Energie rinnovabili: enorme potenziale del Sud

ROMA – Il Sud presenta a livello nazionale un vantaggio competitivo in termini di potenza prodotta dalle nuove rinnovabili (solare, eolico e biomasse) del 55%, con punte del 97% per l’eolico, e con un enorme potenziale non sfruttato in campo geotermico. Lo segnala il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2013 presentato questa mattina.

Lo sviluppo geotermico in particolare, soprattutto al Sud, potrebbe offrire importanti opportunità nella produzione di energia termica (per riscaldare e raffreddare). Per favorire uno sviluppo di questi impianti però occorrerebbe passare da un approccio basato sulla incentivazione individuale ad uno collettivo, rivolto cioè alle comunità più che ai singoli, e per fare ciò va promossa la nascita di operatori che organizzino e realizzino progetti a tale scala. Per caratteristiche tecniche, tale produzione si presta a essere più facilmente realizzabile nel breve periodo.

Quanto al fotovoltaico, il 29% degli impianti, circa 139mila, si trova nel Mezzogiorno, a fronte di una produzione di potenza pari al 38% del totale nazionale. Per caratteristiche orografiche, inoltre, il Sud è leader indiscusso nel settore eolico, con quasi 6mila impianti, di cui il 60% concentrato in Puglia, Sicilia e Campania. Riguardo invece alle bioenergie, l’87% degli impianti si concentra nel Centro-Nord, ma il Sud concorre alla produzione nazionale per oltre il 35%.

Presentazione di “Conventi, Chiese e Figli di San Domenico della Diocesi di Cassano”

CASTROVILLARI (CS) – Sabato 19 ottobre, con inizio alle ore 17,30, nella sala 14, al primo piano del Protoconvento francescano di Castrovillari, sarà presentato il libro di Leonardo Alario “Conventi, Chiese e Figli di San Domenico della Diocesi di Cassano”.

L’opera si propone di offrire agli studiosi informazioni sui documenti di non facile reperibilità e di difficile consultazione, partendo da una piccola base documentale sulla presenza dei Figli di San Domenico nel territorio diocesano di Cassano e sui conventi (Altomonte, Amendolara, Cassano, Castrovillari, Doria, Laino Borgo, Saracena, Verbicaro), di cui si ha testimonianza e, soprattutto, sui religiosi distintosi nell’Ordine dei Padri Predicatori.

La presenza dei Padri Domenicani in Calabria e, in particolare, nella Diocesi fu importante per aver contribuito alla formazione culturale, religiosa e sociale delle popolazioni. Di grande utilità risultano essere le tavole a colori, con cui l’autore ci dà conto di luoghi, documenti e personaggi per la prima volta studiati con dovizia di particolari e ricavati da materiali d’archivio.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune in collaborazione con l’Accademia Pollineana, la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, l’Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia di Cassano dove opera Alario, la Pro Loco, il Rotary e la casa editrice Falco che ha dato alle stampe l’opera.

Interverranno il sindaco, Domenico Lo Polito, il consigliere comunale con delega alla Cultura, Lucio Rende, il presidente della Pro Loco, Giovanni Amato, il presidente del Rotary di Castrovillari, Nicola Lisanti, l’editore Michele Falco e la presidente dell’Accademia Pollineana, Filomena Minella Bloise. La relazione guida verrà curata da Gianluigi Trombetti, storico e Bibliotecario dell’Accademia.

I contributi verranno moderati dal vicepresidente della stessa, Pasquale Pandolfi, e intervallati da letture che si avvarranno delle voci di Angela Lo Passo e Mena Ferraro, nonchè da momenti musicali a cura di Monica Cafarelli.

 

Mostra ornitologica a Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – L’omonima associazione del Pollino, sotto l’egida della Federazione Ornicoltori Italiani ed il patrocinio del Comune, ha dato il via alla undicesima edizione della Mostra ornitologica che accompagna anche l’undicesimo anno di vita dell’associazione.

La manifestazione si tiene nella sede dell’ex Sidis, viale delle Querce, dal 16 al 20 di ottobre. Durante la mostra verranno assegnati diversi premi per le varietà in concorso. All’evento partecipano allevatori provenienti dalla Calabria e da più zone d’Italia.

“All’appuntamento sono presenti più specie – ha spiegato il presidente, Aldo De Luca – e quest’anno anche la “Razza Spagnola” che sarà nel capoluogo del Pollino, facendone una tra le tre città d’Italia con questa connotazione. Siamo contenti, comunque, – ha aggiunto De Luca – per la crescita dell’iniziativa, che vede sempre più persone interessate a questo settore. Desidero, poi, ringraziare l’Amministrazione per averci dato la possibilità e l’opportunità di organizzare la manifestazione e per essersi messa a disposizione dell’iniziativa.”

L’evento è anche un importante momento di conoscenza per le scuole, che anche questa volta partecipano al concorso “Allevare è proteggere”.

 

Vincenzo Pingitore chef a “La prova del cuoco”

FRASCINETO (CS) – Lo chef Vincenzo Pingitore porta la gastronomia Arbëreshe su Rai 1 nella trasmissione di Antonella Clerici “LA PROVA DEL CUOCO”, giovedì 7 novembre alle ore 12.

“Sono orgoglioso della mia appartenenza alla città di Frascineto – dichiara Pingitore – e di contribuire alla crescita del mio territorio”.

Pingitore riesce a stregare con le sue ricette dimenticate, con il suo patrimonio di sapori e di profumi, un vero museo inteso in modo dinamico, pulsante, sempre in evoluzione. Per entrare fin nell’intimità della sua cultura alimentare, bisogna percorrere un itinerario nella memoria dei sensi, per ribellarsi e per protestare con energia contro la scomparsa o il rischio di estinzione di un tale giacimento di biodiversità sapienziale, di una tale ricchezza sensoriale, della saggezza dei sapori di una volta, conservati nella tradizione del territorio. Assume una valenza culturale, sociale, economica, non solo per la vita quotidiana ed il benessere del consumatore, ma anche per l’economia del turismo e del tempo libero nel sistema regionale. Perché si può scoprire una realtà locale capace di essere apprezzata, di piacere tantissimo agli americani come ai tedeschi, e pure agli inglesi, ai russi, ai giapponesi e ai cinesi, ma forse anche ai più nazionalisti francesi. Una realtà di potenziale sistema è pronta a raccogliere la sfida del mercato globale con la forza della qualità, della tipicità e del patrimonio della sua tradizione; può scoprire la propria vocazione all’export, alla convivialità, come testimone di una cultura illustre.

 

 

Giornata dei Volontari Ospedalieri a Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – Per dare testimonianza all’intera comunità del forte e diffuso impegno sociale dell’Associazione dei Volontari Ospedalieri e, al tempo stesso, stimolare l’adesione di nuovi volontari, il 26 ottobre prossimo a Castrovillari si terrà la “Giornata Nazionale dei Volontari Ospedalieri”.

A Castrovillari l’Avo è nata nel 1997. Da allora opera nei reparti di degenza del nosocomio cittadino “ed ha realizzato – spiega la presidente Giovanna Corea – due punti di accoglienza, detti Accoglinforma, situati all’ingresso dei plessi per garantire al malato sostegno e conforto fin dal suo ingresso nella struttura sanitaria.”

L’AVO è una associazione di volontariato nata nel 1975, presente su tutto il territorio nazionale con 246 sedi, con oltre 30.000 volontari, 521 strutture di ricovero e svolge un servizio qualificato, gratuito non sostitutivo delle competenze degli operatori con un impegno annuale di 3.500.000 ore di servizio.

Gli associati attraverso il loro entusiasmo e la loro dedizione rappresentano una risorsa preziosa ed un valore aggiunto per la città.

L’iniziativa, indetta dalla Federavo, che è l’organismo che raggruppa tutte le Associazioni Avo d’Italia, ha ottenuto, come ormai e consuetudine, l’adesione di più Enti a più livelli a sostegno di un momento che richiama l’attenzione sul fatto che la salute è uno dei doveri umani più vincolanti che non prescinde dalla responsabilità di ciascuno.

 

Aula dell’Istituto “Donizetti” dedicata a Giacomo Mancini

MIRTO CROSIA (CS) – L’Istituto musicale “Donizetti” ha voluto dedicare un’aula alla memoria di Giacomo Mancini.

Il nipote, l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Giacomo Mancini, è intervenuto all’inaugurazione dell’anno scolastico 2013/2014 dell’Istituto e durante la cerimonia è stata installata una targa commemorativa, realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Alla memoria del leader socialista Giacomo Mancini è stata dedicata l’aula destinata alle lezioni di “lettura e teoria”.

Oltre all’assessore regionale, all’evento hanno preso parte altri ospiti illustri, tra cui Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria e presidente della commissione contro la ’ndrangheta; Antonella Barbarossa, del conservatorio di Vibo Valentia; Vincenzo Russolillo, presidente di Casa Sanremo; l’assessore provinciale Giovanni Forciniti e il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello.

Gli ospiti sono stati accolti dal direttore dell’Istituto “Donizetti” Giuseppe Greco. La celebrazione si è poi spostata al Palateatro di Mirto per la conferenza di inaugurazione, in cui si sono alternati gli interventi e le esibizioni musicali degli alunni. L’intera cerimonia è stata accompagnata dalle note dell’orchestra di fiati “G.Puccini”.

 

 

Trasporti nello Stretto: incontro al Ministero

ROMA – A seguito della convocazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per analizzare e discutere della problematica relativa all’’attraversamento dello Stretto di Messina, si è tenuto, a Roma, un incontro tra i dirigenti del dicastero e l’’assessore ai Trasporti Luigi Fedele, in rappresentanza anche del collega siciliano Antonino Bartolotta, il sindaco di Messina Renato Accoriniti, il primo cittadino di Villa san Giovanni Rocco La Valle e il commissario straordinario di Reggio Calabria, Carmelo La Paglia.

Nell’’ambito della riunione sono state valutate a fondo le diverse opzioni e le varie possibilità, alla luce dell’’imminente scadenza dei termini fissata per il 31 dicembre 2013, per proseguire il servizio senza soluzione di continuità ed incrementare l’’offerta di trasporto tra Calabria e Sicilia al fine di soddisfare l’’elevata richiesta di mobilità che si registra nell’’area dello Stretto.

I rappresentanti istituzionali hanno ribadito più volte la necessità di arrivare presto ad una conclusione efficace della vicenda che permetta di mettere a punto un sistema di trasporto integrato nell’’area dello Stretto nel lungo periodo. In particolare, è stata avanzata la richiesta dell’’inserimento, nel prossimo bando di gara, di un’’agevolazione tariffaria per i residenti.

Il prossimo incontro a Roma si terrà tra quindici giorni per valutare lo stato di cose ed avviare al più presto tutte le procedure utili per un percorso che porti ad una positiva soluzione.

 

Katia Stancato sulla legge di stabilità

COSENZA – «Luci e ombre. Ecco come appare, a prima vista, per il Terzo Settore la legge di stabilità». Così Katia Stancato, responsabile nazionale volontariato di Scelta Civica e coordinatrice del partito in Calabria, commenta il testo approvato in Consiglio dei Ministri.

«Esprimo una profonda soddisfazione, e altrettanto sollievo, per la decisione di non innalzare l’Iva alle cooperative sociali. Si tratta di una scelta rispettosa del ruolo che le cooperative svolgono in tante parti del paese, spesso con fatica ma sempre con grande e prezioso entusiasmo, rappresentando così un punto di riferimento per tante famiglie e per tante persone. Devo però sottolineare la necessità di continuare la battaglia per il sociale – continua Stancato – Se, infatti, il tema dell’Iva al 4% insieme al ritorno del Fondo per le Politiche Sociali rappresentano due motivi di soddisfazione, altrettanto non si può dire per il 5 per mille e per il Fondo per i non autosufficienti. Al primo, infatti, è stato applicato il solito tetto: ci siamo abituati, ma non per questo ci abbiamo fatto il callo. E soprattutto non ce l’hanno fatto i cittadini, molto più generosi dei limiti di stato. Al secondo, invece, sono assegnati 250milioni. Meno, molti meno, dell’anno scorso. Ma le necessità delle persone che ne usufruiscono sono, spesso, le stesse».

«Tiriamo un respiro di sollievo, allora – conclude Stancato – ma solo a metà. Pur se il mantenimento dell’Iva al 4% è un segnale di tutela e rispetto, il percorso per un pieno e concreto riconoscimento del prezioso ruolo del Terzo Settore nella società e nella vita politica italiana è, purtroppo, ancora tortuoso».

 

Stop all’ occupazione del Fermi, sanzioni per i contestatori

Finisce l’occupazione studentesca del Liceo Scientifico E.Fermi di Cosenza. Dopo circa sette giorni, la didattica dell’Istituto tornerà alla sua normalità. Cambierà però la situazione del gruppo “Irriducibili” (così si sono auto-definiti i rivoltosi, differenziandosi dai 500 studenti “dissociati” che non hanno voluto occupare). Il loro comportamento, che andrà a penalizzare l’intera scuola, sarà punito dalla Preside Michelina Bilotta. Il primo responsabile del liceo, raggiunta telefonicamente, ha dialogato serenamente su ciò che è accaduto a lei e alla sua scuola. Per prima cosa, con grande responsabilità ha affermato che la notizia su una presunta aggressione ai suoi danni (qualche quotidiano locale ha titolato “Preside aggredita da tre incappucciati”) è stata amplificata; l’incontro con un esuberante studente l’ha vista vittima di strattonamenti.

Durante la nostra intervista, ha poi spiegato i motivi per i quali gli studenti hanno protestato: mancato miglioramento delle aule di Palazzo Marraffa, eccesso di controllo nei bagni dell’istituto sui fumatori ed infine un adeguamento dell’orario di entrata già posticipato di cinque minuti da un provvedimento della preside. Interpretando ogni singola richiesta, si evince che i contestatori vogliono strutture più funzionali e pulite, si lamentano di non poter fumare allegramente nei bagni (anche se vige un famoso divieto) e che non si possa entrare in aula alle 8.15 (dopo il suono della campanella fissato per le 8.05). Proposte, motivi e azioni che la professoressa Bilotta ha etichettato come “poco seri”. “Abbiamo perso una settimana”, ha anche affermato la Preside, informando che già da oggi, giovedì, l’occupazione terminerà e in tempi rapidi partiranno provvedimenti disciplinari e il ripristino dei locali: “disinfestazione e derattizzazione degli edifici scolastici,  cinque in condotta per i manifestati, niente viaggio d’istruzione e quantizzazione economica dei danni che graverà sulle spalle delle famiglie dei contestatori.

“La gestione della manifestazione di protesta è stata infantile”, conclude Michelina Bilotta.  Le parole di questa donna sono taglienti e bucano un mito che frettolosamente grava su molti studenti in protesta: non siamo davanti ai sessantottini degli anni che furono e gli atti per cambiare alcune norme scolastiche sembrano più un passatempo anti-noia che un forte desiderio di rinnovamento.

 

 

Bookhouse al MARCA di Catanzaro: prorogata fino al 24 novembre

La mostra è accompagnata da un libro in italiano e inglese edito da Silvana Editoriale con testi di Achille Bonito Oliva, Alberto Fiz, Lorand Hegyi, Lea Vergine e Peter Weibel. Accanto al saggio inedito di Emilio Isgrò e all’intervista di Mimmo Paladino con Marco Vallora, il volume è arricchito dalle testimonianze degli artisti che raccontano il loro rapporto con il libro.

Il grande successo di Bookhouse. La Forma del Libro ha convinto gli organizzatori a prorogare la mostra sino al 24 novembre prossimo. “Nell’era degli ebook, il libro di carta è ancora il più amato. L’aspetto innovativo e spettacolare della mostra, che ha consentito di rivelare emblematicamente non solo i contenuti del libro, ma la perfezione assoluta della sua forma, ha creato un interesse superiore alle più ottimistiche previsioni,” afferma Alberto Fiz, direttore artistico del MARCA e curatore della mostra. 

La rassegna propone una visione del libro emozionante e imprevedibile attraverso l’interpretazione di 50 artisti che hanno reso omaggio a questo magico strumento che da oltre mezzo secolo mantiene fondamentalmente inalterata la sua fisionomia. 

Il libro, del resto, così come gli archivi e le biblioteche, sono al centro del dibattito artistico contemporaneo: l’edizione 2012 di Documenta ha dedicato una parte considerevole delle opere a questo soggetto e la Biennale veneziana di quest’anno s’intitola Palazzo Enciclopedico

In questo contesto s’inserisce la rassegna presentata al MARCA di Catanzaro che, come sottolinea Wanda Ferro, Commissario Straordinario della Provincia di Catanzaro, è stata premiata dal pubblico per i grandi protagonisti che la animano e per le specifiche caratteristiche del progetto che dimostra la forza rigenerativa del libro, nonché la sua vitalità: “Sono particolarmente soddisfatta che questa mostra sperimentale abbia avuto un forte impatto sulle nuove generazioni coinvolgendo, come mai prima d’ora, non solo le scuole della Provincia, ma di tutta la Regione che hanno già prenotato le loro visite sino a fine novembre. Senza dubbio si tratta di uno degli eventi culturali più visitati tra quelli realizzati nella nostra città.” 

La mostra è organizzata dalla Provincia di Catanzaro con il contributo della Regione Calabria e rientra nel progetto POR Calabria FESR 2007/2013. 

Di fronte ad un sistema dove prevalgono oggetti inerti, spesso desunti dalla società del consumo, il libro è di per sé un elemento modulare, di carattere relazionale la cui semplice presenza evoca il contenuto. La grande mostra si sviluppa sui tre piani del museo dialogando anche con la collezione di arte antica. 

E’ la prima volta, nell’ambito di un’istituzione pubblica italiana che il libro, inteso come spazio fisico di ricerca, così come dimensione segnica e proiezione della memoria collettiva, diventa il protagonista di una rassegna trasversale di tale complessità che spazia da Claes Oldenburg a Michelangelo Pistoletto; da Anselm Kiefer a Pier Paolo Calzolari; da William Kentridge a Irma Blank; da Pierre Alechinsky a Jiri Kolar; da Jannis Kounellis a Candida Höfer; da Giulio Paolini a Dennis Oppenheim; da Mimmo Paladino a Airan Kang; da Enzo Cucchi a Emilio Isgrò, da Vincenzo Agnetti a Rashid Rana, da Michael Rakowitz a Ceal Floyer. Non manca, poi, una serie di spettacolari lavori site-specific realizzati per l’occasione come Idiom, l’installazione di 8 mila libri alta quattro metri dell’artista slovacco Matej Krén dove un gioco di specchi crea una spirale infinita di volumi in un labirinto di colori e forme profondamente intimista. Sull’esterno del museo, poi, viene collocata la cascata di libri ideata dall’artista spagnola Alicia Martín che coinvolge lo spettatore in un’esperienza fisica ed emozionale. Questi due lavori di così forte impatto sono stati resi possibile grazie alla collaborazione dell’editore Rubbettino che ha messo a disposizione, per questa impresa, oltre 10 mila volumi provenienti dai propri depositi. 

In una mostra così trasversale e variegata, non manca nemmeno un libro danzante collocato in una soluzione di 800 litri d’acqua del coreano Kibong Rhee e una camera da letto interamente sviluppata intorno ai libri, alle copertine e ai segnalibri, specificatamente ideata dallo svizzero Peter Wüthrich come ironica ipotesi ambientale. Va osservata dal basso in alto, invece, Hanging Book, l’installazione dell’americano Richard Wentworth che, per l’occasione, rielabora il proprio progetto realizzato nel 2009 per la Biennale di Venezia. 

Nell’universo digitale, il libro richiede una rinnovata attenzione in quanto si tratta di uno strumento materiale con un immenso potere evocativo e in mostra compare il libro-scultura; il libro scrigno della memoria; il libro come codice senza parole; il libro-ombra; il libro come pluralità di libri; il libro come spazio immateriale, il libro bianco.

Il compito di raccontare le sperimentazioni tecnologiche del Terzo Millennio è affidato allo ZKM di Karlsruhe, il Centro di Arte e Media più importante a livello internazionale diretto da Peter Weibel che affronta la sfida imposta da un sistema dove il libro non è più un corpo solido ma liquido in progressivo movimento. 

Le suggestioni e le problematiche imposte dalla mostra, del resto, sono moltissime e comprendono la scultura-dentiera di Dennis Oppenhiem, la biblioteca di fumo di Claudio Parmiggiani, il Cristo cancellatore, una fondamentale opera in 38 libri di Emilio Isgrò realizzata nel 1968, un anno prima di un altro lavoro determinante, il Libro dimenticato a memoria di Vincenzo Agnetti. Il viaggio prosegue con il misterioso video del russo Dmitry Prigov The Evangelist o con un altro video, quello di Gary Hill Big Legs Don’t Cry che già nel 1985 ipotizzava la presenza sensoriale del libro. Ma altre suggestioni giungono dalla poltrona-libro di Art & Language dalle microsculture in carta di Sabrina Mezzaqui, dalla raccolta di libri su Vincent Van Gogh di Stefano Arienti, dall’inquietante video di Paolo Canevari che fa bruciare a fuoco lento Mein Kampf o dalle accumulazioni di Gianfranco Baruchello. Nuovi interrogativi giungono dal libro che attende di essere scritto ipotizzato da Gregorio Botta, dalle riscritture di Irma Blank; dal libro bruciato di Robert Rauschenberg o dalla onirica proiezione della Lettura proposta da Jean-François Guiton.