Franceschini annuncia interventi anche nel Centro Storico di Cosenza


ROMA – La dichiarazione del ministro Dario Franceschini è di quelle che non passano di certo inosservate: «Stiamo lavorando con il ministro alla Coesione territoriale Claudio De Vincenti – ha detto oggi a Roma – per prendere un pezzo di 4 Centri storici di 4 città del Sud, ovvero Napoli, Palermo, Cosenza e Taranto provando a fare – ha specificato l’esponente del Governo – un intervento complessivo con risorse pubbliche, dimostrando che con un intervento pubblico si possono fare rinascere spazi». Queste dichiarazioni sono state pronunciate alla presenza dello stesso sindaco Mario Occhiuto, che ha tenuto subito a ringraziare Franceschini per avere raccolto le istanze che l’Amministrazione comunale gli ha più volte avanzato in riferimento ad interventi importanti per la riqualificazione del Centro storico di Cosenza. L’incontro è avvenuto in occasione della presentazione di uno studio sui Centri storici elaborato da Ancsa (Associazione nazionale Centri storici artistici) e dal Cresme, a cui Mario Occhiuto ha partecipato in rappresentanza dell’Anci come delegato all’Urbanistica.

«Il tema dei centri storici sta molto a cuore all’Anci: sono il vero patrimonio identitario del nostro Paese. Basti pensare che il modello della città media italiana è fondato proprio sui centri storici che racchiudono il patrimonio culturale delle città, un modello di vita non solo una sommatoria di edifici. Per questo stiamo portando avanti politiche mirate non solo alla loro conservazione e tutela ma anche a una vera rigenerazione sociale – ha affermato Occhiuto – Questo studio è molto importante perché ha l’indubbio merito di mettere a fuoco, proprio in un momento in cui se ne è persa attenzione, il tema dei centri storici riportandolo nell’agenda politica nazionale. Si tratta di un obiettivo che l’Anci, con la sua azione degli ultimi anni, dimostra di condividere a pieno. Come associazione riteniamo che questo modello di vita debba essere assolutamente preservato, visto che – ha spiegato ancora il delegato Anci – è una nostra risorsa del passato che costituisce in effetti anche la nostra principale risorsa per il futuro. Se pensiamo alle città italiane, pensiamo ai loro centri storici così come avviene nell’immaginario dei turisti che visitano il nostro Paese»

 

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