Via Montesanto, tra caos e polemiche

COSENZA – Si invoca addirittura la democrazia anglosassone per sollecitare il sindaco a convocare un’assemblea pubblica con i residenti e con i titolari delle attività economiche e professionali di via Montesanto. E’ certo che la tranquilla consuetudine di circolare in auto lungo le arterie centrali cittadine sia stata scombussolata dalla brusca e improvvisa chiusura di via Montesanto. Ma cosa preoccupa maggiormente gli abitanti di una città che sembra sempre più radicata alle sue tradizioni, l’interruzione al traffico di un tradizionale passaggio nella centrale via cittadina, o la scomodità di non poter fare compere senza lasciare l’auto in doppia fila anche dove non è possibile parcheggiare? A volte con le maniere dure si ottiene di più, forse il sindaco esasperato dagli incuranti dei divieti di sosta ha adottato le maniere forti, certo è che il gruppo PD in consiglio comunale non ci sta e sollecitati da cittadini e residenti in merito all’improvvisa, per quanto sperimentale, chiusura di via Monte Santo al traffico veicolare, si appellano al sig. Sindaco di farsi promotore della convocazione urgente di un’assemblea pubblica con i residenti e con quanti hanno le proprie attività economiche e professionali lungo la via indicata, per raccogliere ogni considerazione utile in merito agli effetti e all’opportunità di una misura che già in questi primi giorni si è rivelata fallimentare e che, secondo il gruppo cosiliare, andrebbe immediatamente revocata. Oltre ad ingolfare ulteriormente il traffico nelle vie adiacenti, secondo il gruppo PD la chiusura della strada, sacrifica il commercio nell’unico periodo realmente attivo, stando alle medie stagionali. E qui l’appello: «Chiediamo al signor Sindaco di prendere esempio dalle pratiche di democrazia anglosassone, in cui le scelte che incidono sulla vita dei cittadini vengono discusse preventivamente con i medesimi e non imposte senza confronto alcuno, di abbandonare ogni spinta dirigista e di coinvolgere di più i consiglieri eletti, che non rappresentano solo la cornice estetica dell’Istituzione ma che, piuttosto, si interfacciano ogni giorno con i cittadini e le loro problematiche e che potrebbero, quindi, aiutarlo a conciliare meglio le ragioni urbanistiche con le esigenze economiche e di qualità della vita».

Fiorenza Gonzales

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