Crisi a Palazzo dei Bruzi e lo “stai sereno” di Luca Morrone

COSENZA – “Stai sereno”. La fatidica frase non l’ha pronunciata. Luca Morrone però, nella mattinata di sabato, aveva fornito all’ormai ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ampie rassicurazioni circa la sua fedeltà al progetto amministrativo. In verità, non gli aveva creduto nessuno perché il repentino cambio di opinione del presidente del consiglio comunale, era nell’aria da tempo. Da quando sono iniziate le prime schermaglie tra il padre, Ennio, e l’architetto. In principio era il disaccordo sulla collocazione del nuovo ospedale (fantasma), poi sulla presenza o meno del simbolo di Forza Italia sulle schede elettorali, infine sul rifiuto da parte di Occhiuto di impegnarsi fin d’ora ad assicurare a Luca Morrone il ruolo di vicesindaco in pectore. E poi c’è stato il mancato coinvolgimento del presidente del consiglio, nelle scelte condotte dall’amministrazione comunale. Ennio Morrone è un politico navigato ed ha intuito che dalle parti di Palazzo dei Bruzi, all’ombra di Mario Occhiuto, non c’erano prospettive di crescita per il figlio Luca. La spallata finale è stata la logica conseguenza. Lo scioglimento dell’amministrazione comunale determina la nomina di un commissario, adottata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno Alfano, al quale spetterà il compito di traghettare Palazzo dei Bruzi fino a nuove elezioni. Nel frattempo però, andrà avanti l’inchiesta condotta dal procuratore Pierpaolo Bruni della Dda di Catanzaro. Per questo la caduta anticipata dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi è soltanto il prologo di una campagna elettorale che non mancherà di spargere veleni e di riservare colpi di scena. Soprattutto sul piano giudiziario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *