Cosenza, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 7,5: si è sparsa la voce, sul web, di una petizione firmata dai tifosi del Milan e volta all’esonero di Allegri. Se questa dovesse funzionare, la proposta è semplice: far partire una petizione per spingere Papa Francesco alla canonizzazione immediata del numero uno rossoblù. I miracoli sono ormai incalcolabili, e qualora la Commissione Vaticana ne chiedesse testimonianza, basterà visualizzare i filmati di queste sette giornate. Non se la prenda, il Santo Padre, per questa provocazione: ma la breriana Eupalla sarebbe contenta di un suo adepto nel mondo dei Santi reali.

Bigoni voto 6,5: è una bellezza vederlo giocare, ma soprattutto una bellezza vederlo correre: in novantasette minuti non tira mai il fiato, se non quando rientra negli spogliatoi durante l’intervallo: e poiché rientra con la stessa tenuta di quando era uscito, il dubbio che il defibrillatore utilizzato nel prepartita dagli uomini della Croce Rossa sia stato usato anche sul numero due dei Lupi diviene più che ipotizzabile.

Pepe s.v.: dà forfait dopo neanche un tempo, troppo poco per giudicarlo. Al suo posto Blondett, voto 6,5: ottima prova del giovanissimo piemontese, che dimostra di avere la faccia tosta tipica del primavera di una grande squadra. Lui, in prestito dalla Samp, tiene alta la difesa ed esce con eleganza quando recupera la sfera: una pedina in più nello scacchiere difensivo di Cappellacci.

Guidi voto 6,5: i fuorigioco del Melfi a fine primo tempo sono quattro: un’immensità per una partita di questa serie. Gran parte del merito è suo, che comanda con autorità ed autorevolezza la difesa, oltre a salvare la squadra da un gol quasi certo di Ricciardo a metà della prima frazione. Uomo di esperienza, dalla debacle di Lamezia ha saputo recuperare alla grande ed ora è il gran capo dei quattro a difesa di Frattali.

Mannini voto 5,5: si conferma di un anonimo imbarazzante: non raddoppia, fa pochi contrasti, non spinge mai e sta fermo nella sua zolla di campo. Ogni tanto lo saltano, ogni tanto no. Compitino svolto, bravo, buono. Niente distinto, niente ottimo.

Meduri voto 6: un gran bel lavoratore, questo numero quattro. Un mediano che pressa, spinge e raddoppia con due ottimi piedi. Il passo è compassato, questo si. Ma non gli si può chiedere più di tanto, e poi è già migliorato rispetto alle prime uscite.

Castagnetti voto 5,5: quella che giochi imbrigliato è più che una sensazione. Nell’unico lancio che fa nell’arco dei novanta minuti smarca De Angelis sulla sinistra. Il sinistro è fatato e si era capito dai tiri piazzati di Lamezia, entrambi a lambire il palo. Ma allora, perché un solo pallone che taglia il campo in una partita intera? Perché non provare qualche inserimento dei terzini o delle ali alle spalle della difesa ospite che, nella ripresa, ha mostrato almeno due o tre falle? Adam Kadmon avrebbe un mucchio di lavoro da fare, nella Cosenza pallonara.

Napolano voto 5: lo ammetto, devo fare mea culpa: l’avevo proposto, nelle precedenti pagelle, terzo di centrocampo, come effettivamente si ritrovava a giocare in fase di non possesso. Nulla di più errato: passo lento e una miriade di palloni persi e regalati agli avversari, con rischio contropiede disinnescato più volte ora da Bigoni, ora da Guidi. Sostituito nella ripresa da Criaco, sv: gioca un quarto d’ora toccando tre palloni: però entra e i Lupi si sbloccano. Se non altro, può andar bene come amuleto.

Alessandro voto 8: i lettori più grandi ricorderanno con piacere il cartone animato che vedeva protagonisti Beep Beep e Wile E. Coyote: ecco, il primo dei due, lo struzzo insopportabile, è il numero undici del Cosenza: solo che l’argentino, a differenza del pennuto dei Looney Tunes, a noi sta incredibilmente simpatico. La sua velocità fa impazzire, ormai da più giornate, l’avversario di turno, che oggi prende il nome del ventunenne Montenegro Andrea. Caro Andrea, stai tranquillo: neanche i laboratori dell’ACME potranno mai fermare il nostro Road Runner. Segna anche il gol decisivo, ma è molto più importante quello che fa nel resto della gara.

Calderini voto 6,5: parte bene, in quanto risulta l’unico della squadra capace di prendere palla e, con le proprie progressioni, impensierire la difesa melfitana. Dei sei cartellini gialli, lui ne provoca un paio, salvo poi rimediarne uno per simulazione. Alla lunga cala anche lui, ma la sua classe è di categorie superiori. E forse, il calo, è solo causato dalla Kriptonite.

Mosciaro s.v.: stesso discorso che sussiste per Pepe e Criaco: gioca poco, e tocca pochi palloni. Sembra iniziare bene, ma una caduta lo costringe alla resa. Il suo posto viene preso da De Angelis, voto 6,5: l’ex di turno fa una partita dalle due facce: di giocare gioca bene, si vede che è il tipico attaccante da Serie C. Ma dall’altro ha sulle spalle il peso del rigore sbagliato. Il gol di Alessandro suona, per lui più che per gli altri, come una liberazione. Dovremmo essere più cattivi? No, siamo primi, ha giocato in modo ammirevole e anche lui ha i suoi meriti nel far ammattire la difesa avversaria.

Cappellacci voto 7: più volte ci siamo trovati ad invocare la sua testa in mancanza di un capro espiatorio sul quale sfogare la rabbia per un gioco realmente inesistente. Sarà, ma intanto sta assemblando una squadra messa insieme il 31 agosto portandola ad un primato solitario che mancava, in questa categoria, dalla gloriosa stagione 2008/’09. 16 punti su 21 sono un ottimo bottino, e pazienza se il Teramo mantiene la scia: stasera può fregiarsi del titolo di allenatore della capolista.

Francesco La Luna

Riscatto Montalto: Savasta-gol, e gli ostacoli Città di Messina e un gran caldo fuori stagione vengono superati di misura

  Serie D, Girone I, 7^ Giornata

La Partita: In un’atmosfera tipicamente estiva, il Montalto riscatto la pessima figura fatta ad Agrigento contro L’Akragas e supera di misura il Città di Messina. Dopo alcuni problemi logistici per l’apertura delle porte dello stadio(forse stavano installando degli ombrelloni per proteggerci dal sole bollente) e qualche accenno di scaramucce sugli spalti, la gara inizia con tante decisioni della terna arbitrale che hanno lasciato non pochi dubbi(a nostro avviso troppo fiscali in alcune decisioni). Il gioco è ristagnato a centrocampo con qualche entrata anche proibitiva e qualche ammonizione (a nostro parere evitabile) che ha infastidito gli stessi calciatori, soprattutto il difensore Itri. Nei primissimi minuti però è proprio la squadra di casa ad andare vicina al vantaggio in due occasioni  con Scarnato che su azione da calcio da fermo prima manda di pochissimo a lato e poi lambisce l’incrocio dei pali alla destra di Mannino. Del resto un primo tempo senza particolari emozioni e sussulti. La svolta avviene nel secondo tempo, quando il mister Petrucci cala il Jolly- Savasta al 60′ per uno spento ma anche marcatissimo capitan Occhiuzzi e inserisce centimetri e muscoli al centro dell’attacco. Cambio di modulo, ma soprattutto cambio di passo. Il Montalto si scuote e inizia a pressare alto, facendo viaggiare Zangaro e Mazzei sulle fascie ed evitando di fare lanci lunghi per Piemontese, che avevano caratterizzato vanamente il primo tempo. Proprio Savasta dopo ‘2 dal suo ingresso in campo fa a sportellate in area di rigore su un calcio d’angolo ben eseguito da Fiore e insacca in rete, togliendosi la maglia(per questo verrà amonito) e facendo esplodere la gioia dei tifosi presenti sulla tribuna. Dopo ’28 minuti dal suo ingresso in campo però lo stesso attaccante, autore del gol, viene sostituito da Mirabelli(un difensore). Un Montalto dunque più forte sul piano fisico, riesce a vincere il Città di Messina ma soprattutto un caldo decisamente fuori stagione.

Il Tabellino del Match:

Montalto Uffugo – Città di Messina  1-0

Marcatori: 62′ Savasta (M)

Montalto Uffugo: Ramunno, Scarnato, Itri, Perna, Mazzei, Occhiuzzi(60′ Savasta, 87′ (Mirabelli), Fiore, Catalano(65′ Basile) , Le Piane, Zangaro, Piemontese.   All. Sign. Petrucci

Città di Messina: Mannino, Cammaroto, Nastasi, Brancato, Camarda, Costa(71′ Pino), Cucè, Buscema, Seck, Bruno(78′ Vella), Manfrè(55′ Trovato).  All. Sign. Di Maria

Arbitro: Sign. De Santis di Lecce.  Assistenti: Sign. ri Ditta e Cantafia

Note: Spettatori 300 circa;  Recupero: ‘1 pt, ‘4 st; Espulsi: Adriano Fiore(M)

Classifica: Montalto Uffugo  7° a quota 12 punti

Prossimo Turno,20/10/2013,ore 15:00: Il Montalto Uffugo sarà atteso da un riposato e infastidito Licata

 

Vibonese – Pomigliano 2-2

Marcatori: 2′ Varriale (P), 22′ Pesce(P), 30′ Marasco(V), 34′ Spanò(V)

Classifica: Vibonese penultima a quota 3 punti

Prossimo Turno, 20/10/2013,ore 15:00: Torrecuso – Vibonese

 

 

 

 

Cosenza, i Lupi ballano in vetta.

Il Cosenza, dopo la sconfitta contro la Vigor, non stecca il secondo degli scontri diretti, batte il Melfi e si porta in solitaria in vetta alla classifica di Lega Pro. Buona la prova dei ragazzi di Cappellacci che fanno la solita partita “da Cosenza”, addormentando il primo tempo e scatenandosi nella seconda frazione. Gli ospiti si battono con onore sino alla fine, ma i Lupi, oggi in bianco, resistono e portano a casa il risultato più importante dall’inizio del campionato.

I rossoblù partono con Bigoni che riprende il suo posto a destra e Mannini dall’altro lato, mentre lì davanti Mosciaro e Calderini si alternano al centro con Alessandro motorino fisso sulla sinistra. In avvio, striscione della curva sulla tragedia di Lampedusa: “Lampedusa: la morte non ha colore né razza”: è l’ennesima dimostrazione che la curva del Cosenza, come la città al completo, ripudia il razzismo, e lo dimostra stringendosi attorno alle vittime dell’ennesima tragedia che macchia di sangue il nostro magnifico mare.

Nonostante il calore del pubblico, l’avvio è tutto del Melfi che ci prova prima con un rasoterra da dentro l’area parato a terra da Frattali, poi con un’incursione di Ricciardo chiuso in extremis da Guidi. Il Cosenza prova timidamente dalla distanza ma tutti i tentativi sono ribattuti. Al diciottesimo bella triangolazione con protagonista il numero 10 ospite Neglia, che però da buona posizione, anziché mettere in mezzo, spedisce al di là della traversa. Al minuto ‘37 grande passaggio in diagonale del Melfi, miracoloso in uscita Frattali che sventa il tocco sotto di Ricciardo. Tra il ’30 ed il ’35 guai per Cappellacci: prima Mosciaro, poi Pepe, si fanno male, venendo sostituiti rispettivamente da De Angelis, ex di turno, e da Blondett. Il primo tempo si chiude dunque sullo zero a zero con il Cosenza che non fa neanche un tiro nello specchio della porta avversaria.

La ripresa rossoblù inizia con gli stessi undici che avevano chiuso la prima frazione. Il Cosenza, dopo un quarto d’ora di dormiveglia, inizia a bombardare la porta del neoentrato Perina: al ’60, su una punizione dalla sinistra, De Angelis sponda di testa per Alessandro che spara in porta, trovando però presente il numero dodici avversario. La seconda occasione è però per gli ospiti, che ripartono in contropiede e mettono in mezzo un bel pallone dalla destra: si inserisce il solito Ricciardo che manda a lato da ottima posizione ed a Frattali completamente battuto. Al ‘25 contropiede dei lupi, ormai un marchio di fabbrica: Napolano verticalizza per De Angelis che salta l’uomo e viene atterrato: rigore per il Cosenza. Dagli undici metri si presenta l’ex di turno, che però si fa parare il penalty calciando malamente alla destra di Perina. Ad otto minuti dalla fine Calderini la mette in mezzo ma Criaco, appena entrato, appena manca l’appuntamento con il pallone. Ancora un’occasione per Calderini che prova il diagonale, pronta la risposta di Perina. È il preludio al vantaggio che arriva al ’45: punizione a giro dalla sinistra, flipper in area e sfera che bacia il palo e si insacca in porta. Il gol viene attribuito ad Alessandro, autore dell’ultimo tocco nel marasma dell’area melfitana: uno a zero e pubblico in visibilio. Gli ospiti tentano fino alla fine, ma un super Frattali conclude la partita con delle uscite sicure e prodigiose che esaltano lo stadio, dopo che aveva salvato ancora una volta, poco prima del gol, sull’ennesimo diagonale pericolo degli ospiti. Il triplice fischio giunge dopo quattro minuti di agonia, peraltro non segnalati dal quarto uomo: una sola rete basta e avanza, altri tre punti in cassaforte e tante grazie alla dea del pallone che bacia gli uomini della terra brezia ancora una volta.

Benché il gioco latiti, la grinta che la maggior parte degli uomini agli ordini di Mister Cappellacci ha messo in campo oggi fa ben sperare. Per cui, ci accontentiamo di dormire una notte guardando tutti dall’alto, in solitaria. Se Kevin Costner dovesse fare oggi un remake del suo più famoso film, ballerebbe coi lupi, si. Ma in vetta.

Francesco La Luna

 

COSENZA – MELFI 1 – 0

 

COSENZA (4 – 3 – 3): Frattali; Mannini, Pepe (’35 pt Blondett), Guidi, Bigoni; Napolano (’35 st Criaco), Meduri, Castagnetti; Alessandro, Calderini, Mosciaro (’30 pt De Angelis). All: Cappellacci.

MELFI: Giordano (‘1 st Perina); Montenegro, Cardinale, Cuomo, Pinna; Rinaldi, Muratore, Dermaku; Neglia, Ricciardo (’26 st Cruz), Tortori. All: Bitetto.

Marcatori: Alessandro (C), ’45 st.

Note: AMMONITI: Mannini, Calderini, Alessandro (C); Pinna, Cuomo, Rinaldi, Muratore, Ricciardo, Neglia (M). ESPULSI: Cardinale (M) Fuorigioco: 2 – 6; Calci d’angolo 3 – 1. Recupero: ‘3 pt, ‘4 st.

Il Licata non si presenta a Gioia Tauro: la Nuova Gioiese vince 3-0 a tavolino

La Nuova Gioiese si aggiudica la vittoria a tavolino sul Licata a causa della mancata presentazione della formazione siciliana in terra calabra. I seri problemi societari dei gialloblu mettono in serio dubbio la loro prosecuzione del campionato nel quale il Licata si trova in penultima posizione con due punti. La Nuova Gioiese comunque ottiene 3 punti che avrebbe preferito conquistare sul campo, in attesa degli sviluppi e dei provvedimenti che potrà prendere la Lega e che potranno chiarire la situazione.

Domenico Barone

Il Rende conquista i primi tre punti: battuto 0-1 il Ragusa grazie ad una rete di Galantucci

Ragusa – Rende 0-1
Marcatore: Galantucci al 7´ st

Ragusa: Ferla, Spadafora, Rotolo, Iozzia, Scarano, Milazzo, Alma, Errico, Mele, Romano, De Souza (13´st Martinez). All. Rughetti

Rende: De Brasi, Iraci (40´pt Piromallo) Risolia, Miceli, Iovine, Marchio, Casciaro (15´st Deffo), Ottonello, Galantucci, Musacco (31´st Leta), Di Finizio. All. Giugno

Ammoniti: Alma, Martinez, Milazzo (R), Miceli, Casciaro, Musacco, De Brasi (Re). Angoli: 3-4

Il Rende torna vittorioso dalla trasferta siciliana. Uno 0-1 contro il Ragusa che vale oro. Un gol di Galantucci punisce i siciliani, che nel primo tempo hanno fallito un calcio di rigore con Romano, parato dal bravissimo De Brasi. Dopo due pareggi consecutivi contro Vibonese e Orlandina, la squadra di Giugno conquista la prima vittoria in campionato, in trasferta, su un campo difficile, contro una squadra che, nonostante i problemi societari delle ultime settimane, era uscita vittoriosa nell’ultima di campionato contro il Licata. Ora, con questa vittoria, i biancorossi possono dormire sogni tranquilli e affrontare la prossima partita contro il Noto, in modo più sereno.  La squadra di Via Fratelli Bandiera ha tutto il tempo per preparare la prossima partita, ma soprattutto di recuperare gli infortunati come Russo e Miceli.

Gaspare Guzzo Foliaro

CLASSIFICA
SAVOIA 21
AKRAGAS 15
ORLANDINA 14
HINTERREGGIO 14
CAVESE 13
MONTALTO 14
GIOIESE 11
TORRECUSO 11
C.MESSINA 10
BATTIPAGLIESE 9
NOTO 8
AGROPOLI 8
DUE TORRI 7
RENDE 5
RAGUSA 4
POMIGLIANO 4
VIBONESE 3
LICATA 2

Il Crotone sempre più su : sconfitto il Bari in trasfeta

BARI – CROTONE : 1 – 2

BARI: Guarna,  Ceppitelli,  Sammick, Calderoni, Polenta,  Defendi,  Sciaudone,  Romizi(74′ Lugo),Galano( 64′ Koao Silva),  Beltrame, Alonso( 86′ Marotta). Panchina:Pena, Altobello, Chiosa, Vosnakidis, De Falco, Statella. Allenatore : Roberto Alberti

CROTONE : Gomis, Del Prete, Ligi, Prestia, Mazzotta, Dezi, Crisetig, Cataldi, Torromino(73′ De Giorgio), Pettinari(94′ Boniperti),  Bernardeschi( 57′ Bidaoui). Panchina : Secco, Riggio, Pasqualini, Romanò, Leto, Mastriani. Allenatore : MAssimo Drago

ARBITRO : Gianluca Aureliano

AMMONITI: Ceppitelli, Sciadoni, Romizi, Ligi, Dezi, Cataldi, Bernardeschi. ESPULSI: Lugo

 

Al San Nicola di Bari è andata di scena la partita, valevole per la nona giornata di serie B, tra Bari e Crotone.Gli uomibi di Drago hanno totalizzato 13 punti in classifica e cercano un nuovo colpaccio in trsfera dopo la vittoriosa partita nel derby con la Reggina. Daltro canto, gli uomini di Alberti,a quota otto, inseguono una vittoria per allontanare il pensiero delle ultime due sconfitte consecutive.Il Bari, nei primi minuti di gioco, parte subito aggressivo con diverse azioni,mentre i calabresi ancora non si sono ancora  affacciati verso la porta avversaria.E’ al 17′ la prima azione gol per il Crotone : Del Prete salta Polenta, entra in area di rigore, suggerimento per Torromino, ma l’attaccante calcia sul portiere. Due minuti dopo, è il Bari ad affacciarsi in area del Crotone con un tiro di Sciaudone, ma Gomis è bravo a deviare in angolo.Al 21′ è Beltrame a sfiorare il gol con un colpo di testa che va di poco sopra la traversa.Qualche minuto più tardi è ancora Gomis a chiudere lo specchio della porta deviando in corner un tiro di sciaudone. Ma nel momento migliore , per la squadra pugliese, è il Crotone a trovare il vantaggio al 33’del primo tempo:angolo dalla sinistra di Torromino, i pugliesi non riescono a respingere la sfera e Del Prete gonfia la rate con una stoccata da posizione ravvicinata.Ad un minuto dalla fine del primo tempo, brivido per il Crotone: Beltrame colpisce la traversa, Alonso nelle vicinanze, intercetta la palla, colpisce di testa , ma Del Prete libera sulla linea di porta.Finisce il primo tempo con i calabresi in vantaggio.

Il secondo tempo inizia subito con i pugliesi in avanti decisi a ribaltare il risultato e al 54′ ingenuità di Ligi che trattiene per la maglia Alonso in area di rigore, l’arbitro decreta il tiro dal dischetto.E’ lo stesso attaccante che si porta al centro dell’area, calcia di potenza e la palla si stampa sulla traversa.Il copione si ripete, il Bari costruisce, attacca ma è il Crotone a segnare nuovamente:al 62′ cross rasoterra dalla sinistra di Mazzotta, Pettinari si avventa sulla palla e con un tocco di piatto, dalla breve distanza, firma il 2 a 0.Secondo gol in campionato per la punta calabrese.Cinque minuti più tardi il Bari accorcia le distanze: Defendi crossa dalla tre-quarti, Joao Silva salta di testa e trafigge Gomis, 2 a 1 per il Crotone.Partita dalle mille emozioni e al 71′ rigore per i pitagorici: fallo in area di Romizi su Pettinari, lo specialista Torromino calcia la palla ma Guarna respinge , sulla ribattuta è lo stesso attaccante a calciare ma la palla si stampa sul palo. Al 79′ battuta violenta di Crisetig ma la palla sorvola la traversa.Quattro minuti più tardi Bari in dieci uomini per doppia ammonizione di Lugo per intervento falloso su De Giorgio. Al 93′ bel contropiede del Crotone ma Mazzotta calcia sull’esterno della rete. Al 95′ l’arbitro fischia la fine della partita. Partita stupenda, con emozioni, con pali e traverse e rigori sbagliati, il Bari è stato sfortunato, una traversa e un rigore sbagliato, il Crotone non di meno, con un palo e un rigore sbagliato, i calabresi sono stati bravi a sfruttare le occasione che sono capitate nei migliori momenti per il Bari. I pugliesi restano inchiodati a 8 punti in classifica al diciottesimo posto, mentre il Crotone va sempre più su , con 16 punti e in quarta posizione in classifica. Gli squali nella prossima giornata, riceveranno in casa la capolista Virtus Lanciano.

Esibizione di kart

RENDE (CS) – Nel corso della mattinata di oggi si è svolta a Commenda di Rende una esibizione di kart. L’intendo della manifestazione non competitiva ma puramente dimostrativa è stato quello di promuovere e far conoscere al pubblico il mondo dei kart. Negli ultimi anni, infatti, a causa della ormai nota crisi economica e della mancanza di impianti adeguati in Calabria, tutto ciò che orbita intorno alle gare automobilistiche e ai motori conosce una sostanziale diminuzione di partecipazione e di investimenti soprattutto da parte degli esordienti.

L’esibizione si è svolta lungo Via Silvio Pellico, strada adiacente ai campi da tennis di Commenda, sulla quale si è organizzato, con birilli e pneumatici usati, un mini circuito percorso più volte dai piloti presenti, che non hanno dimenticato a fine giro di dare un’occhiata al cronometro, nonostante la manifestazione fosse puramente dimostrativa. Oltre 20 i piloti presenti con diverse categorie di kart, a premere sul pedale del gas anche alcuni bambini che dimostrano già una autentica passione per questo sport e un pilota donna, presenza non molto frequente in questo tipo di sport.

Pochissimi gli spettatori che hanno assistito all’evento. La mancanza di pubblico è stata motivata soprattutto dalla scarsissima attenzione dedicata da parte degli organizzatori all’aspetto comunicativo, facendo in modo che lo svolgimento della manifestazione motoristica fosse nota solo a pochi. Inizialmente prevista per domenica 6 ottobre la dimostrazione è stata rinviata a domenica 13 a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno interessato tutto il sud Italia lo scorso weekend. La calda mattinata di oggi invece ha contribuito allo svolgimento della manifestazione che ha rappresentato una buona occasione di incontro e socializzazione per i piloti e i loro team.

 

Giuseppe Palazzo

Ruba bottigliette d’acqua: arrestato

L’uomo era armato, nella sua abitazione rivenute armi e droga

MONTEPAONE (CATANZARO) – Armato di pistola ha compiuto una rapina in un bar di Montepaone prendendo alcune bottiglie d’acqua ma è stato identificato ed arrestato dai carabinieri della Compagnia di Soverato. Antonio Agresta, 50 anni, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di rapina, detenzione e porto abusivo di arma e munizioni e detenzione di droga a fini di spaccio. Nella sua abitazione i militari hanno trovato un revolver 357 magnum con 6 proiettili e 6,5 gr. di cocaina.

Incidente stradale a Melito Porto Salvo, morto il fratello del capitano della Juve Stabia

Gravemente ferita una donna

MELITO PORTO SALVO (REGGIO CALABRIA) – Il fratello del capitano della Juve Stabia, squadra di serie B di Castellammare di Stabia (Napoli), è morto la notte scorsa in un incidente sulla statale 106 a Melito Porto Salvo. Raffaele Caserta, 38 anni, di Melito, fratello di Fabio, viaggiava su una Fiat Panda guidata da una donna rimasta ferita gravemente, quando la vettura, per cause da accertare, si è scontrata con il guardrail ed è finita nel vuoto. Dolore è stato espresso dalla Juve Stabia.

Primarie a Pentone/Vincenzo Marino presenta la candidatura, invitato Domenico D’Agostino

Da sx Arturo Bova, Chiara Macrì, Michele Gigliotti, Tommaso Tarantino, Domenico D'Agostino

PENTONE (CZ) – Vincenzo Marino, coordinatore del circolo PD di Pentone, ha presentato la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato a sindaco per le amministrative del 2014. Ma ha invitato e ha dato la parola anche all’altro candidato, Domenico D’Agostino: un gesto non scontato di questi tempi. In questo senso, entrambi i candidati intendono cambiare rotta. Come ha sottolineato Vincenzo Marino, dalle primarie non emergerà «un uomo solo al comando»: il 20 ottobre i cittadini avranno la possibilità di scegliere un progetto – da costruire insieme – che punti al miglioramento di Pentone e frazioni. Al di là degli atavici personalismi.

Vincenzo Marino

A sostegno della candidatura di Vincenzo Marino, sono stati presenti amministratori, dirigenti e militanti del PD locale: tra gli altri, Chiara Macrì, Pasqualino Mancuso (coordinatore provinciale PD), Arturo Bova (sindaco di Amaroni), Domenico Giampà (segretario dei Giovani Democratici), Davide Zicchinella, Marco Gentile, Sebastiano Tarantino, Pietro Viapiana. Ha moderato la serata Michele Gigliotti (coordinatore del circolo di Simeri Crichi). Gli intervenuti, pur ringraziando e facendo un “in bocca al lupo” a entrambi i candidati, hanno espresso il proprio sostegno a Vincenzo Marino del quale hanno testimoniato la passione, le competenze, l’impegno sul campo, la capacità di individuare gli strumenti per raggiungere gli obiettivi comuni. Salvatore Scalzo ha fatto pervenire un messaggio di vicinanza e di augurio per un buon lavoro.

Domenico D'Agostino

Vincenzo Marino ha deciso di scendere in campo per rompere con il passato e ridare centralità al territorio lavorando per obiettivi. Ambiente e territorio – da valorizzare e tutelare per inserire Pentone e frazioni in un percorso ambientale e culturale più ampio, sul modello di Amaroni e Sellia –  definizione di regole di convivenza civile, centralità dei cittadini attraverso il bilancio partecipato, l’associazionismo, la costruzione collettiva di una nuova comunità: sono i punti di partenza di un programma da elaborare insieme. Scuola, lavoro, famiglia e servizi sociali, le priorità, da ampliare. Rispetto a questi punti, in passato, Vincenzo Marino ha fatto incontri sul territorio e ha proposto possibili progetti concreti. «Se credete alla mia idea di cambiamento fatto di sacrificio, lavoro passione – ha detto – sostenete non tanto la persona quanto il progetto». Ma Vincenzo Marino non esclude l’avversario politico: per lui, i candidati alle primarie non sono uno opposto all’altro, ma portatori di idee diverse. Ha ribadito, perciò, l’importanza della consultazione del 20 ottobre, che ha voluto fortemente. Questo strumento è il primo tassello verso la trasparenza e la partecipazione: un’opportunità da non perdere

Anche Domenico D’Agostino ha rimarcato l’importanza delle primarie che, secondo lui, per la prima volta offrono l’opportunità di esprimere il proprio pensiero. E di mettersi in gioco per dare l’idea di un cambiamento nel paese, di una politica rispettosa dell’avversario, fatta senza scontrarsi. Per Domenico D’Agostino, al di là di chi vincerà, è necessario avere le idee chiare per far risalire il paese e per restituirgli l’armonia, parola che ritorna più volte nel suo breve intervento. Invita i presenti a votarlo o a votare chi ritengano, per il cambiamento. Secondo D’Agostino, il paese ha bisogno del nuovo e dell’occhio lungo.

 

Rita Paonessa