Mario Oliverio e Antonio Viscomi incontrano i lavoratori della fondazione “Terina”

Mario OliverioCATANZARO (CZ) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ed il Vicepresidente Antonio Viscomi hanno incontrato una delegazione dei lavoratori della Fondazione “Terina”, accompagnati dai rappresentanti sindacali di Fisascat-Cisl, Cgil, Uil e Cisal, che da qualche mese non percepiscono lo stipendio. Presenti all’incontro anche l’Assessore allo Sviluppo Economico Carmen Barbalace, i due parlamentari del Movimento “Cinquestelle” Dalila Nesci e Paolo Parentela,il Consigliere regionale Antonio Scalzo ed il Commissario straordinario della stessa Fondazione Tommaso Loiero. I lavoratori ed i loro rappresentanti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – hanno sottolineato la grave situazione in cui si trovano a causa sia dell’irregolare pagamento delle retribuzioni, sia dell’incertezza sulle modalità di attuazione della legge di riordino. Alle richieste dei lavoratori ha risposto con molta chiarezza il Presidente Oliverio evidenziando alcune questioni principali. La prima e più importante è che Fondazione “Terina” ha un ruolo centrale nelle strategie regionali di sviluppo e promozione della filiera agroalimentare e, quindi, a differenza di altre realtà subregionali, vi è la precisa intenzione di assicurare le migliori condizioni per una valorizzazione produttiva e redditizia della Fondazione che deve essere in grado di autosostenersi sul piano economico, anche mediante l’erogazione di servizi per soggetti terzi. Conseguentemente, proprio per il suo ruolo strategico “Terina” deve essere in grado di interconnettere il sistema regionale della ricerca universitaria ed il sistema delle imprese. La seconda questione è stata l’attuazione della legge di riordino, segnalando, a tal proposito, come l’applicazione della stessa legge impone di considerare “Terina” come una tessera di un mosaico più ampio che riguarda tutto il sistema degli enti subregionali. Il Presidente ha precisato al riguardo che la destinazione del personale che la legge di riordino considera eccedente dipenderà dalla conclusione dei processi di riordino di quel sistema, a partire dalla conclusione del processo di accorpamento delle Asi nel Corap che spera di portare a termine entro giugno. Il Presidente ha, poi, posto l’attenzione sulla questione del pagamento degli stipendi, segnalando le pesanti conseguenze del debito fiscale e contributivo maturato nel corso degli anni. A tal proposito, ha evidenziato da un lato la volontà di attivare il Dipartimento “Bilancio” al fine di individuare flussi finanziari che possono consentire di guardare con relativa fiducia all’immediato futuro, ma ha anche segnalato, dall’altro lato, la necessità che “Terina” possa essere al più presto impegnata nel sistema del PSR e per l’erogazione di servizi erogati a terzi, anche mediante l’attivazione del Centro fitopatologico regionale. A seguire, la deputata Nesci ha affermato di “porsi in maniera collaborativa, sia con la Regione che con i lavoratori, rispetto a questa vicenda. E’ stata definita la questione degli stipendi arretrati e siamo in attesa delle comunicazioni tecniche da parte del Commissario. Seguiremo il percorso dell’attuazione del Corap entro giugno, quindi, come sempre, vigileremo  su questa situazione perché siamo convinti che finora è stata sottovalutata e, perciò, bisogna accelerare i tempi sia burocratici che amministrativi per dare, finalmente, anche la giusta funzione alla Fondazione”. Il deputato Parentela, dopo aver detto di aver presentato due interrogazioni parlamentari per sapere che fine hanno fatto i fondi ministeriali versati nel corso degli anni alla Fondazione “Terina”, ha aggiunto di aver partecipato “al tavolo per chiedere certezze sulla tempistica in merito agli stipendi dei lavoratori   e sul futuro della Fondazione che potrebbe recitare un ruolo strategico per il rilancio del settore agroalimentare, per la certificazione dei prodotti di qualità e per la sicurezza poiché urge un suo ruolo importante nel controllo delle merci agroalimentari che arrivano  nei nostri porti commerciali. Da quello che mi risulta, infatti, non ci sono abbastanza controlli per fronteggiare i pericoli che vengono dai parassiti, Quindi noi vogliamo recitare un ruolo costruttivo anche non avendo una rappresentanza in Consiglio regionale per concretizzare il futuro della Fondazione”. Il Presidente Oliverio ha, quindi, ribadito che Fondazione “Terina” è uno dei tanti enti che, nel corso degli anni, è stato lasciato in una condizione non corrispondente alla funzione che doveva svolgere per fornire servizi nel settore agroalimentare. “E’ uno degli enti in cui si sono accumulati debiti rilevanti. E’ chiaro – ha detto – che non si possono trascinare i lavoratori nella condizione disastrosa nella quale sono stati portati e, per questo, abbiamo posto mano ad un processo di risanamento e di riordino nel quale bisognerà affrontare anche i problemi di “Terina” per l’importante funzione che essa ha, che va rilanciata, proprio in questo nuovo quadro di riodino, come struttura di ricerca e di servizio per quanto riguarda il settore agroalimentare”.

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