Catanzaro, approvata l’ipotesi di contratto integrativo decentrato

CATANZARO – Un altro importante obiettivo centrato per l’amministrazione provinciale guidata dal presidente Bruno: è stata approvata all’unanimità – tra il plauso generale dei dipendenti, delle Rsu e dei rappresentanti aziendali e sindacali – l’ipotesi di contratto decentrato integrativo 2018 del personale dipendente non dirigenziale della Provincia di Catanzaro. Unanime l’apprezzamento per lo sforzo profuso nell’approvazione del contratto decentrato prima del 31 ottobre, data della scadenza degli organismi amministrativi in carica. La Provincia di Catanzaro anche quest’anno è tra le prime in Italia ad arrivare alla firma dell’importante provvedimento. Le hanno ringraziato il presidente Bruno per il lavoro svolto in questi anni con grande passione, serietà e umanità, riconoscendo il coinvolgimento delle

rappresentanze dei sindacati soprattutto in questa fase di definizione del contratto  e per il perseguimento degli obiettivi raggiunti. A ringraziare e apprezzare l’operato del presidente Bruno, in occasione della firma del contratto decentrato mercoledì mattina il coordinatore
Vincenzo Marino (Cgil), Federico Alessini (Cisl), Salvatore Ciambrone (Sul), Roberto Crispo (Cisl), Salvatore Lucchino (Cgil), Francesco Fiore Mancuso (Cgil), Orlando Parentela (Cisl), Salvatore Scalise (Csa), Francesco Totino (Sul); per la Fp Cgil, Bruno Talarico, per la Cisl Fp
Tommaso Scozzafava e per la CSA Regioni e autonome locali Gianluca Persico. Per la parte pubblica hanno partecipato il direttore generale, Vincenzo Prenestini nella qualità di presidente della delegazione trattante e il dirigente del settore Ragioneria, Giuseppe Canino.
L’ipotesi di contratto prevede, tra le altre cose, di attivare per l’anno 2018 l’istituto contrattuale della PEO (Posizione economica orizzontale) a carattere selettivo proporzionata per le singole
categorie contrattuali nel rispetto di quanto previsto dal contratti
collettivo nazionale di lavoro. L’ipotesi di contratto integrativo decentrato è stata siglata nella
riunione della delegazione trattante di mercoledì mattina alla presenza del presidente della Provincia, Enzo Bruno. Le linee d’indirizzo adottate nel contratto prevedono anche di
assicurare il continuo e regolare funzionamento degli uffici e dei servizi con la conferma degli istituti contrattuali relativi a maggiorazioni orarie, rischio, maneggio valori e reperibilità; di
approvare gli istituti contrattuali delle indennità per le specifiche responsabilità al personale delle categorie D, C e B; e che le risorse eventualmente disponibili dovranno essere destinate con esclusività al finanziamento della performance individuale e collettiva.
«Anche quest’anno centriamo l’importante obiettivo della firma del contratto decentrato di lavoro e lo facciamo prima del termine ultimo fissato dalla legge che è il 31 dicembre, nonostante le criticità economiche che hanno costretto l’Ente a numerosi sacrifici. Siamo la
prima Provincia in Italia ad arrivare alla firma dell’ipotesi di contratto decentrato integrativo per il 2018 – ha affermato il presidente Bruno salutando le Rsu e i rappresentanti sindacali
componenti della delegazione trattante -. In questi quattro anni siamo riusciti a mantenere dritta la barra, garantendo i servizi e diventando un punto di riferimento per i sindaci che, infatti, hanno votato i nostri bilanci quasi all’unanimità. L’approvazione del contratto
decentrato entro il 31 ottobre, obiettivo che ho voluto con grande determinazione e per il cui perseguimento ringrazio il direttore generale Prenestini, è frutto del nostro lavoro e del nostro sacrificio: un ringraziamento particolare va a tutti i dipendenti e ai sindacati che
in questi anni hanno condotto con noi un ottimo lavoro. Non ci sono mai stati contenziosi che hanno sfiorato la rottura, anzi siamo riusciti ad affrontare la fase critica del trasferimento del personale nei ruoli regionali senza traumi. Tra gli obiettivi raggiunti c’è da ricordare
l’aumento delle ore del personale part time che attendeva questo risultato da molti anni e il pagamento regolare dello stipendio tutti i mesi, cosa che la maggior parte delle Province calabresi non ha potuto garantire. Chiudo il mio ciclo amministrativo con la soddisfazione per
la firma del contratto nella consapevolezza che il presidente che mi succederà troverà un situazione positiva, con la possibilità di investire 170 mila euro per il personale: dipendenti motivati elevano la qualità dei servizi nell’interesse dei cittadini e dell’Ente. E’ giusto
riconoscere l’apporto di quanti hanno permesso che il meccanismo amministrativo restasse efficiente e virtuoso».

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