Lorella Zanardo, cambiare i media senza chiedere il permesso

COSENZA – Dove eravamo quando i mass media sono arrivati a ridurre il corpo femminile a oggetto, merce, strumento di vendita? dove eravamo quando l’Italia è scesa a picco all’ottantesimo posto del gender gap, il report che indica il divario di genere? dove eravamo quando qualcuno per noi ha scelto di intorpidirci con pezzi di carne a poco prezzo?. Queste sono alcune delle domande alle quali ha tentato di rispondere ieri pomeriggio la scrittrice, blogger e attivista Lorella Zanardo durante la presentazione del suo ultimo lavoro “Senza chiedere il permesso” alla libreria Ubik di Cosenza. Un libro dalla doppia valenza, strumento di ricerca e insieme studio sistematico sull’influenza che i mass media hanno sui giovani tra i 14 e i 20 anni, tematica che nasce dalla ferma convinzione che capire i meccanismi che si celano dietro alla comunicazione significa interessarsi di democrazia e quindi di cittadinanza attiva.

La premessa spiega l’autrice è che la maggior parte degli italiani ha come unico mezzo di informazione il piccolo schermo che in Italia al momento non ha nulla né di educativo né di culturale ma è solo un insieme di tecniche di comunicazione che mirano a dare una falsa immagine della realtà con lo scopo di influenzare e manipolare l’opinione pubblica. Un altro aspetto molto importante continua la Zanardo è che i mass media hanno un ruolo determinante nella cultura dell’oggettivazione sessuale perché forniscono un’immagine della donna deumanizzata, mai completa ma sezionata, fatta a pezzi, tette, culi, fianchi che vendono o che spesso diventano essi stessi prodotti di vendita e il rapporto che ne viene fuori è altamente asimmetrico oltre che crudele, da una parte c’è l’uomo soggetto e dall’altra la donna oggetto.

Per fortuna le cose stanno cambiando ci tiene a specificare la scrittrice, in Italia esiste un forte attivismo anonimo che si muove attraverso i nuovi mezzi di resistenza che sono Internet e nuovi media ma quello che manca è la narrazione, se ne parla poco o niente nonostante l’indignazione cibernetica abbia portato molto spesso a dei risultati piuttosto importanti.

Le parole della Zanardo accendono continui dibattiti, riflessioni che denotano una forte voglia di nuovo e il cambiamento non può che avvenire attraverso la riappropriazione di tutti strumenti di comunicazione, l’acquisizione di un nuovo sguardo critico per una corretta decodificazione delle immagini, sapendo che bisogna stare sempre in allerta perché i diritti una volta conquistati non sono per sempre ma bisogna impadronirsene ogni giorno e senza chiedere il permesso.

 Gaia Santolla

Ciclomotore sbanda e urta contro marciapiede, morti due giovani

Viaggiavano su un ciclomotore, verso le 5 e percorrevano via Cosmai a Cosenza, nei pressi di una rotonda, quando due giovani Salvatore Candido, 19 anni, e Salvatore Altomare (20), hanno perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro il marciapiede. I due sono caduti dal mezzo e sono morti sul colpo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale per gli accertamenti.

 

Coppa Italia Dilettanti, obiettivo centrato per la Palmese

La squadra del quasi esonerato Colle conquista con un roboante 4-1 al Bocale la semifinale di Coppa dove se la vedrà col Guardavalle.

 PALMESE: Bernardi (95) 6, Villella (94) 6, Rotolo (94) 6, Sanso 6, Sinicropi 6, Tedesco 6, Corigliano 7, Candido 6 (30’st Tettè (95) 6, Giovinazzo 7 (30’st Longo 6), Spanti 6 (10’st Torinelli (95) 6, Rizzo 7. In panchina: Di Martino (94), Capria (96), Andiloro (96), Sofio (95). Allenatore: Francesco Iannello 7.

BOCALE: Cambareri 6, Catalano (94) 6, Quattrone 6, Campolo (94) 6, Caricato 6, Audino 6 (1’st Siciliano(95) sv, Catanzaro (95) 6, Minniti 6, Gaetano 6 (1’st Crisalli 6), Laurendi 6 (12’st Dieni 6), Crea 6. In panchina: Cuzzupoli, Amadeo, Pannuti. Allenatore: Piero Lo Gatto 6.

ARBITRO: Belligerante di Locri 6 (Cortese di Vibo Valentia 6 e Paglianiti 6).

MARCATORI: 30’pt Catanzaro (B, 39’pt Giovinazzo (P), 1’st Corigliano (P), 21’st Rizzo (P), 23’st Torinelli (P). 

NOTE: spettatori 100. Pomeriggio estivo e temperatura che segnava 24 gradi. Terreno sintetico perfetto. Ammoniti: Giovinazzo, Torinelli (P), Gaetano, Catalano (B). Angoli 10 a 2 per la Palmese. Recupero: 0pt e 2st.

Rosarno – Missione Compiuta! La Palmese doveva vincere con tre gol di scarto per approdare in semifinale dovrà troverà come avversario il Guardavalle e così è stato. Un inizio di partita brutto però contro i reggini del Bocale forse perché ancora frastornati i giocatori per la situazione allenatore poiché mister Colle al momento  rimane ancora sospeso. Nel primo quarto d’ora di partita una Palmese in panne, che non riesce a impostare il gioco e commette parecchi errori dovuti a una scarsa concentrazione. E dunque ne approfittano gli avversari dapprima al 10’ con un bel tiro che il portiere Bernardi riesce a toccare la palla quanto basta per mandarla sopra la traversa evitando così il gol. Gol che invece arriva al 30’ segnato da Catanzaro che dopo una serie di triangolazioni con un compagno si trova a tu per tu con il portiere che nulla può sul forte tiro dell’avversario. Bocale dunque in vantaggio. Ma al 40’ Giovinazzo stabilisce la parità. Lanciato in profondità da Rizzo, scavalca con un bel dribbling il portiere e insacca a porta vuota il gol del pareggio. Nella ripresa tutta un’altra Palmese. In soli 15 minuti ben 3 occasioni nitidissime da gol di cui si concretizza solo la prima con Corigliano al 2’ che con un bel diagonale batte il portiere per il vantaggio neroverde. Poi prima Giovinazzo e dopo Spanti si divorano letteralmente un gol già fatto!!! Ma ci pensa Rizzo al 21’ a gonfiare la rete per la terza volta e Torinelli, entrato al 10’ della ripresa, a segnare il quarto gol che ha consentito alla Palmese di approdare in semifinale di questa coppa Italia.

QUESTIONE COLLE – Per quanto riguarda la situazione allenatore, la dirigenza sta vagliando accuratamente se reintegrare Colle oppure scegliere un nuovo timoniere per la “nave” neroverde! Ma a riportare un po’ di entusiasmo tra i tifosi, è stata la notizia che molto probabilmente la prossima partita casalinga con il Roccella si potrebbe giocare a Palmi al leggendario “Lopresti” i cui lavori di rifacimento sono in fase di ultimazione. Nella peggiore delle ipotesi comunque e cioè che i lavori non saranno ultimati nella prossima settimana, è certo che quella contro il Roccella sarà l’ultima partita in esilio per i neroverdi del patron Carbone.

 

                                                                                                               Dario Cambrea 

ESCLUSIVA: I saluti di Valentina Siclari ai tifosi reggini

di – Pasquale Barreca -Nata a Reggio Calabria 24 anni fa’ ha avuto l’onore di conquistare uno storico scudetto indossando i colori della sua città, colori che rimarranno per sempre sulla sua pelle nonostante dallo scorso 29 maggio, Valentina Siclari, è ufficialmente una giocatrice della Lazio. L’ho contattata e ho avuto il piacere di “intervistarla” per i lettori di ottoetrenta. Con la Pro Reggina ha trascorso anni intensi, belli, pieni di sacrifici, di vittorie e di amici. Attraverso il nostro giornale ha mandato un saluto speciale a tutti voi che l’avete sostenuta.

Iniziamo dal principio, quando ha iniziato a giocare a calcio a5 e cosa l’ha spinta a scegliere questa strada?

Tutto è iniziato quando, ancora neanche quindicenne, sono arrivata alla Pro Reggina, qui ho giocato  sia a calcio a 5 che a calcio a 11. Per parecchi anni ho disputato i campionati Figc di entrambe le competizioni. Nel 2011 quando é stata istituita la Serie A di calcio a 5, fummo promosse nella massima serie e così insieme alla società decidemmo di dedicarci completamente ad un’unica disciplina.

Qual è il più grande pregio che ha come calciatrice e quale il suo più grande difetto?

Il mio più grande pregio é sicuramente quello di non mollare mai e lottare su ogni pallone, il mio più grande difetto è quello di arrabbiarmi e prendermela con me stessa quando sbaglio.

Ci racconti brevemente questi anni vissuti con la Pro Reggina 97?

La Pro Reggina è stata e sarà per me la mia seconda famiglia, sono arrivata che avevo solo 14 anni e sono andata via all’età di 24. Ho trascorso 10 anni indimenticabili, sono cresciuta sia calcisticamente che umanamente e non potrò che essere sempre grata a mister Tramontana per tutto quello che ha fatto per me. Ogni mia compagna di squadra mi ha lasciato un ricordo indelebile, senza dimenticare la vittoria dello scudetto e della supercoppa italiana con la fascia di capitano al braccio.

Cosa c’è alla base di questi successi?

Credo che il lavoro sia il segreto di tutto, l’allenamento quotidiano, la voglia d’imparare sempre, in qualsiasi situazione ti trovi e non sentirsi mai arrivata … beh tutto questo penso stia alla base di un successo.

Quale è stata la tua più grande soddisfazione calcistica in questi anni e quale la delusione più cocente?

Diciamo che di soddisfazioni me ne sono tolte parecchie, ma la più bella é e resterà la vittoria dello scudetto! … Credo che alzare quella coppa da capitano con la maglia della tua città sia stata un’emozione indescrivibile. La sconfitta più cocente è stata senza dubbio quel 6 a 0 contro il Montesilvano nei quarti di finale dei play-off scudetto della scorsa stagione di fronte al nostro pubblico. Non è stato tanto il rammarico per la sconfitta in se ma per come è maturata, siamo arrivate a quella partita in precarie condizioni fisiche e non ce la siamo potuta  giocare alla pari con le nostre avversarie.

Come è maturata la decisione di andare alla Lazio?

La decisone di andar via  é maturata a Dicembre dello scorso anno ma nonostante tutto io insieme alle altre due mie compagne (Presto – Violi) abbiamo deciso di concludere la stagione a Reggio. Il mancato sostegno da parte delle istituzioni nei confronti della Pro Reggina e una situazione economica precaria non ci premetteva di essere ripagate per tutti i sacrifici. Diverse squadre di tutta Italia ci hanno cercatei, ma, insieme alla società si è scelto la Lazio perché ha mostrato maggior interesse nei nostri confronti e anche perché ha un grande progetto e siamo contente di farne parte.

Che differenze ha trovato, al momento, tra l’ambiente laziale e quello reggino?

Giù a Reggio l’ambiente é come quello di una grande famiglia. Qui sta nascendo un’altra grande famiglia, abbiamo dietro una società che non ci fa mancare nulla, con le ragazze ci troviamo molto bene e questo penso sia l’importante per affrontare al meglio questo campionato.

Come trascorre una giornata tipo nella Capitale?

La mia giornata tipo si divide tra allenamento, studio e qualche altra attività…

Dove può arrivare questa Lazio e cosa pensa farà la Pro Reggina?

La Lazio, non é un mistero, é stata costruita per vincere, ha un progetto ambizioso e noi faremo di tutto per regalare alla società e ai nostri tifosi tanti successi.
Alla Pro Reggina non posso che augurare il meglio per tutto sperando magari di poterli incontrare in finale scudetto.

Cosa si aspetta da questa nuova avventura?

Questa nuova avventura la sfrutterò tantissimo soprattutto per imparare e crescere quanto più possibile. Sono in una società grandissima e con un mister del genere (Calabria) e delle compagne di squadra che sono dei fenomeni non posso che imparare e migliorare tanto.

Le sue ex compagne di squadra hanno realizzato un video di mezz’ora per salutare lei e le altre due colonne della Pro Reggina (Presto, Violi); una dimostrazione di grande affetto, che ne pensa? Vuole dirle qualcosa pubblicamente

Alle mie ex compagne di squadra, nonché mie grandissime amiche, non posso che augurare il meglio. Nonostante la lontananza facciamo di tutto per vederci tra un impegno e l’altro. Penso non ci sia cosa più bella del legame forte che si é instaurato nel corso degli anni.

Un saluto ai suoi fans e tifosi

Un saluto e un ringraziamento a tutte quelle persone che mi sono state e mi saranno vicine pronte a sostenermi sempre. Forza Pro Reggina e Forza Lazio.

 A nome mio e di tutta la redazione un grandissimo “in bocca al lupo” a Valentina ed un GRAZIE per tutti i bei momenti che ci ha fatto vivere.

Il Sindaco di Sant’Agata d’Esaro propone ospitalità al Teatro dell’Acquario

Lettera del Sindaco di Sant'Agata d'Esaro Luca Branda

L’Acquario è sull’orlo del baratro e della chiusura. Mentre tutti continuano a rimurginare in sordina, e anche lo stesso Comune di Cosenza pare essere in silenzio stampa, ecco giungere un aiuto concreto da parte di Luca Branda Sindaco di Sant’Agata D’Esaro, in Provincia di Cosenza.

Riportiamo in calce parte della lettera pervenuta quest’oggi ad Antonello Antonante, Direttore del Teatro dell’Acquario:

Ho appreso dalla stampa – scrive il Sindaco – che il Teatro dell’Acquario rischia di essere sfrattato e, quindi, di chiudere definitivamente.  Auspico che l’attuale possa essere presto superata e che la soluzione sia la più congeniale alle esigenze del Centro Rat e alla prosecuzione dell’attività del Teatro dell’Acquario.

Ma nel caso in cui la soluzione auspicata non dovesse verificarsi, per evitare che il patrimonio di cui si parlava prima andasse perduto, comunico la disponibilità a ospitare, a titolo gratuito, il Teatro dell’Acquario presso l’Auditorium del Comune di Sant’Agata d’Esaro.

Ordigno bellico ritrovato a Botricello

BOTRICELLO (CZ) – E’ stata fatta brillare la bomba di mortaio, risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi a Botricello durante alcuni lavori in un campo non distante dalla abitazioni.

Le operazioni di bonifica sono state effettuate da due militari dell’undicesimo Reggimento Genio guastatori di Castrovillari, alla presenza dei Carabinieri della locale stazione e del comando di polizia municipale. Il residuato bellico è stato trasportato sulla spiaggia, in un luogo distante dalle zone abitate, quindi inserito in una buca molto profonda e fatto brillare.

Sul posto, per assistere alle operazioni in totale sicurezza, anche il sindaco di Botricello, Giovanni Camastra, i volontari della Croce rossa e della Protezione civile, alcuni dipendenti del Comune che hanno collaborato alle operazioni.

 

Sequestrati pesce spada e tonni

CROTONE – Sette esemplari di pesce spada ed un tonno rosso sono stati sequestrati dalla Capitaneria di porto di Crotone, per un totale di 120 kg.

Il pescato è stato trovato a bordo di un motopeschereccio proveniente da un altro compartimento marittimo al cui comandante è stata comminata una multa pari a 4 mila euro.

Ritenuto idoneo per il consumo umano in seguito a visita veterinaria, il pescato è stato donato in beneficenza.

Arrestato per tentata estorsione

SCILLA (RC) – Domenico Nasone, di 43 anni, affiliato alla cosca Nasone-Gaietti, è stato fermato dai carabinieri a Scilla in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dda di Reggio Calabria con l’accusa di associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Aveva tentato di estorcere denaro ad un imprenditore edile facendogli trovare una bottiglia incendiaria vicino l’abitazione e chiedendogli denaro per il sostentamento dei parenti detenuti.

Scopelliti prosciolto dall’accusa di tentato abuso d’ufficio

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato prosciolto da gup di Catanzaro, Assunta Maiore, dall’accusa di tentato abuso d’ufficio, ”perché il fatto non sussiste”.

Scopelliti era stato indagato nella sua qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro in relazione alla stipula del ”Patto di legislatura” tra la Regione e l’Aiop, l’associazione dell’ospedalità privata.