Marcello Fiori a Cosenza: «La politica illuminata di Occhiuto esempio del nuovo rinascimento italiano»

COSENZA – «Contrariamente a quello che qualcuno ancora afferma, non siamo un partito di plastica. Forza Italia ha seimila amministratori, 500 sindaci e 100 consiglieri regionali. E’ un pezzo molto importante della classe dirigente che ogni giorno deve affrontare realmente i problemi di milioni di cittadini». Marcello Fiori, responsabile nazionale Enti locali del partito berlusconiano, ricorda i numeri su cui Forza Italia può contare sul territorio nazionale, intervenendo a Cosenza al seminario sulla rigenerazione urbana in corso di svolgimento presso il Castello Svevo. «Il nostro viaggio parte dal Sud perché proprio dalla buona amministrazione di città come Cosenza si può lanciare un segnale importante per il buon governo dell’Italia». Non lo dice a chiare lettere. Marcello Fiori però designa gli interpreti di questo positivo esempio di gestione pubblica quali candidati a rivestire prossimamente la carica di presidente della Regione. Che sia Mario o Roberto non importa. Il modello “Occhiuto” va esportato. «Quello che è stato fatto a Cosenza ha una valenza politica nazionale – continua Fiori – Faccio i complimenti a Jole Santelli per il lavoro portato avanti in una regione bella e difficile qual è quella calabrese: Cosenza splende in un territorio dove il presidente Oliverio ha pensato bene di non assegnare le deleghe dei due settori in crescita nel sud, agricoltura e turismo. Interverremo sulle emergenze sociali in chiave produttiva – ha aggiunto l’esponente forzista – e non inseguendo il mito del reddito di cittadinanza. Dalle amministrazioni locali illuminate come quella di Cosenza parte il nuovo rinascimento italiano».
«In questi decenni la politica ha abbandonato i comuni ed ha dimenticato l’idea pedagogica della bellezza. Il territorio è stato deturpato e ha prodotto marginalità e devianza». Così Mario Occhiuto nel corso del suo intervento. «La depressione del concetto di bellezza – ha aggiunto il sindaco di Cosenza – ha prodotto negli anni sessanta degrado in tutto il Paese e non vi è dubbio che ciò abbia dequalificato le città. Dobbiamo riabilitarle dopo gli scempi compiuti nei decenni e questo vale per ogni centro urbano. Incideremo nei quartieri periferici di Cosenza attraverso una rigenerazione sociale che passerà dallo sport alle opere pubbliche e questo consentirà di generare un welfare produttivo. Il piano periferia e l’agenda urbana ci daranno gli strumenti finanziari per la cittadella dello sport – ha proseguito Occhiuto – con il nuovo Stadio, il bocciodromo, il centro benessere. Sulla stazione di Vaglio Lise – ha continuato il Sindaco – e sul terzo lotto di via Popilia interverremo con una funzionalità Santelli e Occhiutoche sarà effettiva e che sarà contornata da verde attrezzato e piazze che agiranno da bonifica.
Solo nella stazione ferroviaria esiste un perimetro di 60 mila metri quadrati che non è mai stato utilizzato e nel quale porteremo il Comando di polizia municipale il mercato ortofrutticolo e che sarà immerso nel più grande parco urbano , con oltre due chilometri aggiuntivi di verde».
Infine il sindaco ha annunciato la conclusione entro fine anno dei lavori di costruzione del Ponte di Calatrava: «Sarà più bello di quello di Siviglia, mentre il Planetario offrirà un fulcro di discussione scientifica».

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