Tratta in salvo Brunella Guagliani. Concluse le operazioni di recupero

Il maltempo ha ostacolato le operazioni di recupero, impedendo l’intervento dell’elicottero con il verricello, ma Brunella Guagliani, 54 anni, dispersa da sabato scorso sui monti della Sila e rintracciata stamani all’alba, è stata finalmente tratta in salvo nel pomeriggio, dal canalone dove era precipitata sabato scorso mentre, nella zona della Fossiata, tra i comuni di Bocchigliero e Longobucco, era intenta a cercare funghi.

La donna è stata condotta fuori dal burrone in cui si trovava, trasportata in spalla lungo il ripido pendio dagli uomini del Soccorso alpino Calabria, del Cnsas e del Sagf della Guardia di finanza. Successivamente un’ambulanza l’ha accompagnata presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza per essere sottoposta ad una visita di controllo. Secondo quanto si è appreso, Brunella Guagliani si è fratturata una caviglia ma nel complesso, le sue condizioni sono buone, tenuto conto del fatto che la donna ha trascorso quattro notti all’addiaccio.

Comprensibile il sollievo dei familiari che, dopo quasi cento ore di ricerche vane, avevano cominciato a temere il peggio. Nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare le modalità che hanno consentito ai soccorritori di individuare e trarre in salvo la signora Brunella, il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ha sottolineato che questa vicenda si è conclusa a lieto fine grazie all’attività di ricerca condotta sinergicamente dalle forze in campo. “La zona era particolarmente impervia e le condizioni climatiche non ottimali – ha precisato il rappresentante di governo parlando con i giornalisti – Alle attività, cui hanno partecipato 150 persone tra volontari e personale delle forze dell’ordine, hanno contribuito le unità cinofile anche con cani molecolari. La zona, oltre 170 ettari, è stata inoltre sorvolata da tre elicotteri. L’area in cui è avvenuto il ritrovamento è denominata vallone il Pettine, ad oltre 800 metri in linea d’aria da dove era stata lasciata dal cognato”.

La signora, appena ha visto i soccorritori, secondo quanto riferito dal commissario capo del Corpo Forestale dello Stato Angelo Roseti, ha chiesto di poter parlare con la madre per rassicurarla. “Determinante per la signora – ha precisato lo stesso Roseti è stato sicuramente essere scivolata in prossimità di un ruscello, questo le ha consentito di idratarsi”.

foto www.quicosenza.it
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In Prefettura anche Miriam Castellano nipote della donna: “Siamo felici e ringraziamo tutti per l’impegno profuso nel ritrovare mia zia. Siamo una famiglia credente e ovviamente il nostro ringraziamento va a nostro Signore e a tutti coloro i quali hanno pregato per mia zia”.

 

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