Quarta sconfitta consecutiva per il Rende che cade in casa contro l’Agropoli per 0-2

Un’altra sconfitta per il Rende Calcio, in casa, contro l’Agropoli di Pirozzi. Uno 0-2 che fa male all’ambiente, perché è la quarta sconfitta consecutiva, perché la difesa continua a subire gol a raffica e perché l’attacco è quasi inesistente. Eppure i segnali, prima della partita, erano stati incoraggianti: nonostante la sconfitta nell’ultima di campionato contro l’Hinterreggio si erano intravisti sprazzi di bel gioco, così come nell’amichevole di giovedì contro il San Fili, dove i biancorossi con tre gol avevano regolato la squadra locale.

Ma i segnali positivi si sono rilevati solo dei fuochi di paglia. Il Rende è tornato quello delle prime giornate: buona partenza e poi i soliti black out difensivi. Mister De Angelis le ha provate tutte per arginare i delfini blu dell’Agropoli, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. Il solo Leta, migiore in campo per la compagine rendese, ha provato, più volte, ad arginare la compatta linea difensiva dell’Agropoli senza successo. Anche capitan Musacco con grinta e cuore ha provato a dare un contributo alla manovra offensiva, senza successo.  Il cuore non basta, ora servono risultati concreti per risalire al più presto la classifica. Quello zero in classifica inizia ad essere già una condanna definitiva alla retrocessione per i biancorossi.

RENDE-AGROPOLI 0-2

Rende: De Brasi, Di Finizio, Grisolia, Iovine (28′ St. Di Piedi), Deffo, Miceli, Leta, Ottonello (7′ st Russo), Galantucci, Musacco, Gagliardi (39′ St. Franchino).

A disposizione: Greco, Basile, Barca, Piromallo, Chiari, Irace.
Allenatore: De Angelis

Agropoli: Capotosto, Amendola, Staiano, Maisto, Panini, Scognamiglio, Chiavazzo, Toscano, Palumbo (35′ St. Tarallo), Ragosta (41′ St. Landolfi), Vitale (21′ st Guarro).

A disposizione: Carezza, Morbidelli, Sosero, Eugeni, Cascone, Capozzoli.
Allenatore: Pirozzi

Arbitro: Minotti di Roma2
Reti: 1′ St. Toscano, 41′ St. Ragosta

Note
Ammoniti: Miceli, Scognamiglio, Palumbo, Vitale, Gagliardi, Capotosto, Guarro.
Presenti circa 400 persone al Marco Lorenzon, di cui una ventina di tifosi ospiti.

CRONACA

PRIMO TEMPO

Il Rende schiera dal primo minuto Deffo, dopo il lungo stop estivo, al fianco di Miceli in difesa.  Centrocampo nelle mani di Leta e Ottonello. In attacco Musacco e Gagliardi a supporto di Galantucci. Franchino in panchina, insieme a Di Piedi. Prima della partita, un minuto di silenzio per ricordare Palo Zantelli, pilota di Formula 2 scomparso prematuramente in un incidente d’auto.

La squadra di casa parte bene: al 2′ Galantucci ci prova da fuori, tiro centrale facile preda del portiere campano. L’Agropoli risponde subito con un cross insidioso di Ragosta, sventato da Deffo in angolo. Al 5′ l’unica e vera azione dei biancorossi nel primo tempo: passaggio filtrante di Leta per Galantucci, che non riesce a tirare perché stoppato da un intervento provvidenziale di Capotosto. Ci riprova Musacco in acrobazia su assist di Leta, senza successo. Dopodiché dominio Agropoli: il team di Pirozzi sale in cattedra con Vitale, Palumbo e Ragosta. Al 20′ Vitale defilato tira alto. Al 22′ Ragosta ci prova da fuori, ma il suo tiro è centrale. Un minuto dopo è Palumbo ha sbagliare un gol facile facile davanti a De Brasi. Alla mezz’ora è Ragosta che, solo in area di rigore, non riesce a trafiggere l’estremo difensore rendese. Un’altra triangolazione Vitale – Palumbo – Vitale, spaventa la retroguardia rendese. A fine primo tempo Musacco ci prova direttamente su calcio d’angolo, ma il suo tiro non sorprende Capotosto.

 

SECONDO TEMPO

Pronti via e l’Agropoli va in vantaggio con Toscano sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il centrocampista dell’Agropoli è stato lesto, nella confusione generale, ha gonfiare la rete avversaria. Una partenza negativa, che ha spezzato le gambe ai calciatori rendesi, incapaci di reagire al dominio dei delfini. Al 9′ ci prova il solito Leta ha svegliare i suoi e a dare la carica, ma il suo tiro al volo finisce di poco fuori. 10 minuti più tardi l’azione che poteva regalare il pareggio alla squadra di casa: incursione di Grisolia sulla Fascia, cross per Galantucci che riesce a servire l’accorrente Gagliardi che da solo riesce a sbagliare un gol a porta vuota. Al 33′ del secondo tempo De Brasi compie due autentici miracoli su Palumbo che non riesce a segnare. Al 39′ cross di Guarro per Toscano, che sfiora l’incrocio e la sua doppietta personale. Ma è solo il preludio al bellissimo gol di Ragosta che con un gran botta da fuori, trafigge l’incolpevole De Brasi.

Partita da dimenticar per la squadra di casa: ora si pensa al futuro e alla prossima gara contro la Vibonese.

PAGELLE RENDE

De Brasi 6,5 Ancora incerto sulle uscite, ci mette la pezza su alcune situazioni pericolose di Ragosta e company. Bravo, ma sfortunato.

Di Finizio 5 Non spinge. Impalpabile sia in difesa, che in attacco.

Grisolia 5  Vedi sopra.

Iovine 5,5 ci mette grinta, ma troppa aggressività non porta al gioco. Da rivedere.

Deffo  6 viene da un lungo stop. Ottimo in alcune situazioni difensive, in altre è un po’ pasticcione. Voto di fiducia.

Miceli 5,5 Dovrebbe trasmettere più sicurezza. Non sempre ci riesce.

Leta 7 Il migliore dei suoi. I suoi passaggi sono con il contagiri; la sua presenza in campo è indispensabile per il gioco rendese.

Ottonello 5 dopo la buona prestazione contro l’Hintereggio, gioca una gara impalpabile. La squadra si aspetta grandi cose da lui.

Galantucci 5,5 Sbaglia troppo. Il bomber la deve mettere dentro alla prima palla utile. Lui non lo fa.

Musacco  6 il capitano grida, si sbraita, cerca di strigliare i suoi. Senza successo.

Gagliardi 4,5 sbaglia tutto. Passaggi, dribbling, e un gol a porta vuota che ha dell’incredibile. Su quel tiro ci poteva essere il possibile pareggio del Rende.

Allenatore De Angelis 5 I tifosi chiedono a gran voce l’impiego di Franchino. Lui schiera dal primo minuto Gagliardi che non riesce a segnare un gol a porta vuota. Servivano i cambi giusti subito dopo il primo gol dell’Agropoli. Non sono arrivati, così come la rete del pareggio. La sua ultima partita?

I subentrati a partita in corso:

Russo 5 Entra al posto di Ottonello. Come se non fosse mai successo.

Di Piedi n.g.

Franchino n.g.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

Cambiano le stagioni ma non l’aria per il Montalto: Ancora Piemontese – gol ma poi si infortuna

  Serie D, Girone I,  4^ Giornata

La Partita: Con una cornice di pubblico come al solito fantastica, e va anche sottolineata  la presenza di alcuni ultrà fedelissimi del Ragusa, (che si prenderanno la scena nel dopo-partita), il Montalto effettua il cambio di stagione. Si sbarazza infatti degli “indumenti leggeri ” del Ragusa per coprirsi bene da inevitabili sfide che verranno in questa nuova stagione autunno/inverno, le quali saranno  davvero decisive per raggiungere al più presto l’obiettivo minimo, cioè la salvezza. Ma andiamo alla cronaca: E’ ancora il bomber Piemontese a regalare 3 punti alla squadra di Taverna nel finale del primo tempo dopo aver sprecato 7/8  palle- gol nitide, con lo stesso centroavanti che al 14′ e al 24′ manda la palla fuori a pochi passi dalla porta difesa da Ferla. Al 10′  Fiore con una staffilata dai 25 metri centra in piena il palo, e lo stesso centrocampista, ex Cosenza che al 37′  ci riprova da fuori ma il portiere è attento. E’ un assedio totale da parte del Montalto tutto il  primo tempo, che poteva tranquillamente finire anche sul 3/4 a zero per i padroni di casa. Nessuno si sarebbe lamentato più di tanto. Nel secondo tempo invece è tutta un’altra storia. Spartiacque dell’incontro è proprio  l’infortunio del match- winner Piemonte (cosi’ lo chiamavano i suoi tifosi), la squadra di mister Petrucci inizia a sentire la fatica ma anche l’assenza di un bomber di razza e di un ariete che fa salire la squadra e passare minuti preziosi oltre che a dare profondità e imprevedibilità alla manovra offensiva. Il nervosismo e la paura di assistere ad una beffa è tanta e allora il mister cerca di dare un nuovo assetto alla sua squadra inserendo nuove forze fresche e soprattutto Basile per rafforzare il centrocampo. A parte qualche piccola distrazione,   gli hanno  permesso comunque di gestire senza tanti patemi d’animo il risultato anche in virtù del fatto che dal 36′ del secondo tempo giocavano anche con l’uomo in più. Per il Montalto dunque è buona la prima di due sfide consecutive che saranno disputate al “Romolo di Magro”. Vedremo come se la caverà nell’atteso e sicuramente non facile derby contro la Nuova Gioese.

Il Tabellino del Match:

Montalto Uffugo – Ragusa 1-0

Marcatori:  46′ pt Piemontese(M)

Montalto Uffugo: Ramunno, Mazzei, Perna, Fiore, Scarnato, Itri, Occhiuzzi, Catalano,, Piemontese, Zangaro, Le Piane.  All. Sign. Petrucci

Ragusa: Ferla, Scarnato, Spadafora, Rotolo, Tumino, Errico, Iozzia, De Souza,  Milazzo, Romano, Rufo.  All. Sign. Belotto.

Arbitro: Sign. Fabrizio Lombardo di Sesto San Giovanni. Assistenti: Pasquale Marsinelli e Sign. Marco Capolupo

Note: Spettatori 400 circa; Espulsi: Scarano(R); Recupero: ‘2 pt, ‘5 st

Classifica: Montalto Uffugo 7° a quota 8 punti

Prossimo Turno, 22/09/2013, ore 15:00: Nella seconda gara consecutiva davanti al suo pubblico  il  Montalto affronterà nel derby tutto calabrese la Nuova Gioese

LE ALTRE GARE DELLE CALABRESI:

Licata – Vibonese  2-2

Marcatori: 3′ Marasco, 14′  Lauria(L), Spanò(V), 92′ Davi’ (L)

Due Torri – Hinterreggio  2-1

Marcatori: Alizzi e Ancione(Due Torri), Puntoriere(H)

La loro posizione in Classifica: Vibonese 15^ a quota 1 punto, Hinterregggio 6^ a quota 9 punti

 

Vigor Lamezia– Cosenza, le pagelle dei Lupi

Condannata la difesa, ancora una volta super Frattali. Mosciaro segna, ma… 

Frattali voto 7,5: ancora una volta, il numero uno rossoblù si dimostra portiere di categoria superiore: gli anni passati a Frosinone lo hanno forgiato a livelli altissimi, rendondolo una molla tra i pali. Unica pecca l’errore in uscita nel primo tempo, con la gentile collaborazione di Guidi. Per il resto non può nulla sui due gol, anzi per poco non salva sul primo.

Guidi voto 4: con il collega Pepe li avevamo messi sul banco degli imputati settimana scorsa, li condanniamo questa settimana. È davvero impensabile prendere quattro gol in quattro giornate su palla inattiva. Peraltro, il numero sei si dimostra svagato ed approssimativo negli interventi, rischiando di far sbagliare anche il povero Frattali.

Pepe voto 4: vedi sopra. Assolutamente insufficiente la prova dei due centrali, che non possono neanche addurre come scusa, dalla loro, l’inesperienza. Bisogna cambiare, ed in fretta. Tenere in panchina un ragazzo promettente come Carrieri, proveniente dalla Serie B e soprattutto da Varese, non fa bene a nessuno. Speriamo che Cappellacci si ricreda.

Bigoni voto 6,5: unico errore, quello di concedere a Zampaglione l’uno contro uno con Frattali, miracoloso. Nel computo totale della partita è l’unico della difesa a quattro a salvarsi, proponendosi più epiù volte in fase offensiva e contenendo le sfuriate offensive biancoverdi.

Mannini voto 5,5: partita anonima la sua. Fa quello che deve e non di più, non di meno. Non si prodiga per i compagni, non si affaccenda per i centrali. Partita di contenimento ma non ci si può limitare a questo in un derby d’alta classifica. Si chiedono spiegazioni a Cappellacci per non aver schierato nuovamente Palazzi.

Giordano voto 5: ancora una volta insufficiente. Stavolta di più ci mette la corsa, ma tutti i palloni che recupera puntualmente li perde causa mancanza di precisione. Bisognerebbe spiegargli che, dopo aver recuperato, sarebbe d’uopo far ripartire l’azione. Propria. Non avversaria.

Castagnetti voto 5: il centrocampo si conferma punto critico del Cosenza. Cappellacci dovrà lavorare molto sui due interni, cercando di motivarli a dovere o, in situazione assolutamente disperata, di sostituirli. Non si può andare avanti così. Unica nota positiva i due calci di punizione che rischiano di diventare occasioni da gol, ma questo non basta.

Criaco voto 6: non aveva iniziato male, non ha continuato sulla stessa scia. Scostante, nel primo tempo sembra poter far impazzire la difesa Lametina, nel secondo viene forse troppo presto richiamato in panchina da Cappellacci per far posto a Calderini

Alessandro voto 6: ormai i voti dei centrali difensivi e delle ali vanno di pari passo. Gli manca il tiro, gli manca la propositività, ma non gioca una cattiva partita. Salta qualche volta l’uomo, torna, difende. I risultati, però, non sono quelli sperati. Da lui, come da altri, ci si attende di più.

De Angelis voto 5,5: dopo la buona prova contro il Sorrento, partita al di sotto delle aspettative per lui, confrontandolo con Mosciaro. Troppo nervoso, rischia due volte il rosso, e due volte viene graziato dall’arbitro.

Mosciaro voto 6: una partita da Mosciaro, grossomodo. Segna il rigore, delizia la platea con un aggancio da Serie superiori, protegge e fa salire la squadra, comandandola. Peccato, però, che perda l’uomo in occasione del gol decisivo firmato da Marchetti. Non tutte le colpe sono dei centrali, anche lui fa il suo. Peccato, ma quantomeno è riuscito a sbloccarsi.

Meduri voto 6: in confronto ai due di centrocampo, oggi, avrebbe ben figurato anche il Vampeta dell’Inter. Più movimento rispetto alla partita di domenica scorsa e compitino svolto. Non risulterà impreparato agli occhi della maestra, diversamente da molti suoi compagni.

Calderini voto 6,5: Caro Cappellacci, perché lui no? Sembra essere l’uomo in più, è una freccia avvelenata che il Mister però scocca raramente. A volte non basta chiamarsi tal de’ tali per giocare titolare, a volte si. A farne le spese, il povero Elio, che in quattro spezzoni concessi ha raccimolato un gol ed un rigore guadagnato. Eppure, se due indizi non fanno una prova, quantomeno fanno pensare.

Napolano SV: ingiudicabile.

Francesco La Luna

 

LEGA PRO 2, il derby è Biancoverde, Cosenza battuta a Lamezia

Vigor Lamezia – Cosenza 2 – 1, 

Marcatori: 62′ Del Sante (VL), ’81 Masciaro su rigore (C),’87 Marchetti (VL).

Quarta vittoria in altrettante partite per la Vigor Lamezia di mister Costantino, capolista a punteggio pieno.

CRONACA – Un primo tempo basato prevalentemente sul possesso palla e sull’equilibrio a centrocampo, motivato dalla paura di entrambe le squadre di prendere gol. Al minuto 12, Del Sante prova a sfondare, salta due difensori sull’out di sinistra, ma al centro non c’è nessuno. Sul capovolgimento di fronte, buona combinazione tra De Angelis e Alessandro che chiude in corner.  La partita prosegue con tiri velleitari da lontano o da fermo di Mangiapane per la Vigor e con buone azioni rossoblu, soprattutto di Alessandro, fermate da una solida difesa bianco verde. L’occasione più ghiotta èbiancoverde, al minuto 44: Rondinelli mette palla dentro l’area di rigore del Cosenza , Zampaglione manda fuori in diagonale con la palla che viaggia a pochi centimetri dalla linea di porta.

Il secondo tempo inizia con una forte spinta lametina: ci provano Zampaglione e Rondinelli che costringono Frattali agli straordinari. Al minuto 54, viene annullato giustamente un gol al Lamezia per fuorigioco di Del Sante, in chiara posizione di offside. Mangiapane ci prova direttamente da corner e centra la traversa. Il Lamezia spinge e trova il meritato vantaggio, al minuto 62: punizione di Mangiapane che mette la palla in area, dove Del Sante gira di testa e mette alle spalle di Frattali. Due minuti più tardi il Cosenza ci prova con una punizione di Castagnetti, di poco a lato. Poi è ancora Vigor: Zampaglione in profondità, salta un difensore e tira sul primo palo con Frattali che manda in corner. Poco dopo, la Vigor potrebbe raddoppiare: errore della difesa cosentina, Del Sante riceve palle e si invola in porta, ma il suo esterno destro è deviato dal portiere. Al minuto 81, l’arbitro Verdenelli concede un dubbio rigore al Cosenza: palla al centro per De Angelis che cade in area di rigore, trattenuto da Gattari. Dal dischetto, il bomber rossoblù Mosciaro spiazza Rosti. La Vigor Lamezia non ci sta e riparte: Romano viene atterrato a pochi metri dall’area di rigore e rimane a terra privo di sensi, l’arbitro fa continuare e fischia un fallo su D’amico. Dopo i soccorsi al centrocampista bianco verde, D’amico batte la punizione in area e Marchetti devia in rete di testa, facendo esplodere il pubblico di casa. Nel finale espulso lo stesso D’amico per proteste.

Vigor Lamezia che centra l’en plein (4 vittorie su 4), batte un Cosenza molto contratto e vince meritatamente il Derby, rinsaldando il primo posto in classifica e portandosi a +4 dagli inseguitori.

Tabellino: 

LAMEZIA: Rosti, Rapisarda, Malerba, Scarsella, Marchetti, Gattari, Zampaglione, Romano (88 Perrino), Del Sante, Mangiapane (75 D’Amico), Rondinelli ( 78 Padulano). All: COSTANTINO

COSENZA: Frattali, Rigoni, Mannini, Giordano (57 Meduri), Pepe, Guidi, Criaco (65 Calderini), Castagnetti, Mosciaro, De Angelis, Aessandro (80 Napolano)

Ammoniti: Mosciaro, De Angelis, D’amico.
Espulsi: D’amico
Spettatori: 3000 circa
Recuperi: 2 minuti nel primo tempo, 5 minuti nel secondo tempo.

NOTE: osservato un minuto di silenzio per i gravi lutti accaduti negli ultimi giorni a Lamezia Terme, dall’esplosione del Silos ai continui incidenti stradali, e per il pilota Zantelli, deceduto domenica scorsa all’Idroscalo di Milano.

Roberto Tarzia

La storia di Bianchi “scritta” da tre autorevoli Sindaci

Da sinistra i Sindaci Antonio Falbo, Antonio Bianco, Antonio Pettinato

Bianchi (Cs) – Un sole timido a riscaldare la terra biancara, un cielo ceruleo cosparso qua e là di piccole nuvole bianche a fare da “coperta” alla terra dei briganti, un’aria mite ad abbracciare il piccolo e caratteristico paesino presilano. È questa l’atmosfera che si respirava ieri pomeriggio nel comune di Bianchi; un caloroso preludio naturale ha dato il via al consiglio comunale dal titolo “Percorsi di storia”, un’intensa giornata dedicata alla memoria, al ricordo di tre influenti personalità della cosa pubblica, alla storia scritta a colpi di oratoria, strategie politiche e visioni comunitarie.

Antonio Falbo, Antonio Bianco, Antonio Pettinato, tre nomi e tre cognomi dietro cui si nascondo volti ancora nitidi nella memoria collettiva; uomini d’altri tempi che sono approdati alla politica con umiltà e senso del fare, uomini che si sono prostrati al bisogno altrui trascurando qualsiasi tipo di tornaconto personale. Una politica trasparente, collettiva, popolare la loro, una politica fatta dagli uomini e per gli uomini, un modo d’amministrare la res pubblica di cui oggi, sfortunatamente, si sono perse le tracce cancellate dall’arroganza del politico di turno, dal clientelismo, dalla sempre più massiccia presenza della ‘ndrangheta che affonda i suoi neri artigli nello Stato facendo prevalere gli interessi personali su quelli della massa.

Tre Sindaci di tre diversi orientamenti politici che, dal ’46 all’80, hanno amministrato il Comune di Bianchi con dedizione e senso del dovere, un lavoro ponderato e oculato con cui hanno scritto la storia di un’intera comunità, politici capaci di trasformare pagine bianche di un diario in un libro colmo di immagini e avvenimenti. Tre nomi marchiati a fuoco in quelle stanze del Comune che ieri hanno accolto paesani e amministratori; parole di riconoscenza e di affetto sono state spese dal Sindaco di Bianchi Antonio Villella, dall’Assessore alla Cultura Pasquale Taverna, dall’Onorevole Salvatore Magarò Presidente Commissione Antimafia della Regione Calabria, da Gino Pagliuso segretario provinciale Udc Cosenza, dall’Onorevole Giuseppe Lavorato e da tutti i parenti più prossimi dei tre sindaci che hanno deciso di intervenire all’incontro per lasciare una testimonianza diretta, e non filtrata, dei propri cari. Antonio Falbo, Antonio Bianco e Antonio Pettinato sono stati da loro continuamente definiti come uomini di fatti più che di parola, filantropi innamorati della propria terra e dei propri concittadini, leader carismatici a cui, ieri pomeriggio, sono state intitolate strade e piazze con lo scopo di rendere immortale non la loro persona ma il loro operato.

Ogni intervento, ogni parola detta o aneddoto narrato da amministratori e familiari ha permesso di delineare la personalità politica e amministrativa di tre uomini che di simile hanno soltanto il nome, tre sindaci la cui pienezza difficilmente si riesce ad espletare e il cui ricordo smorza il fiato ed inumidisce gli occhi.

Un pomeriggio, quello di ieri, trascorso a tessere e ritessere, come l’epica Penelope, la tela dei ricordi, pezzi di memoria raccolti e incastrati come tasselli di un puzzle, di una realtà più grande su cui si materializzano tre volti che hanno scritto la storia e fatto la politica.

Annabella Muraca

Piccolo Teatro Unical, dal 1° ottobre laboratorio di dizione a cura di Lindo Nudo

RENDE – Dall’1 al 6 ottobre riparte “Poeti e narratori di Calabria in dizione”, il corso che vede la docenza dell’attore e regista Lindo Nudo rivolto ai professionisti della parola (giornalisti, avvocati, speaker radio-televisivi, insegnanti) e a coloro che vogliano imparare a parlare correttamente, eliminando i difetti di pronuncia e coniugando l’opportunità di conoscere, o approfondire la conoscenza, dei poeti e narratori calabresi – Leonida Rèpaci, Corrado Alvaro, Franco Costabile, Lorenzo Calogero, Carmine Abate – le cui opere costituiscono oggetto di esercitazioni e letture.

Inserito fra le attività finalizzate alla formazione di nuovo pubblico nel programma della seconda annualità della residenza “Un piccolo Teatro d’arte per l’area urbana”, il corso base di dizione si svolgerà presso il Piccolo Teatro dell’Università della Calabria con orari dalle 16.00 alle 18.45 (1° turno) e dalle 19.15 alle 22.00 (2° turno) al costo comprensivo di assicurazione di € 25.00.

Durante le lezioni si lavorerà sull’impostazione di un uso corretto dei suoni vocalici e consonantici, sull’utilizzo della respirazione diaframmatica e sull’escursione tonale per migliorare le potenzialità estensive della voce.

Gli interessati devono inviare richiesta di partecipazione e curriculum all’indirizzo piccoloteatrodarte@gmail.com entro le ore 14.00 di sabato 28 settembre. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito www.teatrorossosimona.com e sulla pagina facebook  unpiccoloteatrodarte.

Le attività della residenza “Un piccolo Teatro d’arte per l’area urbana”, che si avvale della collaborazione del CAMS (Centro Arti Musica e Spettacolo) Unical e del partenariato con il comune di Rende, proseguiranno a ottobre con le prove aperte e, il 19, con il debutto dello spettacolo “Ti amo Calabria” della compagnia capofila Teatro Rossosimona, mentre sono già in corso le prove di “Le indicibili avventure di Pinocchio, burattino”, nuova produzione della compagnia partner Libero Teatro.

1 – 1 con il Novara, la Reggina non vince più

5^ Giornata di serie B

Reggina-Novara 1-1

Marcatori: 27′ aut. Colucci (N), 71′ Fischnaller (R)

Formazioni:

REGGINA:  Benassi; Adejo, Lucioni, Ipsa; Maicon, Dall’Oglio, Colucci, Strasser, Foglio; Di Michele, Cocco. A disposizione: Zandrini, De Rose, Gerardi, Fischnaller, Louzada, Di Lorenzo, Rigoni, Contessa, Sainz-Maza. Allenatore: Sig. Atzori

NOVARA: Kosicky; Perticone, Mori, Ludi, Nava; Faragò, Buzzegoli, Pesce; Katidis, Comi, Gonzalez. A disposzione: Tomasig, Potouridis, Marianini, Rubino, Rigoni, Bastrini, Parravicini, Genevier, Iemmello. Allenatore: Aglietti

CRONACA – Dopo un primo tempo noioso con le occasioni che latitano sia da una parte che dall’altra,  è il Novara a passare in vantaggio al 27′ con un’ autorete clamorosa di Colucci su un cross innocuo di Gonzales: è la miccia che accende finalmente la partita . La reazione rabbiosa, ma inefficiente,  della Reggina infatti non si fa attendere e al 34′ occasione amaranto con Di Michele per Cocco, ma il tiro di prima intenzione è messo in angolo dal portiere.

Nella ripresa la Reggina continua ad attaccare, seppur in maniera sterile. Al 64′ il neo entrato Gerardi sbaglia una ghiottissima occasione che fa da  preludio finalmente al gol del pareggio che arriva al 71′ con Fischnaller che su una maldestra uscita di Kosicky trova il tocco del meritato pari.

Inutile pareggio che fa più comodo agli ospiti che agli amaranto. Terzo pari in cinque giornate per gli uomini di Atzori che mercoledi devono affrontare la difficile trasferta di Varese.

Ritrovato cadavere senza testa al largo di Scilla

SCILLA (REGGIO CALABRIA)  – Un cadavere in avanzato stato di decomposizione e privo della testa è stato trovato da due pescatori al largo delle acque di Scilla. I pescatori hanno allertato gli agenti della polizia di Stato ed il personale della Capitaneria di porto che hanno provveduto al recupero del corpo. Dai primi accertamenti è emerso che il cadavere appartiene ad un uomo alto circa 1 metro e 70 centimetri. In corso gli accertamenti per l’identificazione.

Giunta Occhiuto, verso l’affidamento dei servizi alle Cooperative sociali

COSENZA – L’attività del gruppo di lavoro costituito, su impulso del sindaco Mario Occhiuto, da tecnici municipali e da commissari nominati dagli uffici della Prefettura, riuniti in sinergia per la stesura del bando di gara sui servizi da affidare alle Cooperative sociali, è stata approvata questa mattina dalla Giunta Occhiuto.
“L’approvazione del progetto frutto dell’impegno profuso dalla Commissione per quel che sarà il futuro affidamento dei servizi cittadini già svolti in precedenza dalle Cooperazioni sociali – afferma l’assessore al ramo Carmine Manna – è per noi motivo di grande soddisfazione perché ci avvicina ulteriormente alla risoluzione di una problematica molto seria per la città.  In tempi rapidissimi ora verrà pubblicato il bando di gara per il nuovo appalto. Presto, dunque, sarà possibile reingegnerizzare il servizio di gestione del verde e dei piccoli interventi manutentivi del territorio puntando su livelli di qualità e di efficienza mai raggiunti in passato e migliorando nel contempo  il decoro urbano per il quale abbiamo sempre comunque dimostrato un’attenzione particolare”.

Despar, la Filcams Cgil Calabria dichiara stato di agitazione per 1.050 dipendenti

CATANZARO – La Filcams Cgil Calabria dichiara lo stato di agitazione dei circa 1.050 dipendenti impiegati nei 27 punti vendita presenti sul territorio regionale con marchio della Despar.  La decisione è stata presa insieme alle strutture Territoriali e alle Rsa aziendali al termine dell’incontro, dagli esiti negativi, che si è tenuto ieri sera (20 settembre) con i rappresentanti aziendali. Se non sarà invertita la rotta, il sindacato è pronto inoltre a proclamare uno sciopero.

Dalla riunione di ieri sera, infatti, è emersa con chiarezza la volontà del gruppo Despar (che fa capo a due società: la Alidis e la Gam) di non voler rispettare gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali il 31 maggio e il 10 giugno scorsi. In particolare, negli accordi, vista la situazione di crisi aziendale e per salvaguardare quindi la continuità aziendale e i livelli occupazionali, è prevista la cassa integrazione on the job per i lavoratori con contestuale attività di formazione teorica e pratica.

Durante l’incontro di ieri, i rappresentanti societari hanno annunciato l’impossibilità di rispettare le date di erogazione degli arretrati indicate negli accordi, né di poter fornire una scadenza certa per il pagamento degli stipendi correnti che i lavoratori della Despar  (devono ricevere anche il saldo di marzo e la mensilità di aprile e la quattordicesima mensilità) rivendicano con puntualità. L’azienda ha inoltre deciso di ridurre le attività di formazione che costituisce l’elemento cardine degli accordi di cassa integrazione on the job. Una decisione che rischia di vanificare gli sforzi fatti dalle parti per garantire la solidità societaria e l’occupazione.

Alla luce della riunione di ieri sera, la Filcams Cgil Calabria ha inviato una lettera al presidente del gruppo Despar, Antonio Gatto, affinché intervenga per ripristinare il rispetto degli accordi sottoscritti, in caso contrario il sindacato ribadisce la volontà di proclamare  uno sciopero non escludendo anche la disdetta degli accordi stessi.

“Siamo molto amareggiati dall’atteggiamento aziendale – commenta Luigi Scarnati, segretario generale della Filcams Cgil Calabria -. Un comportamento di rigidità e chiusura incomprensibile, vista la disponibilità che abbiamo manifestato finora a venire incontro alle esigenze societarie, come dimostrano gli accordi sottoscritti nei mesi scorsi. Questo modo di fare rischia di minare le relazioni sindacali”. Scarnati si rivolge infine ai dipendenti della Despar: “Il nostro auspicio è che si torni al rispetto degli accordi, altrimenti li invitiamo alla lotta per difendere i diritti e il posto di lavoro”.