Santa Sofia d’Epiro, il consigliere di minoranza Sisca: «Archiviata la querela sporta dal sindaco Ceramella nei miei confronti»

SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Sembra arrivata la parola fine alla disputa giudiziaria che ha coinvolto, negli ultimi tempi, il sindaco di Santa Sofia d’Epiro, Gianfranco Ceramella, e il consigliere di minoranza, Daniele Sisca, per alcuni commenti di quest’ultimo su uno dei più popolari social network. Ed è lo stesso consigliere Sisca a delucidare sulla conclusione della vicenda: «La Procura della Repubblica di Castrovillari, con ordinanza emessa dal G.I.P. dott.ssa Letizia Benigno, comunicatami in data 31 marzo 2017, ha posto fine ad un ridicolo procedimento penale che mi ha visto indagato a seguito di una denuncia-querela sporta nei miei confronti dal sindaco di S. Sofia d’Epiro Gianfranco Ceramella. La presentazione della querela risale all’1 settembre 2015 allorquando il Ceramella mi accusava di essere colpevole del reato di cui all’art. 595 del codice penale (diffamazione aggravata) realizzato nei suoi confronti, in quanto segnalavo un malfunzionamento alla rete fognaria cittadina. Invero, il Pubblico Ministero, senza nessun atto di indagine, aveva chiesto l’archiviazione già con provvedimento reso in data 22 marzo 2016, ma verso tale provvedimento aveva fatto appello il Ceramella e, pertanto, la Procura fu richiamata a pronunciarsi giungendo per la seconda volta alla stessa decisione, ovvero alla definitiva archiviazione del procedimento per infondatezza della querela.  Nella sostanza – continua Sisca -, il Giudice ha riconosciuto veritieri i fatti da me denunciati e ha dato atto, perfino, alla Procura di indagare sulle responsabilità derivanti da quel malfunzionamento alla rete fognaria da me segnalato. Una vicenda che ha dell’assurdo, anche perché l’intendo del Ceramella era chiaro: mettere a tacere chi si interessava della cosa pubblica e per farlo ha inteso utilizzare gli organi di giustizia. A ciò deve aggiungersi che per mettere in scena questo teatrino venivano impegnati, con la delibera di giunta comunale n. 79 del 4 settembre 2015, ben due mila euro all’avvocato che ha poi curato il procedimento penale per conto del Ceramella. In ogni caso – conclude Sisca -, la giustizia è sempre dalla parte dei leali e, con tale archiviazione, ha ridato dignità ad una serie di diritti che il Ceramella aveva inteso comprimere. Ovviamente, adesso, i responsabili di questo scempio saranno chiamati a risarcire i danni causati alla mia immagine e professione, quantificati in centosettantacinque mila euro. Verrà infatti instaurato nei prossimi giorni il procedimento in sede civile».

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