Molinari su cliniche private Cosenza: “la Regione faccia i dovuti controlli”

COSENZA Il senatore Francesco Molinari è intervenuto per stigmatizzare la situazione che sta interessando alcune strutture sanitarie private  di Cosenza, in cui si registrano retribuzioni arretrate per n°4 mensilita’, oltre a  casi di contrattualizzazioni non conformi alle legge 24 del 18/7/2008 sugli accreditamenti alle cliniche private , che all’articolo 4 dispone in merito.

Dobbiamo, ancora una volta, intervenire sulla difficile situazione che sta riguardando i lavoratori di alcune cliniche private di Cosenza. In alcune realtà della sanità privata persiste, infatti una condizione inaccettabile, con dipendenti  che arrivano ad essere creditori di quattro mensilità arretrate. In un momento come quello attuale, dove le scadenze fiscali attanagliano le famiglie, è impensabile lasciare chi conta solo sulla propria forza-lavoro per vivere senza alcuna entrata per periodi così lunghi. Già è un’impresa arrivare all’ultima settimana del mese, con uno stipendio che arriva a malapena a coprire il costo della vita : immaginarsi per coloro che lo stipendio non riescono a percepirlo puntualmente. Non è giusto violare il diritto alla retribuzione dei lavoratori che quotidianamente compiono il loro dovere. Violando, altresì, la normativa – legge regionale  n. 24 del 18/7/2008 sugli accreditamenti alle cliniche private – che dispone, con l’articolo 4, una sanzione pecuniaria per le strutture inadempienti.francesco molinari

Ci appelliamo, pertanto, alla Regione, richiamandola alla responsabilità dei controlli di competenza sulle strutture accreditate. Non è tollerabile che la Regione sia disattenta sull’utilizzazione dei fondi stanziati a favore dei privati, soprattutto quando la loro cattiva gestione arriva a ledere i diritti dei cittadini- lavoratori. E’ anche grave il mancato intervento su alcune anomalie legate al reclutamento, in queste strutture, di lavoratori assunti con contratti non conformi rispetto a quanto riportato dal sopracitato articolo 4. Si parla infatti di reclutamento di personale in base al possesso dei titoli,  sia che avvenga attraverso la contrattualizzazione in forma di  lavoro dipendente che  da libero professionista. Auspichiamo, pertanto, che chi di competenza in Regione si svegli e, dopo aver intrapreso i dovuti controlli, prenda le giuste misure affinché vengano ripristinate le situazioni contrattuali e retributive normativamente previste. E ci chiediamo, di fronte ad un siffatto stato di cose, e con alcune di queste cliniche in attesa di sapere se verrà accettata la loro richiesta di “concordato preventivo”, se non sia  il caso che la Regione intervenga direttamente con il loro commissariamento a salvaguardia e tutela sia dei lavoratori che dei servizi sanitari da rendere ai calabresi.
La strada  maestra che deve percorrere chi ha la responsabilità di dare una risposta “giudiziaria ” e ha il compito del controllo amministrativo deve essere , stante le palesi mancanze – se non peggio – dell’iniziativa privata, la tutela dell’interesse collettivo : è su questo che si dovrebbe fondare la responsabilità politica di chi governa.”

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