[#SerieTv] Lucifer, la recensione della quarta stagione [SPOILER]

Lucifer è salvo, la quarta stagione è esplosa su Netflix e i fan chiedono a gran coro un quinto ritorno.

Dieci episodi, un concentrato di oscurità e sensualità che non ha lasciato indifferente neanche il fan più esigente, portando alla fortunata serie un pubblico superiore a qualsiasi previsione. Lucifer è questo e molto altro. Un record di audience nella prima settimana dal rilascio, classificandosi come la serie più vista sulla piattaforma Netflix e superando perfino Stranger Things. Ma procediamo per gradi, sottolineando che in questa recensione della quarta stagione di Lucifer sono presenti SPOILER.

LA TRAMA

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Nel finale della terza stagione, abbiamo lasciato il signor Morningstar (Tom Ellis) malconcio dopo la battaglia con Marcus Pierce/Caino (Tom Welling) e una detective Decker (Lauren German) sconvolta per aver visto il vero volto di Lucifer. La prima puntata della nuova stagione ci ha accolti con il cuore infranto di un diavolo al pianoforte, che intona Creep dei Radiohead sperando di poter riuscire a rivedere Chloe ancora una volta e recuperare quel bacio interrotto nella stagione precedente. L’entrata in scena di due nuovi personaggi, Eva (Inbar Lavi) e padre Kinley (Graham McTavish) indurrà i nostri due protagonisti preferiti a provare il peso del distacco, chi per sfiducia, chi per gelosia. Ruolo fondamentale lo avrà nella storia anche la sotto-trama intessuta da Amenadiel (David Bryan Woodside), fratello di Lucifer, e Linda (Rachael Harris), quest’ultima porta nel grembo il figlio dell’angelo prediletto di Dio e ciò la metterà in pericolo. Un profezia e uno stuolo di demoni alle porte di Los Angeles saranno la goccia che farà traboccare il vaso fino ad arrivare a un doloroso epilogo.

IL COMMENTO

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Dopo essere stata brutalmente cancellata lo scorso anno, grazie alla petizione #SaveLucifer, Netflix ha deciso di acquisire i diritti della serie e darle giustizia in tutta la sua essenza. Ogni scena è familiare, i personaggi seguono la loro natura, quella che ci ha catturato per 3 stagioni, ma qualcosa è cambiato. La caratterizzazione ha acquistato un livello di profondità più intenso, i loro cuori infranti sbattono addosso allo spettatore tutte le emozioni di cui ha bisogno, quelle stesse emozioni nel riaverli conquistati con una battaglia social coesa in tutto il mondo.

Già dai trailer rilasciati in attesa dell’uscita ufficiale sulla piattaforma di streaming si respirava un’aria diversa, una consistenza più dark e sensuale rispetto alle precedenti stagioni. Tutte promesse mantenute: la violenza, la carnalità, l’empatia e la sofferenza dei personaggi sono state rese magistralmente da un cast che non delude le aspettative. Tom Ellis è struggente nei primi episodi, innamorato e tormentato. Poi il tradimento e la ferita nel suo petto che diventa più profonda, in cerca di un qualsiasi sollievo.

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Ed ecco che fa la sua comparsa Eva, la prima donna, in veste di sua ex fidanzata tornata a camminare sulla terra per riprovare quei brividi che solo un diavolo poteva farle respirare. Ma Lucifer è cambiato, nonostante i tentativi di mascherare la sua nuova natura con alcol, libido e violenza, la ferita non fa che diventare sempre più grande fino a giungere a conseguenze che sembreranno irreversibili. Dall’altro lato della medaglia Chloe, terrorizzata a morte da una verità che da sempre negava, cerca conforto in padre Kinley, sacerdote romano intenzionato a rimandare con qualsiasi mezzo Lucifer all’inferno. La detective non riesce, però, a credere che il suo partner sia il male incarnato e rivela nell’epilogo finale i suoi sentimenti per Lucifer. Lo ama, ma lui non potrà più stare al suo fianco. Un personaggio che in tutte le stagioni si è rivelato forte nelle scelte, sempre rivolto verso la rettitudine, ora è influenzabile dal male: lei è incerta, spaventata, vera.

Rielaborazione del lutto: Charlotte

La fede vacilla in tutti i personaggi dopo la scomparsa di Charlotte Harris (Tricia Helfer), figura chiave della passata stagione, che ottiene la redenzione da una vita corrotta dal denaro e l’ingresso in paradiso. La sua morte porterà Dan Espinoza (Kevin Michael Alejandro), amante di Charlotte, a una nuova evoluzione, in cui la forza interpretativa lo renderà rabbioso e scostante verso Lucifer, capro espiatorio per la morte della donna che amava. Anche per la dolce Ella Lopez (Aimee Garcia) la fede sembrerà adesso un pavimento scosceso da cui prendere le distanze, ma lei è forte e in questa stagione mostra lati che non ci saremmo mai aspettati di vedere.

Ma qualcosa non torna

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La figura di Eva, che ha conquistato gran parte della critica, a mio avviso è quel piccolo tassello troppo superficiale che ha creato una scossa non proprio perfetta nella trama. Fondamentale per il movimento e l’azione della storia, lasciva e compiacente nei confronti del personaggio principale, porta dietro di sé una serie di danni quasi dettati per poter far crescere i personaggi principali, ma che non le restituisce lo stesso impatto conquistato da altre figure nel cuore degli spettatori. Lei è la controparte perfetta di Lucifer: in primis Amenadiel mette in guardia lo stesso perché sa che lei desidera riavere l’uomo con lo stesso carattere che l’ha corrotta in paradiso, invece Eva si dimostrerà troppo vulnerabile e labile. La prima donna che ha vissuto millenni, è priva di volontà, capricciosa. Altro punto debole è la sua umanità: tornata sulla terra scappando dalla città d’Argento non si sa in quale modo, riesce miracolosamente ad avere il suo corpo, privo di alcun potere soprannaturale ma in grado di reggere lo stesso stile di vita di un angelo, senza ripercussioni. Lei è bella, solare, sensuale, dolce, conquista tutto il cast, ma purtroppo non chi scrive.

 COMPARTO TECNICO

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Per quanto riguarda il comparto tecnico, abbiamo anche qua un miglioramento netto nella qualità, sia di movimenti di camera che di fotografia. Le scene sono girate magistralmente, con piani sequenza che agevolano la ricezione del pathos nelle scene più forti, supportate da una fotografia ricca di contrasti e una scelta sonora come sempre squisita. Una perla l’interpretazione di Mazikeen del pezzo Wonderwall, in grado di emozionare per le scelte adoperate nel ri-arrangiamento. Nella città degli angeli caduti non mancano in sottofondo brani blues e rock, colonne perfette per i nostri personaggi. Gli effetti speciali sono ottimi, nonostante la difficoltà nel rendere il diavolo nella sua interezza, la credibilità è resa abbastanza bene.

IN CONCLUSIONE

Lucifer è riuscito a condensare in dieci episodi una stagione quasi perfetta, correndo veloce verso un epilogo che ha strappato il cuore a molti fan della serie. Tom Ellis ha fatto innamorare migliaia di persone, con una recitazione in grado di conquistare anche i cuori di pietra. È una stagione piena di sensualità, ironia e sangue, l’oscurità che solo un diavolo può portare con sé e noi la adoriamo per questo. Restiamo in attesa del rinnovo per la quinta stagione, di cui i produttori hanno già in mente la prima puntata, manca solo la conferma di Netflix.

Miriam Caruso

 

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