Referendum, l’analisi di Rifondazione Comunista

LAMEZIA TERME – «Il risultato ottenuto nel referendum di domenica in difesa della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza, a cui il popolo italiano ha in massa ridato fiducia, è straordinario. Clamorosamente sconfitti il governo Renzi ed il PD, tutti i poteri forti italiani ed europei che avevano sponsorizzato il progetto, i tentativi di deriva autoritaria – E’ quanto si legge in una nota del segretario regionale del Partito di Rifondazione Comunista Pino Scarpelli – L’enorme affermazione del NO anche in Calabria ci impone una riflessione su come tutti i tentativi di condizionare il consenso messi in piedi da Oliverio, dagli amministratori locali del PD e dal gruppo dirigente di quel partito sono miseramente falliti. Eppure ce ne hanno messo di impegno e determinazione per risultare credibili agli occhi di Renzi. Del resto, a due anni dal forte consenso ricevuto, i miseri risultati del lavoro di costoro alla guida della Regione sono davanti agli occhi di tutti. Dispiace la bassa percentuale di votanti nella nostra regione – si conclude il comunicato – ma crediamo che anche su questo sia enorme la responsabilità degli amministratori e di gran parte del ceto politico calabrese, la cui pratica fatta di clientelismo, trasversalismo, ricerca dell’interesse particolare e privato, abbia comportato corruzione dei comportamenti, degrado dell’etica pubblica, disaffezione nei confronti della politica e sfiducia».

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