Quando la realtà supera la fantasia, sold out per il cantautore Gaspare Tancredi

MENDICINO (CS) – Un concerto sorprendente, ironico e coinvolgente. Non ti aspetti di trovare ironia e autoironia in un ragazzo dal sorriso timido che scalda il cuore. È stato tutto questo e altro il concerto del cantautore Gaspare Tancredi andato ieri sera in scena presso il teatro comunale di Mendicino. Un incontro magico e inaspettato con il cantautore cosentino che conferma il fermento di giovani artisti dell’aspra terra calabra. Una voce calda impastata di visioni, viaggi, ricordi, pezzi di letteratura e storie di vita quotidiana si fonde con le note raffinate de “La banda degli onesti”, giovani musicisti che hanno impreziosito il viaggio musicale di un sognatore. «Faccio il clown, scarpe larghe e giacca in tweed e ripago la realtà con numeri di varietà»: nasce dall’ossimorica realtà del clown, di quel viso truccato esposto allo sberletto del pubblico, l’album “Le donne di un clown” che scaturisce dalla lettura de “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll. Una variegata umanità femminile popola il mondo del clown Gaspare: “Vera” «ballerina non tanto bambina che beve troppo caffè» che «ogni giorno sfugge allo specchio maledicendo un corpo imperfetto»; “L’uva di Marta” emblema della modernità coi suoi amori sbocciati sui social;”Rozilda forme d’argilla”. Da bravo poeta, Gaspare canta storie diverse intessute di letteratura: “Andrè”che parla coi pesci e le anguille, l’inno di un uomo solitario alle prese con le battaglie quotidiane, il viaggio personale e fantastico di Gaspare ne “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway; “Chicchi di riso e fiori d’arancio” con le suggestioni di“Caramelo” di Sandra Cisneros. 20170518_221425Poi “Dario Dario” personaggio folle tra filosofia e anarchia che sogna l’amore, la storia di chi sfiora la vita di qualcuno e decide di viverlo e conviverlo seppur solo nelle proprie fantasie visto che manca il coraggio di compiere il passo in avanti per dichiarare i propri sentimenti; “Canzoni d’autunno” fatto di sonorità brasiliane e cartoline segnate da un bacio; “Pezzi da mille lire” , un effluvio di parole che sgorgano inaspettate , «parole sconsolate, un po’ invecchiate nelle tasche» dedicato al nonno; “ Una fulgida luna” « brano finalista del premio Bertoli, nato su commissione- precisa Gaspare Tancredi- per presentare il romanzo di Eliana Iorfida vincitore del premio Rai “ La giara” , “Sette paia di scarpe”» , «per averti ho consumato sette paia di scarpe, ho confuso le parole nella torre di Babele» canta Gaspare accompagnato solo dalla fisarmonica di Paolo Presta e “ Mr Sam balla la polka” il viaggio immaginario del cantautore nel campo di concentramento di Ferramonti, la memoria storica di un luogo di tristezza in cui ha trovato posto la musica e la cultura, il ballo frenetico e liberatorio di Mr Sam che con la sua «polka incalza come il vento nel Ferramonti». Gaspare e la “ banda degli onesti “ regalano emozioni e attimi di ilarità al pubblico in sala, tra una gag e un racconto fanno sì che un concerto si tramuti in una serata tra amici. Il pubblico applaude e chiede il bis generosamente concesso. La magia della sua voce e la raffinatezza della musica hanno fatto breccia nel cuore dei presenti, sentiremo parlare di questo giovane artista perché quando si coniugano bravura e sensibilità si è destinati a lunga vita.

Rita Pellicori

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