Cosenza, metrotramvia: cittadini stufi del tira e molla

COSENZA – La collaborazione tra Oliverio ed Occhiuto sul progetto della metro tramvia si è già arenata, lasciando il posto al solito strascico di stucchevoli polemiche. I cittadini non comprendono questo continuo tira e molla, ma sanno farsi due conti: tra chiacchiere ed intoppi burocratici il tempo passa, i lavori non cominciano e le notevoli risorse destinate all’infrastruttura rischiano di perdersi. Una cosa importante l’ha detta Carlo Guccione nella conferenza stampa di venerdì scorso: alla metro tramvia Cosenza non può rinunciare. E’ la chiave di volta per far decollare la mobilità nell’area urbana, per congiungere il centro storico con l’Università e, in prospettiva, con la Valle del Savuto e Catanzaro. Ma il sindaco non ha torto: se i binari attraversano Viale Mancini, intersecando il traffico veicolare, la metro rischia di diventare più dannosa che utile. Ed economicamente insostenibile. Le variabili al progetto originario ipotizzate da Occhiuto, attingendo alle sue competenze di architetto ed urbanista, sono convincenti: affascina l’idea di realizzare un grande polmone verde interdetto ai gas di scarico, proiettato verso est a ricucire il centro con il ponte di Calatrava e l’argine sinistro del Crati. Lì i binari ci sono già e le stazioni pure. Oliverio ed Occhiuto vogliono portare a casa un risultato politico: è il gioco delle parti. Il presidente della Regione rivendica il merito di avere appaltato l’opera, il sindaco quello di averla sostanzialmente modificata, giustificando così il suo diverso atteggiamento sull’utilità della infrastruttura rispetto alla campagna elettorale della primavera scorsa. Perfetto, applausi ad entrambi. Ora però, con uno scatto di maturità, si trovi un’intesa da mettere nero su bianco per avviare prontamente i lavori. Perché di tutte queste chiacchiere ne abbiamo le tasche piene.

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