eccolo a Vibo.

Queste le rime parole di Pollina da giocatore rossoblu: “Arrivo qui deciso e convinto di far bene. Sono a completa disposizione del tecnico – spiega Julian Pollina – e conto di fare tanti gol e di aiutare i miei nuovi compagni a risalire la china”.

Quindi ha aggiunto: “A Vibo sarei dovuto venire la scorsa estate. Poi ho fatto altre scelte, ma adesso sono ben felice di essere giunto in una società seria e sana”. Il nuovo attaccante della Vibonese, utilizzabile sia da punta centrale, sia da esterno d’attacco, dice altresì di essere pronto fin da domenica prossima: “Mi manca solo il ritmo partita, ma mi sono sempre allenato con regolarità e puntualità con il Cosenza. Se il mister ha bisogno di me, sono pronto a giocare”.

“L’arrivo di Pollina – afferma invece il presidente Pippo Caffo – dimostra ancora una volta che la società mantiene le promesse. E non finisce qua, perché già domani vi potrebbe essere qualche altra novità. Per il resto andiamo avanti fiduciosi nel lavoro del tecnico e nelle capacità dei ragazzi. Speriamo che la ruota possa girare a nostro vantaggio e che si possa iniziare al più presto a risalire la china”.

Soddisfatto per l’arrivo di Julian Pollina anche il direttore generale Danilo Beccaria: “E’ uno dei migliori ’94 che ci sono in circolazione e non a caso volevo portarlo a Vibo la scorsa estate. Adesso che si sono create le condizioni per un suo arrivo in rossoblù ho fatto in modo che si potesse finalmente concretizzare l’accordo. Sono convinto che farà bene e che ci darà una grossa mano di aiuto”.