Arresto Mehdi, nei video che guardava preghiere e guerra

COSENZA – Hamil Medhi, il giovane marocchino, arrestato ieri dalla polizia di Stato perche’ accusato di auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale, ha trascorso in maniera tranquilla la prima notte di isolamento nel carcere di Cosenza.

Per lui parla il suo difensore legale, l’avvocato Francesco Porto:”Non ho ancora avuto modo di incontrare il mio assistito ma da quanto ho saputo dalla sua famiglia il ragazzo e’ andato in Turchia per pregare. Sia il ragazzo che la sua famiglia – ha aggiunto il legale – sono ormai da anni in Italia e non hanno mai avuto nessun tipo di problema. Sono persone che lavorano e vivono la loro vita tranquillamente e sono perfettamente integrati nella comunita’ locale di Luzzi”.

Intanto, dopo il blitz antiterrorismo di ieri, la Polizia di Stato, ha diffuso i video inerenti l’attività investigativa effettuata dagli uomini della Digos nel corso di circa 7 mesi. A scandire le giornate e la vita del Mehd, la consultazione sistematica e ripetuta in modo ossessivo di video di auto addestramento che riproducono scenari di guerra nelle zone controllate dal “Daesh e sui quali campeggia l’immancabile bandiera nera del califfato, nonchè decapitazioni e omicidi di massa .

Particolarmente significative le immagini inerenti i preparativi del martirio di tale Abu Salem Addarawi il quale, comunica che il destino dei fratelli musulmani è quello della lotta armata e poi, con espressione particolarmente efficace, si fa collegare da un fratello i fili di una cintura esplosiva e, quando una voce fuori campo gli chiede se non gli faccia paura l’esplosivo, risponde che la cosa importante è quella di uccidere i nemici di Allah; mentre in una scena successiva lo stesso riferisce che: “ sta legando le chiavi del paradiso con le sue mani”.

Nei prossimi giorni sara’ fissata la data dell’interrogatorio di garanzia.

 

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