“Bilancio sociale e di genere”, incontro presso la sede della Regione

palazzoregionecalabriaCATANZARO – Il vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi ha partecipato all’apertura della fase di audizione dei possibili portatori di interesse rispetto al progetto di elaborazione e redazione del primo documento di “Bilancio Sociale e di Genere” della Regione. L’incontro, dedicato alle tematiche di pari opportunità e discriminazione di genere, ha visto il coinvolgimento di quanti vogliono sviluppare un percorso di dialogo finalizzato alla costruzione condivisa  del documento di rendicontazione sociale anche nella sua articolazione di genere. Nel corso dei lavori, coordinati dal gruppo interdipartimentale che presiede al processo di elaborazione del “Bilancio Sociale e di Genere”, ciascun interlocutore, ha potuto fornire le proprie osservazioni metodologiche insieme ad una serie di proposte tese a definire le priorità strategiche che l’amministrazione regionale dovrebbe perseguire al fine di ottenere impatti e risultati tangibili nell’ottica di Genere ed equità. «Considero i momenti come questi – ha detto il vicepresidente Viscomi – costruttivi e strategici se ascritti all’intenzione, certamente virtuosa, di promuovere nuovi modelli di corretta ed equilibrata amministrazione, al servizio dell’interesse pubblico. Nell’economia del percorso che abbiamo intrapreso il coinvolgimento diretto di tutti gli attori nelle scelte inerenti il territorio in cui essi vivono è per noi imprescindibile. È per questo che l’interlocuzione e il confronto, come quello odierno, organizzati in appositi tavoli tematici, dovranno accompagnare l’intero ciclo di elaborazione del Bilancio Sociale e di genere proprio per consentire a tutti gli stakeholder di esprimere il loro parere sull’andamento del processo di rendicontazione e agevolando, anche, una fase di programmazione delle politiche pubbliche che sia  “socialmente responsabile” dal momento che, spesso, si tende a perdere di vista “perché” e “per chi” creare valore o semplicemente non lo si comunica in maniera appropriata».

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