Si è dimessa l’assessore regionale Carmen Barbalace

CATANZARO – L’assessore allo Sviluppo economico e alla promozione delle Attività produttive della Regione Calabria, Carmen Barbalace, si è dimessa. A comunicarlo è stato lo stesso assessore Barbalace indagata nella qualità di dipendente dell’ente regionale, nell’inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato al fermo di 116 persone accusate di fare parte delle più importanti cosche del “mandamento” ionico della ‘ndrangheta. I reati contestati a Barbalace, che fa parte della Giunta regionale dal 2015, si riferiscono a un periodo antecedente alla sua nomina assessorile e sono abuso d’ufficio in concorso, truffa aggravata e truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche. Nella lettera inviata al presidente della Regione, Barbalace motiva la propria decisione parlando di «profonda amarezza che nasce dalla consapevolezza dell’assoluta estraneità della mia persona rispetto ai contesti criminali che vengono descritti nel provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e dalla correttezza trasparenza e onestà che hanno improntato la mia azione amministrativa. Le mie dimissioni – prosegue – costituiscono un atto di assoluto e incondizionato rispetto nei confronti della magistratura e, soprattutto, dei cittadini calabresi. Non posso esimermi, nel contempo, dall’esprimere le mie perplessità in ordine ai meccanismi che innesca l’ipotesi di reato, tutta da verificare, e ai riflessi che riverbera in ambito umano e politico- amministrativo. Non ho il benché minimo dubbio – aggiunge ancora Barbalace – sul fatto che i magistrati reggini, ascoltate le mie ragioni, sanciranno la mia estraneità rispetto a qualsivoglia ipotesi di reato. Ma sarà passato un tempo inaccettabile, infinito. E nessuno potrà ristorarmi dei danni che fino ad allora avrò subito. A Mario Oliverio e ai colleghi della giunta consegno, con i ringraziamenti per la fiducia sin qui accordatami, il frutto del mio lavoro».

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