Rende, ecco il rimpasto ter varato da Marcello Manna

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Marcello Manna ufficializza la nuova giunta con l’incognita dei numeri. Alternativa Popolare perché il partito alfaniano rimane fuori dall’esecutivo, nonostante la sua nutrita rappresentanza in consiglio. Riconfermati Marina Pasqua, Pierpaolo Intorno e Pino Munno. Promossi in giunta i consiglieri Domenico Ziccarelli, con deleghe ad ambiente, turismo e attività produttive, ed Annamaria Artese con deleghe alle politiche sociali e istruzione. Nell’esecutivo anche Pasquale Costabile, neo presidente dell’ordine degli architetti, assessore all’urbanistica, e la storica e docente universitaria Marta Petrusewic con delega alla cultura. A Ziccarelli ed Anna Maria Artese, subentrano Nella Fanello e Saverio Marasco della lista Laboratorio Civico.

La reazione di Alternativa Popolare

In un comunicato il partito alfaniano spiega: «Abbiamo proposto al sindaco tre cose. La prima è la riconferma del quadro politico uscito vittorioso alle elezioni del 2014. La seconda: recuperare un rapporto con la città che si è completamente smarrito, proponendo sul territorio una bonifica significativa dei problemi annosi e gravissimi ancora aperti sul piano ambientale. Per terzo – prosegue la nota – ha proposto, inoltre, e se non ci sono le condizioni per questo, qualcuno comunque ci dovrà spiegare il perché, una giunta istituzionale “del sindaco” di altissimo livello. Una giunta istituzionale nella quale, secondo le stesse parole che il sindaco ha riportato nei giorni scorsi e nell’ultima conferenza stampa, non dovrebbe concorrere nessun partito eletto nelle competizioni elettorali. Di fronte a questo il sindaco Manna ha deciso di prendersi una pausa di riflessione.

Noi vogliamo significare, oggi, all’opinione pubblica che Alternativa Popolare non viene meno al suo mandato elettorale e, soprattutto, non chiede le dimissioni del sindaco Manna – si legge nella nota – Dimissioni che potrebbero, però, scaturire da una grave carenza di maggioranza costituita per sostenere questa ipotesi di giunta che, a quanto pare, si ammanta di civismo, ma di fatto è composta da partiti, nonché rappresentata da nomi, che si leggono ultimamente sui giornali, di persone amiche del sindaco. Sembra, dunque, più una giunta “casereccia” e familiare che non istituzionale e senza nessuna dignità politica. Il sindaco ha preso una pausa di riflessione che noi rispetteremo con serenità».

Miceli (M5S): «La fase della grande ammucchiata»

«Con la presentazione della nuova Giunta si apre la fase della grande ammucchiata – dice il consigliere comunale pentastellato – C’è un sindaco apparentemente senza numeri in Consiglio che tenta di continuare a galleggiare altri due anni (nelle ipotesi più rosee). Ma chi garantirà la maggioranza a questo novello Schettino che abbandona una nave che affonda per salire su una che fa acqua da tutte le parti? La domanda se la pongono un po’ tutti in città e non servirà molto per scoprirlo poiché il prossimo Consiglio comunale chiarirà ogni dubbio.
La verità è che tranne il Movimento 5 Stelle, a Rende nessuno vuole andare alle elezioni. Ognuno ha le sue ragioni che non coincidono certo con gli interessi dei cittadini.
A questi ultimi restano solo i grattacapi generati da anni di capricci istituzionali. Nessuno dei problemi di Rende è stato risolto da questa amministrazione: a partire dalla mancata bonifica dell’area ex Legnochimica per finire con la storica carenza idrica che colpisce periodicamente quartieri e contrade (ma l’elenco dei problemi di Rende non si esaurisce certo con queste due tematiche).
Manna in piena continuità amministrativa pensa alla realizzazione delle grandi e ingestibili opere e alle inaugurazioni delle incompiute, senza muovere un dito per dare un segnale di vita alla nostra città che negli ultimi tre anni ha perso ben duemila residenti mostrando ancor più profondamente quei segni di decadenza iniziati con i governi riformisti. Piena continuità amministrativa anche e soprattutto nella non risoluzione delle problematiche più stringenti.
Come Movimento 5 Stelle pensiamo sia arrivato il momento di sconfessare e mandare a casa questa vecchia politica capace solo di inciuciare e di accumulare debiti per le generazioni future. Noi non chiediamo le dimissioni al sindaco ma lo stesso potrebbe incorrere nell’errore di non avere praticamente i numeri che possano sostenere un’ipotesi del genere. Quindi, noi lo avvisiamo primo del tempo, non ci si venga a dire che per non avere i numeri il sindaco Manna lascia, perché lasciare la città oggi sarebbe un atto di viltà che noi non condividiamo, perché ci sono emergenze ambientali e di gestioni amministrativa che non possono più attendere.

Noi abbiamo dato disponibilità sia a continuare con questa maggioranza sia alla giunta istituzionale che pensavamo potesse volare alto, che soprattutto guardasse ai problemi della città, e dobbiamo registrare, invece, che gli ultimi avvenimenti non vanno in questa direzione, non certo per nostra volontà e né per la volontà del corpo elettorale che ci ha dato fiducia».

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