Coldiretti: Fermare il parco eolico nel territorio tra i comuni di Simeri Crichi e Catanzaro

Catanzaro – Il nuovo “set” dei “palazzinari dell’energia eolica” adesso sono le campagne e le colline dei territori tra il comune di Simeri Crichi e per una parte di Catanzaro. Sembra – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – di rivivere le vicende narrate nel romanzo premio Campiello “La collina del vento” di Carmine Abate. A fare da sfondo non è la leggendaria altura del “Rossarco” ma quelle per appunto tra Simeri Crichi e Catanzaro dove riecheggia la frase rivolta alla famiglia protagonista del libro da parte delle società dell’eolico che “hanno tante teste..”: “da coltivatore agricolo diventerete coltivatore del vento …..e in più ci guadagnerete!”. “No” fu la risposta allora e questa deve essere ora!

A dare voce ad un gruppo di imprenditori agricoli è la Coldiretti Calabria che ha scritto una lettera al sindaco di Simeri Crichi, Marcello Barberio, e di Catanzaro, Sergio Abramo, invitandoli ad interrompere il procedimento autorizzatorio, per il quale vi è peraltro una impugnativa alla magistratura amministrativa. Un “parco eolico” autorizzato dalla Regione Calabria, con decreto n° 17870 del 17.12.2012, pubblicato sul BUR del 15 marzo 2013, dovrà sorgere circondando un territorio di circa 1500 ettari nei comuni di Simeri Crichi estendendosi anche a Catanzaro nella valle del torrente “Fegato” e fosso “Volturino”.

Saranno installati 30 aerogeneratori di potenza elevatissima (2,5 MW ciascuno) con una altezza spropositata (150 metri da terra) sia sui dorsali che sulle pareti che smembreranno il territorio con un danno alle attività agricole.

La tutela del paesaggio, il consumo abnorme e irrazionale del suolo agricolo, le scelte complessive in direzione dello “sviluppo sostenibile”, – scrive nella lettera Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – rappresentano non solo per noi, ma ormai per una larghissima fetta di cittadini, scelte irrinunciabili. Questi grandi “mulini a vento” del XXI secolo costituiscono un problema dal punto di vista dell’impatto sul paesaggio e un brutto schiaffo. Ritengo, che come sindaci – continua Molinaro – responsabili del governo del territorio, vi è la necessità di effettuare una riflessione su questo fenomeno che sta invadendo le nostre campagne, così come è necessario vigilare sull’impatto che si realizza in modo evidente sui nostri territori, sulle nostre coste, sulle nostre colline. L’eolico – continua -contribuisce in modo marginale al bilancio energetico e questa marginalità resterà anche in futuro. La diffusione delle pale eoliche non può essere favorita dal fatto che per sanare le finanze comunali, si è pronti a svendere parti del proprio territorio agli operatori eolici che offrono “royalties”. È fondamentale un’analisi circostanziata dei costi-benefici che tenga conto di quale valore reale abbia l’integrità territoriale e paesaggistica per le imprese agricole, turistiche e agrituristiche. In relazione all’impatto paesaggistico, oltre a determinare una rilevante interferenza visiva anche a chilometri di distanza, provoca traumi proprio all’identità e alla storia dei territori. Non possiamo, – si legge nella lettera -individuare i due cardini principali della nostra strategia di sviluppo quali l’ agroalimentare e il turismo e poi permettere che i nostri paesaggi, le nostre coste le nostre colline che sono poi in fondo il patrimonio, e anche gli strumenti con cui attuare quella strategia subiscano questo sconcio che lascia tutti sbigottiti poiché crea un danno incommensurabile alle attività agricole e ad aziende che hanno investito nella qualità. Sarà, se non si ferma l’installazione, una campagna umiliata e sofferente che ha vistosi chiodi nella carne. Non permettiamo questo disastro ambientale per i nostri territori che possiedono una forte vocazione turistica, con migliaia di presenze nella stagione estiva ed invernale, e che potrebbe vedere irrimediabilmente compromesse le potenzialità ancora inespresse che possono creare occasioni di lavoro vero. Non lasciamo che logiche di pura rendita e “solo per il profitto” attecchiscano indisturbate e per questo coscientemente e onestamente diciamo «no all’eolico selvaggio, stop allo scempio del territorio».

Asp Catanzaro: il primo seminario nazionale sull’anticorruzione nella sanità pubblica

Catanzaro –  “La Calabria potrà uscire dalla corruzione in ambito sanitario, ma è indispensabile un cambio generazionale anche ai vertici per non lasciare in mano ai soliti le redini della sanità, così come bisogna creare una stazione unica appaltante, che possa farsi carico di tutte le procedure inerenti gli appalti, dalla redazione alla pubblicazione del bando di gara fino all’aggiudicazione. Solo in questo modo si potrà salvare dalla corruzione la sanità calabrese e nazionale”. E’ quanto affermato dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Dott. Gerardo Mancuso nel corso del primo seminario nazionale in tema di anticorruzione in ambito di sanità pubblica organizzato dall’Asp catanzarese e da Federsanità-Anci. Un evento che ha offerto l’opportunità di approfondire i contenuti della Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che prevede una serie di adempimenti a carico di tutte le pubbliche amministrazioni.
Un contributo importante al seminario è stato fornito da illustri relatori: il Dott. Enzo Chilelli Direttore Generale Federsanità – Anci Roma, il Dott. Vincenzo Lombardo Procuratore della Repubblica di Catanzaro, il Prof. Avv. Federico Bergaminelli consulente nazionale Federsanità-Anci, il Dott. Gerardo Dominijanni, Procuratore aggiunto della Repubblica, l’Avv. On.le Giancarlo Pittelli, il Dott. Massimo Battaglino Tenente Colonnello Guardia di Finanza, l’Avv. Gianfranco Barbieri, Presidente Ordine Avvocati di Lamezia Terme, Dott. Giuseppe Varacalli Responsabile Regionale Federsanità – Anci Calabria e il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico.

Il dg Mancuso, che ha coordinato l’incontro, ha evidenziato l’importanza dell’istituzione della stazione unica appaltante: “Una struttura specialistica e altamente professionale, con conseguente ottimizzazione delle risorse e prevenzione delle infiltrazioni criminali a tutela dell’economia legale e quindi in aiuto degli enti statali e territoriali.  All’interno dell’Azienda che dirigo molto è già stato fatto in direzione della limitazione delle spese e soprattutto in tema di trasparenza amministrativa, tant’è che il Ministero della Funzione Pubblica ha posto la nostra Asp al secondo posto a livello nazionale (su 460 Aziende) per la trasparenza amministrativa. Ma tutto questo non basta – prosegue il dg – in quanto è necessaria un’azione di moralizzazione dei dipendenti, con la responsabilizzazione di tutti, dai dirigenti ai funzionari”.

A parlare della nuova legge anticorruzione nella pubblica amministrazione è stato il procuratore della Repubblica  Vincenzo Lombardo: “E’ una legge imperfetta ma importante – ha detto Lombardo – perché finalmente va a toccare la corruzione nelle pubbliche amministrazioni, prevedendo una Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit), anche se nella forma è un po’ complicata, avendo troppi commi che la rendono poco chiara. È comunque importante il fatto che a questa riforma di tipo repressivo si accompagna una normativa che mira a prevenire la corruzione attraverso una serie di interventi di tipo amministrativo”. Nel suo intervento, il procuratore Lombardo ha fatto un accenno anche al legame tra ‘ndrangheta e corruzione nella pubblica amministrazione: “La cosiddetta ‘zona grigia’ si annida in ceti sociali che stanno sul crinale delle pubbliche amministrazioni e che non disdegnano contatti con esponenti della criminalità organizzata. Spero che si faccia chiarezza sui rapporti tra la politica e la burocrazia, perché spesso, e parlo sulla base delle esperienze processuali, si assiste allo scaricabarile tra l’una e l’altra. La pubblica amministrazione può diventare davvero ‘trasparente’ con il concorso di tutti, anche della politica”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del pm di Catanzaro Gerardo Dominijanni: “Se non si scinde nei fatti il legame tra burocrazia e politica non se ne viene a capo”. Il magistrato spiega le novità normative introdotte in questi ultimi mesi, senza comunque nascondere alcune perplessità: “E’ necessario evitare che i piani anticorruzione e i piani trasparenza diventino contenitori vuoti, perché spesso abbiamo verificato in passato  obiettivi e obblighi molto generici e in generale un’assenza di controlli, così come anche la mancanza di adeguate sanzioni sull’attività dei pubblici funzionari”. Il pm ha poi rimarcato come spesso nelle indagini “ci capita di assistere allo scaricabarile tra dirigenza e politica, e questo dipende anche dalla genericità degli obiettivi che la politica introduce, lasciando alla dirigenza ampi margini di discrezionalità.

A rappresentare la Regione al primo seminario nazionale anticorruzione è stato il presidente del Consiglio Francesco Talarico, che ha evidenziato come gli operatori del settore, coinvolti in questo percorso di adozione della normativa, “riusciranno a raggiungere lo standard di legalità voluto dalla norma, con l’auspicio ulteriore di creare una cultura etica, della responsabilità manageriale, perché non bisogna mai dormire sui successi raggiunti o tirarsi indietro quando si presentano le difficoltà, ma lavorare bene e insieme”. Talarico ha poi auspicato che a partire da questo seminario “si possa dare il via a un’organizzazione capillare che veda coinvolti Comuni, Province, Aziende sanitarie e Regione, per ridurre l’insorgere di tali fenomeni corruttivi, che distruggono la pubblica amministrazione, causando un enorme spreco di risorse”.

Importante anche l’intervento del consulente nazionale Federsanità-Anci Federico Bergaminelli, che ha parlato di questa legge come di una “medicina per la sanità”, dato che detta disposizioni per la prevenzione, con la Civit quale autorità nazionale anticorruzione, che impone nuovi obblighi per le pubbliche amministrazioni, che valgono anche per le società partecipate dalle stesse e per le loro controllate, apportando modifiche normative e delegando al Governo ulteriori interventi in materia”. Una legge, ha aggiunto Bergaminelli, “che interviene anche sul fronte della repressione, innovando la disciplina del codice penale quanto ai reati di concussione e corruzione anche tra privati e introducendone di nuovi in ambito di responsabilità amministrativa. Per una totale trasparenza nelle attività della Pubblica amministrazione, la legge è andata a modificare l’art. 53 del D. Lgs. 165/2001 in materia di incompatibilità e di incarichi ai dipendenti pubblici. Il nuovo decreto, approvato i121 marzo 2013 dal Consiglio dei Ministri – prevede che non sarà più possibile attribuire incarichi dirigenziali nelle amministrazioni pubbliche a chi sia condannato per reati contro la pubblica amministrazione o non sia cessato per un congruo periodo di tempo da precedenti cariche in enti privati o dall’attività politica. Perché le leggi sono anticorpi in difesa di tutto l’organismo dello Stato”.

L’On.  Giancarlo Pittelli conclude il suo intervento sulla norma giuridica di difficile applicazione, soprattutto perché non è prevista dalla norma l’utilizzazione delle intercettazioni,  focalizzando il vero problema della corruzione e chiedendosi “come avviene l’accertamento su un fatto del genere? Non è che dobbiamo cambiare norme, dobbiamo cambiare la dotazione di sistemi e dobbiamo intervenire, purtroppo, a monte del problema e non a valle, dopo il verificarsi, cercando di instillare principi culturali che consentano al nostro Paese di guardare al sociale, alla società intesa come gruppo, come aggregazione di uomini e di donne di un corpo sociale unico, anziché  ognuno rinchiuderci nel proprio particolare, cercando di abbandonare il concetto del familismo morale che ci pervade. Siamo sotto osservazione dai paesi più evoluti del monto, cioè i sociologi di mezzo mondo guardano all’Italia con grande impressione perché pur essendo un Paese   colto, un paese evoluto dal punto di vista culturale, è un paese arretrato rispetto alla concezione di una società unica nella quale tutti noi dovremmo agire. Chiudo dicendo semplicemente una cosa, possiamo cambiare le norme come vogliamo, possiamo cambiarle un giorno si un giorno no, possiamo fare la riforma, la contro riforma, la riforma della riforma, non cambia assolutamente nulla, perché le condotte appartengono agli uomini che operano, al loro senso di responsabilità. Qui c’è bisogno, questa è un invocazione, consentitemela, l’unica di tipo politico,  c’è bisogno di un riscatto culturale e morale di questa nazione altrimenti per i nostri figli non ci sarà alcun futuro in questa nazione, se non c’è una riscoperta dei valori tradizionali soprattutto nella cooperazione”.

Torna il wish park: si parte con la festa della repubblica e si prosegue per tutte le domeniche di giugno

Rende (Cs) – Dopo il successo delle due precedenti iniziative, torna l’evento Wish Park che vede l’assessorato al marketing territoriale, diretto da Cesare Loizzo, lavorare in sinergia ed a supporto del gruppo di creativi del Wish Party.
Primo appuntamento il prossimo 2 Giugno, in occasione della Festa della Repubblica, ma grazie al supporto dell’amministrazione comunale la manifestazione accompagnerà i giovani dell’area urbana per tutte le domeniche di Giugno.
Musica, ma soprattutto una giornata di grande aggregazione nello scenario del parco fluviale Emoli diventato per migliaia di giovani e famiglie un luogo dove trascorrere giornate pre-estive all’insegna della musica e della socializzazione.

Una manifestazione che vedrà ulteriori accorgimenti organizzativi per garantire una completa fruizione degli spazi e contestualmente limitare al massimo i disagi ai residenti.
Per il Wish Park sarà eccezionalmente aperta l’area mercatale per il parcheggio delle autovetture e l’utilizzo dei servizi igienici. Inoltre nell’area del parco fluviale saranno posizionati bagni chimici e, grazie al sostegno dell’Azienda Calabra Maceri, collocati appositi contenitori ed eco box per la raccolta differenziata di vetro, carta, plastica e lattine. Infine, per una maggiore sicurezza di tutti i partecipanti, saranno presenti i volontari di protezione civile Service Civium, oltre che un’ambulanza della Croce Rossa e di unità della Polizia Municipale che anche nelle passate manifestazioni non hanno fatto mancare il proprio supporto.
«Portiamo avanti questa esperienza che parte dal basso – ha detto l’Assessore al marketing Territoriale, Cesare Loizzo  – che nasce dall’impegno e della inventiva di tanti giovani del nostro territorio. Questa è Rende: una città creativa, sociale ed aperta».

Isabel Russinova ricorda Franca Rame e il suo messaggio in occasione della messa in scena a Cosenza de “La Marcolfa”

Cosenza – “Una perdita incolmabile per il teatro italiano”. Così ha definito Isabel Russinova, direttore artistico del Teatro “Rendano”, la recente scomparsa dell’attrice Franca Rame.

Una figura luminosa, di rara profondità di pensiero e anticipatrice di tante battaglie per l’emancipazione della donna che ha saputo trasfondere, in maniera mirabile, nei suoi lavori teatrali concepiti con il suo inseparabile compagno di vita e di scena Dario Fo.

Franca Rame – ha detto ancora Isabel Russinova – ci mancherà enormemente, ma il suo messaggio, che ha innovato in maniera profonda la cultura del nostro Paese, sarà il faro che illuminerà il cammino delle nuove generazioni.”.

Il ricordo di Isabel Russinova va al dicembre del 2011, quando scelse per l’inaugurazione della stagione di prosa del “Rendano” una nuova versione del testo di Dario Fo “”, interpretato da Antonio Salines e Carlo Simoni e che rappresentò un autentico cavallo di battaglia di Franca Rame.

In quella occasione Franca Rame – ricorda la Russinova – fece pervenire a me e alla città di Cosenza un messaggio di ringraziamento per aver scelto la farsa di Fo come spettacolo inaugurale della stagione, che proprio la Rame aveva interpretato nella versione originaria.

Fui proprio io a darne lettura in pubblico durante l’incontro con gli attori che precedette lo spettacolo. Questo il suo contenuto: “Mando un particolare ringraziamento al teatro “Rendano” di Cosenza – scrisse la Rame nel suo messaggio – per aver scelto come inaugurazione della stagione la nostra “Marcolfa”.

Sono certa che sarà una serata all’insegna del divertimento e del benessere che vi farà dimenticare per qualche ora i nostri drammatici giorni italiani”.

Parole – ha aggiunto Isabel Russinova – che resteranno a futura memoria nella storia del “Rendano” come testimonianza, dedicata al teatro cosentino, di una delle più autentiche signore della scena italiana.”

UnionPMI nei tavoli provinciali su impresa e lavoro

Cosenza – Anche UnionPmi farà parte dei tavoli di interlocuzione su impresa e lavoro della Provincia di Cosenza. È quanto emerso dall’incontro tra il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio ed il direttivo dell’associazione, presieduta da Francesco Napoli.  UnionPMI apre dunque un dialogo con la Provincia di Cosenza. L’incontro con il Presidente Oliverio è stata occasione di confronto sulle problematiche della piccola e media impresa ma, soprattutto, un ragionamento di prospettiva su come istituzioni e associazioni datoriali debbano trovare convergenza sulle misure a sostegno delle imprese, sull’attivazione di politiche del lavoro che, in un momento di gravissima crisi economica, lascino aperto lo spiraglio della riqualificazione e della ricollocazione sul mercato.

Anche con questi auspici il direttivo di UnionPMI – presenti il Vicepresidente Pietro Lanzone, il direttore Pasquale Mazzuca, il componente Carlo Senatore e il Presidente della sezione femminile, Marta Brambilla – ha illustrato al massimo rappresentante dell’ente provinciale, la mission dell’associazione e la sua organizzazione, che comincia a diramarsi sul territorio nazionale, proponendosi con metodi dinamici e innovativi che fanno del portale telematico una grande agorà di confronto e condivisione delle problematiche per l’individuazione di soluzioni condivise.

Una di queste – evidenziate nell’incontro alla Provincia e che ha incontrato la condivisione di Oliverio  – è quella relativa alla riduzione dei tempi burocratici nell’attribuzione dei finanziamenti pubblici così come nel pagamento dei debiti alle imprese che sono, nel programma di UnionPMI, le questioni che rivestono carattere di somma urgenza. «Occorre una vera e propria inversione di tendenza – ha detto a questo propri sito Napoli – perché le aziende calabresi non possono più permettersi di aspettare. Solo in Calabria ci sono oltre 180mila partite iva, piccole imprese che rappresentano il motore della nostra economia ma che in questo momento necessitano del carburante. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di una classe dirigente che semplifichi la vita ai piccoli e medi imprenditori ai quali rimane legato il futuro economico della regione e del Paese”.

“UNICAL CHANNEL”, Ponteradio e web streaming nella campagna elettorale del nuovo Rettore dell’UniCal

Rende (Cs) – Agli incontri pubblici in Aula Magna che dal 16 giugno al 1 luglio vedranno impegnati i candidati a Rettore dell’Università della Calabria, per il sessennio 2013-2019, verrà assicurata la massima visibilità e diffusione, interna ed esterna.

Ciò avverrà attraverso modalità di comunicazione diverse che rispondono, da un lato, all’esigenza di coinvolgere in maniera capillare la comunità universitaria, dall’altro, di informare correttamente e compiutamente su questo importante passaggio dell’ateneo il territorio regionale, in tutte le sue espressioni istituzionali, economiche e sociali.

Le assemblee pubbliche, in particolare, potranno essere seguite attraverso:

“UNICAL CHANNEL”, sintonizzando il televisore o il decoder sul canale 685 del digitale terrestre;

la Radioweb “Ponteradio”;

il Servizio streaming, collegandosi al portale dell’Ateneo.

 I candidati a Rettore, inoltre, avranno la possibilità di presentare singolarmente il proprio programma e di confrontarsi direttamente con gli altri competitors partecipando ad alcune trasmissioni che andranno in onda sia su “UNICAL CHANNEL” che su “Ponteradio”, secondo modalità e tempi di cui si fornirà nei prossimi giorni il dettaglio.

 Le riprese degli incontri pubblici, le interviste e i confronti tra i candidati a Rettore, avviano di fatto la fase di prova del canale televisivo digitale “UNICAL CHANNEL”, con il quale l’Università della Calabria punta a rafforzare la propria immagine e a promuovere la conoscenza tra i cittadini del contesto scientifico e accademico che ad essa fa capo.

A pieno regime, traguardo realisticamente individuabile tra il primo e il secondo trimestre del 2014, “UNICAL CHANNEL” metterà a disposizione dei telespettatori un palinsesto che prevede una edizione quotidiana del TG, rubriche varie, corsi di lingua, documentari, corsi di tennis, trasmissioni di approfondimento e un’ampia copertura delle principali iniziative scientifiche e culturali organizzate nel Campus.

 Tra gli obiettivi di “UNICAL CHANNEL” c’è anche la trasmissione in diretta dei lavori del Consiglio d’Amministrazione e del Senato Accademico, nonché di altri appuntamenti ed incontri di particolare significato e importanza.

Il progetto S.i.l.a. Officina.l.i.s. all’Università della Calabria

Cosenza – Si avvia verso la conclusione l’undicesima edizione del Progetto S.i.l.a. Officina.l.i.s. che avrà la giornata conclusiva di domani, sabato 1° giugno, presso il Centro di Accoglienza “Cupone” di Camigliatello Silano. Intanto la terza e la quarta sessione di lavoro si sono svolte presso l’Università della Calabria, curate quest’anno dal gruppo Micologico Naturalistico Silano, come capofila del laboratorio sul paesaggio S.I.L.A. Officina.L.I.S. Proprio questo Laboratorio è stato al centro dell’attenzione degli organizzatori dell’evento in quanto rappresenta l’attuazione di un “Sistema Integrato di sviluppo locale per la natura e l’ambiente, quale officina delle idee sostenibili”, i cui presupposti di impegni e lavoro si sono concretizzati con la firma del protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti al termine dell’edizione 2012 di Sila OfficinaLiS.

Soprattutto nella prima parte, alla presenza dei rappresentanti degli enti firmatari del protocollo di intesa che prevede l’istituzione di tale laboratorio, si è parlato del programma regionale Robinwood Plus presentato da Nicola Mayerà (settore cooperazione della Regione Calabria) che ha presentato il programma di pianificazione e di gestione forestale partecipata, come strumento per rilanciare l’economia montana. Alla discussione hanno partecipato rappresentanti dei partner internazionali del programma robinwood plus che hanno contribuito a presentare il programma come un modello esportabile su base europea.

La discussione è stata completata dagli interventi di Mauro Frattegiani (pro silva italia) che ha introdotto nel contesto della discussione, alcuni dei risultati ottenuti nella due giornate di lavoro svoltisi in Sila nelle giornate del 28 e 29 maggio, soffermandosi sul concetto di sostenibilità della gestione forestale. La pianificazione forestale è stata infine analizzata sotto il profilo dell’organizzazione e rispetto della filiera del legno in Calabria da Peppino Anselmi (Consigliere dell’Ordine dei dott. Agronomi e Forestali di Cosenza) e della certificazione e sostenibilità da Stefano De Marco.

La Giornata è stata chiusa dagli interventi di Marina Botta (architetto enviromental designer) e da Giancarlo Statti (professore di fitochimica presso il Dipartimento di Farmacia e SSN dell’Unical) che hanno introdotto elementi innovativi nello sfruttamento dei prodotti della filiera del legno, sia dal punto di vista urbanistico, sia dal punto di vista farmaceutico industriale.

La Biodiversità come fattore economico è stato l’argomento principale della seconda sessione dei lavori che si sono svolti, presso l’University Club, durante la quale, dopo i saluti delle autorità accademiche (Giovanni Latorre e Sebastiano Andò) e degli Ordini Professionali degli Agronomi e Forestali, di Cosenza (Lina Pecora), regionale (Stefano Poeta) e nazionale (Andrea Sisti), gli argomenti sono entrati nel vivo con le relazioni di: Carmen Gangale, Edoardo Biondi, Marco Galiè, Francesco Sunseri, Alessandra Guerrini, Riccardo Barberi, Antonio Brunori, Domenico Cersosimo, Giuseppe Zimbalatti.

Un confronto a più voci in cui si è discusso di biodiversità della montagna nel sistema agro – silvo – pastorale ed in particolare di biodiversità nel Mediterraneo come risorsa per l’industria alimentare, cosmetologia, farmaceutica e nutraceutica, oltre che del sistema territoriale tra conservazione della biodiversità e sviluppo, trovando il Presidente nazionale dell’Ordine degli Agronomi e Forestali, Andrea Sisti, nel concludere i lavori, un punto di appoggio e sostenitore certo del Parco Nazionale della Sila per la sua candidatura presso l’UNESCO, quale Patrimonio dell’Umanità

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Alla riscoperta della “Chanson d’Aspremont” del XII secolo

Alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura, Mario Caliguri, e delle più importanti personalità regionali legate alla cultura, è stata presentata la “Chanson d’Aspremont”, testo risalente al XII secolo che è un pezzo di storia importante della nostra regione, riscoperto solo di recente.

L’opera è composta da circa 10 mila versi in francese arcaico, mai tradotta in italiano. Secondo la leggenda, così come altre chanson de geste del ciclo carolingio, nate in Francia, veniva raccontata ai crociati che partivano o tornavano dalla Terrasanta. Il racconto culmina nella battaglia in cui Rolando salvando Carlo Magno che stava per essere sopraffatto dal figlio del re saraceno, conquista la spada la Durendal, dai poteri magici. E Carlo Magno, riconoscente, lo investe come cavaliere proprio in Aspromonte.

Nella pubblicazione, curata a livello scientifico da Jacques Guenot e Vita Lentini dell’Università della Calabria, sono state tradotte in italiano e in vernacolo calabrese le parti più significative della Chanson, corredate da suggestivi bozzetti.

“la riscoperta di un’opera epica e preziosa come la Chanson d’Aspremont rientra nel recupero e valorizzazione del grande scrigno della cultura calabrese”, così commenta l’Assessore, che la considera anche come un’ “operazione culturale che intende trasformare l’immagine dell’Aspromonte da luogo oscuro in luogo di cultura, di musica, di vita”.

Stalking: emanato dal G.I.P. il divieto di avvicinamento

Cosenza – Mercoledì 29 maggio la Polizia di Stato della squadra Mobile della Questura di Cosenza, ha eseguito l’Ordinanza Dispositiva di misura coercitiva nei confronti di C. E. “poiché con più condotte reiterate nel tempo, minacciava e molestava una giovane donna,  recandosi presso l’abitazione di quest’ultima, controllandone i movimenti, ed assumendo atteggiamenti fortemente minacciosi, determinando nella persona offesa un grave stato di ansia e paura ed un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita”. L’atteggiamento persecutorio è iniziato nel mese di marzo attraverso pedinamenti continui e tentativi di approccio, nonostante i ripetuti rifiuti espressi dalla donna; neanche la presenza dei figli minori della donna ha fatto desistere lo stalker, che ha continuato a mantenere comportamenti molesti.

Le indagini condotte hanno consentito di acquisire elementi di colpevolezza, determinando il G.I.P all’emissione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, compresi dimora e lavoro.

Al via “trame di carta 2” per 4 giorni dedicati alla scrittura dei social network

LAMEZIA TERME – L’Associazione italiana editori in collaborazione con la Fondazione Antiracket Lamezia Onlus sta organizzando in occasione di Trame – festival dei libri sulle mafie (www.tramefestival.it) un Workshop di quattro giorni, dal 19 al 22 giugno, riservato agli studenti universitari del Meridione intitolato “Trame di carta 2 – Comunicare social. Librai ed editori ai tempi di Twitter, Facebook, Blog & co.”

L’evento, dopo il successo della scorsa edizione, si propone di essere un’occasione per gli universitari coinvolti per approfondire le professionalità legate alla scrittura sul Web. Ad arricchire il programma quest’anno un laboratorio pratico sull’uso dei social network nella comunicazione del libro che sarà tenuto venerdì 21 giugno da un professionista del settore. Gli eventi si susseguiranno lungo tutta la giornata, per una 4 giorni di full immersion totale.

Tra i protagonisti dell’evento ci saranno Giuseppe Smorto (condirettore Repubblica.it); Luca Conti (esperto di marketing e comunicazione, blogger Pandemia.info); Marco Giacomello (blogger); Daniela Ravanetti (responsabile comunicazione Web Festival Trame); Giulio Saltarelli(libraio Libreria dell’Arco, Reggio Emilia); Gioacchino Tavella (libraio Libreria Tavella, Lamezia Terme); Antonio Cavallaro (ufficio stampa Rubbettino editore).