[#JapanTime] Le tradizioni giapponesi di Settembre

Purtroppo è vero, l’estate è già terminata. Addio al mare, alle belle giornate, al caldo, alle lunghe serate con gli amici, si ritorna alla normalità. Settembre porta sempre tanta nostalgia, ma anche tanta voglia di ripartire. Con la fine dell’estate torna il nostro Japan Time.


Cosa succede a Settembre in Giappone? Nel Paese del Sol Levante il nono mese dell’anno è ricchissimo di vita e di tradizioni. In questo nuovo Japan Time vedremo come il mito nipponico influenza anche questo mese.

KIKU NO SEKKU

crisantemi

Ricorrenza più attesa di Settembre è la festa dei crisantemi (Kiku no Sekku), che si tiene il nono giorno del mese. In questo giorno, secondo la tradizione giapponese, inizia la stagione fredda che porta via la creatività, l’energia e la forza del sole estivo. Proprio per far fronte a questo calo, è nata la festa dei crisantemi:

nella corolla di questo fiore è stata sempre vista l’immagine del sole e la celebrazione ha lo scopo di impedire il decadimento della luce solare, fonte di vita per gli uomini.

Visto l’alto significato simbolico, non è un caso che il crisantemo sia anche lo stemma della famiglia imperiale da secoli, che compaia su documenti ufficiali e che dia il nome al più alto Ordine giapponese, l’Ordine Supremo del Crisantemo.
Oltre a essere associato al sole, al fiore è anche attribuita la longevità, viste le sue proprietà curative e medicinali. I crisantemi riescono a resistere anche in luoghi aridi o gelidi senza perdere nessun petalo e questo, secondo le credenze, è una manifestazione delle speciali capacità del fiore.
La festa consiste nell’esporre all’aperto, nei parchi e nei villaggi, crisantemi in vastissima quantità, riparati da apposite tettoie.

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I coltivatori riescono a far nascere tantissimi fiori da una singola pianta a cui poi fanno assumere le più svariate forme. Questa usanza ha radici lontanissime: nel XVII secolo il passatempo più diffuso fra i samurai era proprio la coltivazione dei crisantemi e nello stesso periodo molti signori feudali istituirono delle esposizioni di questi fiori riservate solo agli amici più stretti, che solo in seguito si aprirono a tutto il complesso cittadino.
Un’altra usanza che riguarda questa celebrazione è quella di porre un batuffolo di cotone sui crisantemi il giorno prima della festa; la mattina dopo il cotone sarà bagnato dalla rugiada e verrà utilizzato per la pulizia del corpo. Questo gesto unisce la volontà di prendersi cura dei fiori e l’uso della rugiada come metodo curativo per i mali dell’uomo.

TSUKIMI (JUGOYA)

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Altra ricorrenza particolarmente attesa dalla popolazione giapponese è la cosiddetta Tsukimi, o Jugoya, ovvero l’ammirazione della luna, a cui si offrono anche dei doni per favorire la buona sorte per la famiglia e i raccolti.

Questa festività si compone di due momenti fondamentali: il primo, detto Juugoya, si compie nel quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, che per questo 2017 è il 15 Settembre; il secondo, detto Jusan’ya, è il tredicesimo giorno del nono mese lunare, che in quest’anno coincide con il 4 Ottobre.
In vista di tale occasione nelle case giapponesi si aprono gli shoji, le classiche porte scorrevoli, e all’inizio dell’engawa, il corridoio che poi affaccia nel giardino, si pone un vassoio pieno di dolci di riso, sferici come la luna piena; oltre a questi dolcetti tipici viene offerto anche il susuki, una graminacea simile al riso.

Tutti prodotti provenienti dalla terra dunque, offerti alla luna per ingraziarsi il raccolto.

Durante il Jusan’ya, poi, a queste specialità si è soliti offrire anche delle castagne, segno dell’autunno ormai arrivato.


Il Settembre all’occidentale è sicuramente pieno di attività e di movida, così come quello nipponico; ricordiamo infatti che anche quest’anno si terrà l’importantissimo Tokyo Game Show e il consueto Tokyo Jazz Festival. Ma, come ogni volta, per i giapponesi c’è sempre qualcosa di più profondo e filosofico in ogni accadimento dell’anno e lo vediamo anche in questo caso: Settembre è un mese che in Giappone non significa rinascita, ma prosieguo della normalità in un contesto che potrebbe diventare completamente nuovo per ogni individuo.


E voi? Ammirerete qualche crisantemo o la luna piena?

Paolo Gabriele De Luca

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