[#NerdInterview] Intervista con gli Slim Dogs

Slim Dogs, società di produzione video e comunicazione digitale, giovani che lavorano con il proprio talento creativo. Tramite il canale Youtube “Cane Secco” raccontano il loro mondo e le attività che li coinvolgono.

Li abbiamo intervistati per voi, buona visione 😉

Chi sono gli Slim Dogs?

Noi siamo una società di produzione video e comunicazione digitale. Dal canale youtube “CaneSecco” raccontiamo ciò che accade tutti i giorni nella produzione dei nostri video.

Come nasce la vostra passione per il video making?

Io (Matteo Bruno) ho la videocamera in mano da quando ho memoria. Ho tantissime foto di me quando ero piccino con la telecamera in mano, poi a un certo punto è diventato il mio lavoro.
La passione del comunicare tramite il video, strumento secondo noi per eccellenza nel poterlo fare.

Com’è il vostro rapporto con la fanbase di youtube.

E’ molto curioso, da due anni a questa parte facciamo molti video per documentare ciò che facciamo e le persone si sentono talmente tanto coinvolte da mandarci anche le cose da mangiare a casa. Gli utenti conoscono ormai le nostre abitudini e ci mandano regali via posta. Lo scorso natale, incentivando questo fenomeno, abbiamo utilizzato i regali delle persone per un’iniziativa che i fan hanno accettato di buon grado: donarli ai nonni che vivono negli ospizi. Sono arrivati circa 200 regali che abbiamo distribuito per le strutture.

Com’è condensare un’idea in un video che dura al massimo 3 minuti?

E’ una sfida, in pochissimo tempo devi comunicare ad esempio un brand intero. A livello di comunicazione ci piace tantissimo. Il prodotto che più ci piace è il videoclip musicale, perché bisogna sfruttare la tempistica, il ritmo e il testo della canzone. Se riesci nell’obiettivo, comunicare bene in quei 3 minuti, significa che hai compreso a pieno il valore di quel progetto, i suoi punti focali, e sei riuscito a trasmetterlo.

Siete tutti molti giovani, la maggior parte di voi Under 30. Com’è interfacciarsi con un grande brand?

La cosa che accade spesso è che ci prendono inizialmente sottogamba. Oggi, però, iniziano a fidarsi. Se tu fai una serie di cose che funzionano a livello comunicativo, quando il brand vuole prendere il sopravvento sul tuo lavoro puoi controbattere. Se tu sei giovane e fai capire che hai padronanza di ciò che fai, immediatamente quell’essere giovane di trasforma in un valore aggiunto. Stiamo pur sempre lavorando in una piattaforma che si è sviluppata negli ultimi 6/7 anni.

Per quanto riguarda il vostro viaggio in Africa per fare uno spot per Action Aid sulle adozioni a distanza?

La cosa più difficile dell’Africa è stata quella di far uscire un prodotto in poco tempo e nella maniera in cui l’abbiamo immaginata. Ci sentiamo di dire, dato che l’editing è ormai terminato e il video in prossima uscita, di essere molto soddisfatti del risultato. La nostra idea, giunti in Africa, era quella di rivoluzionare il solito schema degli spot sull’argomento che si vedono in televisione, perché quelli funzionano appunto in televisione. Per il web serviva qualcosa di diverso, senza l’inquadratura del bimbo sofferente in primo piano.

Altri progetti che avete in corso attualmente?

Stiamo lavorando a diversi videoclip musicali. Ne abbiamo collezionati due dello stesso artista in due settimane, senza avere il tempo di montare il primo che già lavoravamo sul secondo. Action Aid in uscita e molte collaborazioni con brand che ci vedono come produzione esecutiva, dietro le telecamere.

Qual è il video che avete creato che vi è piaciuto di più?

CI siamo fatti questa domanda recentemente e la risposta all’unisono è Piccola Anima di Ermal Meta ed Elisa

 

Intervista a cura di Miriam Caruso
Riprese e Montaggio a cura di Daniel MrInk Ferullo

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