Cosenza, i Lupi ballano in vetta.

Il Cosenza, dopo la sconfitta contro la Vigor, non stecca il secondo degli scontri diretti, batte il Melfi e si porta in solitaria in vetta alla classifica di Lega Pro. Buona la prova dei ragazzi di Cappellacci che fanno la solita partita “da Cosenza”, addormentando il primo tempo e scatenandosi nella seconda frazione. Gli ospiti si battono con onore sino alla fine, ma i Lupi, oggi in bianco, resistono e portano a casa il risultato più importante dall’inizio del campionato.

I rossoblù partono con Bigoni che riprende il suo posto a destra e Mannini dall’altro lato, mentre lì davanti Mosciaro e Calderini si alternano al centro con Alessandro motorino fisso sulla sinistra. In avvio, striscione della curva sulla tragedia di Lampedusa: “Lampedusa: la morte non ha colore né razza”: è l’ennesima dimostrazione che la curva del Cosenza, come la città al completo, ripudia il razzismo, e lo dimostra stringendosi attorno alle vittime dell’ennesima tragedia che macchia di sangue il nostro magnifico mare.

Nonostante il calore del pubblico, l’avvio è tutto del Melfi che ci prova prima con un rasoterra da dentro l’area parato a terra da Frattali, poi con un’incursione di Ricciardo chiuso in extremis da Guidi. Il Cosenza prova timidamente dalla distanza ma tutti i tentativi sono ribattuti. Al diciottesimo bella triangolazione con protagonista il numero 10 ospite Neglia, che però da buona posizione, anziché mettere in mezzo, spedisce al di là della traversa. Al minuto ‘37 grande passaggio in diagonale del Melfi, miracoloso in uscita Frattali che sventa il tocco sotto di Ricciardo. Tra il ’30 ed il ’35 guai per Cappellacci: prima Mosciaro, poi Pepe, si fanno male, venendo sostituiti rispettivamente da De Angelis, ex di turno, e da Blondett. Il primo tempo si chiude dunque sullo zero a zero con il Cosenza che non fa neanche un tiro nello specchio della porta avversaria.

La ripresa rossoblù inizia con gli stessi undici che avevano chiuso la prima frazione. Il Cosenza, dopo un quarto d’ora di dormiveglia, inizia a bombardare la porta del neoentrato Perina: al ’60, su una punizione dalla sinistra, De Angelis sponda di testa per Alessandro che spara in porta, trovando però presente il numero dodici avversario. La seconda occasione è però per gli ospiti, che ripartono in contropiede e mettono in mezzo un bel pallone dalla destra: si inserisce il solito Ricciardo che manda a lato da ottima posizione ed a Frattali completamente battuto. Al ‘25 contropiede dei lupi, ormai un marchio di fabbrica: Napolano verticalizza per De Angelis che salta l’uomo e viene atterrato: rigore per il Cosenza. Dagli undici metri si presenta l’ex di turno, che però si fa parare il penalty calciando malamente alla destra di Perina. Ad otto minuti dalla fine Calderini la mette in mezzo ma Criaco, appena entrato, appena manca l’appuntamento con il pallone. Ancora un’occasione per Calderini che prova il diagonale, pronta la risposta di Perina. È il preludio al vantaggio che arriva al ’45: punizione a giro dalla sinistra, flipper in area e sfera che bacia il palo e si insacca in porta. Il gol viene attribuito ad Alessandro, autore dell’ultimo tocco nel marasma dell’area melfitana: uno a zero e pubblico in visibilio. Gli ospiti tentano fino alla fine, ma un super Frattali conclude la partita con delle uscite sicure e prodigiose che esaltano lo stadio, dopo che aveva salvato ancora una volta, poco prima del gol, sull’ennesimo diagonale pericolo degli ospiti. Il triplice fischio giunge dopo quattro minuti di agonia, peraltro non segnalati dal quarto uomo: una sola rete basta e avanza, altri tre punti in cassaforte e tante grazie alla dea del pallone che bacia gli uomini della terra brezia ancora una volta.

Benché il gioco latiti, la grinta che la maggior parte degli uomini agli ordini di Mister Cappellacci ha messo in campo oggi fa ben sperare. Per cui, ci accontentiamo di dormire una notte guardando tutti dall’alto, in solitaria. Se Kevin Costner dovesse fare oggi un remake del suo più famoso film, ballerebbe coi lupi, si. Ma in vetta.

Francesco La Luna

 

COSENZA – MELFI 1 – 0

 

COSENZA (4 – 3 – 3): Frattali; Mannini, Pepe (’35 pt Blondett), Guidi, Bigoni; Napolano (’35 st Criaco), Meduri, Castagnetti; Alessandro, Calderini, Mosciaro (’30 pt De Angelis). All: Cappellacci.

MELFI: Giordano (‘1 st Perina); Montenegro, Cardinale, Cuomo, Pinna; Rinaldi, Muratore, Dermaku; Neglia, Ricciardo (’26 st Cruz), Tortori. All: Bitetto.

Marcatori: Alessandro (C), ’45 st.

Note: AMMONITI: Mannini, Calderini, Alessandro (C); Pinna, Cuomo, Rinaldi, Muratore, Ricciardo, Neglia (M). ESPULSI: Cardinale (M) Fuorigioco: 2 – 6; Calci d’angolo 3 – 1. Recupero: ‘3 pt, ‘4 st.

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