[Anime] I consigli di Nerd30: Tokyo Magnitude 8.0

Torna l’appuntamento con la rubrica dei consigli del mese e questa volta trattereremo di un anime veramente incredibile sul piano emotivo, una di quelle opere che arrivano dritte al cuore dello spettatore. Un anime che azzardo a definire “l’opera audiovisiva che più mi ha fatto piangere nella mia vita”. Stiamo parlando naturalmente di Tokyo Magnitude 8.0, anime dello studio Bones di appena 11 episodi, disponibile in Italia grazie a Yamato Video, con un doppiaggio italiano di altissimo livello.

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La trama è molto semplice: Tokyo viene sconvolta da un terremoto di magnitudo 8.0 della scala Richter, in cui rimangono coinvolti i due protagonisti della storia, la giovanissima Mirai e il fratellino Yuuki. Inizia quindi il viaggio dei due ragazzini, che dovranno tornare a casa dai loro genitori. A loro si unirà Mari, una fattorina motociclista che vuole tornare dalla madre e dalla figlia di appena quattro anni.

Parlare di questo anime non è affatto semplice, perché si tratta di un’opera che riesce ad imbrigliare i sentimenti e l’attenzione dello spettatore in un vortice dal quale è impossibile sfuggire. Gli avvenimenti riescono a catturarti, facendoti credere di essere con Mirai e Yuuki a vivere il dramma di trovarsi in una città devastata, in cui si rischia di morire da un momento all’altro.
Il più grande pregio di questo anime sono i personaggi, la cui caratterizzazione è talmente ben realizzata da renderli assolutamente veri. Non nego che in soli 11 episodi mi sono così affezionato ai due protagonisti da provare una sorta di affetto per loro, soprattutto per il piccolo Yuuki, un bambino veramente dolcissimo, grazie anche alla sua caratterizzazione grafica e alla voce italiana di Loretta Di Pisa.

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Tokyo Magnitude 8.0 è una storia drammatica e ricca di sentimenti, a cui solo un cuore di pietra può restare indifferente, in particolare nei tristissimi episodi finali, in cui è impossibile non piangere.

Sul piano tecnico la serie offre un character design molto semplice, ma che proprio per questo riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, amplificando esponenzialmente ogni emozione che scaturisce dal volto dei personaggi. Le musiche sono semplicemente eccezionali e hanno un ruolo fondamentale soprattutto negli ultimi episodi. La regia è studiata per aumentare l’impatto emotivo di ogni singola scena.

Anime consigliato a chi cerca una serie che lasci un segno e a chi vuole abbandonare il cuore ad una storia che lo metterà sentimentalmente a dura prova.

Antonio Vaccaro

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