A Filadelfia il primo forum delle comunità locali calabresi

FILADELFIA  (VV) – Su iniziativa dell’amministrazione comunale di Filadelfia, del CIME, il Forum Italo Tunisino per la Cittadinanza Mediterranea e l’Istituto Castelmonardo, si svolgerà a Filadelfia dal 26 al 27 ottobre il primo “Forum delle comunità locali calabresi tra Europa e Mediterraneo”.

L’incontro, che si inserisce nel quadro della Convenzione Europea del Paesaggio, prevede la costituzione di alcuni gruppi di lavoro e la presentazione di temi da parte degli stessi relativi al governo dei flussi migratori, all’accoglienza e all’integrazione nella prospettiva della rivitalizzazione dei sistemi territoriali delle nostre aree interne, alle  opportunità ed ai finanziamenti dell’UE per le aree interne del Mezzogiorno d’Italia,  alla biodiversità, allo sviluppo rurale,  alla difesa e alla valorizzazione del territorio. Una sessione sarà dedicata, infine ai giovani, con focus sul diritto allo studio ed al lavoro.

Le due giornate saranno aperte da una relazione di Tonino Perna, economista dell’Università di Messina. Seguiranno le relazioni di Francesco Bevilacqua sui tratti del paesaggio calabrese naturale e sociale, di Antonio Morabito (UOT RC) sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, di Domenico Rizzuti (Forum Italo-Tunisino) sulle relazioni tra comunità locali della Calabria e dell’Africa del Nord in un quadro euro-mediterraneo.

I tavoli tematici saranno coordinati da Luigi Dell’Aquila, Luigi Pandolfi, Massimo Covello, Mario Talarico, Maria Teresa Iannelli, Peppino Dell’Aquila. Dopo le conclusioni, che saranno svolte da Pier Virgilio Dastoli del Movimento Europeo Italia, sarà approvato il documento finale del Forum. Nel corso dell’iniziativa sarà distribuito gratuitamente il dossier Statistico Immigrazione dell’IDOS, 2017.

«Noi pensiamo che, nel momento critico che viviamo, le comunità locali calabresi – fanno sapere gli organizzatori – possono diventare elemento importante di una svolta per il futuro della Regione, nel suo insieme, alternativo ai fallimenti sperimentati».

 

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